Libri di Jean Lorrain
Hypnos. Rivista di letteratura weird e fantastica. Volume Vol. 10
Erckmann-Chatrian, Jean Lorrain, Claude Seignolle, Claude Lalumière
Libro
editore: Edizioni Hypnos
anno edizione: 2019
pagine: 118
Un numero del tutto speciale per festeggiare la decima pubblicazione della rivista, interamente al fantastico francese, con racconti di Erckmann-Chatrian, Jean Lorrain, Claude Seignolle e Claude Lalumière. Per la parte saggistica un ampio excersus sul fantastico francese viene presentato da Cesare Buttaboni, che ne ripercorre le tappe fondamentali, mentre Tarek Bouaziz ci introduce al mondo di uno degli scrittori più interessanti della letteratura algerina contemporanea, Rachid Boudjedra. A chiudere il numero la seconda parte della Strana storia dell’Arte, di Ivo Torello, che ci conduce nelle spire dell’ammaliante Medusa.
Colloquio sentimentale e altre prose inedite
Jean Lorrain
Libro: Copertina morbida
editore: Via del Vento
anno edizione: 2019
pagine: 39
I tre racconti qui proposti, inediti in Italia, fanno parte della raccolta "La scuola delle vecchie mogli" (1905). I personaggi che Lorrain mette in scena hanno tutta l'aria di essere degli 'Arnolphe' al femminile della "Scuola delle mogli" di Molière: vecchie dame, nonché principesse, che, di volta in volta spudoratamente tradite, imbrogliate, insultate dai loro giovani amanti, spasimanti o mariti che siano, si coprono di ridicolo per il solo fatto di aver voluto dar retta all'ultimo richiamo della passione. Così, si fanno derubare non solo dei soldi ma anche della dignità da una gioventù spregiudicata cui è probabilmente venuto meno l'amore materno ma che sicuramente sa come approfittare dell'occasione. In un caso come nell'altro, è all'opera l'astuzia e a nulla servono il sentimentalismo, la lascivia o la cupidigia per attenuare l'impatto della cruda realtà. Satira impietosa su sfondo ameno come quello della Costa Azzurra, così di moda agli inizi del Novecento. Truculenza del gioco della seduzione che non è mai fine a se stesso e obbedisce alle leggi naturali della sopravvivenza. Niente di più moderno in questa partita in cui l'importanza della posta in gioco si rivela solo alla fine, lasciando al lettore il piacere ultimo di assaporarne la lezione. Scacco matto da parte di uno scrittore che sa colloquiare coi grandi, non solo del passato (Molière) ma anche contemporanei (Verlaine, la cui poesia "Colloquio sentimentale delle Feste Galanti" Lorrain certamente conosceva).
Il sangue che vince la morte. Storie di vampiri
Théophile Gautier, Alexandre Dumas, Guy de Maupassant, Léon Bloy, Jean Lorrain, Claude Klotz
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 157
Non sono nati nel medioevo oscurantista i vampiri e i fantasmi che conosciamo dalla letteratura. Sì, l'irrazionale è sempre esistito, ma è nel secolo dei lumi che il vampiro e l'angelo nero sono usciti dalle tenebre e hanno cominciato a volare sulle pagine dei libri. Francis Lacassin ci introduce in un viaggio che parte dal 1751, con i racconti dell'abate Calmet su strani personaggi quasi sempre provenienti dall'Est (Ungheria, Serbia) che escono dalle tombe e tornano a inquietare le nostre notti. Con Byron e Polidori è l'inizio della letteratura moderna sul vampiro, ma un classico come “La morta innamorata” di Théophile Gautier e altre apparizioni inquietanti come quelle narrate da Dumas e Maupassant, fino a Bloy e Lorrain ci fanno capire quanto i vampiri siano sorprendentemente simili all'uomo e come il bene e il male in loro siano ancora una volta i poli contrapposti ma comunicanti di una ricerca della vita eterna. Così il sangue diventa l'emblema di quella lotta per sconfiggere la morte, e l'incantamento che il vampiro porta con sé quando veste i panni femminili una delle grandi seduzioni della modernità con intrinseci presupposti freudiani. In “Paris-Vampire” di Claude Klotz, il racconto più recente di questa antologia, assistiamo a una singolare parodia del "povero vampiro" che, in cerca di sangue, si trova a bussare a un centro trasfusionale dove invece di ricevere sangue viene coinvolto nell'insolita parte del donatore. E così la modernità riscrive il mito di Vlad Drakul (celebrato dal più famoso romanzo di Bram Stoker) con una ironia tutta postmoderna. Con un saggio di Francis Lacassin.