Libri di Bonifazio Mattei
L'estraneo e il familiare. Spaesamenti e luoghi del cuore nella poesia del Novecento
Bonifazio Mattei
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2019
pagine: 148
Le voci e le esperienze della poesia del Novecento che trovano spazio in questo studio sembrano corrispondersi e confrontarsi a distanza, non solo su temi ed immagini, che, nell’appartenere loro singolarmente, non possono non essere anche il riflesso di un patrimonio collettivo di storia e di cultura; ma anche tratteggiando i termini di un’unica e composita ‘ragione poetica’, che rende complementari le loro storie, le compone in un unico mosaico di pensiero e poesia. E’ il fine del presente lavoro esplicitare l’affinità di queste esperienze, il fondo del loro sentimento del mondo, i termini di una ragione poetica che le accomuna. E che vuole qui costituire un’analisi, di un processo di pensiero che va ‘appropriandosi’ del mondo, che, muovendo dalla percezione della realtà estranea, scopre la ragioni etiche e affettive che la rendono familiare, la legano a una storia e a un destino. Le pagine di questo studio vogliono evidenziare, in alcuni grandi poeti del Novecento, da Pascoli a Sbarbaro e Montale, da Ungaretti a Caproni, una capacità di farsi mondo e sguardo, di poter identificarsi nell’estraneo per poter accedere a sé, di guardarsi dal di fuori per vedersi e conoscersi.
La scuola in sospeso. Considerazioni, fantasie e ricordi sulla scuola
Gustavo Micheletti
Libro: Libro in brossura
editore: Marcianum Press
anno edizione: 2025
pagine: 184
Un viaggio nella scuola italiana lungo più di sessant’anni, vissuto prima da studente e poi per 37 anni da docente. Come osserva Bonifazio Mattei nell’introduzione, il libro esplora la scuola come scholé, uno spazio di libertà svincolato dalla logica del risultato immediato, dove il tempo dell’apprendere si intreccia con la crescita personale e la scoperta degli altri. Gustavo Micheletti alterna saggio, racconto ed autobiografia per restituire un’immagine della scuola non solo come preparazione alla vita, ma come esperienza essenziale dell’esistenza stessa. Un luogo in cui si coltiva la bellezza, si conserva memoria dei momenti in cui si è formata la nostra visione del mondo e si apprende tanto l’arte di affrontare le disillusioni quanto quella di condividere ideali e passioni. In questo scenario, l’apprendimento non è solo un processo didattico, ma un’avventura personale e collettiva, una sfida civile che contribuisce alla costruzione di una società più consapevole e umana.