Libri di Anthony Vidler
La deformazione dello spazio. Arte, architettura e disagio nella cultura moderna
Anthony Vidler
Libro
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2008
pagine: 238
Storie dell'immediato presente
Anthony Vidler
Libro: Copertina morbida
editore: Zandonai
anno edizione: 2012
pagine: 225
Qual è l'apporto che la storia e la critica dell'architettura forniscono al lavoro degli architetti e quindi all'architettura stessa? Per rispondere a tale domanda di banhamiana memoria, Anthony Vidler analizza in "Storie dell'immediato presente" alcune delle tematiche che caratterizzano le costruzioni storiografiche e critiche di Emil Kaufmann, Colin Rowe, Reyner Banham e Manfredo Tafuri. In tal modo l'autore mostra attraverso quali vie la collusione tra storia dell'architettura e teoria del progetto abbia dato luogo ad alcuni degli esperimenti architettonici più interessanti del secondo dopoguerra. Una volta inserite nella loro tradizione intellettuale e teorica, le architetture di Alison e Peter Smithson, James Stirling, Peter Eisenman, Aldo Rossi o degli Archigram, tra gli altri, si arricchiscono di inediti significati. In un'epoca in cui la "storia è usata e abusata" e che tende "a sopprimere qualsiasi profondità fenomenologica", un preciso ideale attraversa tutto il testo: pensare storicamente per stimolare un rapporto tra politica, pensiero sociale e progettazione architettonica.
Ledoux
Anthony Vidler
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2008
pagine: 160
Claude-Nicolas Ledoux (1736-1806) può essere annoverato fra i grandi visionari dell'architettura. Celebre ai suoi tempi, geniale precursore della nostra epoca, Ledoux fu una personalità di spicco tanto per le sue concezioni sociali quanto per la sua estetica ed il suo stile, capace di arricchire l'architettura d'invenzioni personali ed ingegnose. La sua carriera è costellata di realizzazioni ricche di soluzioni formali che lo portano, a partire dal suo primo incarico nel 1762 (il Caffè Godeau), a costruire ponti, castelli, teatri sino alla celebre salina di Arc-et-Senans. In queste opere, per la forza ed il gigantismo delle sue creazioni, ha saputo portare il neoclassicismo ad un inedito grado di potenza espressiva, in cui taluni hanno riconosciuto un'anticipazione della stagione romantica. Il testo è arricchito da un capitolo finale sull'opera tardiva di questa straordinaria personalità a seguito della scoperta, alla fine del XX secolo, di 80 incisioni dedicate a progetti utopici, che svelano particolari legami con gli utopisti del Rinascimento.
Diane Lewis. Inside-out. Architecture New York City
Diane Lewis, Anthony Vidler, Daniel Sherer
Libro: Libro in brossura
editore: Charta
anno edizione: 2007
pagine: 159
Questo compendio dell'opera dell'architetto di newyorkese, Diane Lewis, si concentra sul rapporto tra la spazialità e il dettaglio dei progetti e sul legame con i drammatici piani e sezioni sintattici in bianco e nero per i quali è conosciuta. I progetti rivelano una visione architettonica di New York dall'interno degli ultimi vent'anni e coinvolgono importanti gallerie d'arte, progetti di musei, studi cinematografici, teatri, musei, abitazioni, progetti per edifici scolastici e studi di aree basati sul legame altamente concettualizzato con la memoria della città; una visione straordinaria della storia delle strutture esistenti e della forma contemporanea. Pionieri alla Cooper Union e vincitori del Premio Roma, i progetti occupano una posizione molto rilevante in questioni relative all'architettura della città, all'astrazione e alla visione dell'architettura come arte parallela alla letteratura contemporanea e all'arte concettuale. I saggi che accompagnano il volume comprenderanno gli scritti di architetti internazionali con i quali la Lewis ha interagito in questi anni.
Il perturbante dell'architettura. Saggi sul disagio nell'età contemporanea
Anthony Vidler
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
pagine: 255
Lo straniamento all'interno delle pareti domestiche ha una lunga storia. Sensazioni di sottile o di opprimente inquietudine direttamente innestate nel cuore della normalità quotidiana hanno accompagnato l'esperienza umana da sempre. Scrittori come E.T.A. Hoffmann e Poe ne hanno fatto il tema di straordinari romanzi e racconti. Freud ne ha trattato dal punto di vista psicoanalitico. Anthony Vidler, in questo libro pubblicato nel 1992 e divenuto da allora un imprescindibile punto di riferimento per il dibattito critico e teorico, analizza gli effetti dell'azione del perturbante sull'architettura a partire dalla fine del Settecento, epoca in cui l'angoscia e lo spaesamento moderni hanno incominciato a divenire operanti.
Anish Kapoor. Whiteout. Catalogo della mostra (New York, May 8-June 25 2004)
Anthony Vidler
Libro: Libro in brossura
editore: Charta
anno edizione: 2004
pagine: 71
James Casebere. The spatial uncanny
Anthony Vidler, Chris Chang
Libro
editore: Charta
anno edizione: 2001
pagine: 192
Artista non facilmente decifrabile, negli ultimi 25 anni ha fotografato i modelli che lui stesso ha costruito in studio; nei primi lavori indagava miti e luoghi comuni dell'identità statunitense: case, scuole, città, sobborghi e paesaggi del west americano; dal 1992 i suoi soggetti hanno compreso anche prigioni, corridoi e sottopassaggi stradali, considerati dall'artista gli spazi dell'isolamento e della circolazione per eccellenza. Casebere si è aggiudicato numerosi premi internazionali, le sue opere sono collezionate ed esposte nei musei di tutto il mondo.
Claude-Nicolas Ledoux (1736-1806)
Anthony Vidler
Libro
editore: Electa
anno edizione: 1997
pagine: 370
Il volume esamina le vicende che hanno segnato la vita e l'opera di Ledoux nel contesto del periodo rivoluzionario. Vidler ripercorre la formazione di Ledoux, l'inizio della sua carriera e lo sviluppo del suo personale linguaggio nell'architettura privata. Analizza poi la sua opera pubblica più significativa, la salina di Chaux, una delle più famose città-fabbrica dell'epoca, oltre a progetti urbani quali il palazzo di Giustizia di Aix-en-Provence, il teatro di Besançon e le porte daziarie di Parigi. Nell'ultima parte del volume, l'autore affronta i problemi più utopistici proposti da Ledoux per la città ideale di Chaux: una città di istituzioni simboliche e funzionali, i cui significati morali vengono esplicitati da un particolare stile architettonico.