Libri di J. François Lyotard
Lezioni sull'analitica del sublime
J. François Lyotard
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 328
Nate dall’esigenza di ridefinire lo statuto della filosofia e di confrontarsi con le estetiche contemporanee, le Lezioni sull’Analitica del sublime rappresentano forse l’ideale conclusione del pensiero di Lyotard. In esse e nel confronto con Kant egli tenta infatti di ritrarre tanto la finitudine della ragione quanto il suo “altro”, cercando nell’estetico e nel sublime il sentimento del dissidio del pensiero con se stesso. Ciò che ne nasce è un confronto propriamente filosofico con la critica kantiana, che sa offrire una nuova prospettiva sia sulla terza Critica sia su Lyotard. Un manifesto di modernità ancora sotterraneo, che va riletto almeno come contraltare delle rivendicazioni che la nostra Durcharbeitung del moderno (e della filosofia) non smette di avanzare.
Discorso e figura
J. François Lyotard
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2007
pagine: 522
"Discours, figure" è considerato il testo fondamentale dell'intero percorso filosofico di Jean-Frangois Lyotard. A partire dalle posizioni di Merleau-Ponty, e in particolare dal concetto di chiasma, l'intreccio fecondo tra discorso e raffigurazione, Lyotard propone un percorso che conduce verso una decostruzione della fenomenologia a opera del desiderio radicato nell'inconscio e nell'Es. Fondamentale, per Lyotard, nella costruzione/decostruzione dei discorsi, è l'apporto delle arti contemporanee, le quali compongono lo "spazio figurale", inteso come una dinamica energetica che trasgredisce i codici abituali della lettura delle immagini, come ad esempio nei quadri di Klee, Cézanne o Pollock.
Rudimenti pagani. Genere dissertativo
J. François Lyotard
Libro
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 1993
pagine: 192
L'inumano. Divagazioni sul tempo
J. François Lyotard
Libro
editore: Lanfranchi
anno edizione: 2001
pagine: 260
Divagazioni destinate ad un vasto pubblico. Brevi saggi tesi a sviluppare e rilanciare verso confini inediti l'idea di post-moderno. Esperimenti di scrittura in cerca di un pensiero all'altezza dell'odierno sviluppo disumano, che non si osa più chiamare progresso. Immagini nitide e disincantate della scomparsa di un' alternativa umana, politica e filosofica a questo processo inesorabile di disumanizzazione dell'umanità. Ma anche testimonianza di una resistenza ancora possibile fondata su un'altra disumanità capace di ridisegnare i confini di ogni umanità a venire. Questioni decisive di quest'altra disumanità, che alberga in noi fin dall'infanzia, sono il tempo, la memoria, la materia e le arti della vista, del suono e del pensiero che ne preservano la verità paradossale.
L'entusiasmo. La critica kantiana della storia
J. François Lyotard
Libro
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2005
pagine: 90
La fenomenologia
J. François Lyotard
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 109
La fenomenologia di Jean-François Lyotard non è solo il primo lavoro di ampio respiro di uno dei filosofi più importanti della vague post-strutturalista francese, ma è anche una coerente interpretazione critica del pensiero di Husserl. Collocandosi sulla scia di Maurice Merleau-Ponty, di cui fu allievo, Lyotard si inserisce nella ripresa degli studi fenomenologici che segnarono gli anni cinquanta a partire dalla pubblicazione della Crisi delle scienze europee e dei primi inediti husserliani. Il filosofo francese, seguendo lo svolgersi dell'opera di Husserl, intreccia una rete di rimandi filosofici e culturali che mostrano la ricchezza della prospettiva fenomenologica nel pensiero del XX secolo. Mettendo in luce le maggiori implicazioni metodologiche, Lyotard effettua una prima ricognizione critica della fenomenologia, soprattutto nel suo confronto con le scienze umane e il marxismo.
Istruzioni pagane
J. François Lyotard
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
pagine: 75
Un dialogo letterario e tutto politico, dalla penna di uno dei massimi filosofi contemporanei. Jean-François Lyotard mette in scena il confronto tra un anonimo parigino e un dissidente sovietico (siamo alla metà degli anni Settanta). La Francia si prepara alle elezioni amministrative e l'appuntamento con le urne è occasione per un confronto senza tempo con il valore della rappresentanza. Quale rapporto c'è tra i cittadini e i detentori del potere? Quali possibilità ha in Francia l'azione dei progressisti e in Urss quella dei dissidenti? Queste domande sono spunto per una riflessione sul mondo classico. La storia delle origini della democrazia, le narrazioni mitologiche, aiutano a chiarire la posta sempre in gioco nel campo politico e le tesi quanto mai attuali del grande teorico della postmodernità. In questo libro si affaccia la posizione politica di Lyotard: un'azione meno apertamente conflittuale può produrre più vantaggi e risultati più duraturi nel continuo e necessario confronto tra governanti e governati. Questo libro dà finalmente l'occasione al lettore italiano di confrontarsi con un testo che viene da un preciso momento storico, ma senza date di scadenza e denso di una comprensione profonda dei meccanismi del potere politico.
Perché la filosofia è necessaria
J. François Lyotard
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2013
pagine: XV-77
Perché filosofare? Che motivo c'è di tornare sempre a infilarsi negli iati del senso, e ogni volta con un rinnovato candore che sarà giudicato infantile? Insomma, perché la filosofia è necessaria? Perché c'è il desiderio, perché c'è dell'assenza nella presenza, e anche perché esiste l'alienazione, la perdita di ciò che si credeva acquisito e la scissione tra il fatto e il fare, tra il detto e il dire; infine, perché non possiamo sfuggire a questo: testimoniare la presenza di una mancanza attraverso la nostra parola. In realtà, come non filosofare? Lineare e brillante, il corso introduttivo alla filosofia che Lyotard tenne alla Sorbona nel 1964, rimasto finora inedito, costituisce un raro esempio di limpidezza pedagogica e, al tempo stesso, di profondità filosofica.
La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere
J. François Lyotard
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2014
pagine: 128
Uscito nel 1979, il libro di Lyotard si è imposto fin da subito, e non solo nel dibattito filosofico, come un testo di riferimento. In questo libro l'autore, con radicalità, chiude i conti con la tradizione storico-filosofica del pensiero classico. Una tradizione che aveva segnato con forza, nel bene e nel male, la storia del Novecento. Non più quindi sistemi filosofici e grandi narrazioni basate sull'eredità dell'Illuminismo e sui grandi sistemi emancipativi, in primo luogo l'hegelismo e il marxismo, ma comprensione piena e accettazione di un nuovo modello di pensiero che identifica una nuova idea di modernità, basata essenzialmente sulla rottura netta con il passato: il "postmodernismo" per l'appunto. Questa espressione del filosofo francese fu immediatamente usatissima in tutto il dibattito culturale. Nel cambiamento epocale di paradigma Lyotard identifica un fattore centrale di trasformazione: il sorgere e il mutare di senso dell'apparato di pensiero tecnoscientifico, e con esso l'avanzare impetuoso delle nuove tecnologie, in grado di diventare vere e proprie protesi di linguaggio, cioè modi del pensiero dalla struttura innovativa. Lyotard non intendeva solo valorizzare la tecnoscienza, ma anche, e soprattutto, dare pari dignità a tutti i linguaggi, senza più porre una modalità di pensiero come "superiore" alle altre.
La peinture comme dispositif libidinal
J. François Lyotard
Libro: Copertina morbida
editore: Guaraldi
anno edizione: 2014
pagine: 76
Il primo teorico del Postmoderrno interroga il senso del dipingere: tra Freud e Marx, Benveniste e Deleuze, una riflessione sull'energia trasformatrice dell'Eros. Con analisi che vanno dall'arte classica (Piero della Francesca, Francesco di Giorgio, Ambrogio Lorenzetti, Apocalisse di S. Severo) alla moderna (Cézanne, Delaunay, Klee).
Rapsodia estetica
J. François Lyotard
Libro
editore: Guerini Scientifica
anno edizione: 2015
pagine: 148
Diderot e il demone dell'arte
Roland Barthes, Sergej M. Ejzenstejn, J. François Lyotard
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 245
L'orizzonte della riflessione estetica di Diderot, con particolare riferimento alle arti della rappresentazione, al teatro e alla pittura, è stato oggetto nella seconda metà del Novecento di una serie di letture critiche che hanno colto nell'opera del grande enciclopedista uno snodo decisivo per la formazione di uno sguardo estetico della modernità, capace di dialogare con le istanze contemporanee che attraversano gli studi di cultura visuale, le svolte metodologiche della storia e della critica d'arte novecentesche (Fried, Marin. Arasse), la riflessione sulla rappresentazione teatrale e sul ruolo dell'attore (Szondi, Barthes, Ejzenstejn) così come l'interrogazione nei confronti del soggetto e del linguaggio rivolta dal pensiero filosofico contemporaneo (Lyotard, Lacoue-Labarthe). Dall'incontro fra il Novecento e Diderot, qui ricostruito attraverso una selezione di saggi per lo più inediti in italiano, emerge l'immagine di un pensatore al tempo stesso a noi prossimo e distante, capace di parlare alla contemporaneità con forza attraverso la polifonia della sua scrittura, l'apertura alle differenze e alla molteplicità dei saperi e dei discorsi che rendono i suoi testi degli organismi ibridi, dei mostri testuali capaci di dare voce alla "parola degli altri" (Starobinski), come di intercettare e catturare nelle maglie della scrittura le immagini del suo tempo, mettendo in opera un esercizio dello sguardo che lavora negli interstizi fra il visibile e il dicibile.