Libri di Giovanna Valenzano
Arti e architettura. L'università nella città. Patavina Libertas
Jacopo Bonetto, Marta Nezzo, Giovanna Valenzano
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 256
Nel 1222, per la prima volta, è ricordata l'attività di professori e studenti nella città di Padova. All'inizio non esisteva un'organizzazione rigida e le lezioni avvenivano in spazi messi a disposizione da enti religiosi o dagli stessi maestri, nel cuore della città medievale. A metà del XVI secolo iniziò la costruzione del Bo, nell'area nevralgica della Patavium romana, inglobando strutture preesistenti, per offrire una sede monumentale in grado di rappresentare il ruolo attribuito allo Studium dallo Stato veneziano. I capolavori della stagione cinquecentesca - dal Teatro anatomico all'Orto botanico - riflettono nelle forme il pensiero di intellettuali, umanisti e scienziati. Un tratto specifico della vita intellettuale del tempo consiste nella convivenza tra la prestigiosa tradizione di studi filosofici dell'Università e figure di letterati dell'autorevolezza di Pietro Bembo, che sceglie la città per la stesura delle Prose della volgar lingua, testo fondativo della lingua italiana. Tale connubio rende Padova un polo di attrazione per filosofi e letterati provenienti da varie parti d'Italia e d'Europa che si incontrano nelle accademie, come pure in alcuni importanti palazzi privati, sedi di prestigiose collezioni.
Un castello per la signoria, un castello per la città. Arte di corte in un monumento in trasformazione
Libro: Libro in brossura
editore: Padova University Press
anno edizione: 2019
Una nuova campagna fotografica e un’attenta scelta delle molte immagini conservate negli archivi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le Province di Belluno, Padova e Treviso permettono di addentrarci tra le mura medievali del castello di Padova, di scoprire le fasi dell’antica struttura fortificata sorta nell’angolo del perimetro urbano. La torre del dongione realizzato da Ezzelino fu inglobata nel castello costruito per volontà di Francesco il Vecchio su progetto dell’ingegnere veronese Nicolò della Bellanda. L’architettura simbolo del potere della signoria carrarese ebbe breve durata: nel 1405 fu consegnata a Venezia. Prima sede di magistrature, dopo magazzino divenne poi un carcere. Il castello carrarese era dipinto sia all’esterno sia all’interno. Lo studio degli affreschi ritrovati, di straordinaria qualità, aiuta a ritessere i fili perduti della memoria, a comprendere meglio quel fenomeno internazionale denominato Arte di Corte.
Giotto e i cicli pittorici del Trecento a Padova
Davide Banzato, Manuela Masenello, Giovanna Valenzano
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2015
pagine: 120
Nel XIV secolo Padova attraversa un periodo di fervida vitalità culturale. L'iniziativa di Enrico Scrovegni, che commissiona a Giotto la decorazione della cappella di famiglia, apre la strada a un nuovo modo di intendere la produzione artistica. In particolare dopo l'affermazione della signoria dei Carraresi essa diviene uno strumento di celebrazione del potere e del prestigio dei nobili committenti. Frutto di questo clima sono gli splendidi cicli pittorici che la città conserva, realizzati nel corso del Trecento da artisti di grande rilievo: Pietro e Giuliano da Rimini, Guariento, Giusto de' Menabuoi, Jacopo Avanzi, Altichiero da Zevio e Jacopo da Verona. Profondamente segnati dalle innovazioni introdotte da Giotto, essi portano avanti, sviluppandole secondo la propria personalità, le ricerche spaziali e formali del maestro. Questa guida illustra tale sviluppo artistico esaminandone il divenire e i protagonisti, ponendo particolare attenzione ai forti elementi di novità che rendono la Padova trecentesca una tappa fondamentale del percorso che, dal tardo Medioevo, conduce alle origini del Rinascimento.
Medioevo adriatico. Circolazione di modelli, opere, maestri
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2010
pagine: 208
Il libro ricompone la trama della circolazione artistica tra le due sponde dell'alto Adriatico, tra il Veneto e la Dalmazia, nel medioevo: opere note e meno note, dall'architettura alla scultura lignea, dagli arredi liturgici alla pittura e alla miniatura. Viene così ricostruito un contesto culturale di grande vitalità, dimostrata dallo scambio di modelli e di artisti, dalla diffusione delle opere. Lo studio, attento al contesto, alle funzioni, alla committenza, rende nota una storia minore ma capace di far luce sulle più ampie dinamiche della macrostoria.
Gli spazi del sacro nell'Italia medievale
Libro: Libro in brossura
editore: Bologna University Press
anno edizione: 2022
pagine: 456
I contributi di questo volume offrono un quadro articolato sull'uso e l'organizzazione dello spazio nelle chiese, la destinazione e utilizzo - nei diversi momenti della celebrazione liturgica - di dipinti, sculture, suppellettili e libri. Nel volume vi sono saggi di ampio respiro, da parte dei principali protagonisti del dibattito internazionale sull'argomento che riflettono da decenni su tali tematiche. Altri contributi danno conto di nuove ricerche e inediti risultati, con lo scopo di restituire, almeno idealmente, come si presentasse in origine un edificio ecclesiastico medievale, che appare oggi spesso ridotto alle sue sole linee architettoniche. Lo spazio del sacro emerge così non in senso astratto, ma come forza centripeta in cui il divino si manifesta con i segni tangibili dell'arte in età medievale.
Acqua e terra nei paesaggi monastici. Gestione, cura e costruzione del suolo
Libro: Libro in brossura
editore: Padova University Press
anno edizione: 2022
I testi compresi nel volume trattano del tema dell’acqua e della terra, elementi essenziali alla vita dell’umanità, simboli ancestrali di molte culture e al centro della Creazione nel racconto biblico. Nelle scritture e nei testi esegetici l’acqua è assimilata alla forza vivificante della Parola, e come tale diviene protagonista nell’iconografia cristiana attraverso i secoli, a partire dal medioevo. Si indagano le funzioni svolte dai monaci benedettini nell’organizzazione del territorio attraverso opere di bonifica, la realizzazione di sistemi idrici, un miglioramento nella conservazione dei frutti delle culture agricole nelle architetture di produzione. Altri saggi esplorano importanti aspetti della questione ambientale, al di fuori del mondo monastico, dall’età medievale fino ai nostri giorni, aprendosi al confronto con tradizioni diverse, ad esempio l’uso dei terrazzamenti in Cina o il richiamo a problemi pressanti quali quelli del rischio idrogeologico ad Algeri o in Italia, che può compromettere quell’armonia composta frutto di equilibrate scelte consapevoli, oggi sempre più minacciata da una crescita disordinata e aggressiva.