Libri di E. Mattioda
La luna e i falò
Cesare Pavese
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2021
pagine: 261
Scritto in meno di due mesi alla fine del 1949, "La luna e i falò" è l'ultimo e il più importante romanzo di Cesare Pavese, frutto di una felicità inventiva mai sperimentata dall'autore e ritenuto poi viatico alla sua volontaria uscita dalla vita. Dopo la Liberazione, Anguilla, emigrato vent'anni prima dalle Langhe piemontesi in America, torna al paese dov'è cresciuto. Qui, della gente che sperava di incontrare trova solo Nuto, uno dei suoi più cari amici d'infanzia. Gli altri sono morti o scomparsi senza lasciare traccia, se non nel ricordo di chi è rimasto. In un percorso di riscoperta dei luoghi della sua memoria, Anguilla fa i conti con un mondo che pareva immutabile, ancorato al tempo dei riti e delle stagioni, ma che ha subìto invece l'urto di un altro tempo, quello lineare della modernità, e ne è stato stravolto: di immutato ritrova solo l'ingiustizia sociale, che sembra impossibile sradicare dalla terra. In questo romanzo, che ha contribuito a plasmare il mito di Pavese per generazioni di giovani italiani, l'autore condensa, come disse Piero Jahier, "in una sintesi narrativa tutti gli elementi della propria personalità spirituale".
Teatro di società: L'avaro-Il cavaliere di spirito-L'apatista-La donna bizzarra-L'osteria della Posta
Carlo Goldoni
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1998
pagine: 660
Scritte tra il 1756 e il 1762 per essere rappresentate nel teatro del marchese Albergati nella sua villa vicino a Bologna, queste cinque commedie rappresentano un caso a parte nella produzione goldoniana, un esempio di teatro privato di società in villa. "L'avaro" e "L'osteria della piazza", i soli atti unici che Goldoni abbbia prodotto, servivano a chiudere le recite nelle sere di festa, mentre le altre tre commedie, in versi, delineano la liberazione delle passioni nel riposo campestre. E come sempre, anche in questa produzione Goldoni si mostra autore assai attento al pubblico che ha di fronte: non più popolare e bonario ma colto e raffinato, che propone l'immagine di un'aristocrazia nuova.
Giuseppe Baretti scrittore europeo
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2022
pagine: 360
La notorietà di Giuseppe Baretti (Torino, 1719 - Londra, 1789) è ancora legata alla «Frusta letteraria», la rivista nella quale - grazie all'invenzione di quel mirabile personaggio che è Aristarco Scannabue - riuscì a unire il modello addisoniano dello «Spectator» a giudizi e polemiche sulla letteratura italiana che fecero scandalo. Ma Baretti fu molto di più: scrittore trilingue, si occupò di letteratura spagnola, francese, inglese. La sua lunga residenza in Inghilterra lo portò a entrare in contatto con Samuel Johnson e il suo gruppo e a produrre alcuni influenti dizionari inglese-italiano e spagnolo-inglese, oltre che a produrre antologie di testi per i lettori colti inglesi che volevano apprendere l'italiano. La sua vena polemica gli fece intraprendere operazioni editoriali contro Voltaire, contro l'editore del Don Quijote e numerosi altri autori. Una delle sue opere di maggior impegno fu «An Account of the Manners and Customs of Italy» nel quale - ancora a partire da una polemica verso i viaggiatori inglesi in Italia - cercava di sfruttare la lontananza e il suo «sguardo estraneo» per definire caratteri e specificità della cultura italiana (e anche in questo caso non risparmiò le critiche, soprattutto al Piemonte, definizione geografica e culturale che non sentiva propria e dalla quale aveva preso le distanze). La sua versatilità culturale si espresse nei generi più in voga nel Settecento: il giornale, la relazione di viaggio, i libretti per musica, l'epistolografia, il saggio. Generi che spesso richiedevano una sintassi più agile e moderna, che tuttavia Baretti sostanziava di una ricerca lessicale di stampo classicista. E proprio questa ricerca linguistica, unita all'inventiva vena polemica, ne fanno ancora uno dei più estrosi prosatori italiani.
Poesie
Giorgio Vasari
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2013
pagine: 116
"Giorgio Vasari (1511-1574) ha scritto anche delle poesie, che vengono per la prima volta qui raccolte e di cui si fornisce l'edizione critica. Risultano così finalmente a disposizione i testi poetici, di importanza nient'affatto secondaria dal punto di vista poetico e da quello documentario, che accompagnano la vita e l'opera di Vasari scrittore e artista. La ricerca delle fonti e il commento hanno permesso di datare quasi tutte le poesie e di individuare due grandi periodi nella sua produzione poetica. Nel periodo romano (dal 1545 al 1554) Vasari utilizza vari metri anche comici: è il tempo delle ottave in polemica con Pietro Aretino, dei sonetti a Vittoria Colonna (qui individuati per la prima volta), dei capitoli in terzine alla moglie e a Michelangelo, delle poesie d'amore per Maddalena, la donna che gli diede due figli e che non sposò, di sonetti e di una sonettessa comica a papa Giulio III."
Nascita della storiografia e organizzazione dei saperi. Atti del Convegno internazionale di studi (Torino, 20-22 maggio 2009)
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2010
pagine: XII-348
Il convegno si è proposto di indagare come dalla catalogazione enciclopedica dei saperi, tipica del Medioevo e dell'Umanesimo, si sia passati nel Rinascimento a una loro interpretazione storiografica. Per questo, studiosi di storiografia, politica, letteratura, diritto, arte, teatro e musica sono stati invitati a confrontarsi sulla nascita dell'atteggiamento storiografico e ad analizzare come, e con quali tempi e modalità, le varie discipline siano giunte ad essere ricostruite secondo un principio diacronico e storicizzante.
Al di qua del bene e del male. La visione del mondo di Primo Levi
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2001
pagine: 208
Ai confini della letteratura
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2015
"Ai confini della letteratura" era il titolo con il quale Mario Pozzi raccolse, tra il 1998 e il 1999, i suoi saggi dedicati a "questioni di frontiera": la letteratura di viaggio, la questione della lingua, la geografia letteraria, la letteratura artistica, la nascita dell'Italianistica e il metodo della scuola storica. Intorno a questi e ad altri temi suggeriti dalle ricerche di Mario Pozzi, alcuni suoi amici e allievi si sono riuniti alla Fondazione Natalino Sapegno nel maggio del 2012 per testimoniare la vitalità di un metodo per lo studio del Cinquecento e la centralità di quelle ricerche che dalla letteratura giungono a indagare i rapporti con la scienza, la politica, l'arte.