Libri di Claudio Salsi
Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco di Milano
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 176
Realizzato in occasione della mostra che il Castello di Milano organizza per celebrare i 500 anni dalla morte di Raffaello, il volume presenta i risultati di alcune indagini sulla storia delle raccolte civiche milanesi e sulla figura di Giuseppe Bossi nel quadro di uno studio dedicato alla sua produzione come artista e collezionista di opere d’arte ispirate alle invenzioni dell’urbinate. Il tema dell’interesse per Raffaello da parte degli artisti e nel collezionismo a Milano tra fine Sette e inizio Ottocento, è delineato attraverso un focus sul nucleo di disegni di Giuseppe Bossi conservati al Castello e una serie di maioliche del Cinquecento a lui appartenute, dove l’impronta del maestro del Rinascimento è ben riconoscibile attraverso il confronto con i modelli a stampa che Marcantonio Raimondi ha realizzato a bulino a partire dai suoi disegni nell’ambito di uno straordinario sodalizio con l’incisore che Raffaello aveva promosso per diffondere le proprie creazioni. Dopo un periodo trascorso a Roma a disegnare copie dal vero dagli affreschi delle stanze vaticane, Bossi ha elaborato nella sua fase matura una personale lettura delle idee raffaellesche, trasponendole in opere di nuova creazione, secondo un codice stilistico e con uno spirito a tratti di grande modernità.
Vesperbild. Alle origini della Pietà di Michelangelo. Catalogo della mostra (Milano, 13 ottobre 2018-13 gennaio 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2019
pagine: 142
La parola tedesca «Vesperbild» significa letteralmente immagine del Vespro e rievoca il momento in cui il corpo di Cristo, deposto dalla croce, è in attesa di sepoltura. L'iconografia del Cristo morto sul grembo di Maria ha iniziato ad essere rappresentata nelle sculture lignee della valle del Reno d'inizio Trecento. I motivi e le conseguenze della diffusione di questa iconografia in territorio italiano, a partire dalla metà del secolo e fino ad arrivare al suo esito più classico e celebre, la Pietà di Michelangelo, sono al centro della ricerca di questa mostra al Castello Sforzesco di Milano. Partendo dai primi esempi nordici e attraverso l'analisi di opere di grandi artisti italiani come Francesco Del Cossa, Ercole de' Roberti, Giovanni Bellini, Carpaccio, Perugino, vengono illustrati i diversi snodi e gradi dello sviluppo storico-geografico di quest'iconografia fino ad arrivare, appunto, all'interpretazione di Michelangelo, destinata a condizionare la percezione del tema nei secoli a venire: la Pietà vaticana. Ma verso la fine della sua vita, il Buonarroti tornerà sul tema recuperando la cifra emotiva ed espressiva dei primi Vesperbilder tedeschi: la sua Pietà Rondanini, esposta nelle sale dell'Antico Ospedale Spagnolo adiacenti alla mostra, incarna chiaramente questo desiderio di tornare alle origini più antiche di questa rappresentazione. Il catalogo, riccamente illustrato, sarà caratterizzato da un ampio saggio di Antonio Mazzotta e Agostino Allegri che ripercorre la storia di questa iconografia e di tutte le sue diverse declinazioni e rappresenta uno studio, ampio e comprensivo, in lingua italiana su questo tema.
Dürer e gli altri. Rinascimenti in riva all'Adige. Catalogo della mostra (Trento, 6 luglio-13 ottobre 2024)
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2025
pagine: 488
Il Castello del Buonconsiglio per festeggiare il centenario della sua istituzione come museo (1924-2024) ha organizzato un'importante mostra, celebrando il passaggio di Albrecht Dürer in Trentino avvenuto nel 1494-1495: un episodio di grande rilevanza nella carriera del maestro norimberghese e nelle dinamiche dei rapporti artistici fra la Germania e l'Italia, che lasciò tracce non indifferenti nella regione di Trento e nei territori dell'Adige. Il catalogo visualizza la presenza – fugace ma particolarmente significativa – di Dürer in Trentino con disegni, acquerelli, incisioni e dipinti, evidenziando come, e in quali modi, la sua arte abbia stimolato gli artisti locali a trovare nuove forme espressive. È stata anche l'occasione per registrare la presenza di altri artisti d'oltralpe nel territorio, tra cui Hans Schäufelin, Martin Schongauer, Michael e Friedrich Pacher, oltre a ricostruire l'attività dei coevi pittori italiani, quali Marcello Fogolino, Francesco Morone e Girolamo Romanino, attivi al servizio del vescovo Bernardo Cles, promotore della costruzione e della decorazione del Magno Palazzo al Castello del Buonconsiglio e consigliere di Massimiliano I, presso cui prestò servizio lo stesso Dürer. Grande spazio è dedicato agli artisti locali tra i quali Marx Reichlich, grande ritrattista, e lo scultore di polittici lignei Jörg Artz. Dopo il grande successo della prima edizione, il catalogo torna in libreria in una versione riveduta e corretta, che comprende aggiornamenti bibliografici e l'indice dei nomi.
Dürer e gli altri. Rinascimenti in riva all'Adige. Catalogo della mostra (Trento, 6 luglio-13 ottobre 2024)
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2024
pagine: 472
Johannes Cochlaeus nella sua Brevis Germaniae Descriptio rammentava nel 1512 che «Trento è la frontiera della Germania verso l'Italia, dove gli abitanti parlano la lingua italiana e la tedesca». Su questa frontiera, e sugli scambi artistici che ne sono nati durante il Rinascimento, il Castello del Buonconsiglio organizza una grande mostra per festeggiare il centenario della sua istituzione come museo (1924-2024). Il passaggio di Albrecht Dürer in Trentino, avvenuto nel 1494-1495, costituisce un episodio di grande rilevanza nella carriera del maestro norimberghese e nelle dinamiche dei rapporti artistici fra la Germania e l’Italia, lasciando tracce non indifferenti nella regione di Trento e nei territori dell’Adige. La mostra con il suo catalogo si propongono di visualizzare la presenza – fugace ma particolarmente significativa – di Dürer in Trentino con disegni, acquerelli, incisioni e dipinti, evidenziando come, e in quali modi, la sua arte abbia stimolato gli artisti locali a trovare nuove forme espressive. Sarà poi l'occasione per registrare la presenza di altri artisti d’oltralpe nel territorio, come Martin Schongauer e Friedrich Pacher, oltre a ricostruire l'attività dei coevi pittori italiani, quali Marcello Fogolino, Girolamo Romanino e Dosso Dossi, attivi al servizio del vescovo Bernardo Cles, promotore della costruzione e della decorazione del Magno Palazzo al Castello del Buonconsiglio e consigliere di Massimiliano I, presso cui prestò servizio lo stesso Dürer.
L'«Allegoria della vita umana» di Giorgio Ghisi. Classico e anticlassico in una stampa tra Mantova, Anversa e Parigi alla metà del Cinquecento
Claudio Salsi
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2023
pagine: 150
Il volume raccoglie vari articoli di Claudio Salsi – con due contributi di Stefano Balbiani e di Beatrice Pizzi – dedicati alla celebre stampa nota come «Allegoria della vita umana» di Giorgio Ghisi e, in parte, all'incisione mantovana del Cinquecento. Si tratta di ricerche apparse in sedi diverse nel corso di un lungo arco di tempo, pubblicate prevalentemente come approfondimenti a margine di iniziative culturali promosse dalla Civica Raccolta delle Stampe "Achille Bertarelli", finalizzate alla conoscenza delle stampe di quel "secondo Rinascimento mantovano" rappresentato dall'impresa di Giulio Romano in Palazzo Te. Le ricche collezioni del Castello Sforzesco hanno notevolmente agevolato gli studi qui presentati, quali fonti privilegiate per indagini e confronti, come ben documentato anche dal selezionato apparato iconografico.
Le pietà di Michelangelo. Tre calchi storici per la Sala delle Cariatidi
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2022
pagine: 136
Michelangelo scolpisce nella sua lunga esistenza tre sculture a tema pietistico; la prima giovanile opera, venerato capolavoro della basilica di San Pietro, è l’unica portata a compimento. Le altre due, realizzate in vecchiaia e senza committenza alcuna, sono rimaste incompiute alla morte dell’artista: la Pietà detta Bandini, dell’Opera di Santa Maria del Fiore a Firenze, e la Rondanini del Castello Sforzesco di Milano. Tre calchi storici rappresentano ora le celebri sculture nella cornice straordinaria della Sala delle Cariatidi del Palazzo Reale di Milano: un’occasione unica per poter ammirare il lavoro svolto dal maestro sul soggetto nell’arco di sessant’anni e l’opportunità di lasciarsi coinvolgere da un allestimento calibrato sul carattere peculiare del grande ambiente storico. Il luogo del ricordo della devastazione bellica custodisce le tre repliche ponendo a confronto l’angoscia di una madre per la perdita del figlio morto con l’orrore della maggiore follia novecentesca.
Le tre Pietà di Michelangelo. «Non vi si pensa quanto sangue costa»
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2022
pagine: 112
Dal cuore e dallo scalpello di Michelangelo, il pathos del Dio crocifisso sorretto dalla Madre: testi e fotografie delle tre Pietà del Buonarroti, da quella del Vaticano del 1497-1499, alle due versioni degli anni 1547-1564. I saggi di Barbara Jatta, Sergio Risaliti, Claudio Salsi con Giovanna Mori, Timothy Verdon introducono nei percorsi storici, storico-artistici, devozionali ed emotivi del grande artista, aiutando a cogliere l’intensità contemplativa con cui Michelangelo ha meditato questo tema centrale della fede cristiana per tutto il tempo della sua vita professionale: una preghiera in marmo lunga sessanta anni.
Sculture lignee a confronto dalle città ducali di Vigevano e Milano
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 248
Il volume propone uno studio approfondito sulle sculture lignee policrome di area lombarda del Compianto di San Dionigi e dell'Ancona di San Giuseppe provenienti da Vigevano. Un affascinante repertorio iconografico e inedite analisi svelano i rapporti tra scultori, pittori e committenti che ne hanno permesso la produzione. L'intervento di restauro dell'Ancona di San Giuseppe ha aperto la strada alla valorizzazione dell'opera e la sua relazione con altre, favorendone l'analisi, l'approfondimento e il confronto con le opere del Castello Sforzesco. Il lavoro del curatore e degli autori indaga la storia di questi significativi gruppi scultorei, realizzati tra fine Quattrocento e inizio Cinquecento, cercando di ricostruirne l'originaria disposizione e collocazione. I testi in catalogo analizzano i due complessi, ne illustrano il contesto artistico coevo, fanno emergere i rapporti tra committenti, intagliatori, pittori, rileggono l'opera di Bernardino Ferrari, analizzano fonti a stampa come modelli per il repertorio iconografico degli artisti e per il rinnovamento del linguaggio stilistico e compositivo degli stessi, raccontano l'allestimento delle sculture in mostra e l'accurato intervento di restauro. Gli apparati presentano una ricca appendice documentaria e una bibliografia. Il libro, con circa cento illustrazioni a colori, include una nuova campagna fotografica dedicata ai gruppi scultorei. Testi di: Carlo Cairati, Benedetta Chiesi, Fabio Frezzato, Mariolina Olivari, Antonella Ortelli, Anna Maria Penati, Andrea Perin, Luca Quartana, Cristina Quattrini, Claudio Salsi.
Museo Pietà Rondanini
Timothy Wilson
Libro: Libro rilegato
editore: Allemandi
anno edizione: 2021
pagine: 215
La «Pietà Rondanini» è l'ultima scultura realizzata da Michelangelo Buonarroti. Vi stava ancora lavorando, senza portarla a termine, nei giorni precedenti la morte avvenuta a Roma il i 8 febbraio 1564. Dopo un silenzio di due secoli sulla sorte dell'opera, il marmo riappare all'inizio dell'Ottocento nella collezione della famiglia Rondinini a Roma, nell'omonimo palazzo che consegna la «Pietà» al mondo con quel nome. Soltanto a inizio Novecento la critica comincia a interessarsene, a valorizzarne lo straordinario potere emotivo, simbolico e cultuale, fino a teorizzarne lo status di capolavoro all'interno dell'estetica del non finito. Dopo l'acquisizione milanese del 1952, l'opera è allestita nella Sala degli Scarlioni del Castello Sforzesco. Dal maggio 2015 la scultura cambia collocazione, ed è esposta nel Museo a essa dedicato nell'Ospedale Spagnolo, un edificio rinnovato e recuperato da un recente restauro, utilizzato come ospedale per i soldati malati a partire dal tardo Cinquecento. In questo volume si illustrano nel dettaglio tutte le fasi che hanno preceduto lo spostamento della «Pietà», il restauro dell'Ospedale Spagnolo del Castello, la sua storia, e il nuovo allestimento, curato dall'architetto Michele De Lucchi. Inoltre, una parte significativa della trattazione è dedicata allo studio delle premesse che portarono all'acquisto del prezioso marmo da parte del Comune di Milano, dove un ruolo determinante ebbe l'allora Soprintendente di Brera Fernanda Wittgens. Partecipano alla stesura di questo volume tutte le professionalità intervenute alla realizzazione dell'ambizioso progetto: dare una nuova casa alla «Pietà Rondanini» e valorizzare un'area del Castello meno conosciuta, ma che è stata disvelata ora nella sua importanza storica e nella sua dimensione emozionale.
Barry X Ball. The end of history. Ediz. italiana e inglese
Bob Nickas, Sergio Risaliti, Claudio Salsi
Libro: Libro in brossura
editore: Magonza
anno edizione: 2018
pagine: 208
Excursus completo del percorso artistico di Barry X Ball (1955, Pasadena), il catalogo della mostra a Villa Panza a Varese e al Castello Sforzesco di Milano – curata da Anna Bernardini e Laura Mattioli, dal 12 aprile al 9 dicembre 2018 – illustra i passaggi stilistici, le sperimentazioni, le tecniche e i modelli di riferimento rielaborati ed interpretati dall’autore americano. Dalle opere minimaliste degli esordi, dai lavori dal fondo d’oro e da quelli in bilico tra figurazione e astrazione, Barry X Ball giunge a lavorare con il passato, punto di partenza di sculture da esperire in toto, dai particolari studiati e finemente progettati. I testi in catalogo interpretano il lavoro dell’artista, che attraverso la tecnologia più avanzata, la scansione 3D, la modellazione virtuale ma al contempo la scelta attenta di materiali preziosi e simbolici e il perfezionismo nella rifinitura dei dettagli, rilegge l’azione e il sentimento dell’uomo all’interno di una storia sempre contemporanea, anacronistica e immaginifica.
D'après Michelangelo. La fortuna dei disegni per gli amici nelle arti del cinquecento
Alessia Alberti, Alessandro Rovetta, Claudio Salsi
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2015
pagine: 408
Il catalogo illumina un aspetto che la sfera della vita privata e delle amicizie del maestro: un piccolo nucleo compatto di disegni, per i quali è stata coniata la definizione di "fogli d'omaggio". Tra gli anni Venti e Quaranta del Cinquecento, Michelangelo intreccia importanti relazioni di amicizia con esponenti della nobiltà romana, siglate anche attraverso il dono di elaboratissime composizioni grafiche a matita. Non semplici disegni di studio, bensì opere d'arte a tutti gli effetti. L'aspetto che il libro documenta è l'apparente, affascinante contrasto tra l'originaria destinazione privata, e la straordinaria, immediata fortuna che i disegni incontrarono presso gli artisti e i collezionisti del tempo.
La raccolta Bertarelli
Claudio Salsi
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2009
pagine: 96
La Raccolta delle Stampe "Achille Bertarelli" al Castello Sforzesco di Milano è un vasto archivio iconografico che conserva opere databili dal XV secolo a oggi, di varia identità e complessità che differiscono per caratteri estetici, tecnica e destinazione funzionale. Si tratta di una istituzione nata nel 1927 per volere del mecenate e collezionista milanese Achille Bertarelli (1863-1938) che donò la sua collezione al Comune di Milano allo scopo dichiarato di creare il primo nucleo di un gabinetto di stampe che venisse in aiuto allo studioso consentendogli di accostare al documento scritto quello iconografico. Quest'ultimo, secondo le sue parole, 'vince in forza ogni più elaborata descrizione'. Nel corso dei decenni la "Raccolta Bertarelli" si è arricchita di innumerevoli opere, con particolare riguardo alla grafica artistica, antica, moderna e contemporanea, e a quella pubblicitaria, trasformandosi da archivio di immagini in uno dei più importanti centri di valorizzazione della grafica in tutte le sue forme, alcune delle quali presentate sinteticamente per grandi categorie in questa pubblicazione: popolare, artistica, editoriale, pubblicitaria e di progettazione.