Libri di Francesca Del Moro
Il cavaliere d'inverno
Paullina Simons
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2003
pagine: 700
Leningrado, 1941. In una tranquilla sera d'estate Tatiana e Dasha, sorelle ma soprattutto grandi amiche, si stanno confidando i segreti del cuore, quando alla radio il generale Molotov annuncia che la Germania ha invaso la Russia. Uscita per fare scorta di cibo, Tatiana incontra Alexander, un giovane ufficiale dell'Armata Rossa che parla russo con un lieve accento. Tra loro scatta suvbito un'attrazione reciproca e irresistibile. Ma è un amore impossibile, che potrebbe distruggerli entrambi. Mentre un implacabile inverno e l'assedio nazista stringono la città in una morsa, riducendola allo stremo, Tatiana e Alexander trarranno la forza per affrontare mille avversità e sacrifici proprio dal legame segreto che li unisce.
Canti d'utopia
Brice Bonfanti
Libro: Libro in brossura
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2025
pagine: 160
«L’Utopia […] è per Bonfanti il luogo del bene che […] è tutt’altro che irrealizzabile: ogni 'topie' (neologismo per indicare i luoghi esistenti) sboccia in Utopie a patto di essere 'jardinée', coltivata, o meglio "giardinata" (qui mi sono permessa di coniare un neologismo italiano che si legasse alle molteplici ricorrenze della parola 'jardin', giardino) dai semplici di spirito, a cui il libro è dedicato, dai bambini che formano une kyrielle, une désarmée, une enfanterie (un coro, una disarmata, un’infanteria, una moltitudine armoniosa e portatrice di pace) rispettivamente in contrapposizione alle légions, les armées, l’infanterie (le legioni, le armate, la fanteria, il polo negativo, le moltitudini disarmoniche e belligeranti)» (Francesca Del Moro). Postfazione di Francesca Del Moro.
Chi vuol essere mio amico?
Clotilde Goubely
Libro: Libro rilegato
editore: Logos
anno edizione: 2023
pagine: 48
Nella foresta innevata, la notte di Natale, Pierino il lupo si annoia e decide di avventurarsi nel villaggio, spinto dalla curiosità e dal desiderio di incontrare nuovi amici. È inverno, fa freddo e la foresta è avvolta nella neve e nel silenzio. Tutto solo, Pierino il lupo si annoia terribilmente. A un tratto sente un rumore: clac! clac! clac! È Antonello l’uccello che fa schioccare il becco cercando di riscaldarsi come può. Pierino gli offre il suo pelo, lui è titubante ma ha così tanto freddo che alla fine accetta volentieri. Al tramonto, attirato da un canto natalizio, Pierino decide di avventurarsi nel vicino villaggio. Antonello cerca di dissuaderlo dicendogli che rischierebbe di spaventare tutti ma il lupo è curioso e ha voglia di scoprire, sentire e gustare ogni cosa. Sul suo cammino incontrerà Dino il cagnolino, Vinicio il micio e Betta l’ochetta. Riuscirà alla fine a trovare degli amici? Un albo tenero e divertente che ci immerge in una piacevole atmosfera invernale. Un libro che ci invita a superare il cliché del lupo come animale cattivo e spaventoso mettendo in luce temi quali l’amicizia, l’altruismo, la solidarietà e la riconoscenza. Edizione cartonata stampata in Italia su carta Sappi Magno Satin 170gsm di cellulosa ecologica ad alto contenuto di riciclo. Età di lettura: da 4 anni.
Non a sua immagine
Francesca Del Moro
Libro: Libro rilegato
editore: Giraldi Editore
anno edizione: 2007
pagine: 139
Quella che resta
Francesca Del Moro
Libro: Libro rilegato
editore: Giraldi Editore
anno edizione: 2009
pagine: 169
Gabbiani ipotetici
Francesca Del Moro
Libro: Copertina morbida
editore: Cicorivolta
anno edizione: 2013
pagine: 107
"Ed ecco che Francesca Del Moro torna con 'Gabbiani ipotetici', un titolo che riprende il testo di 'Qualcuno era comunista' di Giorgio Gaber. Per Gaber, il gabbiano è quell'anelito che l'uomo porta dentro di sé, il sogno di qualcosa verso cui tendere mentre si va avanti nella vita quotidiana, spesso ripetitiva, opprimente, a volte umiliante e spersonalizzante. E questo anticipa la vera novità di questa raccolta, più introspettiva e pregna di un esistenzialismo che parte dal personale per arrivare all'universale. In modo sorprendente, Francesca prende con decisione il faro e lo punta verso se stessa. Una luce tanto potente da trapassarla e da mostrare la composizione interna del suo corpo: carne, sangue, ossa, organi. E anima. Esposti con la consueta sincerità, pungente e spietata. Lei non si è mai curata di scrivere per appagare i perbenisti, di mostrarsi politicamente corretta." (Dalla prefazione di Adriana M. Soldini)
Le conseguenze della musica
Francesca Del Moro
Libro: Copertina morbida
editore: Cicorivolta
anno edizione: 2014
pagine: 137
Carmilla
Joseph Sheridan Le Fanu
Libro: Libro rilegato
editore: Logos
anno edizione: 2015
pagine: 104
Una misteriosa e languida ospite incanta con la sua bellezza una giovane donna e gli altri abitanti di un castello della Stiria austriaca, immerso in un paesaggio fatato. Ma il suo comportamento enigmatico getta un'ombra di inquietudine nella tranquilla dimora in cui alloggia, già pervasa dalla paura per un morbo dalle cause ignote che imperversa nelle terre circostanti e ha già mietuto le prime vittime. Una storia che coinvolge alcuni dei più "profondi arcani della duplice esistenza umana e delle sue fasi intermedie". Un grande classico dell'Ottocento, amatissimo capolavoro della letteratura gotica più volte riadattato in ambito cinematografico e attraverso altri media, qui ritradotto prestando particolare attenzione all'ammaliante intreccio tra suspense e sensualità, dolcezza e terrore. Intreccio ben rispecchiato dagli evocativi carboncini di Ana Juan, protagonisti di questa edizione illustrata, che ci portano ancora più addentro a questa favola nera immergendoci in un'atmosfera onirica che ricorda i film di Murnau. Un incubo pervaso di erotismo accennato eppure bruciante, la delicatezza di un amore tra donne che farà provare un brivido a qualunque lettrice, un mistero spaventoso e appassionante che, svelandosi a poco a poco, tiene con il fiato sospeso fino alla fine.
Gli obbedienti
Francesca Del Moro
Libro: Copertina morbida
editore: Cicorivolta
anno edizione: 2016
pagine: 120
"Una colonna sonora attenta a cogliere e a trascrivere la condizione contemporanea, condizione che all'aggettivo 'umana' non può non applicare, gogna permanente, un prefisso: dis-umana, sub-umana, trans-umana, con buona dose di probabilità non oltre-umana. Non è facile dare misura e stile alla rabbia per l'indegnità - la privazione di dignità - inflitta e auto-inflitta quotidianamente. Questo obiettivo è raggiunto da Francesca Del Moro con Gli obbedienti, raccolta compatta, rimata e ritmata ad arte e con tutti i sentimenti. Con tutti i sentimenti, sì, perché c'è la sera, e la sera chi rimbocca le coperte innaffia mestamente le speranze, addossandosi colpe, nella speranza testarda di toglierle ai figli. Alla luce della sera di una giornata a ciclo continuo, iniziata nell'alba dal sapore metallico di una stazione per pendolari, proseguita a testa china nell'open space o con il viso fugacemente sottratto al grigio e rivolto al sole in una pausa quasi rubata, alla luce di questa sera, dunque, si delinea chiaro e insopprimibile l'intento della parola, gesto meditato, rivolta, testimonianza, strappo, critica, memoria." (Dalla postfazione di Anna Maria Curci)
Ultimi versi
Jules Laforgue
Libro: Libro in brossura
editore: Marco Saya
anno edizione: 2020
pagine: 124
Ex madre
Francesca Del Moro
Libro: Copertina morbida
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2022
pagine: 128
"Ex madre, una definizione di sé ferocemente stigmatizzata da un'ufficialità burocratica spersonalizzante. Con valore privativo. Indica che la condizione o funzione espressa dal sostantivo stesso è ormai decaduta o cessata. Il titolo è il luogo del piccolo, immane, orrore privativo. Il complemento latino di moto da luogo si esprime con ex + ablativo; ex matre, con piccola lenizione della dentale che da sorda si fa sonora, diventa ex madre. La madre è il luogo del lutto. È da un luogo postumo, da una condizione postuma, che scaturisce questa poesia. Ex madre, perdita del sé più viscerale, perdita dell'identità più radicata nel corpo. Il corpo diventa un guscio svuotato che si confonde con la polvere della terra e aspira al pulviscolo divino. Non dal distacco che si fa stile sublime ma da un'identificazione totale, l'orfanità della madre, col figlio morto, che si fa stile umile, classicamente opposto allo stile sublime. Humilis, della terra, dalla terra, humus. Spesso in questi versi si parla di "occhi rotti", di uno sguardo fisso a terra. Il corpo di chi scrive vi giace, un corpo rotto che cade nella scrittura. La poesia è un corpo sostitutivo, di parole, un corpo ricucito dalla scrittura di una mano estranea, alienata a sé, il corpo in balìa del dolore infinito." (dalla prefazione di Rosaria Lo Russo)
Sovraliminale
Francesca Del Moro
Libro: Libro in brossura
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2023
pagine: 32
"Nel 1956 Günther Anders, nelle pagine di Die Antiquiertheit des Menschen, scrisse che la bomba atomica sganciata sulle città di Hiroshima e Nagasaki si era rivelata un evento spartiacque, di una grandezza inimmaginabile, tale da superare ogni capacità di rappresentazione. […] Il segno dell’inaudito è nelle visioni di sconcertante veridicità, che affondano le radici in un maligno atto di creazione all’origine del mondo, nelle sequenze in cui il perturbante precede e annuncia prima l’orrore, poi lo scenario post-apocalittico, per cedere il posto infine al ripristino della ‘normalità’ insana, la falda avvelenata e comoda nella quale siamo immersi." (dalla prefazione di Anna Maria Curci)

