Libri di Giulio C. Argan
L'arte moderna 1770-1970-L'arte oltre il Duemila
Giulio C. Argan, Achille Bonito Oliva
Libro
editore: Sansoni
anno edizione: 2002
pagine: 395
Indice del volume: Classico e romantico; La realtà e la coscienza; L'Ottocento in Italia, in Germania, in Inghilterra; Il Modernismo; L'arte come espressione; L'epoca del funzionalismo; La crisi dell'arte come 'scienza europea'; L'arte fino al Duemila; La globalizzazione dell'arte. Alla fine del volume si trova una mappa dei movimenti artistici contemporanei nel Sistema dell'arte e un indice degli artisti, dei movimenti e dei termini.
Borromini
Giulio C. Argan
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2023
pagine: 128
«Il carattere d’apparato funebre che l’architettura del Borromini conserva anche quando è più librata e luminosa e tocca vertici di un acceso misticismo ha un senso quasi morale, di danza macabra, di “memento mori”. È ombra di morte che si proietta su quelle che parevano ritrovata certezza, riconquistata pienezza di vita; ma insieme vuol dire al mondo che la bellezza dell’anima non è sempre conforme alla bellezza della natura; che una possibilità d’elezione è anche fuor delle vie segnate dalla storia e dall’autorità della tradizione; che per giungere alla salvezza bisogna andare contro la corrente. Ma, e la disperata fine dell’artista l’attesta [come è noto, morì suicida], la ribellione anela alla libertà e non la realizza; e forse non è che l’ultimo, brillante e caduco bagliore d’una rivoluzione fallita». Così Giulio Carlo Argan conclude questo denso, illuminante scritto su Francesco Borromini (1559-1667), protagonista in architettura della grande stagione del barocco romano. Un vasto apparato iconografico asseconda lo scritto, illustrando l’opera del grande architetto.
1961. Tempo di continuità
Flaminio Gualdoni, Giulio C. Argan, Guido Ballo
Libro: Copertina morbida
editore: Fondazione Arnaldo Pomodoro
anno edizione: 2014
pagine: 88
"Sin dal 1958-1959, fra Roma e Milano, una compagine variegata di artisti, tutti a diverso titolo fortemente polemici rispetto alle declinazioni ultime e retorizzanti dell'informale, mira a delineare un proprio riconoscibile ubi consistam in seno all'irrompere del nuovo. Tutti loro avvertono l'esigenza di rivendicare uno spazio riconoscibile al proprio operare, dialogante con la vitalità del dibattito circostante ma mai riducibile a costellazione di posizioni individuali, che sarebbero necessariamente fragili. Il loro nume tutelare è Lucio Fontana, ma la sua vocazione ad 'appadrinare' con generosità artisti e situazioni da sola non fa garanzia. Occorre un gruppo consistente e autorevole. Non un manifesto, non un programma comune, non necessariamente una galleria di riferimento, pensano questi artisti. Ma un gruppo sì, quello è essenziale, per garantire una visibilità nitida al proprio orizzonte di ricerca." (Flaminio Gualdoni)
Michelangelo. Ediz. inglese
Giulio C. Argan
Libro: Copertina morbida
editore: Phaidon
anno edizione: 2013
pagine: 388
Metalli. Storia, linguaggio e innovazione in Sardegna
Giulio C. Argan
Libro: Copertina rigida
editore: Ilisso
anno edizione: 2013
pagine: 415
La produzione artigianale di arnesi manuali da taglio, in particolare di quelli ad azione individuale come i coltelli, è una sopravvivenza odierna, più o meno riadattata ai materiali e alle tecniche di fabbricazione attuali, di abilità e di conoscenze antichissime (tra le più antiche nella prospettiva antropopoietica, cioè del primo farsi dell'uomo, nella preistoria che diciamo della pietra), non solo metallurgiche, ma che concernono anche altri tipi di materiali come l'osso, il legno, il corno e altri (come i più preziosi corallo, madreperla, avorio, argento, acciaio damascato), che spesso avevano in passato funzioni e usi anche piuttosto diversi rispetto a quelli di oggi. Si tratta di una sopravvivenza, ma anche, e forse più ancora, di una reviviscenza, dopo una obsolescenza rapida e massiccia durante i decenni '50 e 70 del Novecento. Pure nella nostra Isola, a partire dalla rivoluzione industriale, e soprattutto durante il Novecento, specialmente nella sua seconda metà, le forme di vita, e in particolare le forme di produzione di beni e di servizi, hanno subito una ben nota e spesso straniante mutazione, tale che tutto il plurimillenario passato documentato, a partire almeno da ciò che si dice rivoluzione neolitica, appare sostanzialmente uniforme, rispetto a quest'ultima grande mutazione.
Promozione delle arti, critica delle forme, tutela delle opere. Scritti militanti e rari (1930-1942)
Giulio C. Argan
Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2009
pagine: 268
Il volume raccoglie una selezione della produzione critica di Giulio Carlo Argan degli anni Trenta e primi anni Quaranta intorno a tre nuclei tematici: gli scritti su architettura e urbanistica, gli interventi sull'arte contemporanea e la promozione degli artisti, i testi sui metodi e gli strumenti della storia dell'arte e della tutela (l'insegnamento nella scuola, l'educazione artistica, il restauro, il museo, le esposizioni). Si è voluto in questo modo evidenziare il ruolo svolto dal giovane Argan nel superamento degli stretti confini disciplinari in cui spesso si chiudevano gli storici-filologi dell'arte, intenti prevalentemente all'attribuzione e alla datazione di pitture e sculture del passato. Invece lo studioso torinese, sin dai suoi scritti d'esordio, elabora una lettura formalistica dell'architettura in contrapposizione con le analisi tecniche e tipologiche degli storici-architetti, interviene con scritti di taglio militante sulle più recenti correnti artistiche (dalla presa di posizione sul futurismo, al sostegno al gruppo dei Sei pittori di Torino e poi al gruppo di Corrente), si prodiga per la difesa del patrimonio artistico a ridosso e durante la guerra (collaborando alla stesura della legge di tutela del 1939 e disegnando il progetto fondativo dell'Istituto Centrale del Restauro).
Michelangelo. Ediz. giapponese
Giulio C. Argan, Bruno Contardi
Libro
editore: Giunti Editore
anno edizione: 1998
pagine: 48
La presente edizione è in lingua giapponese ed è dedicata a Michelangelo, con un profilo sull'artista e una nuova interpretazione della sua opera. La perenne attualità di Michelangelo attinge ad un principio di contraddizione risolto nella potenza creativa. L'idea scaturisce dalla pietra grezza, l'amore si sublima nell'eros platonico e in una tormentata religiosità. L'astratta sintesi di un'architettura fatta di pieni e di vuoti ha il suo complemento in un geniale senso analitico del particolare decorativo.