Libri di Luciano Albanese
Coloro che mi hanno abitato (Antologia personale)
Doriano Fasoli
Libro: Libro in brossura
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2025
pagine: 244
Di questo ultimo libro di Doriano Fasoli va compreso che deve essere letto come fosse stato scritto su uno sfondo, su di uno schermo, un campo che suggerisce chiaramente come la sua edificazione è intrinsecamente non esaustiva, come ogni rappresentazione o visione del mondo è inficiata da incompletezza, da serie parzialità e lacune che accompagnano ogni nostro pensiero, teoria e sperimentazione. Le antiche tracce dei dati sensoriali e della memoria non ci sono di aiuto, quando si pensa di rappresentare o analizzare le nostre percezioni e quindi i derivati che ci abitano. Dove si deve collocare Fasoli per unificare ciò che è prigioniero nella sua intimità? Ogni messaggio è sempre accompagnato dalla sua ombra. Dürer aveva già penetrato a fondo questa impasse. “La bugia è il nostro intelletto e il buio è così saldamente radicato nella nostra mente che persino il nostro brancolare verrà meno”. Dunque nessuna opera potrà essere onnicomprensiva. Forse in questo oceano di ambiguità, la strada maestra resta la poesia. Prefazione di Luciano Albanese. Postfazione di Stefano Santuari.
Alla curva della vita. (Frammenti)
Doriano Fasoli
Libro: Libro in brossura
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2024
pagine: 56
Se Rilke affermava la morte come un nocciolo racchiuso all'interno di una pesca, nocciolo che comprendiamo dopo aver consumato il frutto, per Fasoli, la morte, l'ultimo segmento della curva della vita, non è eccessivo dolore, tanto più che i Vivi sono 'der wahre Totengrund' – la vera terra dei morti, secondo la lezione di Junger. Nei profondi pozzi dolorosi della vita e della morte e della vecchiaia sono presenti e attendono Compassione e Meraviglia. Con questo libro Fasoli termina la sua trilogia, affrontando il tabù della modernità, la Morte. Prefazione di Luciano Albanese.
La tradizione platonica. Aspetti del platonismo in Occidente
Luciano Albanese
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 241
I misteri egiziani di Giamblico. Guida alla lettura
Luciano Albanese
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 186
Nei "Misteri egiziani" Giamblico risponde ai dubbi sollevati nella "Lettera ad Anebo" di Porfirio sull'opportunità e l'efficacia della teurgia, l'arte di attrarre gli dei per mezzo di medium e di statue animate. La difesa della teurgia fatta da Giamblico è molto articolata e risulta il più serio tentativo fatto dal mondo antico di fissare i compiti e i limiti della teurgia, chiarendo il rapporto fra teologia, culto materiale e ascesi mistica. Definizioni dei Misteri come "il manifesto dell'irrazionalismo" appaiono ormai troppo riduttive, e il risveglio d'interesse per quest'opera è il segno del crescente "mutamento di paradigma" nei confronti di Giamblico e di tutto il pensiero tardoantico.
Il neoplatonismo di Giamblico e altri saggi
Luciano Albanese
Libro: Copertina morbida
editore: Stamen
anno edizione: 2014
pagine: 112
La filosofia di Giamblico (245-325 ca.), secondo una visione tradizionale della storia della filosofia antica, inaugura un periodo di decadenza del razionalismo greco, nel quale irrompono potentemente fattori di intorbidamento' come teurgia, magia, occultismo, che alterano profondamente, in particolare, lo spirito della genuina filosofia platonica. La tesi emergente dal presente volume si muove controcorrente rispetto a questa tradizione interpretativa. Essa parte dal presupposto che nella religione e nella filosofia greca esistevano da sempre consistenti aperture verso l'irrazionale, che trovarono proprio nel pensiero di Platone il loro punto di raccordo, consistente nella piena identificazione fra iniziazione filosofica e iniziazione ai misteri. Il razionalismo greco, la cui reale supremazia non va oltre la filosofia naturalistica presocratica, divenne già a partire dal V secolo una mistica razionale', e i suoi successivi sviluppi nell'età imperiale, deprecati dalla storiografia tradizionale, furono in realtà inevitabili come il destino.
Popper e l'evoluzionismo
Luciano Albanese, Eugenio De Pisi, Mauro Fraioli
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 2002
pagine: 176
Saggi su Marx. Le fonti trascurate di una utopia rivoluzionaria
Luciano Albanese
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1987
pagine: 128
La teurgia nel mondo antico. Mesopotamia, Egitto, oracoli caldaici, misteri egiziani
Luciano Albanese, Pietro Mander
Libro: Copertina morbida
editore: E.C.I.G.
anno edizione: 2011
pagine: 314
Schmitt
Luciano Albanese
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 1996
pagine: 174
Carl Schmitt (1888-1985) è stato tra i politologi più controversi del Novecento. Allievo di Max Weber, aderì tanto alla Repubblica di Weimar quanto, subito dopo, al nazismo. Dopo la seconda guerra mondiale si ritira a vita privata, rielaborando in maniera sostanziale le proprie posizioni. Le sue contraddizioni ne fanno sicuramente uno studioso in sintonia con le inquetudini del nostro secolo. I saggi raccolti nell'Appendice antologica consentono di avere un quadro della sua produzione e di valutarne i meriti e le insidie del suo pensiero politico.
Filosofia, economia, rivoluzione sociale
Karl Marx
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 1982
pagine: VI-218
Initiatic religious experience in neoplatonism. From late antiquity to the Renaissance
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis International
anno edizione: 2023
pagine: 214
Dal taurobolium ad Attis Platonicus. Le avventure di un culto
Sofia Araia
Libro: Libro in brossura
editore: Stamen
anno edizione: 2023
pagine: 119
Scienza e sapienza nel mondo antico erano intrecciate in forma indissolubile: si pensi solo al Platone autore della leggendaria scritta sulle porte dell’Accademia («non entri chi sia digiuno di geometria») che è lo stesso che fa l’elogio del ricorso agli oracoli delle Pizie e delle Sibille. Il caso di Attis e del taurobolio è in questa luce particolarmente significativo: l’autocastrazione di Attis, oppresso dal senso di colpa per avere tradito la Grande Madre, trovava una cerimonia sostitutiva – riservata ai Romani, ai quali era fatto divieto di mutilarsi così orrendamente – nel taurobolio, ovvero nel bagno di sangue dell’iniziato, su cui colava, fino a ricoprirlo completamente, il rosso liquido del toro ucciso sopra di lui. Siamo di fronte a un crudo scenario di carne, sangue e violenza, le cui radici affondano nel passato remoto dell’umanità e nei suoi più oscuri istinti primordiali e che costituisce l’evento centrale di un culto ancestrale la cui pervasiva sopravvivenza a Roma si rivela particolarmente significativa per un’antropologia religiosa del mondo classico.