Libri di Alberto De Bernardi
Il paese dei maccheroni. Storia sociale della pasta
Alberto De Bernardi
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2019
pagine: 248
C'erano una volta i maccheroni, trascurati e negletti dai cuochi e dalla gente comune. A un certo punto, accadde qualcosa: una serie di convergenze inaspettate creò le magiche condizioni che permisero, a questo cibo poco valorizzato, di mostrare appieno le sue enormi e squisite potenzialità. Fu così che i poveri maccheroni assursero agli altari della gloria, per essere celebrati sulle tavole italiane e del mondo intero. Ma come è potuto accadere tutto ciò? Quali sono stati gli incastri della storia e del destino, quali gli orchi e quali invece le fate che hanno sancito il trionfo della pasta? Il volume - arricchito da un inserto a colori con immagini d'epoca - ci accompagna lungo questa storia affascinante. Tutto ebbe inizio quando quel semplice impasto di acqua e farina - uno dei composti più comuni dell'alimentazione fin dall'antichità - cominciò a svelare, nelle mani dei mastri pastai di Genova e Napoli, la ricchezza che racchiudeva, la straordinaria malleabilità, l'incredibile capacità di accompagnare i sughi e i condimenti più disparati, di zittire la fame e accendere il piacere; e tutto cambiò quando, fuori dall'ambito domestico e artigianale, i maccheroni si reinventarono come prodotto industriale urbano, imponendosi come «primo piatto» e come unico, autentico cibo nazionale, in grado di esportare l'italianità fuori dalla penisola. L'accurata ricerca di Alberto De Bernardi rivela curiosità e aneddoti di questa vicenda e mette in luce le profonde dinamiche storiche, economiche e culturali di una trasformazione del gusto che è stata anche e soprattutto una trasformazione sociale. La storia della pasta è la storia di un cibo identitario, però aperto al mondo, che invita a «mangiare italiano», ma al contempo attrae e accetta i condimenti e i sughi dei popoli e delle terre con cui entra in contatto; un cibo dunque che parla al mondo, ma che anche porta il mondo in Italia.
Fascismo e antifascismo. Storia, memoria e culture politiche
Alberto De Bernardi
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2018
pagine: 167
La vittoria elettorale della destra populista il 4 marzo 2018 ha sortito, tra gli altri, l'effetto di reintrodurre prepotentemente nel dibattito pubblico la parola «fascismo», attribuendole una nuova attualità come esito possibile della crisi politica italiana e facendo riemergere, soprattutto nella sinistra, la chiamata alle armi sotto la bandiera dell'antifascismo. La contrapposizione fascismo/antifascismo, come non accadeva dagli anni di Tangentopoli, ha riassunto i caratteri di una chiave di lettura per il tempo presente, capace di proiettarsi anche in una dimensione europea. La forza di questo paradigma si traduce in una sovraesposizione dell'uso pubblico della storia, con costanti riferimenti alla Resistenza, alla crisi del 1920-1922, al duce, al razzismo, al neofascismo. La storia torna a essere - come in altre fasi critiche della vicenda repubblicana - uno strumento di lotta politica, con tutto il carico che questo comporta in termini di semplificazioni, strumentalizzazioni, rimozioni e a volte mistificazioni, che rischiano di inficiare la comprensione della realtà. Scopo di questo libro è fare chiarezza cercando di diradare la nebulosa di incrostazioni ideologiche e di false concettualizzazioni che innervano l'uso della storia nel dibattito pubblico e nella lotta politica. Tornano essenziali, a questo fine, i risultati più maturi della ricerca storica, che in questi ultimi anni ha elaborato nuove conoscenze e griglie interpretative del fascismo e dell'antifascismo, in grado di contrastare i forti rischi insiti in quel paradigma. Alberto De Bernardi ricostruisce l'itinerario storico nel quale questa coppia di opposti ha dominato la vita politica e civile dell'Italia, assumendo di volta in volta connotazioni e significati assai diversi. Si parte dalle origini, tra il 1920 e il 1924, in cui le due parole entrano nel lessico della politica italiana ed europea; si prosegue con gli anni trenta, l'epoca dell'egemonia del fascismo in Europa e della sconfitta dell'antifascismo; si passa poi agli anni tra il 1943 e il 1948 con il collasso del fascismo e la nascita della Repubblica fondata sulla Resistenza e sulla Costituzione antifascista; si ricostruisce lo scontro tra fascismo e antifascismo negli anni del terrorismo e dell'«attacco al cuore dello Stato»; per arrivare infine alla crisi della prima Repubblica, da cui prende le mosse una lunga fase dominata dal «post», tra cui anche il post-fascismo e il post-antifascismo, alla ricerca irrisolta di una nuova identità repubblicana. Alla fine del percorso, il lettore avrà acquisito una preziosa «cassetta degli attrezzi», utilissima per leggere il presente fuori dagli stereotipi, dai riflessi condizionati, dalle retoriche.
Perché il fascismo ha vinto. 1914-1924. Storia di un decennio
Alberto De Bernardi
Libro
editore: Le Monnier Università
anno edizione: 2022
pagine: XIV-210
Fin dal titolo il volume dichiara il suo intento: indagare le ragioni di un evento imprevisto e imprevedibile che irruppe in Italia dopo la Prima guerra mondiale e che non si limitò a cambiarne la storia per i due decenni successivi, ma influenzò profondamente anche quella europea per quasi tutto il XX secolo. Col fascismo il nostro paese diventa il laboratorio di un esperimento politico rivoluzionario originale dotato della stessa forza di quello che si verificò contemporaneamente in Russia con l’affermazione comunista. Fascismo e comunismo hanno la stessa origine: sono l’esito delle trasformazioni radicali indotte dalla Grande Guerra nella società europea e dell’incapacità delle potenze liberali vincitrici di ‘fare la pace’. Comprendere perché da quelle trasformazioni sia sgorgato in Italia il fascismo richiede un’analisi a tutto campo che tenga insieme il tempo breve della politica e quello più lungo dell’evoluzione sociale ed economica, ma anche si muova in una dimensione spaziale che unisca il livello nazionale e quello internazionale. Solo in quest’ottica e in questa scala la nascita del fascismo e la sua definitiva affermazione risultano pienamente comprensibili e il lavoro storiografico assume la sua più propria funzione: non un tribunale che giudica ma un metodo per conoscere il passato.
Una dittatura moderna. Il fascismo come problema storico
Alberto De Bernardi
Libro
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2006
pagine: 288
Non una storia del fascismo in senso tradizionale, ma una riflessione serrata sulle questioni di metodo e i problemi interpretativi che hanno segnato e segnano tuttora la ricerca su questa pagina decisiva della storia italiana. L'interrogativo attorno al quale viene costruito il racconto delle vicende storiche riguarda cosa è stato il fascismo e in che misura possa essere considerato un regime totalitario e se esso debba essere valutato un'esperienza politica rivoluzionaria o reazionaria. Un lavoro di sintesi che ha l'ambizione di uscire dagli schematismi della polemica del revisionismo, per formulare un'immagine originale della dittatura nello svolgimento della storia italiana del XX secolo. Il libro viene qui riproposto in una nuova edizione.
Da mondiale a globale. Storia del XX secolo
Alberto De Bernardi
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: XVI-335
È troppo presto per chiedersi che cosa sia il Novecento? O possiamo già "periodizzarlo", ordinare e interpretare fenomeni ed eventi, individuarne i nessi? Per De Bernardi, il Novecento è l'epoca delle guerre assolute e dei genocidi, l'epoca che ha reso interdipendenti tutti i paesi; secolo di democrazie e totalitarismi, sviluppo tecnologico e sottosviluppo, masse e consumi di massa, incremento demografico, urbanizzazione e alfabetizzazione; è il secolo in cui le donne entrano nella storia, e si passa dal fordismo e dall'integrazione Stato-mercato alla crisi degli stati nazionali e alla creazione dell'economia globale. Ma questo non è che un elenco, e largamente incompleto: De Bernardi ci dice anche come è avvenuto tutto ciò, e perché.
Storia dell'Italia unita
Luigi Ganapini, Alberto De Bernardi
Libro: Copertina rigida
editore: Garzanti
anno edizione: 2010
pagine: 1136
Esattamente un secolo e mezzo fa l'Italia è diventata una nazione. Dopo il rinascimento, il nostro paese era stato relegato in un ruolo marginale: dopo l'unità, ha iniziato un percorso che l'ha portato tra le maggiori potenze economiche del pianeta. Sul fronte della modernizzazione e della ricchezza, i successi dell'Italia unita sono dunque numerosi e innegabili. Tuttavia la storia recente del nostro paese resta segnata da due grandi tragedie come il fascismo e la distanza tra Nord e Sud. "La storia dell'Italia unita" racconta così una vicenda problematica, ricca di luci ma anche di ombre. Il volume è articolato lungo cinque narrazioni parallele, che approfondiscono altrettanti aspetti fondamentali: la politica internazionale; l'evoluzione del sistema politico e gli eventi che l'hanno segnato, a cominciare dalle due guerre mondiali; il modello di sviluppo, con i due miracoli economici; l'evoluzione della società; l'identità del paese attraverso la cultura. Tenendo presente le diverse prospettive adottate via via dagli storici per leggere il "caso italiano", De Bernardi e Ganapini offrono così una ricostruzione della vicenda italiana che tiene conto della lezione del passato, ma si apre anche alle sfide del presente: un saggio che vuole intervenire nel discorso civile del paese con gli strumenti propri del "mestiere dello storico", evitando tanto la museificazione della memoria quanto le trappole del sensazionalismo.
Storicamente. Laboratorio di storia
Alberto De Bernardi
Libro: Libro di altro formato
editore: Archetipo Libri
anno edizione: 2013
Un paese in bilico. L'Italia degli ultimi trent'anni
Alberto De Bernardi
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2014
pagine: 171
"Un paese in bilico" racconta le vicende italiane più significative dal 1979 al 2011 e l'influenza che alcuni grandi cambiamenti avvenuti sul piano internazionale hanno avuto sul nostro paese. E nel contesto internazionale infatti che la storia italiana è inserita e solo al suo interno sono intellegibili le azioni dei suoi attori politici e sociali. Attraverso questa nuova chiave interpretativa, Alberto De Bernardi rilegge gli ultimi trent'anni della storia italiana al di fuori di stereotipi e luoghi comuni usurati, in larga parte fondati sul mito della perenne eccezionalità del nostro paese. Su uno sfondo internazionale, le trasformazioni spesso drammatiche che hanno attraversato l'Italia ci appaiono per quello che effettivamente sono state: processi concreti di adattamento critico ai mutamenti planetari, secondo dinamiche e fenomeni che sono riscontrabili in molti paesi occidentali.
L'ozio coatto. Storia sociale del campo di concentramento fascista di Casoli (1940-1944)
Giuseppe Lorentini
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2019
pagine: 163
"Io sempre vissi dal lavoro e non posso più sopportare l'ozio coatto dell'internamento". Casoli, 22 settembre 1942. Casoli, cittadina abruzzese in provincia di Chieti, si erge arroccata su una collina alla destra del fiume Aventino ai piedi del massiccio della Maiella. Nell'aprile del 1940 fu scelta dal ministero dell'Interno per allestirvi una struttura per internare "ebrei stranieri"; questa divenne un campo fascista attivo dal 9 luglio 1940. Nei primi giorni di maggio del 1942, gli internati ebrei vennero trasferiti nel campo di Campagna (Salerno) e a Casoli arrivarono gli "internati politici", per la maggior parte civili "ex jugoslavi" originari delle terre di occupazione italiana in Jugoslavia. Analizzando i fascicoli personali di quasi tutti gli internati, conservati presso l'Archivio storico comunale di Casoli, e confrontandosi con la storiografia e le fonti relative al periodo, Lorentini ripercorre la storia del campo facendo emergere il profilo dei prigionieri, le loro biografie, la vita quotidiana, le pratiche della comunicazione, il rapporto con la comunità cittadina, ma anche i problemi amministrativi e organizzativi riguardanti la sua gestione. La ricerca storica del campo di Casoli ci restituisce, come in un'istantanea, una pagina finora oscura dell'internamento civile fascista come spazio delle pratiche della politica razziale e di repressione operata dal regime, come laboratorio del razzismo fascista a livello locale. Prefazione di Alberto De Bernardi.
Il nuovo racconto delle grandi trasformazioni. Per le Scuole. Volume Vol. 1
Antonio Brusa, Scipione Guarracino, Alberto De Bernardi
Libro
editore: Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori
anno edizione: 2004
Storia del mondo contemporaneo
Roberto Balzani, Alberto De Bernardi
Libro
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2003
pagine: 320
Uno sguardo sintetico sull'età contemporanea, senza rinunciare al confronto con la riflessione storiografica e all'analisi delle questioni metodologiche più rilevanti. È questa la sfida che gli autori hanno raccolto, nel tentativo di coniugare una base di informazioni generali e grandi quadri interpretativi, con approfondimenti in grado di mettere in risalto alcuni fra i percorsi più innovativi della ricerca storica contemporanea. L'obiettivo è quello di fornire uno strumento aggiornato e duttile, dotato di una bibliografia ragionata e di carte per un primo orientamento, a disposizione degli studenti universitari e dei lettori desiderosi di farsi un'idea del nostro mondo.
Il Sessantotto
Marcello Flores, Alberto De Bernardi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2003
pagine: 262
Rivoluzione del costume, della morale, della politica, il Sessantotto è caratterizzato in primo luogo dalla presenza e dall'influenza degli Stati Uniti (guerra del Vietnam, protesta studentesca, ribellione nera, assassini di Robert Kennedy e Martin Luther King) ma soprattutto da una mobilitazione giovanile che tocca le più diverse parti del mondo. Per quello che riguarda l'Italia, gli autori tracciano la geografia della protesta studentesca nelle università collegandola agli avvenimenti che caratterizzano la vita pubblica di quell'anno, e sottolineando lo stupore e le risposte che partiti e opinione pubblica dettero all'improvvisa esplosione della ribellione giovanile.