Libri di L. Speranza
Basi molecolari e cellulari della vita
A. Bevilacqua, P. Chieffi, L. Speranza, S. Canterini, M. Pesce, M. Montorsi
Libro: Libro in brossura
editore: Piccin-Nuova Libraria
anno edizione: 2020
pagine: 279
Gli autori, molto impegnati nell’attività didattica, hanno sentito la necessità di tarare accuratamente l’insegnamento della Biologia, che copre un insieme enorme di argomenti, per adattarlo alle esigenze dei nuovi corsi universitari. Il volume è frutto di uno sforzo critico che ha permesso di rivedere i contenuti, indirizzandoli in modo specifico alla formazione di base delle figure destinate ad operare spesso in un ambiente clinico, a diretto contatto con i pazienti. Il testo, ben strutturato, sintetico ma esauriente, potrà soddisfare le esigenze di un’ampia fascia di studenti indipendentemente dal corso di studio prescelto. Con questo volume, saranno in grado di comprendere i principi biologici di base e apprendere il linguaggio appropriato, entrambi necessari allo studio dei corsi successivi, ma anche di identificare le aree di interesse, selezionare le fonti di informazione scientifica e interpretarne i dati, costruendosi un bagaglio culturale necessario sia alla formazione limitata al corso di laurea triennale, che all’eventuale proseguimento degli studi in corsi di laurea magistrale o di formazione post-laurea.
Professioni e status. Avvocati, ingegneri e medici in Calabria
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2004
pagine: 138
Lo strato superiore di alcune professioni configura un gruppo di status? E cioè un insieme di individui che gode di un prestigio sociale differenziale per nascita o formazione? Questo l'interrogativo iniziale, evidenziato già dal titolo, dal quale hanno preso le mosse le tre ricerche sugli avvocati, gli ingegneri e i medici qui presentate. Per rispondere al quesito occorre verificare che i membri del gruppo in questione siano accomunati non solo dal livello del reddito, ma soprattutto dal sentirsi parte di una collettività che si organizza orizzontalmente e che è caratterizzata da un certo stile di vita, codice etico, identità condivisa e barriere verso gli estranei: in breve, da un ethos professionale specifico.
Il crocifisso di Badia a Passignano. Tecnica, conservazione e considerazioni critiche
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2004
pagine: 71
Il Crocifisso ligneo di Badia a Passignano (Tavarnelle in Val di Pesa, Firenze) viene restituito alle sue forme, colori e ambiti di appartenenza. La piccola scultura (78 x 78 cm) afferisce all'ambito della manifattura fiorentina a cavallo fra XV e XVI secolo e, senza scomodare eclatanti attribuzioni, è sicuramente da considerarsi un'opera di notevole interesse e di una grande carica plastica e drammatica. Il presente volume illustra il lavoro di restauro nelle sue varie fasi.
Donatello. La Madonna di Citerna. Tecnica, conservazione e ricerche
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2012
pagine: 63
Il volume documenta il restauro della Madonna con il Bambino di Citerna attribuita a Donatello. Si tratta di un gruppo plastico a tutto tondo in terracotta dipinta a freddo, raffigurante la Madonna in piedi col Bambino in braccio, alto 110 cm su una base larga 33 cm e profonda 30. L'opera è stata individuata e studiata da Laura Ciferri nella chiesa di San Francesco a Citerna, una piccola località dell'alta Umbria, ed è stata attribuita da Giancarlo Gentilini alla mano di Donatello, la datazione proposta è compresa fra il 1415 e il 1420. Una caratteristica delle terrecotte dipinte a freddo era la ricca policromia, purtroppo per le opere devozionali s'interveniva spesso con interventi pittorici per migliorare il loro aspetto in alcuni casi si stravolgeva completamente il colore originale per rimodernare l'immagine dell'opera. È il caso della Madonna di Citerna che presenta come ultimo intervento una grossolana ridipintura della superficie datata 1839 eseguita da Amato del Citerna. L'intervento di restauro è iniziato con una campagna d'indagini scientifiche per analizzare gli strati pittorici ed ha evidenziato sopra la dipintura originale ben tre stesure pittoriche. Il restauro si è concentrato sulla rimozione degli strati pittorici non pertinenti ed il consolidamento dello strato originale. Il recupero della policromia originaria ha messo in risalto la raffinatezza delle stesure pittoriche degli incarnati e delle vesti arricchite da decorazioni dorate.