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Libri di Franco Marcoaldi

Quinta stagione. Monologo drammatico

Quinta stagione. Monologo drammatico

Franco Marcoaldi

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2020

pagine: 80

Mille voci - furiose e dolcissime, alte e sfrenate, colte o volgari, precipitose, afferrate per strada o riprese dalla tradizione letteraria - coabitano nella mente del protagonista di questo monologo drammatico. Il poeta-ventriloquo tutte le accoglie per comporre la sua appassionata sonata alla "Quinta Stagione", il tempo nuovo, difficile, confuso, sconcertante, che s'impone. Una nuova stagione in cui, al di là delle maschere della vita sociale e delle narrazioni private ad uso consolatorio, siamo chiamati a fare i conti con noi stessi. Con la nostra intima verità. Umile, prosaica, contraddittoria. Aperta alle questioni finali. Così da ritrovare la nostra propria appartenenza al flusso collettivo e universale. Noi, nel Mondo. Il poemetto, dalla forte impronta teatrale, si snoda secondo quella forma discorsiva-divagante, in cui Marcoaldi è maestro. Ma più l'andamento si fa sussultorio e centrifugo, più conduce il lettore nella selva oscura del senso profondo della vita. E dietro il tono apparente di conversazione, prende corpo qualcosa di molto simile a una Apocalisse. Che racconta la fine irreversibile di un tempo ormai per sempre consumato, e anticipa in controluce un possibile, nuovo inizio.
10,00

Amore non Amore. Cento poesie

Franco Marcoaldi

Libro: Copertina morbida

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2019

pagine: 190

Una divinità capricciosa e imprevedibile governa le nostre esistenze. Si chiama Amore ed è capace di farci perdere la testa per un'altra creatura in un crescendo di febbrile erotismo e impagabili dolcezze. Ma quella stessa divinità, grazie alla sua multiforme e inafferrabile natura, può prendere anche direzioni diverse. Spingendoci a stravedere per un animale, a dialogare con i morti, a esprimere piena gratitudine verso il regno del vivente. Quando invece prevale il lato d'ombra dell'Amore, quell'incontenibile slancio si converte all'improvviso in chiusura, noia, insofferenza, feroce sete distruttiva. Franco Marcoaldi riprende qui il filo di un suo fortunato canzoniere di vent'anni fa. E in cento poesie, per buona parte inedite, indaga questa fantasmatica e concretissima passione universale affidandosi a una tastiera dai toni e timbri i più diversi: tenerezza incantata e accensioni sanguigne, impeto romantico e un'ironia beffarda che a volte sconfina nel sarcasmo. Perché Amore convive sempre con il suo contrario.
12,00 11,40

Una certa idea di letteratura. Dieci scrittori per amici

Franco Marcoaldi

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2018

pagine: 180

Nella pericolosa confusione dei nostri giorni, non sarà proprio la letteratura a offrirci la lingua per una nuova, possibile amicizia tra gli uomini? Se oggi la vita interiore di ogni singola creatura è minacciata come mai prima nella sua potenzialità espressiva, la letteratura ne rivendica la costitutiva irriducibilità davanti a ogni imposizione, ogni norma preconfezionata. Il poeta Franco Marcoaldi elegge a numi tutelari di un letterario viaggio dell'anima dieci grandi figure del Novecento: Svevo, Zanzotto, Musil, Szymborska, Canetti, Caproni, Brodskij, Hrabal, Unamuno, Meneghello. Con ciascuno di loro intrattiene un dialogo stretto, serrato; a volte reale, concreto, diretto; altre volte fantastico, maturato soltanto attraverso la pagina scritta. In quegli amici e maestri ritrova le medesime questioni che angustiano la sua esistenza e ricerca: lo scarto incomponibile tra sentimento e ragione; l'inafferrabilità angosciosa del tempo; il mistero invadente della sessualità; il rovesciamento ironico come strategia di difesa; la dialettica potere-libertà; l'enigma del mondo animale; l'inesausta ricerca di un senso anche là dove non si riesca a rintracciarlo. I dieci autori prescelti sono quanto mai diversi tra loro, e tuttavia Marcoaldi riesce a raccoglierli idealmente nell'ascolto delle stesse, imprescindibili domande. Bene lo si intuisce nelle pagine finali del libro, dedicate a Luigi Meneghello. Se sbirciamo nella sua specialissima «bottega», lo troveremo intento a lavorare da solo al tornio delle parole, per compiere il suo piccolo «capolavoro». E lì che lo scrittore, ogni scrittore, incontra una fatica che a volte si converte in sconforto. Eppure non può smettere, perché ubbidisce all'urgenza di cogliere la vitrea sostanza che sta dietro alle cose del mondo. E per perseguire tale risultato ha bisogno tanto della propria caparbia convinzione, quanto di un costante e nutriente scambio con l'esterno. Nasce così quella «certa idea di letteratura» come amicizia, come condivisione di esperienze, che l'autore ci propone in queste pagine preziose.
18,00 17,10

Tutto qui

Franco Marcoaldi

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2017

pagine: 95

Dopo l'importante punto di arrivo raggiunto col poemetto "II mondo sia lodato", la nuova raccolta di Franco Marcoaldi prosegue nel percorso interiore dell'autore tra ricerca sapienziale e piccoli gesti salvifici, mentre il mondo esterno sembra sempre più dominato dalla brutalità. Il libro si apre con una scena di "perdita di tempo" : l'imbucarsi in un cinema semivuoto per vedere un vecchio film, «due ore / rubate al lavoro, una sposa tradita». Il tema del perdere tempo, ripreso in altre poesie («Perdo il mio tempo guardando / il gatto che fissa l'infinito / come nessuno di noi saprebbe fare?»), è uno dei fili conduttori della raccolta: perdere tempo per trovare se stessi, lasciar cadere le maschere, far tacere i tamburi del narcisismo quotidiano, conquistare uno spazio di silenzio. Questo tipo di esercizi zen richiede prima di tutto professione di umiltà. Ai potenti, agli arroganti, ai troppo sicuri è preclusa qualsiasi via che porti a un momento di autenticità. Umiltà e arroganza però possono presentarsi fuse insieme, e dunque: «Come tenere a bada quella metà / avariata di me stesso che reclama / di continuo voce e combina / di continuo danni?» Quest'ultimo di Marcoaldi è un libro di "esercizi spirituali" per laici, un breviario per attraversare i dissidi interiori alla ricerca di una più umana armonia con la natura.
11,00 10,45

La nuova gioventù. Poesie friulane (1941-1974)

Pier Paolo Pasolini

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2016

pagine: 304

«Adio, adio, Ciasarsa, i vai via pal mond, mari e pari, iu lassi, vai cun Napoleòn. Adio, veciu paìs, e cunpàins zovinùs, Napoleòn al clama la miej zoventùt.» La nuova gioventù è l'ultimo libro pubblicato in vita da Pier Paolo Pasolini. La prima edizione del 1975 raccoglie in un unico volume le poesie friulaneLa meglio gioventù (1941-53), il loro rifacimento La seconda forma de «La meglio gioventù» (1974) – titolo ormai entrato a far parte dell'immaginario collettivo – e una terza sezione chiamata, citando Dostoevskij, «Tetro entusiasmo» (1973-1974). Scritti in quel friulano che Pasolini, parlando di sé in terza persona, aveva già definito «una lingua non sua, ma materna, non sua, ma parlata da coloro che egli amava con dolcezza e violenza», i testi sono sempre seguiti da una traduzione dell'autore. Come scrive Franco Marcoaldi nella prefazione che accompagna questa nuova edizione dell'opera, «di fronte al trionfo di disumanità che ci circonda, avvertiamo la stessa, irriferibile nostalgia per un mondo magari più modesto, più povero, più semplice, ma anche più serio, severo, compassionevole. Capace ancora di gesti di umanità, autenticità, innocenza».
16,00 15,20

Gianfranco Ferroni. L'opera incisa

Gianfranco Ferroni. L'opera incisa

Franco Marcoaldi

Libro

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2002

pagine: 292

50,00

La notte che si sposta. Gianfranco Ferroni
10,00

La notte che si sposta. Gianfranco Ferroni
15,00

La notte che si sposta. Gianfranco Ferroni
15,00

Patanella dreams

Patanella dreams

Franco Marcoaldi, Giosetta Fioroni

Libro

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2001

pagine: 84

11,36

L'isola celeste

Franco Marcoaldi

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2000

pagine: 100

La raccolta poetica prosegue, da un lato, la congiunzione tra ordinario e straordinario, tra alto e basso, tra quotidianità e letteratura, già percorsa dall'autore; dall'altro, la visione poetica si fa sempre più ampia e profonda. Anche il linguaggio si pone come una ripresa e al contempo come un superamento di quello già sperimentato: rimangono la leggerezza melodica, la felicità narrativa, il folgorante lavoro su rime e ritmi, la convivenza tra lingua parlata e lingua poetica, ma qui il poeta ha compiuto un ulteriore lavoro in direzione della cantabilità, di un perfetto amalgama tra ironia ed emozioni.
10,00 9,50

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