Libri di James Baldwin
Questo mondo non è più bianco
James Baldwin
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 224
I saggi di James Baldwin sulla vita ad Harlem, sulla letteratura di protesta, sul cinema, sugli afroamericani all'estero hanno oggi la stessa forza di quando sono stati scritti durante gli anni quaranta e i primi anni cinquanta, quando Baldwin aveva più o meno vent'anni. Dopo che “I am not your negro”, documentario di Raoul Peck candidato agli Oscar 2017 e ispirato a un manoscritto incompleto dello scrittore, ha riportato l'attenzione su Baldwin, “Questo mondo non è più bianco” serve da preziosa introduzione alla sua vita e alla sua opera. I saggi qui raccolti catturano un'immagine della vita nera e del pensiero nero all'alba del movimento per i diritti civili, che vediamo farsi più forte attraverso le parole di uno dei saggisti più trascinanti e dei maggiori intellettuali dell'epoca. Baldwin, le cui osservazioni si sono spesso rivelate quasi profetiche, è anche uno dei pochi scrittori del tempo ad affrontare la questione della razza con una miscela esplosiva di sdegno per la violenza fisica e politica contro i cittadini neri e di misurata empatia verso i loro oppressori, una combinazione che servì a risvegliare la coscienza di molti lettori bianchi, ciechi di fronte alle ingiustizie perpetrate sotto il loro naso, e che attirò a Baldwin plauso e disapprovazione in egual misura. Bompiani riporta in libreria, nella traduzione di Vincenzo Mantovani, la raccolta di saggi che ha consacrato Baldwin come una delle voci più potenti della critica sociale e che offre insieme uno spaccato dell'America nera e un ritratto intimo di Baldwin alla ricerca della sua identità come artista, come uomo nero e come americano.
Un altro mondo
James Baldwin
Libro: Copertina morbida
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2019
pagine: 458
È sera nel Greenwich Village e Rufus Scott, batterista jazz nero, si aggira da giorni senza meta e senza scopo per le strade di New York, una città feroce divisa in due da un fiume: da una parte i neri di Harlem, dall'altra i bianchi, ricchi o poveri che siano. Abbandonato da tutti e separato da Leona, la donna bianca che ama, si arrende all'ostilità che sente intorno a sé, lanciandosi da un ponte nelle acque gelate di novembre, incapace di sostenere il peso del giudizio e delle aspettative degli altri. Nessuno dei personaggi intorno a Rufus, legati a lui da amicizia o da amore, riuscirà a salvarlo dal suo destino, non ci riesce Vivaldo, l'amico irlandese che sogna di diventare scrittore, non ci riescono Cass e Richard con la loro apparente quiete famigliare, non ci riesce Eric che lo ha molto amato, non ci riesce Ida, la sorella che più di chiunque altro può capire la fatica di essere neri alla metà degli anni Cinquanta. In una New York lacerata dalla segregazione razziale un superlativo James Baldwin mette in scena la tragedia degli affetti, di un amore che non salva, di una fiducia che si scopre essere sempre mal riposta, di una coscienza che inganna prima di tutto se stessa.
La stanza di Giovanni
James Baldwin
Libro: Libro in brossura
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2017
pagine: 221
David, un giovane newyorkese in fuga da se stesso, è approdato a Parigi nel tentativo di affrancarsi dalla propria educazione, e dalla vita da ragazzo perbene che sembra essergli stata cucita addosso. Mentre la sua fidanzata, Hella, è in Spagna per riflettere sul futuro della loro storia, in un bar David conosce Giovanni, impertinente e luminoso, e ne rimane irrimediabilmente attratto. E dal loro incontro, dal primo momento in cui entra nella sua stanza, piccola e disordinata, saprà di essere perduto, che né la vergogna né la paura riusciranno a riportarlo a casa. Diviso tra Hella che incarna il desiderio di normalità, il sogno di una tranquilla vita americana, e Giovanni che invece è forza, cuore e istinto, David attraversa le strade di Parigi, vede i colori e le stagioni passare, sente passioni e bisogni taciuti riemergere e chiedere il conto. La difesa della propria identità implica sempre una lotta dolorosa, e così è anche per David, solo che la sua debolezza e la sua indecisione faranno soffrire tutti coloro che lo amano e che lui stesso ama. Come ha dichiarato lo stesso Baldwin in un'intervista del 1984: "La stanza di Giovanni parla di quello che succede se hai paura di amare". Prefazione di Colm Tibin.
Se la strada potesse parlare
James Baldwin
Libro: Libro in brossura
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2018
pagine: 192
In "Se la strada potesse parlare" James Baldwin ci racconta una struggente storia d'amore in un mondo fatto di dolore e ingiustizia. Attraverso gli occhi di Tish, una diciannovenne bella e innamorata, conosciamo Fonny, il giovane scultore da cui aspetta un figlio. I due sono cresciuti insieme, nello stesso quartiere, insieme hanno giocato, si sono rincorsi, hanno fatto l'amore ridendo e riso facendo l'amore. Il racconto mescola romanticismo e tristezza. Tish e Fonny avevano programmato di sposarsi ma Fonny viene accusato ingiustamente di aver stuprato una donna portoricana. Unico nero in un confronto all'americana, viene riconosciuto colpevole e incarcerato. Fonny è innocente eppure spetta a lui e alla sua famiglia dimostrare - "e pagare per dimostrare" - la sua innocenza. Tish tenta con ogni mezzo di sostenere l'uomo che ama mentre la gravidanza diventa sempre più visibile. Come il blues - dolce, malinconico e pieno di verità - questo libro ci colpisce, prima di tutto, emotivamente. Ci sono la rabbia e il dolore, ma sopra ogni altro sentimento a dominare è l'amore - l'amore potente di una donna per il suo uomo e l'amore avvolgente di una famiglia disposta a tutto, fino all'estremo sacrificio. Da "Se la strada potesse parlare" è stato tratto l'omonimo film di Barry Jenkins, regista premio Oscar per "Moonlight". Postfazione di Joyce Carol Oates.
Old Greek stories
James Baldwin
Libro: Copertina morbida
editore: StreetLib
anno edizione: 2018
Età di lettura: da 9 anni.
Stamattina stasera troppo presto
James Baldwin
Libro: Libro in brossura
editore: Racconti
anno edizione: 2016
pagine: 281
Parigi, una vigilia. Un attore americano - bellissima moglie svedese, un figlio che saluta con «bonsoir» e un amico regista a cui deve il successo - sta per vivere la sua ultima serata in terra straniera. Si tratterebbe della fine di un esilio, della strada verso casa; ma non è così. Per un nero americano il momento del ritorno è sempre mancato. E stamattina stasera troppo presto, come l'ora di chi nasce espatriato. E una lunga e agitata notte di incubi. La nostalgia irrisolta di un uomo a cui hanno negato le radici. Col suo percorso biografico, negli otto blues della raccolta, James Baldwin rivive e dischiude momenti dell'intero spirito nero americano. Senza patria e senza padre nell'infanzia passata fra i vicoli e le scale antincendio di Harlem. Solo contro il peccato e la minaccia della pena di fronte ai sermoni e lo spettacolo estatico dei gospel. Disadattato e frustrato contro i pregiudizi dei razzisti, dei buonisti alla zio Tom, dei neri disillusi e abbandonati a loro stessi fra le strade e i punti esclamativi di Manhattan. Commosso sulle note di un fratello - di ogni fratello - che ha gettato la vita per inseguire Charlie Parker. Nella lotta per l'identità di una coscienza, quella nera, da sempre lacerata, la discesa fino all'inconscio appare come l'unica salvezza contro l'ossessione del colore e la paura per la propria vita. Così Baldwin si fa universale: bianco e nero, saggista e narratore, moralista e libertino. Scava nell'anima fino al peccato originale in cui è svelata, come un fuoco, la più gratuita delle brutalità dell'uomo contro il corpo dell'uomo.
James Baldwin. Steve Schapiro. The fire next time. Ediz. inglese
James Baldwin
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2017
pagine: 272
L’edizione con stampa in rilievo del volume The Fire Next Time di James Baldwin, con fotografie di Steve Schapiro.
Congo Square
James Baldwin
Libro: Copertina morbida
editore: Playground
anno edizione: 2017
pagine: 83
In questo saggio autobiografico, contenuto in "The devil finds work" (1976) James Baldwin affronta e mette in relazione i principali temi che attraversano la sua opera: il valore e l'importanza dell'eccezione, del diverso, e il suo eterno conflitto con la norma; il senso dell'essere nero nella storia e nel presente degli Stati Uniti. Prendendo spunto dai suoi iniziali incontri con il cinema (e anche con la letteratura), grazie a Orilla Miller, una coraggiosa maestra, l'autore collega con lucidità realtà e immaginario, spiegando come il secondo spesso manchi di cogliere la prima, perché assume la forma di uno specchio orientato se non proprio deformante. La voce del cinema americano è quella dei privilegiati, mentre Baldwin affida alla propria scrittura il compito di ricordare gli ultimi e gli oppressi. E come annota nella sua prefazione il giovane scrittore francese Édouard Louis "nella cultura è compresa una violenza intrinseca", a meno che, come nelle opere di Baldwin, la si definisca in opposizione alla cultura dominante. Introduzione di Édouard Louis.
Nothing personal
Richard Avedon, James Baldwin
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2017
pagine: 120
Nel 1964, Richard Avedon, allora il più famoso fotografo di moda esistente, e James Baldwin, celebre autore afro-americano, realizzarono insieme un cocente ritratto degli Stati Uniti intitolato Nothing Personal. Questo grande classico dell’era “madmeniana”, oggetto di accese discussioni, esplora le contraddizioni e le avversità insite nell’esperienza americana, tematiche che risultano particolarmente attuali nell’epoca di Donald Trump. I soggetti ritratti da Avedon sono variegati: intellettuali, politici, uomini nati in schiavitù, novelli sposi, signore dell’alta borghesia, artisti, e attivisti per i diritti civili, tutti immortalati secondo lo stile grafico e formale, accompagnato da abbondanti ritagli, e la tecnica in bianco e nero che contraddistinguono il lavoro del fotografo. La forza che scaturisce dalle pagine del volume è data anche dall’accostamento di immagini contrastanti, per esempio l’intellettuale Allen Ginsberg, ebreo e omosessuale, posto a fianco del partito nazista americano. Dopo i ritratti strazianti degli internati di un manicomio, che possiamo considerare fotografie documentarie presentate con il tipico stile granuloso, il libro si chiude con una punta di speranza raffigurando bambini e famiglie sulle spiagge californiane. Ad accompagnare le immagini troviamo quattro saggi di Baldwin, un vero flusso di coscienza volto a criticare una società che l’autore reputa ingiusta, alienante, controversa e in preda a una profonda crisi esistenziale. In un passaggio dai toni intimi e puntuali Baldwin racconta di essere stato vittima di molestie razziali da parte di un poliziotto per le strade di New York. Grazie al design di Marvi Israel, Nothing Personal è anche un oggetto d’arte. Un libro “gigante” custodito in un cofanetto bianco, con un layout efficace e minimalista capace di rivoluzionare il concetto di “packaging” dei libri fotografici. Una riproduzione fedele dell’originale, da tempo fuori stampa, realizzato in collaborazione con la Fondazione Richard Avedon. Il booklet di 56 pagine che correda il volume presenta immagini che mostrano Avedon all’opera, lettere ed ephemera, e un saggio redatto da Hilton Als, vincitore del Premio Pulitzer, ed esperto degli scritti di James Balwin.
Dimmi da quanto è partito il treno
James Baldwin
Libro: Libro in brossura
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2025
pagine: 432
"Dimmi da quanto è partito il treno" di James Baldwin, un romanzo intenso e introspettivo. Il protagonista, Leo Proudhammer, è un attore afroamericano di successo che, a 39 anni, viene colpito da un attacco cardiaco. Immobilizzato dalla malattia, si ritrova in un viaggio mentale che mescola passato e presente, portando alla luce ricordi, traumi e scoperte profonde. Rivive le difficoltà della sua infanzia, la sua identità sessuale complessa, il legame con Barbara (bianca) e Christopher (nero), e il suo percorso tra orgoglio, paura, vendetta e saggezza. Il romanzo esplora il tema della ribellione, dell'identità e delle relazioni umane con la prosa potente e musicale tipica di Baldwin.
James Baldwin. Steve Schapiro. The fire next time. Ediz. inglese
James Baldwin
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2019
pagine: 276
Pubblicato per la prima volta nel 1963, The Fire Next Time di James Baldwin colpì dritto al cuore della cosiddetta “questione nera”. Straordinario per la sua narrazione magistrale, così come per il resoconto intimo e sincero che ripercorre l’esperienza della popolazione di colore degli Stati Uniti, il libro è considerato una delle più appassionanti e autorevoli indagini sui rapporti interrazziali negli anni ’60, in cui le tematiche di amore, fede e famiglia si intrecciano fino a sferrare un attacco diretto all’ipocrisia del “paese della libertà”. La prosa di James Baldwin è ora riproposta in tutta la sua ricchezza, crudezza ed efficacia, accompagnata da oltre 100 fotografie di Steve Schapiro, che accompagnò Baldwin durante i suoi viaggi nel sud degli Stati Uniti per la rivista Life. Il loro incontro introdusse Schapiro nel vivo del movimento, offrendogli la possibilità di scattare immagini insostituibili, spesso iconiche, immortalando i leader della lotta per i diritti civili – tra cui Martin Luther King Jr., Rosa Parks, Fred Shuttlesworth e Jerome Smith – ed eventi cruciali come la Marcia su Washington e la Marcia di Selma. Il volume include storie sul campo di Schapiro, una prefazione di John Lewis, leggenda dei diritti civili e membro del Congresso degli Stati Uniti, didascalie di Marcia Davis del Washington Post e un saggio di Gloria Baldwin Karefa-Smart, che si trovava con suo fratello James in Sierra Leone quando lui iniziò a lavorare al libro. Ne risulta una testimonianza visiva e testuale senza paragoni di una delle lotte più importanti e travagliate della storia americana.
Una strada senza nome
James Baldwin
Libro: Copertina morbida
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2021
pagine: 204
"Una strada senza nome", è un'opera a parte nel percorso letterario di James Baldwin. Scritto dal 1967 al 1971 ci riconduce all'infanzia dell'autore ad Harlem e ai cruciali avvenimenti della fine degli anni Sessanta, per testimoniare e denunciare le violenze e le ingiustizie generate dall'odio razziale.