Libri di Franco Rella
Vittorio Gregotti. Architettura e progetto. Scritti per il «Corriere» 2001-2017
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Corriere della Sera
anno edizione: 2018
pagine: 355
«Vittorio Gregotti» scrive Franco Rella nell'introduzione a questo volume «è un protagonista della pratica artistica dell'architettura, è un teorico e un critico, un polemista e uno straordinario testimone della sua e della nostra epoca a cui guarda, come egli stesso ha detto ripetendo Walter Benjamin, con una `totale mancanza di illusioni' e ciononostante pronunciandosi sempre 'criticamente per essa'. In una parola, Gregotti ha la passione del presente, che è al contempo passione storica, in quanto il contesto in cui siamo è sempre una trama storica attraversata da molte storie. Una trama che rischia costantemente di essere lacerata e di cui è necessario avere cura.» Gli articoli che Gregotti è venuto pubblicando per oltre quarant'anni nelle pagine del «Corriere della Sera» sono una notevole testimonianza dello sguardo attento e critico con cui guarda alle lacerazioni che attraversano la trama storica del presente. Degli oltre 250 scritti pubblicati dal 1978 a oggi, questo volume offre al lettore una scelta tra i più recenti e significativi, integrati da altri mai apparsi in quotidiani o altri periodici, articoli non pubblicati che sono stati inseriti in base alla data in cui furono composti.
Forme di esistenza. Istruzioni per l'uso
Franco Rella
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2018
pagine: 104
È necessario — hanno detto Benjamin e Adorno — guardare le cose come si presenterebbero dal punto di vista della redenzione, che mette in luce le fratture e le crepe del mondo. Ma come ha detto Léonard Cohen: "C'è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce". Anche se quindi non possiamo sapere se il mondo troverà qualche forma di redenzione, l'importante è che questa prospettiva ci permetta di penetrare la coltre dell'indifferenza e dell'incomprensione, dando al nostro pensiero e alla nostra parola il compito e il coraggio di guardare dentro di noi, per renderci umani in grado di comprendere gli altri umani. E quanto questo libro si propone, mettendosi faccia a faccia con l'uomo e la sua esistenza. Cercando così di attraversare la notte, di percorrere i sentieri che lambiscono le scelte cruciali della vita, facendo emergere il senso di una possibile salvezza.
Narrare. Tentativi di inventario
Franco Rella
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2020
pagine: 184
Perché scrivere? Quale impulso muove da secoli l’uomo a narrare storie? È l’interrogativo da cui parte la riflessione di Franco Rella, facendo appello al bagaglio di letture accumulate nel corso della propria vita e interpellando gli autori che più lo hanno segnato. Da Dante a Cavalcanti, da Shakespeare a Benjamin, e poi Goethe, Kafka, Bataille, Roth, senza dimenticare i classici greci e latini, non esiste narratore che non si sia posto l’interrogativo e che non abbia cercato di spiegare – e spiegare a sé stesso – la realtà che ci circonda. L’esigenza di raccontare nasce proprio da quella realtà, e chi scrive può manipolarla, far interpretare la parte del protagonista a un personaggio di finzione, per poi rendersi conto che la protagonista assoluta della narrazione è la parola stessa, unica difesa che l’uomo abbia contro il male, unica arma capace di organizzare l’immagine del mondo e della realtà, come in un ideale inventario che raccolga tutte le esperienze vissute. Quella stessa parola che Pasolini suggeriva di usare con cautela, che per il solo fatto di portare con sé «un carico d’anima» legittima l’altrimenti insensata attività di scrivere.
Territori dell'umano
Franco Rella
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2019
pagine: 240
Le tecnoscienze dominano la nostra vita. Si parla sempre più di un superamento dell'umano, del mito del superamento delle malattie e persino della morte. Siamo ormai prossimi, è stato scritto, al postumano: al momento in cui uno deciderà come, quando e addirittura se morire. Il libro discute questa mitologia, confrontandola con i territori in cui l'umano si manifesta nella complessità del quotidiano, faccia a faccia con il mondo e con i problemi che investono uomini e donne nella profondità della loro esistenza, nella profondità del loro rapporto con il dolore, con la morte e con una diversa consapevolezza di sé. Il libro si chiude nel luogo misterioso dell'infanzia in cui i bambini disegnano la mappa di un altro territorio: il territorio spesso ignorato di un altro umano con cui confrontarci.
Immagini e testimonianze dall'esilio
Franco Rella
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2019
pagine: 217
Oggi siamo testimoni di migrazioni di massa che portano milioni di individui a spostarsi in terra straniera, poveri, senza conoscere la lingua del paese in cui forse approderanno, respinti o drammaticamente, talvolta tragicamente, emarginati e dunque di fatto esiliati. Ma l'esilio è anche «la figura di uno stato esistenziale o mentale» o addirittura metafisico come ha scritto un esule, il poeta Iosif Brodskij. È una esperienza estrema che tocca anche ognuno di noi che in qualche istante della nostra vita abbiamo provato l'esperienza di essere proiettati in una terra straniera, in una terra di esilio in cui pareva di aver perduto la possibilità di comunicare ad altri la nostra condizione, la nostra solitudine. È cercando di definire questa dimensione, che questo libro, che ha la struttura di un'indagine e di una narrazione, cerca di attraversare alcuni territori, soprattutto letterari e artistici, che sono profondamente segnati dall'esilio. Con Baudelaire, Kafka, Montale, Melville compiamo così un viaggio lungo i confini e dentro terre di esilio fino a riportarci su quella frontiera in cui incontriamo di nuovo l'esilio dei dannati della terra, con una nuova consapevolezza che emerge anche dalle immagini e dalle testimonianze dell'esilio che abbiamo via via incontrato.
Il segreto di Manet
Franco Rella
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2017
pagine: 192
Édouard Manet è uno dei pittori più apprezzati e anche uno dei più misteriosi: le tele che suscitarono scandalo nei suoi contemporanei non smettono di provocare oggi inquietudine e disagio. Poeti, scrittori e filosofi (da Zola e Mallarmé fino a Foucault) hanno cercato di penetrare il mistero che avvolge sguardi e ambientazioni dei suoi quadri. Bataille sostiene che “l'Olympia svela ai nostri occhi il segreto di Manet”, Bourdieu riconosce nelle sue opere la “bomba simbolica” che ha aperto la strada drammatica e avventurosa all'arte del XX e del XXI secolo. Franco Rella indaga le ragioni profonde della capacità attrattiva di Manet, soprattutto attraverso la lettura di Bataille che propone una vera e propria “scuola dello sguardo”. Perché è solo attraverso le parole di grandi scrittori che riusciamo a cogliere a pieno la forza dirompente degli artisti: così come arriviamo a comprendere Rembrandt e Giacometti solo attraverso le pagine scritte da Genet, Cézanne attraverso quelle di Rilke, Van Gogh grazie ad Artaud. Nessuno di questi scrittori è interessato ai problemi della storia dell'arte. Ognuno di loro è interessato al segreto che sta dietro l'opera d'arte.
Cezanne Rilke. Quadri da un'esposizione. Parigi 1907
Paul Cézanne, Rainer Maria Rilke
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 200
Nel 1907 Rilke è a Parigi. Poco più che trentenne, è un poeta ormai famoso e acclamato in tutta Europa. Quello stesso anno a Parigi è in corso la prima retrospettiva di Cézanne, e Rilke la visita: ne rimane folgorato, e torna alla mostra giorno dopo giorno, così come, giorno dopo giorno, Cézanne tornava a dipingere la Montagna Sainte-Victoire. Rilke condivide questa esperienza con la moglie Clara, scrivendole quotidianamente. Le sue “Lettere su Cézanne” non sono semplicemente un omaggio al grande pittore, ma il riconoscimento di un'arte capace di andare "fino al limite ultimo di un’esperienza", fin dove nessuno può procedere oltre. Noi, infatti, siamo chiamati a misurarci con questo limite estremo ed è proprio questo estremo che deve essere rappresentato nell’opera. La mostra chiude. Rilke parte per uno dei suoi pellegrinaggi, ma l’insegnamento di Cézanne lo seguirà ovunque e per sempre; anche negli anni di paralisi creativa egli elabora, muto in una sorta di afasia poetica, l’insegnamento del pittore. «Sono stato oggi di nuovo con i suoi quadri; è straordinario come questi formino un ambiente. Senza prenderne in considerazione uno in particolare, stando sulla soglia tra le due sale, si sente la loro presenza concentrarsi in una colossale realtà» (Rainer Maria Rilke). Nel volume, la ricostruzione di un evento epocale per la letteratura e per l’arte – l’incontro artistico di due giganti –, sono riprodotti per la prima volta tutti i quadri di Cézanne esposti nella famosa mostra parigina, e le lettere di Rilke in edizione integrale, nella traduzione di Franco Rella.
Nietzsche
Gilles Deleuze
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 128
«Noi, lettori di Nietzsche, dobbiamo evitare quattro possibili fraintendimenti: 1. sulla volontà di potenza (credere che la volontà di potenza significhi “desiderio di dominare”, o “volere la potenza”); 2. sui forti e i deboli (credere che i più “potenti”, in un dato regime sociale, siano per ciò stesso dei “forti”); 3. sull’eterno ritorno (credere che si tratti di un’idea antica, ripresa dai Greci, dagli Indù, dai Babilonesi...; credere che si tratti di un ciclo, ovvero di un ritorno dello Stesso, di un ritorno allo stesso); 4. sulle opere dell’ultimo periodo (credere che queste opere siano eccessive o già squalificate dalla follia)».
Il compito dell'impossibile
Franco Rella
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2015
pagine: 60
L'aver assunto su di sé un "compito dell'impossibile", qual è quello di tentare di definire il bene (ma anche il male), ha prodotto in questo testo un "inquieto vagabondaggio" tra frammenti che si compongono e di nuovo si scompongono in un percorso problematico. L'idea che il bene non sia senza il male, che un mondo senza il male sia un mondo "scorticato e privo di ombra" (Bulgakov), spinge a riproporre, mai appagati dalle risposte, in modi diversi l'identica domanda. Dai filosofi e tragici greci fino a Bataille e Blanchot, passando per preziosi riferimenti a Thomas Mann, Kafka, Pasolini, Simone Weil e tanti altri, la questione del bene (e del male) richiama quella del potere, della violenza, della guerra e della libertà, ma anche della scrittura e dell'arte stessa. E coinvolge non solo l'umano, ma anche il divino.
La solitudine del minotauro
Franco Rella
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2023
Non è il Minotauro del mito quello che abita le pagine del libro di Franco Rella. È un essere che sembra destinato ad assumere su di sé un mondo che, in tempo di pandemia, sembrava essersi svuotato e darsi come una dolorosa astrazione nella forma del labirinto. Poi il buio della pandemia si è diradato per aprire su un teatro di guerra. E il Minotauro, il Minotauro nato in queste pagine, è così finito, e non poteva essere altrimenti, nei sotterranei delle acciaierie Azovstal di Mariupol. Lì, in un angolo buio, ha sentito il fragore e l'orrore delle armi e quando i combattenti asserragliati nelle acciaierie si sono arresi e sono usciti, Minotauro non era con loro. Aspettava ancora la spada di Teseo? Aspettava qualche altro giustiziere che lo liberasse dalla vita? Non vogliamo fare ipotesi. Lo vediamo nuovamente chiuso non solo dai cumuli di macerie e da muri semi diroccati. Il Minotauro è chiuso infatti nella sua solitudine, una solitudine tanto assoluta da essere di per se stessa un assoluto, qualcosa di metafisico. Di fronte a questa solitudine, a questo destino, le parole sembrano spezzarsi, pur cercando di continuare a raccontare, anche ciò che sembra irraccontabile.
Il poeta maledetto: Monsieur Teste-Il cimitero marino
Paul Valéry
Libro: Libro in brossura
editore: De Piante Editore
anno edizione: 2023
pagine: 176
Secondo Yves Bonnefoy, l’austero, evanescente, inafferrabile Paul Valéry è “il vero poeta maledetto del nostro tempo… condannato alle idee, alle parole”. Come si lega questa sconcertante definizione - poète maudit - al genio francese più rappresentativo del secolo, a dire di Charles de Gaulle, al raffinato professore di “Poetica” al Collège de France, all’elegante intellettuale che ha dato vita a un’opera d’acciaio, sotto il segno di Cartesio e Leonardo da Vinci, e che si premurava di dire, al cospetto dei suoi testi, che “non c’è un vero senso… e nemmeno un’autorità dell’autore”? La traduzione di due testi miliari di Valéry – Monsiuer Teste e Il cimitero marino, poemetto di olimpica e sigillata bellezza – permette a Franco Rella di sprofondare nel sacrario del poeta francese, rivelandone il sortilegio. Non si risorge indenni dopo aver letto Valéry; d’altronde, avverte Monsieur Teste, “bisogna entrare in se stessi armati fino ai denti”. Nascondiamo nel nostro intimo mostri di cui non supponiamo l’esistenza.
Noi siamo le api dell'invisibile. Lettere da Muzot
Rainer Maria Rilke
Libro: Libro in brossura
editore: De Piante Editore
anno edizione: 2022
pagine: 120
Febbraio 1922: improvvisamente, d’assalto, la poesia occidentale si compie. Nel maniero di Muzot, in Svizzera, nell’arco di venti giorni, Rainer Maria Rilke, scrive i Sonetti a Orfeo e risolve le Elegie duinesi, a cui lavorava da dieci anni. Sembra una rivelazione, l’attimo perfetto, incuneato come una perla nell’anno memorabile: nel ’22 vengono ideati alcuni capolavori senza tempo – l’Ulisse di Joyce, la Terra desolata di T.S. Eliot, Il castello di Kafka –, muore Marcel Proust. Rilke, l’autentico asceta dell’arte, aveva preparato con dedizione quel momento: nel 1919 si congeda dalla figlia, dagli amici, dal tempo; dal 1921 sale a Muzot, donatogli da un ammiratore, Werner Reinhart. Le lettere, qui in una selezione curata da Franco Rella, sono il modo con cui il poeta comunica con il mondo, costituiscono uno degli epistolari più vertiginosi della storia della letteratura. È un libro per chi ama gli epistolari mozzafiato e ha un animo lirico, un libro che insegna a vivere poeticamente, in obbedienza al proprio destino.

