Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di Gilles Deleuze

Spinoza e il problema dell'espressione

Gilles Deleuze

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 288

Le definizioni correnti della filosofia male si applicano a Spinoza: pensatore solitario e controverso, che concepisce la filosofia come un'impresa di liberazione e di demistificazione radicali, che ha equivalenti solo in Lucrezio o più tardi in Nietzsche. Il pensiero di Spinoza pone oggi questioni attualissime che riguardano il ruolo dell'ontologia (teoria della sostanza), dell'epistemologia (teoria dell'idea), dell'antropologia politica (teoria dei modi, delle passioni e delle azioni). L'oggetto di questo libro è di determinare il nesso fra queste tre dimensioni: l'affermazione speculativa o l'univocità dell'Essere nella teoria della sostanza; la produzione del vero o la genesi del senso nella teoria dell'idea; la gioia pratica o l'eliminazione delle passioni tristi, l'organizzazione selettiva delle passioni nella teoria dei modi. Queste tre dimensioni sono ordinate secondo un concetto sistematico, quello di espressione (la sostanza si esprime negli attributi, gli attributi si esprimono nei modi, le idee sono espressive). Senza dubbio il concetto di espressione ha una lunga storia già prima di Spinoza, esso ha caratterizzato una delle forme essenziali del neoplatonismo cristiano ed ebraico così come si svilupparono nel Medioevo e nel Rinascimento. In che modo allora Spinoza si inserisce nella tradizione espressionista? La domanda è importante soprattutto perché anche Leibniz fa dell'espressione uno dei suoi concetti fondamentali. In Spinoza come in Leibniz l'espressione anima la teoria di Dio, delle creature e della conoscenza. In maniera indipendente l'una dall'altra, le due filosofie si affidano all'idea di espressione per superare le difficoltà del cartesianesimo, per riproporre una filosofia della natura e della sua potenza e per ricreare una logica e un'ontologia: un nuovo "materialismo" e un nuovo "formalismo". Ma il modo in cui Spinoza comprende e sviluppa tale concetto, conferendogli una nuova struttura, costituisce forse il cuore del suo pensiero e del suo stile, ed è uno dei segreti dell'Etica.
22,00 20,90

La soggettivazione. Corso su Michel Foucault (1985-1986). Volume Vol. 3

Gilles Deleuze

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2020

pagine: 200

Con questo terzo volume si completa la traduzione italiana del Corso che Gilles Deleuze dedicò a Michel Foucault nel 1985-86. Dopo aver analizzato nelle precedenti lezioni l'intreccio tra sapere e potere, Deleuze coglie per primo l'apparizione di un nuovo concetto fou-caultiano: la soggettivazione. Sarà infatti solo anni dopo, con la pubblicazione dei Corsi al Collège de France e la raccolta integrale degli scritti sparsi e delle interviste, che cambierà l'immagine che alla metà degli anni Ottanta si aveva di Foucault, rendendogli giustizia: un "nuovo" Foucault che Deleuze, analizzando i materiali sui greci e alcune interviste e conferenze, coglierà in modo sorprendente. Il passaggio dal "rapporto di forze" al "rapporto a sé" consentirà a Foucault di superare l'impasse in cui si era venuto a trovare alla metà degli anni Settanta, dopo la pubblicazione di La volontà di sapere, e di proporre una nuova lettura del soggetto come prodotto dall'intreccio di processi di assoggettamento, ma anche di resistenza al potere. È il soggetto greco che consentirà di cogliere questo intreccio: un soggetto che si costituisce in quanto libero, che cerca di governare se stesso, secondo uno stile di vita che è anche un'estetica. A questo processo di soggettivazione si oppone il potere, che non cessa di creare apparati di cattura e di coercizione per ricondurlo all'interno del rapporto di forze, o delle forme del sapere. La lettura di Deleuze anticipa quel regolamento di conti con Heidegger che Foucault espliciterà nelle sue ultime lezioni sui cinici, e porta alla luce l'importanza di Blanchot e Bichat: una genealogia altra del nichilismo occidentale che si oppone alla lettura della storia come destino, in favore di un pensiero orientato alla trasformazione del mondo. Viene così a costituirsi un asse concettuale che coniuga la piegatura del pensiero (Deleuze) con il pensiero del fuori (Blanchot) e la vita come resistenza alla morte (Bichat).
18,00 17,10

L'immagine-movimento. Cinema. Volume Vol. 1

Gilles Deleuze

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2016

pagine: VII-276

A più di trent'anni dalla sua uscita, e insieme al secondo volume "L'immaginetempo", "L'immagine-movimento" costituisce uno dei libri più importanti in assoluto della saggistica cinematografica. Al tempo stesso saggio di filosofia, estetica e storia del cinema, il libro di Gilles Deleuze, ispirato alle teorie di C. S. Peirce come al pensiero di H. Bergson, si propone di stabilire una tassonomia dell'immenso universo delle immagini in movimento di cui è costituito un secolo di produzione cinematografica. Le immagini vengono dissezionate nelle loro componenti costitutive e classificate secondo alcune tipologie fondamentali, dall'intreccio delle quali derivano età e dominanze estetiche della storia del cinema. Da tale prospettiva, il filosofo francese dissolve le tradizionali classificazioni, proponendo al lettore inedite esplorazioni di una geografia delle immagini al tempo stesso teorica e percettiva, così come illuminanti rivisitazioni critiche di tutte le massime espressioni artistiche del cinema, dall'età del muto a Griffith, dalle comiche ai grandi generi cinematografici americani, da Ejzenstejn a Vertov, da Renoir a Ford e Hawks, dai maestri giapponesi a Hitchcock e Godard, da Scorsese ad Altman. Una cartografia che si ribella dunque a ogni convenzionalità storiografica ed estetica, elevando protagonisti, linguaggio e tecniche dell'arte cinematografica ad altrettante forme di pensiero.
26,00 24,70

Differenza e ripetizione

Differenza e ripetizione

Gilles Deleuze

Libro

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 1997

pagine: 410

32,00

Nietzsche e la filosofia e altri testi

Gilles Deleuze

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2002

pagine: 322

Il pensiero e la figura di Nietzsche hanno sempre costituito per Deleuze un inesauribile oggetto di studio, di confronto dialettico e di ispirazione intellettuale. In questo libro il filosofo francese analizza il progetto di Nietzsche di introdurre in filosofia i concetti di senso e valore.
22,00 20,90

L'anti-Edipo. Capitalismo e schizofrenia

Félix Guattari, Gilles Deleuze

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2002

pagine: 448

Gilles Deleuze e Félix Guattari partono da una critica della psicoanalisi, soprattutto freudiana, accusata di prevaricazione autoritaria in difesa del capitalismo. Dopo aver descritto il funzionamento del desiderio come produzione e "macchina desiderante", analogo al lavoro, gli autori attribuiscono la sua rimozione originaria alla repressione sociale, timorosa del carattere rivoluzionario e sovversivo del desiderio. Passano poi ad analizzare il modo di formazione della struttura edipica nella società primitiva, e giungono a definire il processo schizofrenico come limite del capitalismo.
30,00 28,50

Che cos'è la filosofia?

Gilles Deleuze, Félix Guattari

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2002

pagine: XIX-246

La filosofia, è l'arte di formare, di inventare, di fabbricare concetti, ma non soltanto. E' altrettanto importante definire il contesto in cui opera e gli interlocutori cui si rivolge. Per gli autori la Grecia classica ha superato la figura del Saggio per confrontarsi con quella dell'Amico: cioè qualcuno che non possiede il vero, ma lo ricerca pur essendo convinto della sua irraggiungibilità. Se il saggio venuto dall'Oriente pensa per figure, L'Amico del sapere pensa per concetti, promuove la formazione di una società di eguali, senza rinunciare all'essenziale gioco dialettico della discussione e della diversità, che può giungere alla rivalità, alla sfida, alla competizione.
20,00 19,00

Cosa può un corpo? Lezioni su Spinoza

Gilles Deleuze

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2010

pagine: 217

Deleuze ha avuto con Spinoza un rapporto appassionato. Gli ha dedicato pagine intense, dalle quali traspaiono la bellezza e le difficoltà che spesso hanno gli incontri inusuali, quelli che fanno intraprendere strade sconosciute e indicano modi nuovi di vedere le cose. Tutta l'opera di Deleuze è attraversata da una tensione febbrile, e spesso si viene spiazzati dagli scarti fulminei di un pensiero che si spinge sempre oltre. Quando Deleuze si occupa di Spinoza, questo effetto di disorientamento è ancora più forte. Quello che ci troviamo di fronte, infatti, non è più l'autore che siamo abituati a conoscere attraverso una lunga tradizione interpretativa. Un'intera costellazione concettuale, che pure ci orientava, salta, aprendoci nuovi e imprevedibili orizzonti. Il volume presenta le lezioni su Spinoza pronunciate da Deleuze all'Università di Vincennes tra il novembre del 1980 e il marzo del 1981. La riflessione critica sul filosofo olandese è stata sempre fondamentale nello sviluppo dell'opera di Deleuze, un riferimento costante che ne ha accompagnato e segnato l'intera produzione. Questi seminari ci offrono perciò l'opportunità di entrare nel laboratorio filosofico di Deleuze, di osservare in presa diretta come, attraverso il lavoro di smontaggio e rimontaggio compiuto sui principali concetti spinoziani, egli giunga progressivamente a codificare le categorie che hanno fatto del suo pensiero un "unico" nel panorama filosofico contemporaneo.
19,00 18,05

Bartleby. La formula della creazione

Gilles Deleuze, Giorgio Agamben

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2011

pagine: 89

Fin dalla sua pubblicazione nel 1853, "Bartleby lo scrivano" di Melville, "uno dei più bei racconti dell'epoca moderna", sta iscritto come un enigma sulla soglia della letteratura americana. La figura scialba e "incurabilmente perduta" dello scrivano che ha smesso di scrivere, ha letteralmente paralizzato i critici e tenacemente eluso ogni spiegazione. Qual è il messaggio che, senza mai proferirlo, egli sembra volerci significare con ogni suo gesto? E qual è il senso della formula che egli non si stanca di ripetere a ogni richiesta: "preferirei di no"? In questo libro, due filosofi, Gilles Deleuze e Giorgio Agamben, provano a misurarsi con l'enigma di Bartleby e a decifrare il senso della formula. In pagine straordinariamente dense l'autore dell'Anti Edipo scopre in Bartleby il paradigma della "natura prima" e, insieme, il rappresentante del "popolo a venire"; Giorgio Agamben legge nel "preferirei di no" dello scrivano la formula della potenza pura, l'algoritmo di un esperimento in cui il Possibile si emancipa da ogni ragione.
8,00 7,60

Logica del senso

Gilles Deleuze

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2014

pagine: 304

Viene riproposto un testo classico del filosofo francese, apparso nel 1969. Lewis Carroll, gli stoici, Lévi-Strauss, Lacan, Nietzsche, Fitzgerald, Artaud... Attraverso la filosofia, la letteratura, la psicoanalisi, Gilles Deleuze compie una ricognizione acuta e gaia tra i paradossi che formano la teoria del senso e le varie celebrazioni delle nozze tra il linguaggio e l'inconscio. Non ci si sbarazza dei paradossi dicendo che sono più degni di Carroll che non della logica: bisognerebbe essere troppo "semplici" - afferma Deleuze - per credere che il pensiero sia un atto semplice, chiaro a se stesso, che non pone in gioco tutte le potenze dell'inconscio e del non senso dell'inconscio.
13,00 12,35

Mille piani. Capitalismo e schizofrenia

Gilles Deleuze, Félix Guattari

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2017

pagine: 738

La pubblicazione di Mille piani, nel 1980, è da considerarsi un evento del linguaggio e del pensiero, scioccante nel colpire e impercettibile nella sua azione trasformatrice, che ancora oggi continua ad agire sui corpi, individuali e collettivi. Come ogni evento, è dovuto scorrere del tempo – e forse altro ne passerà – perché la densità e la centralità dei temi di quest'opera venissero recepiti in tutta la loro importanza. Le scosse telluriche prodotte da questa «geologia della morale» riguardano svariati ambiti della relazione tra sapere, potere e desiderio, tanto nel campo umanistico, quanto in quello scientifico, economico e politico. L’episteme della tradizione – storica, politica, coloniale, patriarcale – viene colpita implacabilmente dal fuoco amico delle macchine da guerra filosofiche. E tra le fiamme delle immagini dogmatiche del pensiero, un rigoglio incantevole di suoni, luci, brezze, piante rizomatiche, vespe e orchidee, sciamani e animali di ogni sorta, esprime la complicità con un «popolo che manca», una comunità in divenire appena tratteggiata, che fa delle differenze e delle minoranze il cemento del domani.
30,00 28,50

Il potere. Corso su Michel Foucault (1985-1986). Volume Vol. 2

Gilles Deleuze

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2018

pagine: 388

Le lezioni sul potere costituiscono la seconda parte del Corso che Gilles Deleuze dedicò all'opera dell'amico a poco più di un anno dalla scomparsa. Iniziato nell'ottobre 1985, le prime otto vennero dedicate al "sapere", ovvero al primo dei tre grandi assi che Deleuze individua nel pensiero di Foucault. Nelle lezioni contenute in questo secondo volume viene messo a tema il secondo asse: quello appunto rappresentato dal "potere". Per Deleuze, il pensiero non è mai qualcosa di effettivamente sistematico, di ordinato una volta per tutte, ma piuttosto un percorso vitale e pratico, ricco di acquisizioni, shock, deviazioni, trappole, salti improvvisi e abbandoni, che non sono semplicemente oggetto di una ricostruzione ma richiedono, a loro volta, nuovo pensiero e differenti vie di ricerca, in una sorta di combinazione felice, virtuosa, di commento e capacità inventive, di ulteriore concettualizzazione. Le lezioni sul potere forniscono allora una periodizzazione dell'opera foucaultiana, dei suoi rapporti con il periodo post-68 in Europa, con il marxismo e l'esistenzialismo, con Nietzsche: commentano i postulati di un'analisi serrata e produttiva del potere e nozioni decisive quali microfisica, disciplina e biopolitica. Ma accanto all'impegno del commento, la lettura di Deleuze diventa capace di aperture fulminanti, di operazioni che consentono di analizzare, ad esempio, Le parole e cose, un lavoro di fatto anteriore, in relazione con le analisi del potere dei primi anni Settanta. Il fatto è che il concetto di potere richiede il dispiegamento di una vera e propria filosofia delle forze e l'invenzione della nozione di diagramma. Il problema della relazione con il sapere è affrontabile attraverso l'utilizzo di strumenti che rinviano anche alla matematica (gli integrali) e alla biologia (la differenziazione). Infine, l'enigma dei contropoteri e del cambiamento storico chiede di definire quella nozione del "fuori", così rilevante, che annuncia il passaggio al terzo asse dell'opera di Foucault: quello della "soggettivazione". Introduzione di Ubaldo Fadini.
29,00 27,55

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.