Libri di Dan Octavian Cepraga
Le non parole
Nichita Stanescu
Libro: Libro in brossura
editore: FT - FinisTerrae
anno edizione: 2024
pagine: 272
"Le non-parole", pubblicato nel 1969 e qui tradotto integralmente, è forse l’ultimo grande libro di Nichita Stănescu, un capolavoro eccessivo e corrusco che chiude, con modalità ricapitolative, la mirabile, irripetibile stagione degli anni Sessanta. In esso, si ritrovano tutti gli elementi e le dimensioni della sua poesia, che tanto avevano colpito, per la loro oltranza e per la folgorante originalità, i lettori dei suoi primi volumi: un grande Teatro della Mente, sulla cui scena, come nei contrasti medievali, disputano disincarnate allegorie (la lotta dell’Occhio con lo Sguardo, del Cuore con il Sangue, di Giacobbe con l’Angelo), una inesauribile vena immaginifica, in cui l’immanenza più radicale va di pari passo con una metafisica visionaria, che sembra rinegoziare ogni volta i confini e le possibilità del Reale, una incessante lotta della poesia con la lingua, allo stesso tempo ludica e serissima, giubilante e dolorosa, che vuole ribaltare una volta per tutte il rapporto tra le Parole e le Cose.
Come cambia il mondo. Storie di lingue, testo e uomini in onore di Lorenzo Renzi
Libro: Libro in brossura
editore: Esedra
anno edizione: 2021
pagine: 158
Saggi di filologia e linguistica.
Esperimenti italiani. Studi sull'italianismo romeno dell'Ottocento
Dan Octavian Cepraga
Libro
editore: Fiorini
anno edizione: 2015
Oltre i confini. Il dialogo transnazionale nelle discipline storiche e filologiche
Libro: Libro in brossura
editore: Criterion
anno edizione: 2020
pagine: 292
Il volume raccoglie i lavori del nono di una serie di incontri tra storici e filologi italiani e romeni, tenutosi all’Università di Padova nel giugno del 2018 e dedicato specificamente al tema del confine e del dialogo transnazionale. La dialettica tra nazionale e sovranazionale, la sincronizzazione tra centro e periferia, la dislocazione e la polverizzazione delle frontiere o il loro attraversamento periglioso, tra i molti temi qui affrontati, si stagliano sul proposito di fondo di far dialogare metodi e letture a partire dalle due diverse specole disciplinari della storiografia e della filologia, esercitando la diversità e la discordanza degli sguardi su testi e fenomeni che hanno percorso, accomunato o disgiunto lo spazio europeo fra Est e Ovest. Per provare non solo a immaginare un comune spazio di discussione e circolazione delle idee, ma anche per ricostruire una nuova, plausibile mappa intellettuale europea, una delle tante possibili idee d’Europa.