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Libri di Enrico Filippini

L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica

Walter Benjamin

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2014

pagine: 106

"L'importanza che Benjamin attribuiva a 'L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica' (e da ciò l'esigenza di una edizione come questa, che finalmente permettesse di comprendere nel loro insieme la sua genesi e tutte le sue 'varianti') risulta evidente dalla nota lettera a Kraft del dicembre del 1935: egli afferma con enfasi di ritenere di avervi fissato la cifra dell''ora del destinO' che è scoccata per l'arte. Non può trattarsi, quindi, di una semplice fenomenologia delle più recenti tendenze, né dell'apprezzamento del loro carattere rivoluzionario rispetto alla espressione artistica tradizionale, e neppure di una teoria delle nuove Muse: fotografia e cinema. L'ambizione è incomparabilmente maggiore: si tratta di comprendere la crisi del fatto artistico, dell'arte in quanto tale, di una filosofia della crisi dell'arte, destinata, per ciò stesso, ad assumere i toni di una vera e propria filosofia della storia." (Massimo Cacciari)
11,00 10,45

Tre forme di esistenza mancata. Esaltazione fissata, stramberia, manierismo

Ludwig Binswanger

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2020

pagine: 256

“I tre saggi contenuti in questo volume costituiscono una tappa sulla via della comprensione antropoanalitica delle forme schizofreniche di esistenza e del loro andamento esistenziale. […] Le nostre ricerche si occupano esclusivamente della struttura ontica, effettiva, di determinate forme e di determinati sviluppi dell’esistenza. Siccome la pluralità di strutture delle possibilità d’essere dell’esistenza può essere anche designata con l’espressione francese condition humaine, anche per il lettore che non ha una preparazione filosofica sarà chiaro fin dall’inizio che i nostri temi, le nostre ricerche, concernono l’uomo puramente in quanto uomo. Così, come vedremo, l’esaltazione fissata, la stramberia, il manierismo si rivelano minacce di ordine generale incombenti sull’uomo, minacce immanenti. Perciò l’esaltazione fissata, la stramberia, il manierismo non vengono giudicati in senso medico-psichiatrico, come «minorazioni» patologiche, «deviazioni» morbose o «sintomi». Vengono bensì considerati come forme di fallimento, di mancata riuscita dell’esistenza umana.” (Dalla prefazione di Ludwig Binswanger)
25,00 23,75

L'ultimo viaggio

Enrico Filippini

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2013

pagine: 208

"Come mai Filippini ha scritto così pochi racconti, essendogli la vocazione a narrare altrettanto naturale della vocazione a filosofare?" si chiedeva Alfredo Giuliani recensendo nel 1991 la pubblicazione postuma de "L'ultimo viaggio", il racconto che viene qui riproposto in una nuova edizione interamente rivista. Una domanda che si sono fatti in molti, a cominciare dal racconto d'esordio "Settembre", uscito nel '62 sul "Menabò" di Vittorini e Calvino. "L'ultimo viaggio", specie se visto alla luce degli altri testi qui raccolti e nati dal fermento avanguardistico degli anni sessanta, segna la tappa estrema di un percorso di ricerca letteraria, filosofica ed esistenziale condotto nel e attraverso il linguaggio: gli alberi, il lago, le montagne sono le immagini ricorrenti di questi racconti, così come la costante presenza di una figura femminile, muta protagonista di una scrittura votata al dialogo con se stessa. In questo volume sono raccolte per la prima volta tutte le opere letterarie pubblicate da Enrico Filippini. Oltre a "L'ultimo viaggio", anche i testi apparsi in rivista negli anni sessanta, ossia i due racconti "Settembre" e "In negativo" (quest'ultimo corredato da una sorta di autocommento intitolato "Nella coartazione letteraria"), una prosa e due farse teatrali tra cui "Giuoco con la scimmia", che resta tra le cose più notevoli che il teatro della neoavanguardia italiana abbia mai prodotto.
9,50 9,03

Ventiquattro litografie bresciane dell'800

Ventiquattro litografie bresciane dell'800

Enrico Filippini

Libro

editore: Sardini

anno edizione: 1981

pagine: 24

310,00

Byron & Shelley

Byron & Shelley

Enrico Filippini

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2003

pagine: 500

17,00

Eppure non sono un pessimista. Conversazioni con Jürgen Habermas

Jürgen Habermas, Enrico Filippini

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2013

pagine: 128

Questo libro raccoglie due conversazioni di Enrico Filippini con Jürgen Habermas pubblicate rispettivamente sull’«Espresso» nel 1979 e su «Repubblica» nel 1986. Non semplici interviste, ma un lungo dialogo interrotto e poi ripreso, narrato con sensibilità letteraria e tessuto di silenzi, provocazioni, immagini. Al centro della discussione ci sono la crisi della Modernità e la dissoluzione della cultura di sinistra, i temi habermasiani della colonizzazione del «mondo della vita» operata dagli apparati di controllo sociale e della necessità di un nuovo «agire comunicativo» che ne ristabilisca lo spazio e la possibilità. Un dialogo, in costante tensione tra la proposta del filosofo tedesco e i dubbi incalzanti di Filippini, che si situa in un passaggio cruciale della recente storia culturale europea e che conserva intatta la sua carica epistemologica di riflessione sul presente.
9,00 8,55

Omobono e gli incendiari-Andorra

Max Frisch

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 276

"Omobono e gli incendiari", scritto per la radio nel 1953 e adattato per la tv e il teatro cinque anni dopo, è una dark comedy che mette in scena un mondo distorto, nel quale folli piromani si presentano nelle case fingendosi venditori porta a porta e chiedono ospitalità, per poi dare tutto alle fiamme. Con la complicità inconsapevole dell'ingenuo – ma non del tutto innocente – proprietario. "Andorra" (1961) è incentrato sulle vicende del bambino adottato dal "maestro", il giovane Andri che tutti credono ebreo, ed è perciò vittima del diffuso sentimento antisemita in un immaginario stato di Andorra, minacciato dall'invasione dei Neri. Tra le opere teatrali più popolari di Frisch, i due testi riecheggiano da un lato le modalità tipiche della tragedia antica, immergendole in un contesto storico tipicamente novecentesco, dall'altro sono debitori a maestri quali Ionesco e Brecht. Muovendosi tra "teatro epico" e "teatro dell'assurdo", infatti, Frisch chiama direttamente in causa lo spettatore spingendolo a riflettere sul pregiudizio e l'ipocrisia delle nostre società e sull'ineludibile responsabilità dei singoli.
12,50 11,88

Mai più grassi

Mai più grassi

Enrico Filippini

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2014

pagine: 176

18,00

Cosa capita nel mondo. Carteggio (1967-1977)

Cosa capita nel mondo. Carteggio (1967-1977)

Edoardo Sanguineti, Enrico Filippini

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2018

pagine: 244

Le lettere tra Edoardo Sanguineti ed Enrico Filippini testimoniano una collaborazione che incise notevolmente sulla stagione culturale degli anni Sessanta, toccando gli ambiti dell’editoria, della neoavanguardia e del Gruppo 63, della traduzione e della critica militante. Filippini, eccezionale mediatore culturale tra l’Italia e la cultura mitteleuropea, lavorando presso Feltrinelli si impegnò ad aggiornare il panorama letterario italiano attraverso la traduzione della letteratura tedesca del Gruppo 47. Parimenti divulgò all’estero i testi del Gruppo 63, soprattutto quelli di Sanguineti. Il Carteggio costituisce dunque una fonte primaria di informazioni ancora inedite su alcune opere di Sanguineti ("Capriccio italiano" e "Purgatorio de l’Inferno"). Dal carteggio risulta anche lo spessore di un’amicizia, di un rapporto personale che lasciò tracce consistenti nelle rispettive produzioni culturali, in termini di autocommento e di istituzione di un immaginario letterario comune.
22,00

Frammenti di una conversazione interrotta. Interviste 1976-1987

Enrico Filippini

Libro

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2018

pagine: 384

Da Barthes a Foucault, da Sanguineti a García Márquez, da Laing a Habermas, da Luhmann a Bobbio, da Guttuso a Frisch e Gregotti, le conversazioni di Enrico Filippini indagano su un tema cruciale del periodo che dalla fine degli anni Sessanta si estende fino alle soglie degli anni Novanta, ossia la «fine» o la «crisi» della Modernità. Primo di due volumi dedicati agli scritti di Filippini, questo libro raccoglie un'ampia scelta commentata delle interviste, realizzate prevalentemente per «la Repubblica», con alcuni dei più importanti protagonisti della scena culturale occidentale del secondo Novecento. Attraverso i più vari ambiti, anche disciplinari (dall'arte e la letteratura all'architettura, passando per la psicologia, la filosofia, la politica, ecc.), la ricerca filippiniana trova nell'Altro un momento di verifica che si traduce essenzialmente in una continua interrogazione dei linguaggi. Questa tensione conoscitiva si rispecchia in una scrittura pungente, ironica, irrequieta, che raggiunge vette di autentica intensità letteraria, in cui i confini tra il ritratto dell'Altro e la sagoma dello scrivente paiono dissolversi in un diario filosofico costellato di memorie e ricordi personali.
25,00 23,75

Tre forme di esistenza mancata. Esaltazione fissata, stramberia, manierismo

Ludwig Binswanger

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2023

pagine: 256

“I tre saggi contenuti in questo volume costituiscono una tappa sulla via della comprensione antropoanalitica delle forme schizofreniche di esistenza e del loro andamento esistenziale. […] Le nostre ricerche si occupano esclusivamente della struttura ontica, effettiva, di determinate forme e di determinati sviluppi dell’esistenza. Siccome la pluralità di strutture delle possibilità d’essere dell’esistenza può essere anche designata con l’espressione francese condition humaine, anche per il lettore che non ha una preparazione filosofica sarà chiaro fin dall’inizio che i nostri temi, le nostre ricerche, concernono l’uomo puramente in quanto uomo. Così, come vedremo, l’esaltazione fissata, la stramberia, il manierismo si rivelano minacce di ordine generale incombenti sull’uomo, minacce immanenti. Perciò l’esaltazione fissata, la stramberia, il manierismo non vengono giudicati in senso medico-psichiatrico, come «minorazioni» patologiche, «deviazioni» morbose o «sintomi». Vengono bensì considerati come forme di fallimento, di mancata riuscita dell’esistenza umana.” (Dalla prefazione di Ludwig Binswanger)
26,00 24,70

La verità del gatto. Interviste e ritratti 1977-1987
9,30

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