Libri di Daniela Tomerini
L'isola della colpa
Paolo Lagazzi, Daniela Tomerini
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2021
pagine: 185
In un convento situato su un'isola, abitato soltanto da una piccola suora, un uomo cerca qualche traccia del suo passato: una vicenda oscura gli grava sulla coscienza, e in quel luogo egli tenta di ritrovare i segni e il senso di ciò che è stato. Ma la sua indagine viene subito risucchiata nella ragnatela di un altro mistero, quello che pesa sull'anima della donna, che è lì da molti anni per scontare una colpa atroce, per «ricostruire il convento e la sua vita». La narrazione si affida ora alla voce di lui ora a quella di lei, finché tra esse s'insinua l'eco di una terza voce. Nell'arco di tre giorni i diversi fili del racconto s'intrecciano e si compongono in un tessuto ambiguo, aspro e avvolgente, liberando un crescendo di emozioni sino a un finale inatteso e tremendo.
Trovare la via. Intervista a un cartello stradale
Daniela Tomerini
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2016
pagine: 34
Il terzo titolo della collana "Dialoghi sul filo" è “Trovare la via. Intervista a un cartello stradale”. Considerato molte volte solo un anonimo palo a cui legare la bicicletta o a cui il nostro cane si accosta alzando la zampa, il cartello stradale, in questa amabile e ironica chiacchierata, esprime le sue ragioni e il suo orgoglio di esistere, il suo ruolo fondamentale per orientare la vita di tutti gli uomini.
Cassetti
Daniela Tomerini
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2013
pagine: 110
"Un bimbo che mostra la sua nuova bicicletta a un albero, e gli parla, e lo abbraccia; una suora che vive sola, in un convento su un monte di un'isola lontana, e si sente libera, immortale; una macchina chiamata Filippo, molto più reale di tutte le macchine del mondo; le isole greche, con il loro sole fulgido e assoluto; e le pareti alte dei grattacieli di New York. E nuvole, e cieli, e aurore; negozietti di Chinatown, centri commerciali, stazioni; stanze dove arde il fuoco; oggetti di ogni tipo, domestici e bizzarri, che sembrano usciti da una storia di Alice. E quante valige, quanti cassetti, proprio come in uno spettacolo di magia, che si chiudono o si aprono, e nei quali è come rinchiuso un mondo che è insieme concreto e meraviglioso, visitato da angeli molto umani, o da amici speciali. Anche l'autrice di questo libro, al pari del "piccolo mago che vive in collina", gioca con le parole come fosse un bambino; anche lei, come Mary la sarta, confeziona le sue poesie senza prendere le misure, né fare prove, semplicemente aprendo il cassetto della sua mente, e mostrando ciò che contiene, nel suo labirintico stratificarsi di tempi e di luoghi. E ciò che si vede è un movimento verticale, che lega costantemente, con grazia lieve, delicata, l'alto al basso, il cielo alla terra". (Giancarlo Pontiggia).