Libri di Claudia Tinazzi
Cristián Undurraga. Architetture concrete
Claudia Tinazzi
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2023
pagine: 132
Il lavoro di Cristian Undurraga è da sempre in equilibrio tra l'ambizione più virtuosa alla generalità dei temi d'architettura che affronta e la concretezza delle soluzioni compositive e urbane che si dimostrano positivamente nelle sue forme. Cileno di nazionalità e di fatto, ha tratto dalla tensione più condivisa del suo paese gli argomenti capaci di portare le sue architetture ad un livello di confronto internazionale con una particolare attenzione e predilezione per l'Italia, in un certo senso, sua patria architettonica d'affezione. Tre differenti punti di vista ne inquadrano il lavoro recente ponendo l'accento alla relazione tra architettura e geografia, architettura e progetto urbano e infine architettura e impegno sociale attraverso scritti critici e disegni comparati. Case e edifici pubblici, in questa ipotesi di confronto, trovano a seconda dei temi e dei luoghi differenti espressività anche attraverso l'uso di materiali e tecniche costruttive molto diverse tra loro accomunate comunque da una riconosciuta ed efficace semplicità.
Lo spazio minimo dell'apprendimento. Ricerche in corso
Claudia Tinazzi
Libro
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2023
pagine: 92
È ancora possibile ripartire dall'aula per ripensare la scuola del futuro? L'aula scolastica come unità minima della scuola - senza un riferimento, né limite preciso, così come senza una forma prestabilita oggi da ridiscutere - può diventare crediamo il primo passo di avvicinamento alla composizione dei luoghi per l'apprendimento per affrontare il tema dell'architettura scolastica e contemporaneamente l'occasione per introdurre la necessaria componente interdisciplinare. Un rovesciamento di scala, capace di avviare una prima riflessione sul luogo minimo e non riducibile ulteriormente rivolto all'apprendimento, sviluppando la concreta sinergia tra la qualità dello spazio progettato e i nuovi metodi della formazione. Un corpo a corpo tra le due discipline che impone da una parte un'idea pedagogica sempre più lontana da quel pericoloso "su misura" a cui spesso assistiamo nelle tante scuole costruite in tempi recenti e dall'altra un aperto ascolto da parte dell'architettura, di tutte quelle istanze che indirizzano le ragioni più profonde delle nostre figurazioni.