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Libri di Daniela Sandid

Il carattere dei cani e altri scritti

Robert Louis Stevenson

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2019

pagine: 62

Robert Louis Stevenson (1850-1894) non è stato soltanto il grande narratore che tutti conosciamo. Attento osservatore della propria epoca, lo scrittore scozzese ha infatti lasciato anche scritti di diversa ispirazione, generalmente legati alle sue vicende biografiche. Tra questi scritti "giornalistici" spicca per originalità l'acuto e divertente "Il carattere dei cani", pubblicato per la prima volta su «The English Illustrated Magazine» nel 1883. Scrive Stevenson: «I cani vivono con l'uomo come i cortigiani intorno al monarca. La loro principale preoccupazione è di poter entrare nelle buone grazie di questo mondo di piccoli guadagni e di carezze. E io leggo nella vita di questi nostri compagni gli stessi procedimenti della ragione, gli stessi antichi e fatali conflitti del giusto contro l'ingiusto, la stessa lotta contro le consuetudini troppo rigide. Li vedo con le nostre debolezze, eppure... Eppure, mentre si affrettano davanti a me nella strada con la coda in aria, o mi si avvicinano solo per sollecitare il mio sguardo, capisco che lo scopo segreto della loro vita resta per noi imperscrutabile...». Ed è proprio questo segreto, il mistero delle loro vite e del nostro reciproco affetto, a costituire il fascino maggiore del nostro rapporto con loro. Completano questo nostro volume altri due scritti d'ispirazione autobiografica, dove rivive la magica Scozia dello scrittore: "Pastorale" e "Un vecchio giardiniere scozzese".
7,50 7,13

Lo zio Peter

Elizabeth Gaskell

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2018

pagine: 74

"Lo zio Peter", pubblicato per la prima volta sul «Fraser's Magazine» nel 1853, è costruito intorno a una vicenda d'amore che mette a dura prova i due giovani innamorati: quando infatti il borghese benestante Charles Merton decide di sposare l'aristocratica Lady Helen, va incontro alla fiera opposizione dello zio — al quale Charles deve tutto — che è fermamente convinto che il matrimonio tra un borghese e un'aristocratica possa portare solo problemi e dispiaceri. Come sempre nella scrittura della Gaskell, la storia di questo amore contrastato si contraddistingue per la grande finezza nella trattazione dei personaggi, primo fra tutti proprio lo zio Peter del titolo, in preda ai propri conflitti interiori, tra ferrei pregiudizi e paura della solitudine. Ma oltre alla viva realtà di questi personaggi, il racconto delinea con grande efficacia il conflitto, nell'Inghilterra di metà Ottocento, tra aristocrazia e borghesia, nella fase dell'ascesa e affermazione di questa nuova classe di imprenditori e commercianti.
8,00 7,60

Le nozze di Manchester

Le nozze di Manchester

Elizabeth Gaskell

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2017

pagine: 64

L'opera narrativa di Elizabeth Gaskell (Londra, 1810-1865) ha per molto tempo risentito della grande fama di altri grandi scrittori inglesi suoi contemporanei, e quasi coetanei, come Charles Dickens, Anthony Trollope, William Thackeray, le sorelle Brontë, quella prima generazione 'vittoriana' che ha dato tanti capolavori alla letteratura. In anni più recenti, però, la Gaskell è tornata prepotentemente alla ribalta, ed è ormai considerata come una delle scrittrici più interessanti della sua epoca. Se la sua popolarità è legata soprattutto a romanzi come “Mary Barton” e “Cranford”, Elizabeth Gaskell è stata anche autrice di oltre cinquanta racconti, tra i quali spicca “Le nozze di Manchester”, che venne incluso da Charles Dickens nella raccolta da lui stesso curata nel 1858 per il numero natalizio del periodico «Households Words», diretto dal grande scrittore. Il tema, che verte intorno alla scomparsa di un uomo, è in parte autobiografico, in quanto il fratello della Gaskell fu dato per disperso in mare nel 1822. Ciò che però più interessa all'autrice tratteggiare non è tanto il personaggio di un naufrago, e neppure quello della moglie, costretta a crescere una figlia appena nata con gravi malformazioni, bensì quello della balia della piccola Norah. È attorno a lei infatti che davvero ruota la storia, e, con lei, alla figura del secondo marito, quello delle "nozze di Manchester", un uomo già in età e tutto d'un pezzo, che si è formato brillantemente dal nulla fino a raggiungere un'invidiabile agiatezza. Attraverso questi due personaggi, diversissimi tra loro ma ciascuno alla propria maniera altrettanto forti, la vicenda narrata trova il suo compimento esemplare, con il finale colpo di scena. Uno splendido racconto, qui in prima traduzione italiana.
8,50

Amy Foster

Joseph Conrad

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2022

pagine: 64

Tra i racconti di Joseph Conrad (1857-1924), "Amy Foster" (1901) è forse quello che più di ogni altro ci narra quale deve essere stata l’esperienza stessa dell’autore quando, nel 1878, dopo aver tentato il suicidio, decise di imbarcarsi come semplice marinaio polacco su di una nave della marina mercantile britannica: il senso di estraneità, l’impossibilità di farsi capire, la solitudine… Tutti questi sentimenti deve averli provati anche il ventunenne Teodor Józef Konrad Korzeniowski, discendente da una famiglia dell’antica nobiltà terriera polacca; e non è certo un caso che il protagonista del racconto, Yanko, provenga dall’Europa dell’Est come il suo autore. Ma più che i possibili tratti autobiografici della vicenda narrata, quello che oggi colpisce è la straordinaria attualità di questo racconto, perché la storia di Yanko è per molti versi la stessa di quella di tanti immigrati che si trovano a vivere in paesi di lingua, cultura, religione, tradizioni diverse, incapaci di farsi intendere e considerati soltanto alla stregua di un pericolo per la comunità. Nel racconto, neppure l’amore può trionfare; anzi, la storia d’amore tra lo straniero Yanko e la giovane Amy arriva a sconvolgere ulteriormente la situazione fino al tragico epilogo finale.
8,00 7,60

Come leggere un libro

Virginia Woolf

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2021

pagine: 90

Oggi che sono di moda i corsi di scrittura, potremmo chiederci se non sia il caso di creare anche e soprattutto dei corsi di lettura, se non altro perché i primi, se hanno davvero ragione di essere, devono necessariamente comprendere i secondi. Se leggere in sé non è difficile, saper davvero leggere un libro non è altrettanto facile, tanto che sui criteri della lettura, come su quelli della scrittura, da sempre ci si interroga. I due saggi e il breve prologo presenti in questo volume spiegano dunque il modo in cui i libri dovrebbero essere letti, allargando poi il discorso alle difficoltà che la letteratura contemporanea incontra per essere compresa in tutta la sua profondità. Il punto di vista di Virginia Woolf predilige sempre il "lettore comune"; d'altra parte, se da un lato la scrittrice non può nascondersi che questi lettori risultano spesso disarmati di fronte ad opere della complessità, per esempio, dell' "Ulysses" di James Joyce - che proprio in quegli anni veniva pubblicato per la prima volta e di fronte al quale la stessa Woolf provava un sentimento ambivalente, di ammirazione e di repulsione - dall'altro non può che stigmatizzare l'insufficienza degli stessi critici della sua epoca. Leggere un romanzo è sempre un'arte difficile e complessa, scrive la Woolf, che richiede sì sensibilità e immaginazione, ma anche quella capacità di confronto che proprio l'esperienza delle precedenti letture ci offre e che è alla base del nostro giudizio."
9,50 9,03

Consigli ai giovani scrittori-Del piacere di leggere-Come leggere un libro

Charles Baudelaire, Marcel Proust, Virginia Woolf

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Passigli

anno edizione: 2019

pagine: 190

Il genio, anche umoristico, di Charles Baudelaire si esprime qui in una serie di consigli per le nuove generazioni di scrittori; Marcel Proust riflette con la consueta acutezza si quanto sia stato importante per lui, per la sua formazione, sì, ma soprattutto per la sua vita, la scoperta dei libri; e Virginia Woolf “insegna”, da par suo, e dunque senza traccia di alcuna pedanteria, il modo migliore per leggere i libri e trarne il massimo di interesse e di piacere. Tre grandi scrittori molto diversi tra di loro, ma accomunati da quell’amore per i l libro che in tempi come i nostri, così devoti alle nuove tecnologie, si raccomandano all’attenzione di ogni lettore.
22,50 21,38

Domani

Joseph Conrad

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2016

pagine: 64

Piccolo capolavoro del grande narratore, “Domani” (“Tomorrow”, 1903) è il racconto di un'ossessione - quella egoista del vecchio capitano Hagberd, che trascorre le sue giornate in attesa del ritorno del figlio, fuggito di casa per cercare fortuna sul mare - ma è anche il racconto di un'altra attesa, quella della giovane Bessie, l'unica persona del piccolo porto di mare che dà ancora ascolto al vecchio, cercando di consolarlo. A poco a poco, infatti, anche Bessie comincia a intravedere per lei una speranza legata a quel ritorno. Come nel racconto “Amy Foster”, da poco pubblicato in questa stessa collana, anche qui Conrad delinea splendidamente il destino di due personaggi diversissimi tra loro eppure legati dalle circostanze della loro vita; un destino che niente può più cambiare, neppure il ritorno, ormai insperato, di quel figlio.
7,50 7,13

Due storie di cani

Rudyard Kipling

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2015

pagine: 76

Com'è noto, il mondo di Rudyard Kipling (1865-1936) è popolato di animali di tutti i generi, come testimonia anche il ricco campionario della sua più celebre opera, "Il libro della giungla". Un posto particolare però è riservato all'animale che più di ogni altro condivide la vita degli uomini: il cane. In questa stessa collana abbiamo già pubblicato una serie di racconti in lingua 'canina', dal titolo "Parola di cane"; è ora la volta di altri due racconti, "Un cane di mare" (1934) e "'Teem': un cacciatore di tesori" (1935), che vennero aggiunti al precedente volume nella prima edizione postuma. Se la storia del primo, vero 'lupo' anzi 'cane' di mare, si distingue in particolare perché, diversamente dagli altri suoi confratelli, qui il protagonista è un vero eroe, alla pari degli eroi canini di un Jack London, e anche perché le sue imprese vengono narrate dal suo padrone, nel secondo ritroviamo invece l'esilarante semplicità dei racconti del volume precedente: il punto di vista del cane detto dal cane stesso, la dimostrazione della sua 'arte' narrata con "un sentimento fuori dai peli e dai denti".
8,50 8,08

Scene di Londra

Virginia Woolf

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2012

pagine: 73

"Londra è un incanto. Esco e passeggio su di un magico tappeto di foglie rossastre, e mi trovo trasportata nella bellezza, senza aver alzato un dito. Le notti sono meravigliose, con i porticati bianchi e gli ampi viali silenziosi. E la gente che entra ed esce, senza fare rumore, in tutte le direzioni, come conigli. Guardo giù per Southampton Row, bagnata come il dorso di una foca o rossa e gialla per il sole, e osservo gli omnibus che vanno e vengono e ascolto i vecchi, folli organetti. Uno di questi giorni scriverò di Londra, come raccoglie la vita delle persone e la porta con sé, senza sforzo alcuno...". Così annotava Virginia Woolf nel suo diario il 26 maggio del 1924, e sette anni più tardi iniziava a pubblicare sulla rivista "Good Housekeeping" una serie di scritti su Londra, la città in cui era nata e dove è vissuta per quasi tutta la sua vita. Queste "Scene di Londra", del resto, testimoniano nel migliore dei modi l'amore della scrittrice per la sua città; un amore peraltro non scevro da quell'acutezza ironica che i lettori di Virginia Woolf hanno imparato a conoscere e ad ammirare nei suoi romanzi. Dai Docks a Oxford Street, dalle dimore dei grandi scrittori alle più famose abbazie e cattedrali, dal centro del potere politico ai personaggi più tipici, Virginia Woolf ci offre in queste pagine il ritratto indimenticabile di una città unica e straordinaria, che non cessa mai di affascinare i suoi innumerevoli visitatori.
8,50 8,08

L'uomo che corruppe Hadleyburg

Mark Twain

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2010

pagine: 95

Ha scritto Italo Calvino che se il denaro rappresenta per Balzac una forza motrice della storia e per Dickens una pietra di paragone dei sentimenti, "in Mark Twain il denaro è gioco di specchi, vertigine del vuoto"; e di tale gioco e vertigine la testimonianza più emblematica viene offerta da questo racconto, apparso per la prima volta nel 1899, vero e proprio apologo che ha per protagonista un'intera cittadinanza, famosa per la sua sbandierata onestà, che si vede messa alla prova da un lascito di quarantamila dollari che paiono piovuti dal cielo, o meglio da un donatore sconosciuto per un destinatario altrettanto sconosciuto e da scovare. Sarà una beffa maligna, ma che servirà a svelare il terreno fecondo di ipocrisia su cui è cresciuta la nomea puritana della città di Hadleyburg. Ad uno ad uno tutti i notabili del luogo infatti si lasciano tentare, e per di più accusandosi l'un l'altro o tacitando la propria coscienza in veri e propri esercizi di oblio volontario. La tanto decantata onestà non era che una tenue, precaria e fittizia rispettabilità sociale, quella sì difesa strenuamente; e come sempre nella grande arte umoristica di Mark Twain, il comico era già nelle cose, bastava soltanto iniziare a guardarle...
8,50 8,08

Le favole

Robert Louis Stevenson

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2010

pagine: 108

Anche se basterebbero le sue due opere più popolari, "L'isola del tesoro" e "Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde", a testimoniare della grandezza di Stevenson, occorre subito aggiungere che lo scrittore scozzese, per lungo tempo confinato fra gli scrittori "per ragazzi", è oggi considerato uno dei massimi narratori del secondo Ottocento. E questo non solo per le due opere citate, ma per altre non meno importanti, prima fra tutte il romanzo "Il signore di Bailamme" e i racconti, da quelli raccolti in "The New Arabian Nights" a quelli ambientati negli amati mari del Sud, molti dei quali pubblicati in questa stessa collana. Fra le sue opere meno frequentate, ma non per questo meno interessanti, stanno queste favole: anche in esse, dalle più brevi ai due racconti di maggior respiro - fra i quali il bellissimo "La casa di Eld" - Stevenson si conferma uno dei grandi maestri dell'arte del racconto, rivisitando alla sua maniera un genere che lo affascinava fin da quando, bambino, ascoltava i racconti del padre e della sua bambinaia Alison Cunnigham.
8,50 8,08

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