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Libri di Luciano Eusebi

Scegliere la propria fine? La volontà e la dignità dei morenti

Dietmar Mieth

Libro: Libro in brossura

editore: Queriniana

anno edizione: 2020

pagine: 208

Il dibattito sul “testamento biologico” non accenna a placarsi, anche una volta regolamentata la questione sul piano giuridico. A mettere a fuoco le questioni etiche fondamentali che, in modo diretto o indiretto, vi sono correlate provvede il libro di Dietmar Mieth: ossia temi come i limiti nell’autodeterminazione del morente, la portata delle disposizioni anticipate di trattamento e il confine fra queste ultime e l’eutanasia. Il teologo tedesco si chiede, per esempio, se autonomia e autodeterminazione del soggetto non siano state trasformate in materia di propaganda; o quale ruolo giochi oggi il criterio della dignità umana nella giustificazione morale: riflette davvero la visione cristiana del diritto fondamentale alla vita o del divieto di uccidere?
23,00 21,85

L'Africa non uccide più. Il percorso di un intero continente per l’abolizione della pena di morte

Antonio Salvati

Libro: Libro in brossura

editore: Infinito Edizioni

anno edizione: 2019

pagine: 160

L’Africa non è solo sinonimo di miseria e arretratezza. Oggi il continente è cambiato, è diventato la terra delle mille opportunità, e sta dando un contributo notevole al percorso abolizionista della pena di morte, configurandosi come il secondo continente, dopo l’Europa, sulla strada dell’eliminazione della pena capitale. È convinzione comune che l’Africa sarà decisiva in questa battaglia di civiltà e di umanità, per i contenuti dell’umanesimo africano espressi lungo tutta la sua storia. In Africa l’abolizione della pena capitale è associata alla ricerca di una vera giustizia, non vendicativa ma riabilitativa. La maggior parte degli Stati ritiene la pena di morte una violazione irrimediabile della sacralità della vita e della dignità umana, che impoverisce e non difende le società che la applicano. Le recenti positive evoluzioni in questa battaglia, mostrano qual è l’apporto che l’Africa può dare in termini di civiltà al nostro tempo. Presentazione di Mario Giro. Introduzione di Luciano Eusebi
13,00 12,35

Educare alla giustizia riparativa (0-6 anni). Prevenire il conflitto fin dalla prima infanzia

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2025

pagine: 136

Il modello della giustizia fondato sulla corrispettività dei comportamenti – per cui quando si valuta negativamente l’altro, rispetto a qualche aspetto del suo agire, risulterebbe giusto, per il proprio bene, agire altrettanto negativamente verso di lui, onde sopraffarlo – è estremamente diffuso nella nostra cultura, che lo esprime attraverso l’immagine della bilancia. Tale modello, utilizzato lungo i secoli dal diritto penale, è tuttavia soggiacente anche alla logica della guerra: superarlo, dunque, è ormai impellente, se si vuole evitare, dati gli strumenti bellici oggi disponibili, la distruzione stessa dell’umanità. Quel modello, del resto, offre sempre l’alibi per agire contro qualcuno, in quanto potrà sempre ravvisarsi, in ogni persona e in ogni realtà umana, qualcosa di negativo. Proprio nel diritto penale è andato, peraltro, sviluppandosi, da alcuni decenni, un concetto diverso della giustizia: quello secondo cui alle situazioni che reputiamo negative non si risponde in termini di ritorsione del negativo, ma in termini progettuali o, se si vuole, in termini pur sempre di bene (ancorché impegnativi), dinnanzi al male. Col fine di tornare a rendere giuste, per tutti i soggetti coinvolti, relazioni che non lo siano state. Che questo modello relazionale non più retributivo, noto nel mondo come restorative justice, possa diffondersi dipende, in misura nient’affatto marginale, dagli stessi criteri educativi che sappiamo coltivare rispetto alle nuove generazioni. Per cui il presente volume rappresenta un tentativo pionieristico di riflessione – un vero e proprio inedito – su come la giustizia riparativa possa essere proposta quale modello di comportamento fin dai primi sei anni di vita: offrendo alle/agli insegnanti delle scuole d’infanzia, ma anche alle famiglie, autorevoli riflessioni pedagogiche e metodologie praticabili.
13,00 12,35

La chiesa e il problema della pena. Sulla risposta al negativo come sfida giuridica e teologica

Luciano Eusebi

Libro: Libro in brossura

editore: Scholé

anno edizione: 2022

pagine: 320

«Ad alcuni anni dalla prima edizione di questo volume, emerge in modo ancor più impellente il tema di fondo che esso propone: l’urgenza di por mano – in sede giuridica, ma anche educativa e politica – a una ridefinizione nel profondo dell’idea di giustizia che ha accompagnato per millenni la nostra storia, vale a dire il modello conflittuale fondato sull’agire corrispettivo rispetto al giudizio, negativo o positivo, che si dia dell’altro. Una criteriologia dei rapporti umani che ha prodotto infiniti lutti nel corso della storia ma che oggi, da quanto disponiamo degli strumenti per la distruzione totale, può condurre l’intero pianeta alla catastrofe. […] L’auspicio è che l’idea semplice ma rivoluzionaria secondo cui la giustizia non trova la sua espressione attraverso l’immagine della bilancia, ma consiste nell’attivare pur sempre progetti di bene in rapporto al male e nel mantenere la fedeltà al bene nonostante le suggestioni del male, possa progressivamente farsi strada». Una analisi degli interventi di papa Francesco, del Catechismo della Chiesa cattolica e degli sviluppi più recenti del diritto penale canonico e di quello vaticano nel testo che fonda l’idea di giustizia riparativa.
25,00 23,75

Il problema delle leggi imperfette. Etica della partecipazione all'attività legislativa in democrazia

Il problema delle leggi imperfette. Etica della partecipazione all'attività legislativa in democrazia

Libro: Libro in brossura

editore: Morcelliana

anno edizione: 2017

pagine: 192

La questione dei criteri attraverso i quali poter contribuire all'attività legislativa anche quando gli esiti di quest'ultima, fondatamente, manterranno in misura più o meno significativa aspetti problematici dal punto di vista etico è andata sempre più emergendo, in questi anni, nella sensibilità dei fedeli laici impegnati in politica, come altresì nella teologia morale e nello stesso magistero della Chiesa cattolica. Gli approfondimenti sul tema restano tuttavia sporadici e manca una trattazione sistematica dell'intera materia. In tale contesto questo volume offre un apporto originale con riflessioni autorevoli, in reciproco dialogo, di ambito teologico-morale, giuridico e filosofico. Così che possa svilupparsi progressivamente, nella Chiesa, un approccio complessivo circa le modalità di presenza dei fedeli laici, secondo la responsabilità loro propria, all'interno delle istituzioni legislative tipiche del pluralismo democratico.
18,00

Una giustizia diversa. Il modello riparativo e la questione penale

Una giustizia diversa. Il modello riparativo e la questione penale

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2015

pagine: VIII-132

La classica immagine legata alla giustizia è quella della bilancia, che rimanda al concetto di corrispettività dei comportamenti. Il libro Una giustizia diversa, curato da Luciano Eusebi, critica proprio questo approccio per far emergere il concetto di giustizia riparativa (restorative justice), una giustizia diversa appunto: «che scelga di rimanere fedele all'agire secondo il bene di tutti anche quando si tratta, e proprio perché si tratta, di opporsi al male. Una giustizia, dunque, che sappia fare progetti di bene dinnanzi al male; che si orienti, anche nell'affrontare il male, non a dividere, ferire, distruggere, ma a ristabilire relazioni buone quando non lo siano state e, pertanto, a rendere nuovamente giusti rapporti segnati dalla prevaricazione o dall'odio» (dalla Prefazione). La questione viene affrontata con uno sguardo specifico alla questione penale, secondo una visione della giustizia che alle ritorsioni preferisce progetti, umanamente impegnativi, tesi a ricostruire secondo ciò che è altro dal male e creando i presupposti per una prevenzione stabile. Le buone ragioni di questa scelta vengono tuttavia approfondite attraverso apporti multidisciplinari - diritto, teologia, filosofia, pedagogia, scienze letterarie, psicologia - in un inedito disegno organico che guarda anche oltre alle esigenze di riforma dei sistemi sanzionatòri penali e del dibattito sulla riforma penitenziaria e le carceri. Ne emerge quanto il tema affrontato rappresenti un nodo culturale cardine della nostra civiltà, che investe le questioni della guerra e della pace, dei rapporti politici, delle relazioni intersoggettive. Il volume raccoglie contributi di: Virgilio Balducchi, Monica Bisi, Francesco Botturi, Luciano Eusebi, Antonio Iaccarino, Ivo Lizzola, Luciano Monari, Maria Rosaria Parruti, Giancarlo Tamanza.
15,00

La società contemporanea e il rispetto della vita

Francesco Coruzzi, Luciano Eusebi, Maria Zanichelli

Libro: Copertina morbida

editore: Mattioli 1885

anno edizione: 2011

pagine: 100

Con questo Sesto Quaderno continua l'itinerario attorno alle problematiche dell'uomo contemporaneo: questa volta riflettendo, come di consueto a più voci, sul principio del rispetto per la vita, a parole affermato dalle moderne società occidentali, ma nella realtà molto spesso dimenticato, quando non addirittura violato.
10,00 9,50

Dinamiche della volizione e libertà

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2008

pagine: 160

Le manifestazioni della volizione sono macroscopiche. Tutto ciò che costituisce un intervento degli esseri umani nel mondo deriva senza eccezione, sotto il profilo fenomenologico, da semplici movimenti dei loro corpi: il più delle volte, da impulsi delle dita di una mano. Eppure, dietro questi piccoli movimenti, del tutto simili tra loro, vi sono progetti mentali, e dunque fini, per il cui perseguimento quei movimenti vengono prodotti. In altre parole, vi è la volizione. Di essa, tuttavia, s'è parlato poco. Per molto tempo ci si è limitati a distinguere le condotte volontarie dagli atti cosiddetti automatici o riflessi, dimenticando che le prime sono caratterizzate dalla loro proiezione intenzionale verso uno scopo. In altre parole, le condotte dipendono dalla prospettiva finalistica che, imponendosi nella mente, dà causa alla loro adozione. L'attività umana appare, anzi, caratterizzarsi per l'estrema varietà dei fini perseguiti attraverso le condotte più diverse e, soprattutto, per la capacità dell'essere umano di decidere i fini da perseguire. Di tutto questo, oggi, iniziano a essere studiati i correlati neurobiologici. Il che non sorprende: ben difficilmente, infatti, sarebbe sostenibile che qualcosa di umano possa sussistere senza esprimersi attraverso la dimensione corporea.
16,00 15,20

Il declino del diritto penale

Klaus Luderssen

Libro

editore: Giuffrè

anno edizione: 2005

pagine: XX-164

11,00 10,45

Colpa e pena? La teologia di fronte alla questione criminale

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1998

pagine: 276

Da tempo la società civile si sta interrogando sulla questione criminale, su quale sia la risposta "giusta" alla violazione delle leggi penali compiuta dai suoi membri. Ciò ha innescato un'ampia riflessione riguardo alla riforma del modello basato sulla "sanzione penale" e alla necessità di nuove strategie razionali e rispettose della persona umana. Questo non può lasciare indifferente la cultura teologica, dal momento che nel corso della storia si sono determinati complessi rapporti tra asserzioni teologiche e giustificazione delle modalità punitive statuali, specie con riferimento all'idea della pena come "retribuzione" della colpa. L'intento di questo libro è verificare quale sia l'apporto della teologia alla soluzione di tale problema. Esso non si propone di ricercare la migliore giustificazione teorica della pena, così come questa si è tradizionalmente configurata, né di fondare una teoria cristiana della pena, ma di chiarire quali esigenze il messaggio cristiano ponga in evidenza per la progettazione di un intervento giuridico-sociale che sia eticamente valido e socialmente efficace.
16,00 15,20

Pena e retribuzione: la riconciliazione tradita. Sul rapporto fra cristianesimo e pena

Pena e retribuzione: la riconciliazione tradita. Sul rapporto fra cristianesimo e pena

Eugene Wiesnet

Libro

editore: Giuffrè

anno edizione: 1987

pagine: XIX-176

La discussione sul significato della pena è di grande attualità. Rispetto alla domanda di retribuzione, espiazione ed intimidazione emerge l'esigenza della risocializzazione, vale a dire del reinserimento del condannato nella società. La coscienza civile oscilla fra la soddisfazione emotiva per la punizione, il meccanismo proiettivo del capro espiatorio, la fiducia nell'efficacia di sanzioni il più possibile dure e, d'altro lato, il riconoscimento (spesso poco convinto) della necessità di un aiuto sociale per chi venga punito. Nonostante recenti leggi penali e penitenziarie, improntate in senso risocializzativo, il condannato o chi abbia già scontato una pena è tuttora respinto. Il concetto di retribuzione continua a caratterizzare il pensiero e soprattutto la condotta di molti cittadini - ed in particolare di molti cristiani. Questi provano talora notevole disagio verso le nuove tendenze dell'esecuzione penale: esse non pongono forse in discussione risposte classiche, anzi pilastri dell'etica punitiva cristiana? Si impone dunque la questione di principio relativa al significato della pena dal punto di vista cristiano, questione che precede quella di una consequenziale esecuzione delle sanzioni. L'autore enuclea il principio della riconciliazione come motivo biblico centrale per una fondazione della pena. Esige perciò il distacco dall'idea (fallimentare) di retribuzione: questa non può richiamarsi alla Bibbia (e neppure al Dio che punisce dell'Antico Testamento). Secondo la Bibbia, piuttosto, senso e legittimazione di qualsiasi punizione è solo l'aiuto sociale, il reinserimento nella comunità. Tale revisione di tradizionali posizioni cristiane offre un costruttivo contributo teologico alla disputa sulla fondazione e sull'esecuzione della pena.
19,00

La chiesa e il problema della pena. Sulla risposta al negativo come sfida giuridica e teologica

La chiesa e il problema della pena. Sulla risposta al negativo come sfida giuridica e teologica

Luciano Eusebi

Libro

editore: La Scuola SEI

anno edizione: 2014

pagine: 192

Punizione, colpa, redenzione, perdono: un’indagine in una prospettiva che mette in dialogo diritto, religione e teologia sul tema della pena, nel quadro della tensione tra sedimentate letture retributive della giustizia e contenuto della salvezza. «Nulla probabilmente deturpa il messaggio religioso più della sua identificazione con l’idea secondo cui il compimento del male esigerebbe una ritorsione dal contenuto analogo […]: il proprium dell’annuncio cristiano, e il suo apporto a ogni altro pensiero religioso, sta infatti nel convincimento che solo il bene – l’amore, in quanto adesione all’essere stesso di Dio – costituisce la vera alternativa di vita allo scandalo del male». In gioco è la possibilità di pensare nuovi modelli della giustizia umana.
14,50

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