Libri di Franco Cordelli
Il dolore di prima
Jo Lattari
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 64
«A un certo punto della sua vita una ragazza se ne va. Forse parte, forse non parte. Ma il senso è lo stesso, abbandona il luogo in cui la sua vita è cominciata. Lo abbandona, beninteso, senza lasciarlo mai, le origini sono quelle, non se ne scappa, di dosso non si levano. È però compiuto l'essenziale, il distacco, l'assunzione di un punto di vista dal quale guardarsi le spalle. Il dolore di prima è la storia di questo andare via, ovvero di questa presa di coscienza che si è cresciuti, che è arrivata la maturità e che la maturità coincide con la giovinezza: gli anni in cui si ha ancora la forza e il desiderio (soprattutto il desiderio) di farla finita con il dolore che ci ha accompagnati fino a quel punto. Si tratta di un momento forse breve, ma è un momento miracoloso, è costato una fatica sovrumana, congiunge la sofferenza e la liberazione dalla sofferenza.» (Dalla prefazione di Franco Cordelli)
Ore italiane
Henry James
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 528
Nella folta schiera degli scrittori-viaggiatori che, da Goethe a Stendhal, da Gautier a Ruskin, hanno reso omaggio al Bel Paese e ai suoi tesori artistici e naturali, Henry James è senza dubbio uno dei più raffinati. «Pellegrino appassionato» affetto da un incurabile «mal d'Italia» («the luxury of loving Italy»), visitò la penisola ben tredici volte nell'arco di quarant'anni. Ore italiane è il taccuino di viaggio che raccoglie gli scritti composti tra 1872 e 1909, testimonianze in cui la vivacità del reportage non rinuncia alla seduzione narrativa. Gli itinerari jamesiani ricalcano a grandi linee le tappe canoniche del Grand Tour: Venezia, Firenze, Roma, le cittadine dell'Umbria e della Toscana, la campagna romana disseminata di ruderi, l'incanto azzurro e abbagliante di Capri. Concepito come un Baedeker per i viaggiatori americani, è in realtà un sofisticato viatico per turisti sentimentali, svagati e umorali, disposti a cedere alla estatica, indefinita fascinazione della storia e della bellezza. Introduzione di Franco Cordelli. Prefazione di Attilio Brilli.
Memorie della mia vita
Giorgio De Chirico
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2019
pagine: 430
Una nuova edizione aggiornata, con un apparato iconografico inedito, per il libro "assoluto" di Giorgio de Chirico: tra autobiografia, cronaca e manifesto d'artista, "Memorie della mia vita" è una straordinaria confessione letteraria, che ripercorre le intuizioni geniali, i tormenti e gli incontri decisivi di un maestro del Novecento. "Nelle Memorie della mia vita, Giorgio de Chirico racconta a volte puntigliosamente, con dovizia di particolari, la sua vita, le sue traversie, i rapporti con i familiari, le controversie con i critici e le sue conoscenze in genere, artisti e amici comuni o acquirenti delle sue opere. Le persone di cui ci parla diventano sempre e immediatamente personaggi. Poche righe, pochi aggettivi. La prosa di de Chirico è sottilmente carica di una direzione e quasi, meglio, di una meta: la perfezione che - sempre lo ribadisce - è lo scopo primario e definitivo dell'arte e di ogni vero artista nonostante egli sappia che quella meta, ovvero quella perfezione, mai sarà raggiunta." (Dall'introduzione di Franco Cordelli)
Il carteggio di Aspern e altri racconti
Henry James
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2019
pagine: 256
Tre città amate da James e mirabilmente ritratte nel suo Ore italiane fanno da sfondo alle storie di questa raccolta. Una Venezia evocata da suoni quotidiani – sciabordare d'acque, tonfo di remi, scalpiccio di passi – è la colonna sonora delCarteggio Aspern (1888): ne è protagonista un critico americano alla ricerca dell'epistolario di un poeta scomparso, custodito gelosamente da una misteriosa donna che vive reclusa in un antico palazzo della città. A Roma si consuma il dramma di "Daisy Miller" (1878), giovane incantevole nella sua schiettezza disarmante che paga con la vita la sua intraprendenza. Ne "Il diario di un uomo di cinquant'anni" (1879) Firenze riverbera come un'immutabile cartolina le passioni del protagonista, un inglese di mezza età che ritorna dopo un quarto di secolo nella città da cui era fuggito per sopravvivere a un amore infelice e rivede sé stesso in un giovane connazionale incontrato per caso: una vicenda di ossessioni e rimpianti in cui le coincidenze hanno la forza del destino. Il volume comprende anche: "Daisy Miller" e "Il diario di un uomo di cinquant'anni". Introduzione di Franco Cordelli. Prefazione e traduzione di Gianna Lonza.
Il Novecento. Volume Vol. 1
Vittorio Sgarbi
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2018
pagine: XI-491
“Dal Trecento all’Ottocento, fino a Tiepolo e Canova, l’Italia è stata il luogo privilegiato della manifestazione dello Spirito del mondo, che poi, improvvisamente, si trasferisce in Francia con gli impressionisti. Negli anni cinquanta del dopoguerra, lo Spirito del mondo si sposta in America, con Jackson Pollock, i grandi pittori dell’Informale e, nel 1958, con la Pop Art. E l’Italia? Piero della Francesca ‘accade’ nel 1450 ma ritorna ad accadere nella consapevolezza dei pittori francesi come Seurat; e, ancora, Piero ‘riaccade’ con il Cubismo e con Morandi. Senza Piero della Francesca sarebbe impensabile Balthus. Quindi l’accadere in un luogo dello Spirito del mondo è un accadere ‘per sempre’, vuol dire ‘eternarsi’. La storia dell’arte del Novecento è un percorso altalenante tra fenomeni che sono ormai delocalizzati rispetto all’Italia, che deflagrano altrove ma restano consapevoli dello spirito italiano, come avviene per i pittori futuristi o per Giorgio de Chirico, un artista greco, diventato italiano, che vive a Parigi. Il percorso di questo primo volume dedicato al Novecento rende conto dunque di un intreccio di pulsioni, fatto di moti in avanti e arretramenti, di futuro e passato. Un libro che si avventura nel genio inquieto del Novecento, per far capire come, in un secolo in cui l’Italia non è più il primo paese per l’arte, ci sono però artisti formidabili, che a volte hanno varcato i confini nazionali, ma spesso non hanno conosciuto risonanza mondiale: degli uni e degli altri cerco di rendere conto e di dare testimonianza. Modigliani, Boccioni, de Chirico, Morandi, Carrà, Casorati, il ventennio fascista, la scuola romana, Guttuso e molte altre sorprendenti scoperte.” Dall’introduzione di Vittorio Sgarbi “La storia del Novecento italiano di Sgarbi ha, mascherata, la forma del diario, al presente e al passato. È una storia in prima persona. L’autore c’è anche quando non c’era, anche se non era ancora nato.” (Dall’introduzione di Franco Cordelli)
Una sostanza sottile
Franco Cordelli
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 264
"Ciò che importa sono le relazioni, non c'è altro: come le cose e le persone si legano tra loro". A parlarsi, in questo romanzo, sono un padre e una figlia. E lo fanno come fosse la prima volta, esplorando, sospinti dall'audacia della maturità e della giovinezza, e da una familiarità prima sconosciuta, ora più intima. Si incontrano in Provenza, un luogo per entrambi lontano ma da entrambi amato. Lui, benché distratto, si guarda alle spalle per consegnare la propria storia a lei, Irène, per dirle tutto quello che non ha mai saputo o immaginato. Ma il racconto di sé, inevitabilmente, non può prescindere da lacerazioni e rotture, da divisioni dell'anima che si esprimono in continue divagazioni e dubbi, dando vita a una narrazione che obbedisce alla circolarità e che fa i conti con i difetti della memoria. A lei, quindi, il compito di raccogliere il flusso dei ricordi, di ascoltarlo e sollecitarlo con domande sempre nuove, di allargare quella trama di cui è intessuta ogni esistenza facendo però attenzione a non aprirla troppo. E così, sullo sfondo delle bianche mura di Avignone e dei paesini sferzati dal vento, si dipana un'anamnesi che è anche sentimentale e filosofica: i viaggi, i romanzi, le donne, gli autori più amati, gli affetti perduti, gli incontri fortuiti; e ancora e soprattutto le sconfitte patite nel corpo e nelle illusioni, quella dimensione liminare fra la vita e la morte a lungo indagata nel corso di una degenza in ospedale.
Un mondo antico
Franco Cordelli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2019
pagine: 512
È la forma della letteratura, questo campo temporalesco contenente il tempo e tutte le idee della storia, che Cordelli ha indagato con una intensità che non conosce eguali: nei suoi stessi romanzi - in un arco che va da Procida a "Una sostanza sottile" - e simultaneamente nell'attività saggistica. Nel presente volume si raccolgono articoli usciti sul «Corriere della Sera» dal 2003 a oggi, insieme ai saggi, alle prefazioni, ai testi di conferenza non ancora chiusi in un'opera unitaria. Il libro accoglie quelli che sono compiuti ritratti per una enciclopedia del romanzo, tracciando del genere un paesaggio attraverso i meridiani (ciò che una volta è stata chiamata "Weltliteratur"). Da Salinger a Benet, e da Tomasi di Lampedusa a Inoue, la chimera inafferrabile della realtà - con il suo volto petroso e strano - è risuonata dentro mille voci umane, continuamente cambiando di mano, come si dice sia accaduto quando un vecchio viaggiatore, per pagare il passaggio del confine, ha regalato all'uomo di guardia la filosofia cinese.
Il mondo scintillante
Franco Cordelli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2019
pagine: 512
Edizioni Theoria pubblica una silloge di articoli e saggi, letterari scritti da Franco Cordelli dal 2003 a oggi raccolti in un’opera unitaria di due volumi. Qual è il mondo letterario di Cordelli? I mondi altrui. Qual è il motore del mondo? Il sentimento della vita. Il mondo scintillante è una sorta di Binge watching, un fruire consecutivo di una lettura senza sosta che, come il testo, è in continuo divenire nella costante ricerca di una “qualità della prosa”. È un mondo abitato da quegli scrittori arrivati alla fine del XX secolo da altri mondi e con altri temi, scrittori che rappresentano forze parallele al vecchio baricentro europeo e nordamericano.
Procida
Franco Cordelli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2018
pagine: 235
"Procida" è il romanzo col quale Franco Cordelli esordì a trent'anni nel 1973. Fu subito chiaro che l'autore possedeva già uno stile maturo, con una conoscenza profonda del romanzo moderno. Il personaggio che dice «io» è un intellettuale che lascia Roma per rifugiarsi nella sua casa (dove topi e formiche girano liberamente) nell'isola di Procida. Lì prende degli appunti su un diario in cui scrive il resoconto della giornata; anzi, il resoconto dei suoi stati mentali. Nulla di straordinario da raccontare. Ma è proprio questa la scommessa di Cordelli, che cerca di ribaltare ogni luogo comune della letteratura (di cui il titolo è un chiaro riferimento, quello che rimanda a "L'isola di Arturo" di Elsa Morante e a "L'isola del tesoro" di Stevenson): come raccontare nulla? Quando lo raggiungeranno anche la figlia del narratore e tre suoi amici, e nell'isola viene rinvenuto il cadavere di una donna, qualcosa nella mente del narratore cambia, assume una diversa prospettiva. Desiderio e morte, fato e necessità si intrecciano inesorabilmente, come in un giallo in cui non ci sono casi da risolvere ma solo stati mentali da decifrare.