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Libri di Giuseppe Mazzini

Filosofia della musica

Giuseppe Mazzini

Libro: Libro in brossura

editore: La Lepre Edizioni

anno edizione: 2019

pagine: 160

«Giuseppe Mazzini scrive"Filosofia della musica" nel 1836. È molto giovane ma ha già attraversato la fase della Carboneria e ha fondato da poco la Giovine Italia. Deluso dal nuovo re Carlo Alberto, ripara a Londra, dove troverà nuove prospettive di azione e di pensiero. Filosofia della musica nasce in questo periodo. Non è un trattato di filosofia, né di tecnica musicale, pur essendo Mazzini ottimo dilettante, buon suonatore di chitarra ed eccellente cantante. Lo scritto esprime invece l'esigenza di trasformare la musica in quell'arte sociale già adombrata dalla nuova pittura e dalla nuova letteratura. Individua in Gioachino Rossini l'eroe della musica di quegli anni, dedito a riformulare le finalità del teatro musicale. Per Mazzini la capacità di esprimere l'invincibile forza di un destino giusto e fatale è latente nel linguaggio musicale più che in ogni altra tecnica artistica. In questo testo profetico, Rossini rappresenta il compimento di un lungo e travagliato cammino verso la nascita di una musica civile e progressista nei contenuti e nelle forme espressive, che contribuirà a rifondare la nuova Italia attraverso una sintesi delle tradizioni musicali italiana, francese e tedesca. Nel 1836 Verdi e Wagner sono esordienti ancora sconosciuti e Karl Marx uno studente universitario che sogna una sintesi rivoluzionaria tra pensiero e politica. Mazzini, in questa sua visionaria e appassionata profezia, sembra prevedere quelle che, di lì a pochissimi anni, saranno le vere svolte del teatro musicale italiano.» (dalla prefazione di Claudio Strinati).
14,00 13,30

Scritti politici

Giuseppe Mazzini

Libro

editore: UTET

anno edizione: 1972

pagine: 1140

98,00 93,10

La pittura moderna in Italia

Giuseppe Mazzini

Libro

editore: CLUEB

anno edizione: 1993

pagine: XXVI-138

18,00 17,10

15,49 14,72

I canti per gli italiani. Tutte le poesie e gli inni

Goffredo Mameli

Libro: Libro rilegato

editore: Tipheret

anno edizione: 2025

pagine: 128

Dalle prime ballate di conio romantico (La vergine e l'amante; Il giovane crociato), quasi esercitazioni di scuola alle canzoni e ai brani scaturiti dalla vena intimistica e dettati dall'amore sfortunato per Geronima Ferretti (Sogno della vergine, Ballata), oppure riecheggianti sonorità leopardiane (Un'idea); fino ai canti del biennio 1847-48 spesso eseguiti in pubblico e subito dopo circolarono stampati o su fogli volanti o nei giornali di tendenza democratica (Fratelli d'italia, Dio e il popolo, All'armi! All'armi!) tutta la produzione poetica di Goffredo Mameli, raccolta e annotata da Anton Giulio Barrili e la prefazione di Giuseppe Mazzini. Col suo richiamo alla fratellanza degli italiani sulla base di una comune origine storica e culturale Mameli ha costruito una colonna sonora, vera o immaginaria, dell'orgoglio patriottico risorgimentale.
12,00 11,40

Agli italiani. Alcune pagine di Giuseppe Mazzini

Agli italiani. Alcune pagine di Giuseppe Mazzini

Giuseppe Mazzini

Libro: Libro in brossura

editore: All Around

anno edizione: 2017

pagine: 128

“Pei gazzettieri che mercanteggiano accuse e opinioni a beneplacito di monarchie cadaveriche o aristocrazie brulicanti su quei cadaveri; pei miseri, quali essi siano, che, in faccia a un paese schiavo e fremente, non trovano ispirazioni fuorché per dissolvere (…) per gli stolti, che, in una guerra nella quale da un lato stanno palesemente, regolarmente ordinati eserciti, tesori, uffici di polizia, dall’altro tutto, dall’invio d’una lettera fino alla compra di un’arma, è forzatamente segreto, non applicano ai fatti altra dottrina che quella del barbaro: guai a’ vinti!: pei tiepidi, ai quali il terrore di qualche sacrificio da compiersi suggerisce leghe ideali di principi, (…) per gli uomini, prodi di braccio ma fiacchi di mente e d’anima, che nei fatti di Milano, Venezia e Roma, nel 1848 e nel 1849, non hanno saputo imparare che l’Italia non solamente deve, ma può emanciparsi e la condannano a giacersi serva derisa finché ad altri non piaccia esser libero… io non ho che disprezzo o compianto.” Con una Prefazione di Giancarlo Tartaglia.
10,00

Doveri dell'uomo. Pensiero ed azione, Dio e il popolo

Giuseppe Mazzini

Libro: Libro in brossura

editore: Arcadia Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 144

Doveri dell'uomo è un trattato di Giuseppe Mazzini del 1860 di stampo politico-morale con una forte impronta didascalica. Dedicato agli operai italiani e con l'obiettivo dichiarato sin dal principio dall'autore di aiutarli a migliorare congiuntamente la propria condizione materiale e spirituale, Mazzini sottolinea nel testo l'importanza per gli operai e per i cittadini italiani tutti di seguire non tanto dottrine politico-sociali volte alla "semplice" rivendicazione di diritti, quanto di comprendere e introiettare profondamente attraverso l'educazione nazionale collettiva una teoria dei doveri dell'uomo, fondamentale per il progresso e il rinnovamento in senso umanistico della società. Nelpensiero razional-religioso di Mazzini i doveri e i diritti dell'uomo e della classe operaia in particolare sono esplicitamente connessi alla natura umana così come essa è stata voluta dalla Provvidenza divina. L'autore articola quindi nella prima parte del trattato la sua teoria dei doveri, suddividendoli in quelli verso l'Umanità in generale, quelli verso la Patria, verso la famiglia e verso sé stessi; nella seconda parte riflette sulla dannosità parimenti sia delle teorie economiche liberiste sia di quelle marxiste e comuniste nell'ottica di una trasformazione radicale del sistema socio-economico a beneficio della classe operaia, proponendo una“terza via” da seguire,legata all'associazionismo e alla cooperazione operaia e all'amore incontrastato da coltivare nell'educazione pubblica verso la democratica, repubblicana e popolare "Patria Una e Libera”.
16,00 15,20

La Giovine Italia

La Giovine Italia

Giuseppe Mazzini

Libro: Libro in brossura

editore: Historica Edizioni

anno edizione: 2024

La Giovine Italia fu il giornale dell’omonima organizzazione mazziniana che si batté disperatamente, tra gli anni ’30 e ’40 dell’800, per l’unità e l’indipendenza della Nazione italiana. La presente ristampa ci offre l’opportunità di riflettere su quell’esperienza attraverso una raccolta di testi del giornale datata 1902 e curata all’epoca da Mario Menghini (che la definì «una vera rarità bibliografica»), carducciano e studioso profondo del Risorgimento. In queste pagine, tra commenti alla situazione internazionale ed esortazioni all’azione, si respirano i temi portanti e i valori che hanno caratterizzato la biografia di Mazzini, in cui la Giovine Italia fu passaggio fondamentale: esaltazione della gioventù, volontà, eguaglianza, fede, missione, lavoro, Nazione, Europa.
17,00

Giuseppe Mazzini e gli operai. Un messaggio di giustizia sociale in prospettiva europea

Giuseppe Mazzini

Libro: Libro in brossura

editore: Arcadia Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 284

Questa raccolta di scritti di Giuseppe Mazzini ci esorta a riflettere e a mantenere viva tutta una serie di insegnamenti e princìpi che sono rimasti, nonostante il tempo trascorso, terribilmente attuali. Parliamo della lotta per la giustizia sociale, del ruolo fondamentale dell'educazione, del conferimento di una piena dignità alla donna come membro della società e come lavoratrice, del risanamento e miglioramento dello Stato. Come spiega in modo ineccepibile Giorgio Benvenuto nella sua introduzione: «L'ammaestramento sociale mazziniano che, come filo rosso, ha percorso le vicende di grandi laici, da Saffi a Bertani, da Costa a Prampolini, da Salvemini a Ghisleri, da Nenni a Carlo e Nello Rosselli, ci viene restituito con questa antologia nel pathos e nella chiarezza ideale di un programma da completare per una Repubblica repubblicana».
18,00 17,10

Doveri dell'uomo

Doveri dell'uomo

Giuseppe Mazzini

Libro: Libro in brossura

editore: Pedrini

anno edizione: 2024

pagine: 136

Pubblicare nel 150° della morte, i Doveri dell’uomo di Mazzini, curato da Pier Franco Quaglieni e con un inedito di Renzo De Felice sui rapporti tra Mazzini, Marx e il socialismo, rappresenta una scelta precisa. Offrire l’occasione per una riflessione sui doveri che Mazzini vedeva come premessa indispensabile per la realizzazione dei diritti. Questo messaggio di alto valore civile e morale di Mazzini appare molto attuale in un’epoca in cui i doveri sono quasi scomparsi e i diritti sembrano essere l’unica priorità. I doveri mazziniani implicano i valori della Patria e della famiglia, della solidarietà tra gli uomini, della dignità del lavoro, di un’idea di Europa anche oggi molto importante. Il libro di Mazzini fu durante e dopo il Risorgimento uno degli strumenti per “fare gli Italiani”, come diceva Massimo d’Azeglio, insieme al Cuore di De Amicis. Si tratta di un libro che dovrebbe tornare ad essere una lettura importante in tutte le scuole italiane, una lettura che nasce nell’Ottocento, ma guarda al presente e al futuro.
15,00

Dell'Unità italiana e altri scritti politici

Giuseppe Mazzini

Libro: Libro in brossura

editore: Nda Press

anno edizione: 2024

pagine: 168

I temi dell'Italia unita e indipendente e dell'aspirazione rivoluzionaria alla libertà e all'uguaglianza sono i fili conduttori che legano gli scritti politici proposti in questo volume. Proprio "Dell'unità italiana" si intitola il primo saggio della raccolta, nel quale Mazzini muove una radicale critica al federalismo, illustrando i motivi per cui l'Italia doveva "costituirsi repubblicana, una e indivisibile". Una riflessione oggi più che mai attuale, che smonta il mito federalista e afferma con forza la necessità di uno stato italiano forte e solidale. Seguono gli scritti "D'alcune cause che impedirono finora lo sviluppo della libertà in Italia", "istruzione generale per gli affratellati nella Giovine Italia" e infine il saggio "Interessi e principi".
13,00 12,35

Fede e avvenire

Giuseppe Mazzini

Libro: Libro rilegato

editore: Bonanno

anno edizione: 2023

pagine: 96

Fede e Avvenire è un proclama che deve raccogliere e restituire fiducia alle forze disperse e scoraggiate della galassia dei dissidenti ostili all’assolutismo, insorti in ogni angolo di Europa per cause diverse, spesso perseguitati e sparsi dall’esilio anche oltre l’Atlantico, e deve convincere o convertire persone integrate nei regimi, al potere, persone che tra insoddisfazioni personali, dubbi etici e incertezze sul futuro, pure con attenzione lo leggeranno. Estranei al progetto di Mazzini sono sia i fondamentalisti giacobini che i moderati e i “centristi” del tempo, simpatizzanti per il Juste-Milieu francese o per il liberalismo costituzionale. Mazzini li accusa di essere prigionieri di attendismi, legalitarismi e ricerche di compromesso paralizzanti, e di aver per questo seguito una strategia perdente che ha prodotto sfiducia e rassegnazione nell’opinione pubblica; per indicare la strategia dei suoi avversari adopera polemicamente lo stesso epiteto, “la commedia dei quindici anni”, utilizzato dai filoborbonici. Ai suoi interlocutori Mazzini, secondo una convinzione già espressa sulle pagine della giovine Italia, propone una nuova, unificante ed esaltante identità politica e religiosa di pionieri di una nuova epoca, in cui a fianco della libertà e dell’uguaglianza, il principio fondamentale regolatore dei rapporti sociali non sarà più il principio di fratellanza bensì quello di umanità.
10,00 9,50

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