Libri di ALESSANDRO GIAMMEI
Una serie ininterrotta di gesti riusciti. Esercizi su «Il grande Gatsby» di F. Scott Fitzgerald
Alessandro Giammei
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 164
Come si fa a credere nel sogno americano dopo "Il grande Gatsby"? E cosa sognano gli americani dopo Trump? Il giovane romano che abita queste pagine arriva a Princeton, l'università dei sogni in cui Fitzgerald studiava, e incontra premi Nobel e premi Pulitzer, poeti e scienziati, figli di milionari e di immigrati. Incontra soprattutto studenti, venuti da ogni parte del mondo per partecipare della stessa ipertrofica e inebriante eccellenza americana, ma anche per seguire i suoi corsi. È cresciuto, come molti italiani nati in periferia alla fine degli anni Ottanta, guardando i Pokémon, giocando di ruolo in rete, fumando di nascosto con la scusa di portare fuori il cane (anche se questo non riguarda solo i nati alla fine degli anni Ottanta). Dalle campagne di Mostacciano a quelle del New Jersey, l'orizzonte conchiuso dal nastro del grande raccordo anulare si srotola nelle promesse del vecchio nuovo mondo, abbracciando l'impensierita e formidabile ascesa di un giovane uomo per cui le cose dette, lette, viste e assaggiate stanno tutte insieme nella memoria e nel futuro, nell'incanto e nella carne.
Anna della pioggia
Michela Murgia
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 288
«Di storie ne servono molte, moltissime, per non diventare schiavi di un solo punto di vista». Michela Murgia ha scritto ogni giorno della sua vita senza mai smettere di chiedersi cosa è possibile cambiare, in sé e nel mondo, inventando storie. Raccontare, forse, era il suo modo preferito di pensare. Per questo i racconti raccolti in “Anna della pioggia” – scritti negli anni, magari letti una sera in una piazza e poi divenuti introvabili – sono pieni di luce, di vita e di idee. E restituiscono la voce mobile e folgorante di una delle più importanti scrittrici del nostro tempo. Anna corre solo quando piove, e correndo ragiona di lavastoviglie, soprammobili, pupazzi: tutto, pur di non affrontare direttamente ciò da cui davvero fugge. Assieme a lei, lo straripante catalogo di personaggi che animano questa raccolta di racconti include pastori laureati e portieri notturni, corridori scalzi e bambini che recitano in sardo mentre gli alleati bombardano Cagliari, terroristi, bracconieri, finanzieri, pescatori di polpi e persino piante, capaci di mettere in crisi le certezze di uomini spavaldi. Ci sono potenti voci di donne che prendono la parola per la prima volta: non solo Morgana, ma anche Elena di Troia, Beatrice Cenci che rifiuta l’autorità di un padre abusante e Odabella che sfida quella di Attila, re degli Unni. E ovviamente c’è Michela, che racconta di quando pestava l’uva nelle vendemmie della sua infanzia rurale, o di come le sue preghiere abbiano resuscitato una delle falene allevate insieme al fratello, o ancora del perché chiunque nasca su un’isola finisca per avere un’identità in frantumi. Queste storie, disseminate come gemme di un tesoro piratesco senza forziere, non sono mai state raccolte in un libro prima d’ora. Perché Michela Murgia le ha lette ad alta voce in scuole e teatri occupati, le ha raccontate a chi andava ad ascoltarla nei festival, le ha pubblicate in diari scolastici, cataloghi di mostre, addirittura nel programma di sala di un’opera lirica. Altre sono comparse nel suo blog, sono state trasmesse in radio o sono uscite su giornali locali. Altre ancora hanno circolato solamente tra le amiche e gli amici di Michela Murgia, come privati incantesimi letterari. “Anna della pioggia” propone una scelta ragionata di questi racconti ritrovati, insieme ad alcuni più noti. La cura – in tutti i sensi che si possono dare al termine – è di Alessandro Giammei, che ha lavorato filologicamente sull’archivio digitale lasciatogli da Michela Murgia. Il risultato è un libro nuovissimo, sorprendente, che ruota con una vitalità vertiginosa intorno ai temi cari da sempre all’autrice: la Sardegna dei miti e della politica coloniale, il potere delle donne, il lavoro, le identità queer, la malattia, i miracoli e le paure del nostro secolo. Perché Michela Murgia non ha mai smesso di essere tenacemente appassionata del mondo e dei modi che scegliamo per abitarlo, capirlo, contrastarlo e raccontarlo: lo testimonia anche la varietà di registri, toni e stili che si muovono carsici racconto dopo racconto. Consentendoci di riscoprire prima di tutto il prodigioso talento letterario dell’autrice di “Accabadora”.
Parlare fra maschi. Stare insieme dentro & fuori gli stereotipi di genere
Alessandro Giammei
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 184
Radunarsi tra maschi intorno a un pallone o a un boccale di birra, così come condividere la sella di un motorino, la doccia di uno spogliatoio o la tenda di un campeggio, non ha necessariamente a che fare con il cameratismo, lo spirito di competizione e la goliardia. Può essere invece una questione di intimità, di confidenza, di fragilità e desideri condivisi. Di sorellanza maschile e amore fraterno. I maschi, quando stanno insieme, non chiacchierano, agiscono. Non perdono tempo a blaterare tra di loro – o peggio, su di loro. Sono un team, un battaglione, una squadra che, troppo facilmente, può trasformarsi in un branco. Tra i socializzati maschi i legami si stringono soprattutto rivaleggiando, o collaborando, in qualche attività che giustifichi il loro stare insieme. Come se il solo farsi compagnia, oppure volersi bene, fosse sospetto o comunque non sufficiente. Mitologia e stereotipi vorrebbero i fratelli violenti e i colleghi competitivi, le squadre dominate da un capitano e i rapporti a due gerarchici, goliardici, spicci. Per lanciare una sfida al patriarcato e mettere in discussione il modo unilaterale e privativo di vivere il maschile che ci viene presentato come un dato di natura, Giammei ci invita a esercitare quella che le femministe storiche chiamavano autocoscienza di genere. Potremmo, tra maschi, incontrarci senza avere nulla di particolare da «fare», senza un’attività, un obiettivo pratico, un gioco, a colmare il golfo che ci divide. Potremmo guardarci negli occhi, parlare e ascoltare cosa significa per noi l’esperienza della nostra identità. E pensarci come «sorelli», praticando una sorellanza maschile ispirata ai mille modi in cui – nella storia della cultura cosiddetta «alta» e nell’immediato presente di quella che diciamo «bassa» – i ragazzi e gli uomini si sono già affettuosamente fatti fratelli senza per forza ricorrere ai coltelli.
Cronache e leggende di ragazzi strani. Storie del passato per diventare maschi del presente
Alessandro Giammei
Libro: Libro rilegato
editore: Piemme
anno edizione: 2024
pagine: 144
Cosa hanno in comune Spider-Man, il David biblico e Sfera Ebbasta? Molto più di quello che si potrebbe pensare: sono ragazzi bizzarri, fuori dagli schemi, forse anche un poco "strambi"... a modo loro, sicuramente straordinari. Un supereroe nerd dal cuore d'oro che non vuole rivelare il suo nome, un futuro re temerario che non ha paura di dire "ti voglio bene" e un trapper che indossa collane come armature. Adolescenti che non si lasciano definire dal giudizio altrui e che riescono a esprimere sé stessi liberamente. Sono solo tre dei protagonisti di una costellazione di nove storie raccolte da Alessandro Giammei per accompagnarci in un viaggio che supera le barriere dello spazio e del tempo per raccontare quanto sia complesso diventare maschi. Nove storie di formazione necessarie e luminose, dedicate a tutti i giovani che non si rispecchiano negli eroi senza macchia dei libri. A tutti quei ragazzi che si sentono un po' draghi, un po' diversi, un po'... strani. Prefazione di Jonathan Bazzi. Età di lettura: da 12 anni.
Gioventù degli antenati. Il Rinascimento è uno zombie
Alessandro Giammei
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 136
L’eredità culturale non è tanto un destino genetico che ci tocca in sorte quanto semmai una creazione collettiva, amorosa e intellettuale, da scegliere consapevolmente. Più che vecchi padri della patria da idolatrare nostalgicamente, i nostri antenati sono apolidi interlocutrici e interlocutori, paradossalmente più giovani e all’avanguardia di noialtri posteri. Come ci insegnano l’Umanesimo e il Rinascimento, «età dell’oro» spesso rivendicate da chi si sente italiano, il nostro compito non è quello di preservarne la memoria, o semplicemente imitarli travestendoci da loro, ma di eguagliarli e, addirittura, di superarli. Sono loro stessi, zombie loquaci come Petrarca, Raffaello o Machiavelli, a indicarci la via per rifiutare la loro presentificazione in un sanguigno immaginario genealogico, come quello adottato dalle politiche culturali del fascismo che sopravvivono nelle odierne celebrazioni di presunte italianità gloriose del passato. È ora di smettere di pensarci custodi ed eredi, invece che curatori e artefici, degli avi (o avatar) che abitano rovine e lettere, affreschi e videogiochi.
Giulia Niccolai
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 496
Giulia Niccolai (1934-2021) è stata un’artista unica e singolare nel panorama della letteratura e delle arti visive del Novecento italiano. Fotografa, alla fine degli anni Cinquanta ha attraversato l’Italia raccontandola con le proprie immagini, così come ha fatto con l’America di J.F. Kennedy. Ha partecipato successivamente al movimento della Neoavanguardia, facendo parte del Gruppo 63 quale redattrice della rivista “Quindici”. Scrittrice, a partire dal 1968 ha dato vita con Adriano Spatola a un progetto poetico ed editoriale di cui rimane celebre la rivista internazionale “Tam Tam”, sulla quale ha pubblicato opere visive, per poi svolgere la professione di traduttrice dall’inglese. Convertita al Buddismo, Giulia Niccolai si è fatta monaca. Il volume di “Riga” contiene un’ampia antologia dei suoi testi, dagli anni Sessanta al 2018, oltre a interviste, documenti, testimonianze e una dettagliata biografia della vita e del lavoro. L’antologia della critica, qui raccolta per la prima volta in modo integrale, illustra la sua attività dagli anni Sessanta sino alla sua scomparsa. Una serie di saggi, scritti appositamente per questo volume, ne scandagliano l’opera di fotografa e di poetessa visiva, di autrice di versi e di narratrice. Da quest’opera multiforme emerge il profilo di un’artista versatile, che ha voluto cimentarsi con stili e forme diverse, ma sempre mantenendo una grande coerenza intellettuale.
Cose da maschi
Alessandro Giammei
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 256
Fermacravatte e orecchini, smalti e canottiere, collane e rasoi: attraverso venticinque oggetti tradizionalmente considerati (o sorprendentemente diventati) «da maschi», questo saggio esplora le possibili vie d’uscita dalle maglie strette che il patriarcato ci impone. Perché forse per superare il patriarcato bisogna abitare, non abolire, la maschilità. E invece di partire dalle parole, su cui non riusciamo a metterci d’accordo, sarà bene iniziare dalle cose. Cose da maschi è un inventario di simboli, orpelli, strumenti che definiscono (o destabilizzano) la differenza tra maschile e femminile; una differenza che ci è più facile pensare e vivere come un dualismo, piuttosto che immaginarla come un confine labile e permeabile in entrambe le direzioni. È un osservatorio sulla metà del cielo che ci è sempre parsa nota, standard, dominante, e intende invece farcela aliena, curiosa, esotica, speciale. Intende soprattutto rimapparne le costellazioni, visitando sia pianeti familiari sia sistemi remoti, mai raggiunti prima dai telescopi: quelli abitati da ragazzi-soia e fascinosi secchioni, da icone hip hop che somigliano a gentiluomini del Rinascimento, da cose e persone che rifiutano l’utilità, la forza, il potere, e si acclimano (da secoli o da ieri l’altro) in un futuro più gioiosamente ibrido e consapevole. Per capire cosa siano l’identità di genere, il patriarcato, persino il femminismo oggi (e soprattutto, per capire cosa saranno domani) bisogna infatti interrogare la maschilità invece di darla per scontata. Dalle pistole di plastica che mettiamo in mano ai bambini agli smalti e collane dei cantanti che seguono su TikTok quando non li guardiamo, il catalogo delle cose ancora (o non più) maschili di quest’età fluida e immateriale racconta le fragilità di supereroi e leader carismatici, il potere di idoli mingherlini e softboy, le ambizioni e i sogni di chi lotta perché quella dei maschi diventi una tribù inclusiva, consapevole dei propri miti e dei propri privilegi.
Fotografare gli spiriti
Arthur Conan Doyle
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 224
Obiettivo di questo libro, prodotto del sensazionalismo editoriale del 1922, era mostrare la verità e l’utilità della fotografia spiritica. Doyle, membro ordinario della Physical Society (ma anche della Society for Psychical Research), indaga con altri uomini e donne di scienza e di lettere su ciò che non è visibile agli occhi. La domanda intorno alla quale ruota questa difesa della fotografia di fantasmi è se con una macchina fotografica sia possibile o no restituire un volto a chi è morto – e, in ultima analisi, se si possa dimostrare l’immortalità dell’anima. Doyle procede come il suo Sherlock Holmes: raccoglie indizi, fa eccezioni, ricostruisce storie per ricostruire vite. L’occasione è data da un’accusa del parapsicologo britannico Harry Price a William Hope, fondatore del Crewe Circle di cui Doyle è appassionato simpatizzante: Price sostiene che Hope sia un impostore, che non fotografi i fantasmi ma manipoli le lastre fotografiche. Doyle, attraverso un confronto tra le fotografie in vita e in morte e grazie a una rete di ferrate e inappuntabili ipotesi, difende Hope. Della versione di Price ci è rimasto poco, di quella allucinante e romanzesca di Doyle tutto. Perché la letteratura dice la verità.
Ti basta l'Atlantico? Lettere 1906-1931
Virginia Woolf, Lytton Strachey
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2021
pagine: 276
Virginia Woolf e Lytton Strachey si sono scritti per venticinque anni. Nelle lettere hanno discusso di libri, di amici che si erano comportati bene o male, di natura (Woolf l'amava, Strachey la odiava) e hanno preso appuntamenti per il tè, ad alcuni dei quali non sono andati. Sono lettere di cene, di successi editoriali (immediato quello di Strachey, più lento quello di Woolf) e di viaggi, lettere in cui si discute di altri scrittori - così Dostoevskij è il più grande scrittore che sia mai vissuto, Henry James scrive romanzi notevoli nonostante manchi completamente di ironia. Pagine e pagine di mondanità, pettegolezzi, malattie. Sono lettere in cui libri e vita sono più che vicini, sono intrecciati. L'edizione è basata sugli originali archiviati in vari fondi internazionali, in particolare alla Mortimer Rare Book Collection dello Smith College. Chiara Valerio, che ha tradotto le lettere di Virginia Woolf, e Alessandro Giammei, che ha tradotto quelle di Strachey, curano la prima edizione italiana completa dello scambio tra i due scrittori e intellettuali inglesi.
Nell'officina del nonsense di Toti Scialoja. Topi, tropi, toponimi, cronotopi
Alessandro Giammei
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni del verri
anno edizione: 2014
pagine: 240
Shannon Ebner. Strike
Barbara Casavecchia, Alessandro Giammei
Libro: Libro in brossura
editore: Mousse Magazine & Publishing
anno edizione: 2014
pagine: 520
Diramarsi
Alessandro Giammei
Libro: Libro in brossura
editore: Aìsara
anno edizione: 2008
pagine: 85
Le parole si diramano dal testo poetico sino al lettore. L'autore passa dal dire all'amare con ingenuità e senza il velo del pudore. Il ricordo affiora violento come può essere violenta una carezza improvvisa forse non voluta. Questa è la prima raccolta poetica di Alessandro, così giovane e già poeta, a vent'anni ancora poeta. Endecasillabi irregolari, accattivanti nel suono e nel contenuto, in cui il ritmo la fa da padrone senza diventare mai un gioco sciocco, ridondante.