Libri di Giuseppe Varchetta
La solidarietà organizzativa
Giuseppe Varchetta
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini Next
anno edizione: 2021
pagine: 224
Questa edizione del saggio "La solidarietà organizzativa" – aggiornata da una prefazione scritta per l'occasione – ha lo scopo di esporre, a beneficio di tutti ma in particolare delle giovani generazioni, i temi della solidarietà organizzativa e umana, che la pandemia ha avuto il ruolo, per una volta positivo, di richiamare dai loro percorsi carsici.
Un andare pensando. Primo Levi e la «zona grigia»
Giuseppe Varchetta
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 153
La ricerca presentata si fonda sull’ipotesi che Primo Levi fin dalle prime pagine di “Se questo è un uomo” abbia sempre avvertito la dicotomia “vittime-carnefici” come una semplificazione eccessiva per una comprensione autentica dell’infamia del Lager. Il costrutto della “zona grigia” è presente, secondo l’autore, in tutto il processo testimoniale e creativo di Levi. Attraverso una riflessione connessa consapevolmente alla epistemologia della complessità ed emotivamente a una elaborazione del suo Io, la “zona grigia” si è definita sempre più, fino alla categorizzazione ne I sommersi e i salvati e al pervenire a una visione a “tre” della fenomenologia concentrazionaria: i carnefici, le vittime e coloro che tra le vittime (i “salvati”) sono stati toccati da questa esperienza. L’autore, in relazione a una lunga carriera professionale, propone “ascoltando” Levi che le esperienze del Lager possano avere, anche se ovviamente con esiti meno terribili, una mimesi in uno “stabilimento industriale”, indicando una estensione del costrutto della “zona grigia” nell’esperienza organizzativa contemporanea. Prefazione di Marco Belpoliti. Postfazione di Edith Bruck.
Sguardi d'amore. Coppie per l'arte
Giuseppe Varchetta
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 128
L’arte contemporanea espone frequentemente i suoi fruitori a sentimenti di “perdita di senso” e impone la elaborazione di un significato, un ex post capace di porgere la costruzione di una possibile comprensione a partire da esperienze, percepite spesso come inattese o addirittura ambivalenti. Accostarsi all’arte contemporanea può talvolta costituire un’esperienza rinviante ad una percezione diretta, personale, del mistero, quale nota caratterizzante di tutte le vicende umane. Il mistero impone un uscire dall’area del controllo, come condizione per arrivare ad una costruzione di significato condivisibile con gli altri. Immersi in tale saturazione di soggettività, i fruitori dell’arte del nostro tempo possono trovare nella coppia – sia quella preservata dal tempo, sia quella costruita dall’osservazione libera della macchina fotografica – una risorsa sentimentale di aiuto nel cogliere e nel preservare l’incantata fragilità degli esseri umani, posti di fronte al mistero dell’arte contemporanea e alla fatica del compito interpretativo. Le immagini del libro colgono una sequenza di “sguardi d’amore”, sguardi di coppia, nei confronti dell’arte contemporanea, un invito ad un viaggio immaginario negli spazi espositivi del nostro tempo, che le pagine di Anna Ferruta e Giuseppe Civitarese, psicanalisti militanti, hanno commentato con lucida empatia.
L'approccio socioanalitico allo sviluppo delle organizzazioni
Anna Maria Bertolotti, Dario Forti, Giuseppe Varchetta
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1990
pagine: 148
La valutazione riconoscente. La valutazione della formazione nelle organizzazioni contemporanee
Giuseppe Varchetta, Andrea Fontana
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2005
pagine: 157
La valutazione è l'atto principale con cui gli individui attribuiscono valore alle cose; orientano le loro esperienze di apprendimento, prendono decisioni per cambiare. Ma cosa accade della valutazione in una società che cambia, imprevedibile e rischiosa come la nostra? Quali nuovi strumenti adoperare per migliorare la valutazione dell'apprendimento delle donne e degli uomini che lavorano nelle organizzazioni?
Liste. Storie dall'organizzazione
Giuseppe Varchetta
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2005
pagine: 173
Tredici storie come tessere di mosaico di vita organizzativa e privata che, ricomposte, costituiscono un quadro su speranze, tensioni, incertezze, riflessioni sul lavoro in azienda e la capacità di sopravvivere al proprio ruolo. Attraverso questa testimonianza narrativa, l'autore racconta l'azienda e i suoi uomini sotto un nuovo profilo, che permette di far emergere aspetti finora trascurati della vita all'interno del mondo del lavoro: psicologici, culturali, emotivi, organizzativi.
Il management dell'unicità. Organizzazione, evoluzione, formazione
Telmo Pievani, Giuseppe Varchetta
Libro
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 1999
pagine: 237
Cronaca della formazione manageriale in Italia: 1946-1996. Retablo
Ugo Morelli, Giuseppe Varchetta
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1998
pagine: 192
L'esperienza organizzativa contemporanea è caratterizzata - tra l'altro - da una sottolineatura della formazione manageriale come variabile critica di successo sia a livello individuale che aziendale e del nostro intero sistema di sviluppo. L'interesse attuale per la formazione manageriale ha cessato di essere sottoposto a continue fluttuazioni e anche nel nostro contesto socio-economico la formazione manageriale è ora interpretata come un sapere specifico, con una propria identità di insegnamento e di ricerca.
Emergenze organizzative. Testi e storie
Giuseppe Varchetta
Libro
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 1997
pagine: 150
Ascoltando Primo Levi. Organizzazione, narrazione, etica
Giuseppe Varchetta
Libro
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 1991
Nuovi schermi di formazione. I grandi temi del management attraverso il cinema
Dario D'Incerti, Massimiliano Santoro, Giuseppe Varchetta
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2007
pagine: 364
Formazione, apprendimento, cinema: attorno a questi elementi si sviluppa un volume che vuol essere al tempo stesso un manuale pratico per il formatore e un punto di riferimento per chiunque si occupi di risorse umane e voglia ritrovare i concetti chiave del proprio lavoro nei grandi film. Rivisto, aggiornato e ampliato rispetto all'edizione precedente, alla luce delle nuove esigenze formative e strategiche delle organizzazioni, il testo contiene 150 voci per 40 grandi temi, trattati e analizzati attraverso più di 600 film dei quali sono proposti i brani più idonei per un uso formativo. Da benessere a sicurezza, da coaching a sistema premiante, da coevoluzione a responsabilità, l'abc del comportamento organizzativo viene riletto attraverso alcuni capolavori cinematografici e lungometraggi recenti: Apocalypse now, Chocolat, Il mestiere delle armi, Million dollar baby, II Gladiatore, Otto e mezzo, Quarto potere, II posto delle fragole, Tutto su mia madre. Il volume è corredato da ampi apparati bibliografici e filmografici, da note etimologiche e mappe di riferimento che permettono di orientarsi velocemente tra le voci trattate e i film proposti.
L'ambiguità organizzativa
Giuseppe Varchetta
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2007
pagine: 180
L'esperienza organizzativa contemporanea, in sintonia con le perturbazioni del nostro tempo, si confronta con il declino del paradigma fordista e con la necessità di una messa a fuoco di una nuova prospettiva, capace di dare un'evoluzione alle pratiche di gestione. La caduta della prevedibilità, l'obsolescenza tecnologica, il mutamento culturale, rendono la ricerca di una qualche stabilità un compito non rifiutabile e, insieme, un risultato spesso precario. L'insieme di tali sfide viene ricondotto alla responsabilità degli attori organizzativi, testimoni quotidiani della soggettivizzazione diffusa delle pratiche organizzative. Le vicende organizzative registrano due tendenze interconnesse: un crescente divario tra la difficoltà dei compiti da affrontare e la qualità del patrimonio di competenze emozionali agite; una progressiva privazione di senso, nella quale il lavoro rischia di essere ridotto a una esclusiva valenza performativa. Sembra difettare una educazione sentimentale all'altezza della sfida dei tempi, capace di coniugare le domande molteplici di una temporalità che esige maggiore esposizione nel ricercare traguardi fino a qualche anno fa impensabili. La ricerca propone la prospettiva di un'educazione sentimentale individuale e collettiva, nella convinzione che occorra un'immersione prolungata nel tumulto dell'esperienza organizzativa contemporanea; un'esperienza più attenta alla necessità di un'esposizione totale alle voci del mondo che quotidianamente incontriamo.