Libri di Francesco Sassetto
Macula e altre poesie
Matteo Piergigli
Libro: Libro in brossura
editore: Polissena Fiabe e Poesie
anno edizione: 2025
pagine: 76
...Versi che valgono una dichiarazione di poetica, il desiderio e il bisogno -doloroso e necessario- di mettere sulla carta la nuda realtà: "scrivo poesie, ogni giorno/(...)/senza bella addormentata/e angoli di cielo inutilmente/azzurri". Con la prefazione di Francesco Sassetto.
Il cielo sta fuori
Francesco Sassetto
Libro: Copertina morbida
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2020
pagine: 116
La densità del vuoto
Matteo Piergigli
Libro: Libro in brossura
editore: Samuele Editore
anno edizione: 2019
«Se alla poesia si chiede di essere uno sguardo sul mondo, una lettura non banale della realtà, di suscitare nel lettore una riflessione, un’emozione non epidermica, Matteo Piergigli, con questo libro, realizza felicemente tale compito. Un’ottima opera matura e vigorosa, strutturata saldamente su un’idea di fondo variamente espressa in una cinquantina di liriche tese a trasmettere un preciso e doloroso sentimento dell’esistenza. Già dal titolo appare chiaro il “tema” intorno al quale l’autore costruisce l’intera raccolta: il vacuum che oggi avvolge le nostre vite, sgretola i ricordi, penetra nella nostra quotidianità, nei gesti, nelle case e nei luoghi del lavoro e della socialità, soffocando – e quasi annichilendo – la legittima, umana tensione ad una pienezza e sapidità del vivere.» (Dalla prefazione di Francesco Sassetto)
Stranieri
Francesco Sassetto
Libro: Libro in brossura
editore: Valentina Editrice
anno edizione: 2017
pagine: 120
Sono tre i temi cardine di questo libro. Innanzitutto la condizione di estraneità e straniamento che, lungi dal riguardare soltanto le persone migranti, lambisce ormai ogni esistenza; poi, il rapporto tra lingua originaria, il dialetto veneziano, e nazionale, quali veicoli di radicamento e identità; infine il confronto, percepito come un guado, tra passato e presente, in vista di una nuova idea di futuro. Ne risulta un libro importante, se non per decifrare, per interrogare il nostro tempo, chiedendoci quanta della diffidenza che riversiamo sugli "stranieri" non derivi in realtà da quella che, consapevoli o meno, proviamo (o dovremmo provare) verso noi stessi. Tra Venezia, l'Europa e il mondo, la ricerca di una direzione e di un possibile approdo trova il tramite di una poesia incisiva, esplicita e mai reticente, che parla lucidamente di ciascuno di noi e che a ciascuno di noi si rivolge.