Libri di Enzo Moscato
Archeologia del sangue (1948-1961)
Enzo Moscato
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2020
pagine: 186
“I testi presenti in questa prima parte del lavoro chiamato 'Archeologia del sangue', da me, idealmente, previsto diviso in tre sezioni, dai primi anni della mia vita fino a mò (anno del Signore 2020), potrebbero costituire una sorta di bislacca e parziale ‘autobiografia’. Cioè, e con ciò, spiego il perché dei due aggettivi, ‘bislacca’ e ‘parziale’, di cui sopra: invece che parlare della mia vita, partendo dalla ‘a’ e arrivando alla (del resto ignota!) lettera ‘zeta’ di un lungo, complesso e ancora perdurante (grazie a Dio!) percorso, ho preferito concentrarmi piuttosto su un determinato mio periodo di esistenza; nello specifico, quello che va dall’anno 1948 all’anno 1961, e su di esso darvi ragguagli, esemplificandoli, raffigurandoli, in simbolici quanto concisi, spero!, nuclei narrativi”.
Tà-kài-Tà (Eduardo per Eduardo)
Enzo Moscato
Libro: Libro rilegato
editore: Editoria & Spettacolo
anno edizione: 2020
pagine: 132
"Tà-kài-Tà" è dedicato a Eduardo De Filippo, alla sua figura di drammaturgo e di capocomico, alla sua personalità di artista impareggiabile. La struttura metateatrale, la forma monologo/dialogo conferisce al testo quei caratteri di originalità propri della scrittura drammaturgica di Enzo Moscato. "Tà-kài-Tà" è un sogno, una visione, una rappresentazione fatta di parole, lette e musicate, ma è soprattutto un rituale. Il titolo significa "questo e quello" e si riferisce al titolo del film che Pier Paolo Pasolini stava preparando sulla vita di San Paolo quando fu assassinato. Il testo, pur non basandosi su dati biografici, ripercorre le tappe della vita di Eduardo, con uno squarcio su di un episodio tragico della sua vicenda personale: la morte della figlia Luisella.
Hotel de l'univers
Enzo Moscato
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Squilibri
anno edizione: 2025
pagine: 32
Un'opera di teatro-canzone in cui la musica è una componente fondamentale e non più soltanto un mero commento sonoro a margine di un racconto. Allestite con la complicità e la direzione musicale di Pasquale Scialò, le canzoni di Enzo Moscato delineano una fitta trama di rimandi dai quali è impossibile prescindere perché danno corpo e forma alla stessa “educazione sentimentale” dell’autore, maturata in una sala cinematografica nei Quartieri Spagnoli, tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. Con la suggestione delle musiche di autori come Nino Rota e Nicola Piovani, opportunamente rivisitate, rimandano così alle grandi pellicole cui sono legate, da Federico Fellini a Luigi Magni, e i brani originali, a firma congiunta Moscato-Scialò, esplicitano questa mappa sentimentale di ricordi e visioni con omaggi ad altri grandi autori, da Charlie Chaplin a Wim Wenders, fino alla diva per eccellenza, Marilyn Monroe. Con due brani di Moscato-Scialò re-interpretati da Enzo Gragnaniello.
Trianon
Enzo Moscato
Libro
editore: Guida
anno edizione: 2008
pagine: 64
"Il Trianon fu uno dei teatri più frequentati a Napoli all'inizio del Novecento. Inagurato nel popolare quartiere di Forcella, da Eduardo Scarpetta nel 1911, ospitò ogni genere teatrale e musicale leggero: spettacoli di prosa, di varietà, di circo, oltre alla rinomata compagnia di scenggiata Cafiero-Fumo. Ma non è di questo che tratta il lavoro di Moscato. Il riferimento a tale spazio è solo allusivo, un riverbero per situazioni accidentali che evocano il carattere dei numeri teatrali, residui alluvionali di un passato ormai lontano e definitivamente consunto che si sovrappone alla realtà dei luoghi e dei personaggi." (Pasquale Scialò)
Lacarmèn. Una metastoria napoletana
Enzo Moscato
Libro: Libro in brossura
editore: Kairòs
anno edizione: 2016
pagine: 110
"Non so perché, a scriverla, Lacarmèn, mi sia venuta fuori una storia così: torbida e fluttuante. Eh, sì, proprio fluttuante: tra verità e menzogna, stereotipi e guizzi di autenticità, passato remoto e passato prossimo, presente e senz'altro poco rassicurante futuro. Una vicenda, poi, piena zeppa non tanto di cose o fatti realmente concreti, a guardar bene, ma piuttosto di ricordi - veri e finti - di deliri, visioni, allucinazioni, apparizioni di fantasmi, di oniriche creature. Una storia, soprattutto, che prende a prestito un classico della letteratura e della musica: cioè il doppio capolavoro di Merimée/Bizet, Carmen. Prestito, che diventa pretesto, per buttar giù un 'sommario di decomposizione', avente per argomento il cosmo-Napoli. Dunque, ecco per me la causa, la motivazione a monte, il senso-spinta per scrivere Lacarmèn: la sua lingua, la lingua di Napoli e quella del mio testo; ma credo il 'distinguo' sia artificioso, dal momento che io-Napoli-scrittura siamo la stessa cosa, e lo dico senz'alcuna vanagloria o prurito auto-referenziale non alieno da folclore!" (Enzo Moscato). Con la prefazione di Mario Martone.
Ritornanti. Adattamento filmico della pièce teatrale «Spiritilli»
Enzo Moscato
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2017
pagine: 107
"Avevo dimenticato i Piccoli Esseri che incontravo tutti i giorni per i vicoli e le rampe, le scalette e le piazzette che congiungono i Quartieri alla Collina Verde. Avevo dimenticato, sì, la Gran Vita dei Folli, degli Storpi, i Deformi, i Muti, i Vecchi ritornati Piccini, i Piccini divenuti Anime Perdute! E le Case di Allora, senza ascensore, avevo dimenticato: alte e tristi, talvolta irradiate di misteriosa gioia, sempre piene d'euforia, e di suoni, e di canti! Spesso tremavano, la notte, Quelle Case, per il vento improvviso, mentre risuonavano dei passi nelle stanze che non sarebbe stato certo normale avvertire in quelle ore tarde! Perché, vi erano Case, Qui, Un Tempo, dove 'si sentiva'... si 'sentiva', sì! E io non ho mai capito se si trattasse di Esseri Umani o di Poveri Animali. Di Bambini Malati o di Vecchi Sofferenti..."
Teatro
Angela Di Maso
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2017
pagine: 242
"'Ecce Virgo', 'Il catalogo', 'Primo Amore', 'L’acquario', 'Il maestro di musica', 'Guardami', 'Miserere', 'L’alluce', 'Maiali', 'L’uomo perfetto', non sono altro che radiografie di una 'disumana umanità'. La disumanità di chi vive senza provare – né ricevere – amore nei riguardi de l’altro in un’illusoria convinzione di autosufficienza, di universale centralità di quell’io intossicato di edonismo che ognuno di noi si trova a interpretare. Questo misto di scarnificante crudezza, per Angela Di Maso cifra stilistica del suo esprimersi, si rivela per noi lettori o spettatori strumento straordinario e terapeutico di autoanalisi." (Dalla prefazione di Pupi Avati). Introduzione di Enzo Moscato.
Modo minore
Enzo Moscato
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Squilibri
anno edizione: 2020
pagine: 48
Una delle figure più carismatiche del teatro partenopeo, Enzo Moscato, maestro riconosciuto di intere generazioni, rivisita con il suo “recitar cantando” la colonna sonora della sua adolescenza ai Quartieri Spagnoli di Napoli. Da brani a torto dimenticati della canzone napoletana fino a Giorgio Gaber e alcune hit internazionali, è dunque la forma canzone, nelle sue multiformi fisionomie e derivazioni, a costituire l’elemento germinativo della composizione scenica: canzoni eseguite per esteso o a brandelli, spesso alternate o sovrapposte a materiali di diversa provenienza come per Nun t’aggia perdere, portato al successo da Pino Mauro ma introdotto ora da frammenti del Köln concert di Keith Jarrett. Con la direzione musicale di Pasquale Scialò e un ensemble di straordinari musicisti, Modo minore è uno spettacolo di conturbante bellezza dove si attraversa, secondo un percorso a sbalzi nello spazio e nel tempo, una parte della produzione musicale compresa tra gli anni ’50 e ’70 del secolo scorso.
Festa al celeste e nubile santuario. Compleanno
Enzo Moscato
Libro: Libro in brossura
editore: Florestano Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 102
"Festa al celeste e nubile santuario" e "Compleanno" sono, apparentemente, testi molto differenti tra di loro. Il primo lo si potrebbe considerare una specie di commedia a fosche tinte o di tragedia ridicola, il secondo, come forma e contenuto, è un soliloquio folle, senza un vero e proprio soggetto narrante, chiaramente identificabile; senza una congrua storia da raccontare; senza un tempo, senza uno spazio, precisi; tranne, forse, i pochi agganci, sedicenti realistici, che la voce, dispiegantesi nel monologo, va, con tempo e spazio, fallacemente, ingannevolmente, seminando, per circa un'ora di rappresentazione.