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Libri di Paolo Lagazzi

Come libellule fra il vento e la quiete. Fluttuando tra Giappone e Occidente

Paolo Lagazzi

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2019

pagine: 299

Nella lunga e complessa vicenda della scoperta dell’Oriente da parte dell’Occidente, il Giappone occupa un ruolo del tutto a sé. Radicato in regioni inafferrabili dello spirito ma tanto flessibile da assorbire con estrema rapidità e precisione usi e costumi occidentali, regno dei colori tersi e delle sfumature, della forza guerriera e della grazia, degli infiniti cerimoniali e della più profonda naturalezza, della nudità e del mistero, il Giappone sfugge a ogni descrizione semplice, univoca. Paolo Lagazzi, uno tra i più fini e originali saggisti italiani, da quarant’anni esplora il mondo nipponico, e in questo libro raccoglie le pagine migliori che ha dedicato ad esso, molte finora inedite. Il volume si articola in tre parti: nella prima Lagazzi ripercorre alcuni testi e autori cruciali della lirica giapponese antica e moderna; nella seconda esamina gli echi e i riflessi della poesia, dell’arte e della sensibilità giapponese nella poesia italiana dal tardo Ottocento fino ai nostri giorni; nella terza dialoga con tre celebri maestri della tradizione Zen (Sen no Rikyū, Sengai Gibon, Taisen Deshimaru) e con tre occidentali (Nikos Kazantzakis, Henri Cartier-Bresson, Fausto Taiten Guareschi) che di quella tradizione hanno nutrito, in modi diversi, la loro opera e la loro vita. Conclude il libro, come un brindisi ideale al Giappone, una riflessione su ciò che significa bere del “vero” sakè a Tokyo. Il quadro complessivo che queste pagine offrono dell’arte, della lirica e dell’anima giapponese, e della loro fortuna in Occidente, è tra i più poetici e limpidi, seducenti e intensi mai apparsi in Italia.
20,00 19,00

L'isola della colpa

Paolo Lagazzi, Daniela Tomerini

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2021

pagine: 185

In un convento situato su un'isola, abitato soltanto da una piccola suora, un uomo cerca qualche traccia del suo passato: una vicenda oscura gli grava sulla coscienza, e in quel luogo egli tenta di ritrovare i segni e il senso di ciò che è stato. Ma la sua indagine viene subito risucchiata nella ragnatela di un altro mistero, quello che pesa sull'anima della donna, che è lì da molti anni per scontare una colpa atroce, per «ricostruire il convento e la sua vita». La narrazione si affida ora alla voce di lui ora a quella di lei, finché tra esse s'insinua l'eco di una terza voce. Nell'arco di tre giorni i diversi fili del racconto s'intrecciano e si compongono in un tessuto ambiguo, aspro e avvolgente, liberando un crescendo di emozioni sino a un finale inatteso e tremendo.
19,50 18,53

La casa del poeta. Ventiquattro estati a Casarola con Attilio Bertolucci

La casa del poeta. Ventiquattro estati a Casarola con Attilio Bertolucci

Paolo Lagazzi

Libro: Libro rilegato

editore: Garzanti

anno edizione: 2008

pagine: 200

Per ventiquattro estati Paolo Lagazzi si è inerpicato lungo la strada serpeggiante che da Parma conduce su, verso Casarola e verso la casa di Attilio Bertolucci. In quelle estati Lagazzi ha trovato nel poeta parmigiano un maestro e un amico. Ha subito il fascino della sua selvatica pazienza. Ha condiviso con lui la quiete della dimora e le vibrazioni della natura. Ha avvertito il tremendo e "l'intatta ilarità d'infanzia". Attilio e Paolo parlano, parlano e non solo di poesia, anche di arte, di cinema, di tutto. Nei momenti difficili la loro grande amicizia deve avere conosciuto anche momenti di disagio. E allora eccoli che si rifugiano insieme nella illusione della poesia, nel bozzolo di Attilio cui nessun altro aveva mai avuto accesso. Attilio lo fila dal di dentro delle proprie ossessioni, nevrosi e cerimoniali scaramantici e Paolo vi partecipa con la discrezione del testimone sopraffatto e invisibile.
12,50

La malattia dell'infinito. La letteratura del Novecento

Pietro Citati

Libro: Libro in brossura

editore: Book Time

anno edizione: 2025

pagine: 572

"'La malattia dell’infinito' è in primo luogo una grande galleria di ritratti. Spaziando da Joseph Conrad (che inaugura il secolo col suo supremo Lord Jim) a Hofmannsthal, da Jung a Robert Walser, da Nabokov a Borges, da Flannery O’Connor a Thomas Bernhard; attraversando figure di poeti quali Yeats, Valéry, Bertolucci, Luzi e Caproni; disegnando silhouette di amici quali Emilio Cecchi, Italo Calvino, Giorgio Manganelli, Fruttero e Lucentini, sempre Citati si muove “a onde”, ora allentando ora stringendo il proprio pennello critico attorno a ciò che sa, comunque, imprendibile: il nocciolo, via via diverso, di una verità intima, di una visione originale del mondo. Irriducibili a qualsiasi generalizzazione, a ogni legge astratta e ad ogni richiamo degli “idoli della tribù”, molti di questi creatori appaiono a Citati degli “stranieri”, degli abitanti dell’ombra o di una luce diversa, come Walser. Ciò che emerge anzitutto dal loro destino è la varietà di volti che sa assumere il dèmone della solitudine per marchiare a fuoco la carne e l’anima del loro tempo mortale e delle loro immortali parole: volti da reietto, da paria, da mendicante; volti da ebreo perseguitato o da gnostico in esilio nel luogo dei corpi impuri, votati allo sfacelo; volti da malato o da folle, ma anche volti illuminati da una specie di strana, incomprensibile letizia..." (dalla Presentazione di Paolo Lagazzi)
30,00 28,50

La scatola dei giochi

Paolo Lagazzi

Libro

editore: Diabasis

anno edizione: 2005

pagine: 160

16,00 15,20

Comparoni e l'altro. Sulle tracce di Silvio D'Arzo

Paolo Lagazzi

Libro

editore: Diabasis

anno edizione: 2005

pagine: 144

18,00 17,10

Tramonto in Europa

Mario Lucrezio Reali

Libro

editore: Sandro Teti Editore

anno edizione: 2006

pagine: 128

Il mondo moderno è l'impero del tempo e dello spazio dove l'uomo, rinnegando se stesso, cerca le cose, gli idoli e i mostri; lo sviluppo tecnologico che pare esaltare le sempre maggiori potenzialità umane, rende invece l'individuo più vulnerabile sia nell'anima che nel corpo. In questo scenario l'unica poesia possibile è una poesia di sintesi. Mario Lucrezio Reali incarna nelle sue liriche la condizione dell'uomo che, inerme di fronte alla velocità dei cambiamenti, non riesce ad afferrare se stesso e fa di sé una cosa, sostituendosi alle cose, confluendo nelle cose o vendendosi alle cose. L'uomo diviene sempre più vuoto (è come se una ferita lentamente lo svuotasse) eppure l'uomo fa di questo suo vuoto materia dalla quale trae vita e che costituisce la sua maggiore energia. Quasi tutte le composizioni non hanno punteggiatura per non creare ostacoli, la velocità sostituisce la metrica. I versi di Reali sono versi aperti e plastici; ogni poesia è composta da tessere o da brani che si incollano e si sorreggono gli uni con gli altri dando al lettore attento una coscienza di unità.
10,00 9,50

La casa del poeta. Ventiquattro estati a Casarola con Attilio Bertolucci

Paolo Lagazzi

Libro: Libro in brossura

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2025

pagine: 240

"In questo bellissimo libro di Paolo Lagazzi confluiscono e si mescolano vari generi di prosa: la confessione, il ritratto, il diario, il saggio critico, l’esplorazione di case e paesaggi naturali, la divagazione morale e filosofica... Come ha scritto Truman Capote nella celebre introduzione a Musica per camaleonti, esistono forme ibride di prosa in cui uno scrittore può riversare tutto ciò che ha imparato dal suo lavoro. E leggendo La casa del poeta ci rendiamo conto che l’autore non avrebbe potuto affrontare la sua materia in un modo diverso – l’unicità di quell’uomo inimitabile che è stato Attilio Bertolucci esigeva dall’autore una forma altrettanto irripetibile a farle da specchio. Il grande poeta non è stato certamente l’unico ‘faro’, per dirla con Baudelaire, di Lagazzi: basterà qui ricordare il rapporto con Pietro Citati, nutrito di complicità e ammirazione, e la conoscenza approfondita della tradizione poetica giapponese e della sapienza zen. Ma quando bussa alla porta della casa dei Bertolucci a Casarola, nell’estate del 1973, l’allora giovanissimo Lagazzi sperimenta quella che, senza nessuna esagerazione, possiamo definire l’attraversamento di una soglia, di una linea d’ombra". Prefazione di Emanuele Trevi.
20,00 19,00

Per un ritratto dello scrittore da mago

Paolo Lagazzi

Libro: Libro in brossura

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2006

pagine: 124

"Già da tempo, con gli studi dedicati alla poesia di Attilio Bertolucci, alla narrativa di Silvio D'Arzo, alla saggistica letteraria di Pietro Citati (per limitarsi ai più noti), Paolo Lagazzi ci aveva abituati a una scrittura in cui la profondità dell'indagine si conciliava con la leggerezza e la grazia di uno stile aereo, metamorfico, scintillante, ma qui, in queste pagine volutamente frammentarie, dedicate ad alcune delle figure più stralunate del nostro Novecento (come Bruno Barilli o Zavattini) o alla narrativa gialla (da Agatha Christie a Chesterton), Lagazzi rivela (ma senza troppo svelare) il carattere cangiante, illusionistico, mozartiano della sua idea di lettura e di scrittura: il critico letterario non può limitarsi "a leggere fra le righe, a togliere maschere, a smontare effetti", ma deve sapersi abbandonare a quell'immaginoso gioco delle forme e della vita, in cui consiste, da Omero ad oggi, il mondo fiammante e rapinoso della letteratura, sia che esso voglia semplicemente incantarci con le sue storie, sia che voglia farci meditare sul destino dell'uomo e sulla natura dell'universo. Ma questi "frammenti di un discorso magico", a legger bene, sono anche una pudica, appena accennata, ma non meno profonda "educazione sentimentale": la storia di un figlio che inventa un suo modo di leggere per onorare la figura, candida e struggente, del padre che raccontava ai suoi bimbi "storielle fatte di nulla", iniziandoli ai prodigi illusionistici della parola." (Giancarlo Pontiggia)
14,00 13,30

Nessuna telefonata sfugge al cielo. Piccole storie notturne

Nessuna telefonata sfugge al cielo. Piccole storie notturne

Paolo Lagazzi

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2011

Presso gli antichi Greci e Romani tutti i luoghi, gli individui e gli eventi più ambigui - le zone di passaggio e confine, i ponti, i ladri in agguato nell'ombra, gli studiosi dell'occulto - erano sorvegliati e protetti da Ermes, il dio più bizzarro, astuto e sapiente. Questo dio, in realtà, non è mai morto: egli abita ancora vicino a noi o appena sopra di noi, nel cielo dei sogni, degli azzardi e dei misteri, e di notte spia tutto ciò che avviene tra le vie segrete del mondo. Raccontate dal dio Ermes in persona, le venticinque brevi storie che compongono questo libro esplorano il grande regno della notte, e in esso i momenti dell'esperienza in cui gli uomini, scivolando fuori dalle proprie certezze, rischiano di perdersi nella vertigine dell'ignoto. In bilico tra leggerezza e humour noir, timbri ironici, grotteschi e fantastici, la voce di Ermes sa mostrarci cosa la notte può riservare a un killer di professione, a un postino, a un celebre illusionista che soffre di amnesie, a un funambolo appena evaso dalla prigione, a un uomo intrappolato in un ascensore, a una bambina coraggiosa, a un vecchio innamorato delle stelle, a un poeta in cerca di gloria.
10,00

Mondo uovo. Dialogo veritiero con l'uovo di Colombo

Paolo Lagazzi

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2013

pagine: 40

Come tutte le creature e gli oggetti, anche le uova parlano: basta saperle ascoltare per sentirne la voce. E l'uovo di Colombo ha molto da dire non solo sullo scopritore delle Americhe, ma anche sul rapporto tra la bellezza e la violenza, sulla necessità di non chiudersi in 'castelli di idee catafratte", sul mondo come intarsio di identità e differenze, e su tante altre cose. Sollecitato a esprimersi da Lagazzi, nel dialogo raccolto in questo piccolo libro l'uovo di Colombo parla, liberato finalmente dalla polvere del proprio mito.
6,00 5,70

La stanchezza del mondo. Ombre e bagliori dalle terre della poesia

Paolo Lagazzi

Libro: Copertina morbida

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2014

pagine: 257

Ripercorrere il senso, il ruolo e il valore che la poesia può ancora avere nel mondo è un compito che va ben oltre le questioni linguistiche o di poetica, il vaglio degli strumenti retorici o le annose discussioni sul canone: è un compito che chiede a tutti noi - poeti, critici o puri lettori - il coraggio di considerare con chiarezza la situazione dell'uomo in questo momento storico. Se fosse possibile individuare una chiave per descrivere i nostri anni nel loro insieme, cosa potremmo dire se non che questa è l'età della stanchezza? Innumerevoli opere, non solo di poesia, grondano oggi stanchezza: sono voci opache, espressioni d'apatia, testimonianze d'una vitalità ottusa e perplessa benché non di rado ammantata di colori falsamente sgargianti. Presi in un intreccio inestricabile fra la stanchezza delle parole e le parole della stanchezza, gli uomini appaiono sempre più rassegnati, incapaci di credere davvero che qualche grande novità possa trasformare in meglio la storia. Ciò nonostante nella poesia resiste una forza refrattaria alla tentazione di adagiarsi nel sentimento dello sfacelo. È forse un caso se già Hölderlin aveva osservato, in limine alla grande crisi del moderno, "ciò che resta lo fondano i poeti"
18,00 17,10

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