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Libri di Luca Quattrocchi

Costellazioni. Arte italiana 1915-1960 dalle Collezioni Banca Monte dei Paschi di Siena e Cesare Brandi

Costellazioni. Arte italiana 1915-1960 dalle Collezioni Banca Monte dei Paschi di Siena e Cesare Brandi

Libro: Libro in brossura

editore: Sillabe

anno edizione: 2024

pagine: 320

Il volume e la mostra curati da Luca Quatrocchi, professore dell’Università degli Studi di Siena, si prefigge lo scopo di illustrare una delle più ricche collezioni private dell’arte tra Prima Guerra mondiale e gli anni Sessanta del Novecento. L’acquisizione poi della collezione privata di Cesare Brandi (grande conoscitore e collezionista di artisti dell’epoca) fa sì che questa una delle raccolte artistiche più notevoli in Italia, artisti visti come stelle appartenenti a Costellazioni luminose nel panorama italiano. Tra i 119 pezzi esposti si ricordano le opere di Renato Guttuso, Sadun, Afro, Rosai, Burri, Tosi, Depero, Levi, tra soavi paesaggi e eterei volti, ambientazioni di interni introspettivi e folle di corpi e movimenti.
35,00

Arte ai margini. Livio Poggesi e l'atelier di pittura dell'Ospedale neuropsichiatrico di Arezzo, 1958-1978

Arte ai margini. Livio Poggesi e l'atelier di pittura dell'Ospedale neuropsichiatrico di Arezzo, 1958-1978

Libro: Libro in brossura

editore: Firenze University Press

anno edizione: 2024

pagine: 210

Il catalogo della mostra Arte ai margini ricostruisce la storia dell'atelier di pittura dell'ex Ospedale neuropsichiatrico di Arezzo, collocato un tempo nel complesso del Pionta, dove attualmente ha sede il Campus aretino dell'Università di Siena. L'atelier nacque nel 1958 per volontà del dottor Furio Martini, psichiatra e vicedirettore dell'ospedale, che si avvalse all'inizio della collaborazione del pittore romano Franco Villoresi. In mostra sono presenti un'ottantina di opere realizzate dai ricoverati, molte delle quali conservate nell'archivio dell'Ateneo senese. Dopo l'introduzione di Bianca Tosatti, ad aprire il catalogo è un contributo di Roberto Boccalon sugli intrecci tra arte e psichiatria. Il saggio di Luca Quattrocchi analizza l'attività di Franco Villoresi, prima e durante gli anni in cui è stato 'maestro' nell'atelier dell'ospedale. A seguire è presentato il laboratorio artistico con una selezione di opere pittoriche di alcuni ricoverati, a cura di Sabrina Picchiami, fino alla sezione principale della mostra: l'attività di Livio Poggesi, l'allievo più assiduo e capace dell'atelier, curata da Paolo Torriti. Chiude il volume un contributo sugli archivi degli ospedali psichiatrici e in particolare su quello aretino, a firma di Stefano Moscadelli, Antonella Moriani e Lucilla Gigli. Introduzione di Bianca Tosatti.
56,00

L'arte. Conversazioni raccolte da Paul Gsell

Auguste Rodin

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2023

pagine: 200

«Auguste Rodin è l'artefice di un'opera che cresce ogni giorno, incessantemente, come una foresta. Un'opera che cresce nella purezza, solitaria e immersa nella grande natura eterna», scrive Rilke, l'interprete più profondo, più commosso del celebre scultore. E di quest'opera «pura e solitaria» lo stesso Rodin ci parla nelle conversazioni raccolte da Paul Gsell nel 1911. Ci descrive la genesi delle sue opere più famose, celebra la bellezza del corpo femminile e del creato, ci narra i suoi incontri con i maestri del passato, come Michelangelo, o contemporanei, come Victor Hugo. Ci parla della sua concezione dell'arte, dell'uomo, della natura, di Dio, quel «Dio che come una forza ignota governa le leggi universali». Di questa forza ignota, dice Rodin, «io seguo la strada, grazie all'istinto che essa stessa mi ha dato. Molti di noi per mezzo della voluttà, altri per mezzo del dolore, tutti procediamo verso di lei; siamo la sua creazione, siamo le sue forze, siamo la sua infinita varietà».
23,00 21,85

L'ombra della giovinezza. Federigo Tozzi e le arti figurative

Libro

editore: Artemide

anno edizione: 2022

pagine: 256

Federigo Tozzi (Siena 1883 – Roma 1920) è oggi riconosciuto come uno dei massimi narratori italiani del primo Novecento: le sue novelle e i suoi romanzi (Con gli occhi chiusi, Tre croci e Il podere, in particolare) spiccano per temi e originalità di stile sul panorama letterario di quegli anni, e fanno parte ormai della cultura letteraria del modernismo europeo. Meno noti sono invece l’attività di critico d’arte e, più in generale, l’interesse di Tozzi per la pittura, la scultura e l’illustrazione del suo tempo. Un interesse nato nelle aule dell’Istituto d’Arte di Siena e poi nutrito, negli anni, da rapporti di sincera amicizia con lo scultore Patrizio Fracassi (morto suicida ventottenne nel 1903) e, sempre nel periodo senese, con gli incisori Ferruccio Pasqui e, soprattutto, con Gino Barbieri, allievo cesenate di Adolfo de Carolis, gran maestro della nuova xilografia italiana e illustratore di d’Annunzio. Negli anni senesi, poi, conosce anche Lorenzo Viani, Ercole Drei e Armando Spadini, che ritroverà anni dopo a Roma. Ed è proprio nella capitale, dove si trasferisce nel 1914, che la cultura figurativa di Tozzi si apre ai linguaggi “secessionisti” ed espressionisti, per giungere a ipotizzare, negli ultimi anni, un precoce “ritorno all’ordine”. In una recensione all’importante Mostra d ’arte giovanile alla Casina del Pincio del 1918, dimostra straordinarie capacità critiche e una precisa conoscenza della situazione artistica della capitale nel commentare le opere di Armando Spadini, Pasquarosa, Ferruccio Ferrazzi, Attilio Selva, Cipriano Efisio Oppo, Carlo Socrate, Deiva De Angelis, Leonetta Cecchi Pieraccini e Alfredo Biagini. Altri articoli invece hanno carattere monografico, e testimoniano un’evidente consonanza, per tematiche e linguaggi, con gli artisti trattati, da Fracassi a Barbieri, da Viani a Drei. Un capitolo a sé, di grande interesse e del tutto sconosciuto anche agli specialisti, è poi quello che lega Tozzi a una pratica editoriale oggi quasi dimenticata: quella dell’illustrazione libraria e periodica. Se nel 1913, dopo aver partecipato all’esperienza della rivista “L’Eroica”, Tozzi pubblica il poema La città della Vergine con le incisioni di Barbieri e Pasqui, negli anni romani saranno invece Tommaso Cascella, Cipriano Efisio Oppo, Attilio Selva e Bepi Fabiano, tra gli altri, a illustrare le prose brevi e le novelle che lo scrittore andava pubblicando sulle più importanti riviste dell’epoca. Il titolo della mostra, L’ombra della giovinezza, riprende quello di una delle molte novelle che Tozzi dedica al tema della gioventù come malattia e come paralisi della volontà.
40,00 38,00

Gaudi

Luca Quattrocchi

Libro: Libro in brossura

editore: Giunti Editore

anno edizione: 2022

pagine: 48

La presente pubblicazione è dedicata al maggiore esponente del modernismo catalano: Antoni Gaudí y Cornet (1852-1928). È tra gli artisti che più hanno contribuito a definire l'immagine di Barcellona: strade, palazzi, parchi, una chiesa colossale - e tuttora in costruzione - testimoniano dell'immaginifica e spettacolare creatività dell'artefice. Si forma a Madrid nella facoltà di architettura, ma coltiva una vera passione per gli studi di estetica e filosofia. In campo artistico si muove in un ambito eclettico che coniuga gotico e Art Nouveau, Barocco e tradizione mediterranea.
6,90 6,56

La Gipsoteca Vico Consorti dell'Università di Siena

Luca Quattrocchi, Livia Spano

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2022

pagine: 120

La Gipsoteca Vico Consorti raccoglie 115 gessi donati dagli eredi dello scultore al Dipartimento di Scienze storiche e dei Beni culturali dell'Università di Siena. Si tratta di gessi di piccole, medie e talvolta grandi dimensioni che permettono di ripercorrere per intero gli oltre cinquanta anni di attività di Vico Consorti (Semproniano, Grosseto 1902 - Siena 1979): dal periodo di formazione senese negli anni Venti all'affermazione a livello nazionale a Roma negli anni Trenta e Quaranta; dal soggiorno in Colombia negli anni Cinquanta all'ultimo ventennio trascorso tra Roma e soprattutto Siena. La tipologia dei gessi consortiani è assai diversificata: alcuni sono opere compiute e autonome, vere e proprie sculture presentate dall'artista in diverse occasioni espositive; molti sono bozzetti di opere rimaste allo stato di progetto o viceversa realizzate in marmo o bronzo; alcuni sono modelli al vero di opere realizzate; diversi altri, infine, sono piccole sculture a carattere "libero", svincolate dalla prospettiva di un'immediata traduzione in materiali "nobili" e duraturi. In ogni caso, al di là della finalità per le quali i gessi sono stati realizzati, si tratta di un corpus omogeneo e non di rado fortemente caratterizzato, in cui i singoli pezzi vanno letti come tappe autonome del processo creativo e, in taluni casi, come il suo esito finale. Ciò vale in linea di massima per ogni gesso d'artista, soprattutto novecentesco, ma assume un significato ancora più stringente nel caso di Consorti, il cui modus operandi trascorre direttamente dall'ideazione alla modellazione: l'immaginazione di Consorti, sempre aderente al vero, ha un carattere eminentemente plastico che necessita di tradursi immediatamente in concreta tridimensionalità, senza il passaggio intermedio del disegno. La Gipsoteca Consorti dell'Università di Siena si inserisce in un articolato sistema museale cittadino relativo alla scultura senese tra Otto e Novecento, che comprende la Gipsoteca Giovanni Dupré nel Museo della Contrada dell'Onda, la Gipsoteca Tito Sarrocchi al Santa Maria della Scala e la Gipsoteca Patrizio Fracassi in Palazzo Pubblico. Con l'apertura della Gipsoteca Consorti, Siena potrà quindi offrire un pregevole percorso museale su centocinquanta anni di scultura locale, coerentemente e quasi ostinatamente sviluppatasi in continuità con la tradizione, attraverso l'opera di alcuni dei suoi maggiori protagonisti e attraverso un materiale povero e fragile, strumentale e transitorio ma, al contempo, sensibile e ricco di molteplici indirizzi di lettura come il gesso.
20,00 19,00

«Rassegna di architettura 1929-1940». Una rivista eclettica nell’Italia fascista

«Rassegna di architettura 1929-1940». Una rivista eclettica nell’Italia fascista

Luca Quattrocchi

Libro: Libro rilegato

editore: Artemide

anno edizione: 2021

pagine: 208

Nel 1929, un anno dopo l’inizio delle pubblicazioni di «Domus» e «La Casa bella», che si pongono come alternative alla potente e ufficiale «Architettura e Arti decorative» fondata da Giovannoni e Piacentini nel 1921, una nuova rivista di architettura vede la luce a Milano. Fondata e diretta da Giovanni Rocco, «Rassegna di Architettura» chiarisce fin da subito di non voler appoggiare alcuna tendenza, scegliendo, in un momento assai complesso e polemicamente acceso riguardo alla definizione dei rapporti tra regime fascista e linguaggio architettonico, un’ottica di documentazione “orizzontale” e oggettiva della produzione architettonica italiana e dichiarando esplicitamente la sua impostazione ispirata a un «largo eclettismo». Presentando pochi scritti teorici o riflessioni sullo “stile” dell’architettura contemporanea, anche se talvolta a firma di importanti e differenti personalità come Bottoni, Sartoris, Griffini, Paladini, Pica, de Finetti, Muzio, «Rassegna di Architettura» affida l’eloquenza del suo discorso alle immagini, non di rado imprevedibili e a volte “eretiche”, delle architetture pubblicate, con uno sguardo tra locale e internazionale piuttosto originale. Ed è proprio in queste scelte, e nei brevi commenti che le accompagnano, che si può riconoscere la linea critica della rivista, spesso latente o marginale ma tuttavia identificabile. La vita della rivista è inevitabilmente condizionata dagli eventi storici e politici del tempo: ad una prima fase (1929-35) in cui Rocco e i suoi collaboratori compiono libere scelte all’insegna del programmatico eclettismo, ne segue una seconda (1936-39) in cui il controllo da parte del regime, con la nomina di un comitato direttivo della rivista, si fa sempre più evidente, traducendosi in numerosi articoli sulle realizzazioni ufficiali del fascismo, sull’autarchia, sull’architettura coloniale, e che si conclude con le dimissioni del direttore Rocco e l’ultimo anno di pubblicazione (1940), prima che la rivista venga assorbita da «Architettura» di Piacentini. Il volume, dopo un ampio saggio iniziale, presenta una vasta antologia delle immagini (schizzi, disegni di progetto, fotografie) pubblicate su «Rassegna di architettura» nei suoi dodici anni di vita, ordinate cronologicamente in maniera da ripercorrere puntualmente l’evoluzione della rivista nel suo difficile percorso lungo gli anni del fascismo. A chiudere il volume, l’indice completo degli autori illustrati in tutti i 136 fascicoli della rivista.
30,00

Forchette e piranha. Ricettario di un emigrante italiano in Paraguay

Forchette e piranha. Ricettario di un emigrante italiano in Paraguay

Luca Quattrocchi

Libro: Copertina morbida

editore: Pathos Edizioni

anno edizione: 2020

pagine: 158

Ancora non so cosa farò, non ho nessuna certezza, porto con me solo l'incoscienza di avere ancora le forze per poter cambiare vita. Mi sono serviti due anni di preparativi, in cui nel frattempo ho venduto casa, auto, moto e avvisato mamma, ovviamente contraria, ma io ho deciso che nulla mi avrebbe più trattenuto. Dovevo partire. Dovevo andare. Decisi che nulla mi avrebbe più trattenuto. Dall'Italia al Paraguay il passo è breve... o quasi. Se ad accorciare le distanze ci pensa la cucina è ancora meglio. Questo è il suo primo ricettario pieno di tradizione e ricordi, per non dimenticare la ricchezza del nostro paese e le proprie radici.
15,00

Il mito di Piranesi nei romantici francesi

Il mito di Piranesi nei romantici francesi

Georges Poulet

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2018

pagine: 80

"Il mito di Piranesi nei romantici francesi", curato da Luca Quattrocchi, è un'avvincente ricognizione dell'influenza esercitata dalle scale a spirale sui romantici francesi. Partendo dalle incisioni delle Carceri d'invenzione di Piranesi descritte da Coleridge, di cui Thomas De Quincey fornisce un'incredibile trasposizione, Georges Poulet intraprende un viaggio appassionante per individuare le «idee fisse» e le «ossessioni personali» messe in moto da quelle visioni. Le immagini piranesiane, analoghe alle allucinazioni del consumatore d'oppio, sono un chiaro esempio della deformazione per estensione dello spazio normale. Con esse si entra nel territorio del mito. L'approdo francese avviene con Alfred de Musset, traduttore-adattatore delle Confessioni di De Quincey, cui fa seguito il racconto Piranèse di Charles Nodier. Ma le pagine più acute sul tema sono forse quelle sul vorticoso sprofondare nell'abisso, che trovano in Hugo e in Baudelaire interpretazioni di sconcertante modernità. Se l'operazione critica condotta dal critico belga ha il pregio di portare alla luce l'idea che la prigione piranesiana sia uno spazio delimitato e limitante, frutto di un malessere esistenziale o di uno sfaldamento del reale, è merito di Luca Quattrocchi aver ricercato l'eco delle rêveries romantiche presso alcuni intellettuali del Novecento, da Sergej Ejzenštejn ad Aldous Huxley, da Marguerite Yourcenar ai Situazionisti, che vedranno nell'essenza labirintica delle Carceri uno strumento ideologico per criticare il capitalismo. Anche in ciò sta il fascino delle pagine proposte al lettore italiano, nell'indicare un'esplorazione delle fantasie architettoniche nate all'insegna del gusto piranesiano e nel ricollegare le suggestioni romantiche alle rivisitazioni novecentesche, andando a suggerire come gli spazi sinistramente reali delle prigioni, ancorché artificiosi e claustrofobici, siano non solo l'emblema di un'umanità atomizzata e rinchiusa su se stessa ma capace di preconizzare l'avvento di una comunità nuova e liberata.
8,00

L'architettura coloniale in Tunisia. Dall'orientalismo all'Art Déco, 1881-1942

Luca Quattrocchi

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori Bruno

anno edizione: 2013

pagine: XI-160

Sulla base di una cospicua documentazione archivistica in gran parte inedita, il volume ricostruisce le vicende dell'architettura coloniale in Tunisia dall'istituzione del Protettorato francese, nel 1881, alla Seconda Guerra Mondiale. Un'architettura "d'importazione" che, se per un verso riflette l'evoluzione dei linguaggi europei (eclettismo, Art Nouveau, Art Déco, Movimento Moderno), dall'altro è in grado di elaborare originali declinazioni che ricercano un colloquio con la cultura locale: dalla pittoresca architettura "arabisance" nei due decenni a cavallo del secolo alla grande stagione dell'Art Déco, tra fine anni Venti e primi Quaranta, che conosce una straordinaria fioritura grazie principalmente al contributo di una nutrita schiera di architetti italiani. Impreziosito da un ricco apparato iconografico, il volume ricostruisce inoltre le personalità dei molti professionisti attivi in Tunisia, in un panorama vivace e articolato dove le diverse nazionalità degli architetti (francesi, italiani, maltesi...) rispecchiano la variegata composizione della società coloniale dell'epoca, e dove, accanto agli autori locali, si situa l'episodica ma significativa presenza di opere e progetti di grandi maestri europei, da Le Corbusier a Ridolfi.
19,10 18,15

Musica per gli occhi. Interferenze tra video arte, musica pop, videoclip. Catalogo della mostra (Siena, 9 agosto-4 novembre 2018). Ediz. italiana e inglese

Musica per gli occhi. Interferenze tra video arte, musica pop, videoclip. Catalogo della mostra (Siena, 9 agosto-4 novembre 2018). Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Silvana

anno edizione: 2018

pagine: 304

La mostra “visivo-sonora” Musica per gli occhi: interferenze tra video arte, musica pop, videoclip e il relativo catalogo indagano lo stato di fertile ibridazione che ha luogo da una parte nel campo della video arte, cui i videoclip e la musica pop offrono inediti spunti creativi e occasioni di riflessione sulla società contemporanea, e dall'altra in quello dei videoclip realizzati da artisti visivi e registi cinematografici, cercando di evidenziare le contaminazioni e le derivazioni reciproche, i parallelismi o gli slittamenti di senso.
34,00

Erranti nella videoarte contemporanea-Wanderers in contemporary video art. Catalogo della mostra (Siena, 17 febbraio-30 marzo 2008)

Erranti nella videoarte contemporanea-Wanderers in contemporary video art. Catalogo della mostra (Siena, 17 febbraio-30 marzo 2008)

Luca Quattrocchi, Orsola Mileti

Libro: Copertina morbida

editore: Silvana

anno edizione: 2008

pagine: 179

Nei suggestivi ambienti medievali dei Magazzini del Sale in Palazzo Pubblico a Siena, alcuni tra i più interessanti videoartisti a livello internazionale si confrontano con il concetto dell'erranza, tema antichissimo condiviso da tradizioni e letterature diverse e paradigma per eccellenza della condizione umana. Realizzati nell'arco dell'ultimo decennio, i lavori selezionati, e illustrati nel volume, affrontano il tema secondo diverse declinazioni: quali legate a una "perdita" e alla sua ricerca attiva, quali connesse a un concetto di "dislocamento immobile", quali incentrate su un errare della mente o della memoria che può anche essere accompagnato da un errare fisico, quali lanciate nella contraddittorietà metropolitana. Il volume è arricchito da un'antologia di liriche degli ultimi due secoli che, attivando poetiche rispondenze tra immagini e parole, ricostruisce il percorso erratico dal Wanderer romantico al flàneur ottocentesco, fino agli esiti della deriva contemporanea.
25,00

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