Libri di Daniele Sanguineti
San Pietro di Novella a Rapallo. La chiesa e il suo patrimonio
Matteo Capurro, Gabriele Langosco, Alessandra Molinari, Cristina Mortola, Sara Rulli, Daniele Sanguineti, Gianluca Zanelli
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2017
pagine: 128
Attraverso lo spoglio completo dell'archivio parrocchiale è stato possibile delineare la storia moderna di una delle comunità più interessanti di Rapallo, osservata in particolare dal punto di vista privilegiato della edificazione e decorazione della chiesa, tra le più ricche del Tigullio. Dal primo Seicento alla metà circa del Novecento, si registrano pagamenti costanti per la fornitura di pale d'altare, marmi, argenti, tessuti, affreschi chiamando in causa artisti di punta della cultura figurativa genovese: Domenico Piola, Angelo Maria Mortola, Antonio Lagorio, Giuseppe Arata, Paolo Gerolamo Piola e poi ancora Angelo Olivari, Ulisse Borzino, Luigi Morgari, Italo Primi.
Valerio Vastello. Percorsi di approfondimento
Luca Leoncini, Daniele Sanguineti
Libro
editore: DG
anno edizione: 2010
pagine: 318
Anton Maria Maragliano 1664-1739. «Insignis sculptor Genue»
Daniele Sanguineti
Libro: Libro rilegato
editore: SAGEP
anno edizione: 2012
pagine: 480
Il nome di Anton Maria Maragliano, per un caso di eccezionale fortuna critica, è diventato sinonimo di scultura in legno a Genova e in Liguria. La nuova monografia dedicata a questo protagonista del Barocco genovese, attivo tra la fine del Seicento e il 1739, indaga nel dettaglio l'intero percorso artistico, soffermandosi, grazie a numerosi documenti inediti, sulla fase della formazione, sul contesto culturale di riferimento, sulla diversificata committenza (confraternite, famiglie aristocratiche, ordini religiosi) e sulla prassi gestionale di una bottega assai complessa e fitta di allievi. Il corpus delle opere raccoglie, attraverso schede articolate, l'intera produzione nota, suddivisa in quattro sezioni che danno conto delle numerose aggiunte: le opere scolpite dal maestro, i bozzetti (attraverso un nuovo nucleo recentemente scoperto), le opere della bottega e quelle disperse. Il regesto e la trascrizione dei documenti costituiscono un importante approfondimento, mentre una sezione finale è dedicata, nello specifico, agli aspetti della tecnica scultorea e della stesura della policromia.
Nicolò Maria Vaccaro. Tracce per i ritratti genovesi
Daniele Sanguineti
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2015
pagine: 32
A fronte di una carriera di successo, svolta presso la corte farnesiana e poi a Madrid presso la corte di Filippo V, di Nicolò Maria Vaccaro (Genova 1659 circa - Madrid 1720) si erano perse le tracce in ambito genovese. Una testimonianza diretta dell'artista, deducibile da un processo cui prese parte come testimone nel 1699, e la scoperta di un ritratto femminile firmato (Santa Margherita Ligure, Villa Durazzo), hanno permesso la ricostruzione del profilo dell'artista, in relazione soprattutto alla formazione e agli anni trascorsi a Genova in qualità di ricercato ritrattista, operativo accanto ai più noti Giovanni Maria Delle Piane (il Mulinaretto) ed Enrico Vaymer.
Ceramiche Lenci 1928-1938. Esposizioni storiche, cataloghi e réclame
Daniele Sanguineti
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2015
pagine: 304
Il nome Lenci rievoca la geniale produzione - avviata a Torino all'inizio del 1919 da Elena König e dal marito Enrico Scavini - di favolose bambole, di arredi rivolti al mondo infantile e, soprattutto, di magnifiche ceramiche. Si ripercorre il primo, glorioso, decennio (1928-1938) e le strategie messe in atto per inserire, ad alti livelli, le nuove creazioni nei circuiti deputati delle arti decorative: le biennali di Monza, le prime esposizioni pubbliche in Italia e all'estero, i cataloghi commerciali, la rete delle vendite, l'utilizzo del veicolo pubblicitario. Attraverso una ricca serie di immagini d'epoca e di fonti inedite, il volume indaga, con rigore scientifico, un aspetto finora poco approfondito: dalle prime recensioni della critica alle réclame veicolate dalle riviste ("Domus" e "La Casa bella"), dalle comparse pubbliche dei primi esemplari fino alle modalità di inserimento degli oggetti nell'arredo borghese. L'indagine dedicata ai cataloghi d'epoca dà conto, in particolare, del più antico ad oggi pervenuto (1929), di cui si presenta l'edizione integrale in rapporto all'individuazione odierna delle stesse ceramiche.
Ceramiche Lenci 1928-1964. Catalogo dei gessi
Daniele Sanguineti
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2015
pagine: 320
Dopo il primo volume (Ceramiche Lenci 1928-1938. Esposizioni storiche, cataloghi e réclame), questo nuovo testo affronta le fasi di progettazione e produzione delle ceramiche stesse attraverso la presentazione del catalogo dei gessi. Un'operazione non meno interessante, pur considerando quanto sia diversa una brillante e lucidissima ceramica dal relativo gesso da cui deriva, caratterizzato da un tono bianco, opaco e poroso. Ma senza lo specifico gesso quella ceramica, grazie a un sapiente e paziente processo dovuto al formatore, non avrebbe mai visto la luce. Per la prima volta, con l'intento di salvaguardare un patrimonio di eccezionale interesse storico, si pubblica dunque l'archivio dei gessi, non privo di lacune, nelle forme in cui è stato salvaguardato, preservato, restaurato. Questo libro, corredato di approfondimenti sulla tecnica della formatura (Salvatore Liistro) e sull'interessante caso studio della scultrice Claudia Formica, vuole porsi come un nuovo strumento a disposizione degli studiosi e dei collezionisti.
Il patrimonio artistico dell'oratorio di San Rocco. Luca Cambiaso e Filippo Santacroce
Daniele Sanguineti, Antonio Silvestri, Gianluca Zanelli
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2016
pagine: 48
Disegno genovese. Dal Bergamasco all'Accademia di Paggi
Valentina Frascarolo, Daniele Sanguineti
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2018
pagine: 80
Il volume affronta il problema della progettazione grafica attraverso due approfondimenti. Daniele Sanguineti, presentando l'inedito disegno di Giovanni Battista Castello il Bergamasco per la pala della chiesa di San Sebastiano - di cui una scritta sul verso attesta un passaggio di mano a beneficio di Gaspare Forlani, intagliatore e specialista nell'esecuzione delle carpenterie -, affronta le modalità di inserimento, nel secondo Cinquecento, delle pale d'altare entro lo spazio della cappella attraverso l'impiego di cornici lignee dalla connotazione spiccatamente architettonica. Valentina Frascarolo, prendendo le mosse dalla casa-studio di Giovanni Battista Paggi, offre una nuova lettura dell'Accademia promossa dal collezionista Giovan Carlo Doria attraverso l'apporto grafico dei pittori che più intensamente la frequentarono e che furono attivi nel corso del primo Seicento (Luciano Borzone, Giulio Benso, Gioacchino Assereto, Gio. Domenico Cappellino).
Ottomani, Barbareschi, Mori nell’arte a Genova. Fascinazioni, scontri, scambi nei secoli XVI-XVIII
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 400
Il catalogo raccoglie opere d’arte che illustrano i più diversi versanti dell’immagine degli Ottomani nell’arte genovese: combattenti, schiavi, dignitari e sultani popolano le scene raffigurate nei dipinti e negli altri manufatti esposti, in scenari che spaziano dalla corte di Costantinopoli al porto di Genova, dove si svolgeva la vita quotidiana degli schiavi quando non erano sulle galee, in mare. Questa porzione della storia dell’arte di Genova si sviluppa in cinquantadue opere, provenienti da privati, da fondazioni e da musei (tra cui il Louvre, il Museo di Capodimonte, le Gallerie dell’Accademia di Venezia). La metà sono dipinti di alcuni tra più importanti artisti attivi nel contesto genovese – Giovanni Battista Paggi, Giovanni Battista Carlone, Orazio De Ferrari, Bartolomeo Biscaino, Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto,Cornelis De Wael, Giovanni Bernardo Carbone, Gregorio De Ferrari, Domenico Parodi ed altri ancora – che illustrano i diversi aspetti del tema e dialogano con opere di artisti di diversa provenienza, quali il capolavoro dedicato da Paolo Veronese alla vittoria di Lepanto...
Le tecniche di Maragliano
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2019
pagine: 192
Questo volume curato da Daniele Sanguineti è l'ultimo atto di un lungo percorso virtuoso che ha regalato alla città di Genova una delle mostre più importanti degli ultimi dieci anni, quella dedicata alle sculture lignee di Anton Maria Maragliano. Il rigoroso studio delle opere ha innervato i conseguenti restauri, premessa indispensabile della mostra, rendendola quindi allo stesso tempo la giusta conclusione di un percorso di conoscenza e di tutela e un'occasione irripetibile di grazia artistica e sapienza organizzativa. La giornata di studi (21 febbraio 2019), all'origine di questi atti, ha messo in valore le molte informazioni su fatti tecnici scaturite dalla campagna di restauri finanziata dalla Compagnia di San Paolo. Fatti tecnici di grande fascino e interesse non solo per il pubblico degli addetti ai lavori, se è vero, che la gran parte delle domande degli oltre 20.000 visitatori della mostra si sono concentrate immancabilmente sul mestiere dello scolpire, sulle tecniche di Maragliano, della sua bottega e dei suoi allievi e collaboratori...
Domenico Piola e la sua bottega. Approfondimenti sulle arti nel secondo Seicento genovese
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2020
pagine: 496
Domenico Piola, con il suo ruolo di regista delle arti a Genova, detenne un vero e proprio monopolio delle principali commissioni artistiche di secondo Seicento. Dopo la monografia del 2004 e la grande mostra svolta nel 2017, questo volume, riccamente illustrato a colori, raccoglie, grazie all’apporto di trenta studiosi, una serie di aggiornamenti connessi alla formazione, ai viaggi, alla grafica, al rapporto con gli scultori e con i quadraturisti, ai collaboratori.
Giovanni Bernardo Carbone 1616-1683
Daniele Sanguineti
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2020
pagine: 320
Negli anni trenta del Seicento, quando Carbone si formò presso la bottega di Giovanni Andrea De Ferrari, la cultura figurativa genovese era percorsa da straordinarie suggestioni derivanti da apporti esterni e da contaminazioni esaltanti. Il filone fiammingo, promosso da celebri presenze (Rubens prima, Van Dyck dopo) e alimentato da una stabile colonia di pittori, era in grado di offrire agli artisti genovesi modalità espressive radicate nel più lussuoso metodo naturalista e alla committenza adeguate forniture di immagini per sottolineare lo status di appartenenza. Il ritratto ebbe dunque una vasta fioritura e Carbone, con una fortuna maggiore rispetto a quella riscossa dagli stessi fiamminghi operanti in città, divenne tra i più apprezzati ritrattisti: non passò inosservata la capacità di adeguare la tipologia vandyckiana alla contemporaneità delle fogge sartoriali, agli spazi di rappresentanza e all’evocazione delle pose assunte dalla precedente generazione di aristocratici ritratti dal giovane anversano...