Libri di Luciano Violante
Insegna Creonte. Tre errori nell'esercizio del potere
Luciano Violante
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 160
Questo libro nasce dalla lunga esperienza politica dell'autore che ha attraversato fasi particolarmente intense della recente storia repubblicana. Dal dopo Moro alla fine della guerra fredda, da Tangentopoli a Maastricht, dai crimini dei terrorismi alle stragi di mafia, dalla scomparsa di un intero ceto politico all'affermazione di ceti politici del tutto nuovi, Violante individua quegli errori che sono apparsi più gravi degli altri: aprire un conflitto che non si è capaci di governare, sopravvalutare le proprie capacità, essere arroganti. Hanno la loro radice comune nella illusione della onnipotenza, che è il morbo dell'attività politica e che Creonte, nella lettura dell'Antigone come tragedia di un potere che si autodistrugge, incarna in maniera esemplare.
L'oblio della notizia. Tra nuove leggi e ultime sentenze quale destino per il diritto di cronaca?
Michele Partipilo
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Doc. Giornalistica
anno edizione: 2020
pagine: 170
Cos'è il diritto all'oblio? L'unico strumento per difendersi dalla memoria infinita della Rete? Un diritto innalzato dalle persone per dimenticare e far dimenticare il loro passato e proteggere così la loro vita nel presente, senza il peso di colpe o di errori commessi in epoche trascorse? Oppure come sosteneva Stefano Rodotà: "Il diritto all'oblio può pericolosamente inclinare verso la falsificazione della realtà e divenire strumento per limitare il diritto all'informazione"? Diritto all'oblio significa anche diritto a cancellare un pezzo di cronaca, una porzione di fatti, immagini ed eventi che sono appartenuti alla comunità. Fino a che punto, in nome della tutela del singolo, si può modificare il passato eliminandone una parte con il rischio di amputare la Storia? E chi potrà decidere che cosa cancellare o rendere introvabile del passato di una persona: i giornalisti? I motori di ricerca? Il Garante per la privacy? I giudici? È in atto una nuova battaglia perché il velo del tempo non ricopra e faccia sbiadire il diritto dei cittadini a dare, ricevere e ricercare informazioni. Introduzione di Luciano Violante.
Colpire per primi. La lotta alla mafia spiegata ai giovani
Luciano Violante
Libro: Copertina morbida
editore: Solferino
anno edizione: 2019
pagine: 183
«Non voglio parlarvi della mafia come protagonista, ma come obbiettivo di una lotta per l'onestà. Voglio spiegarvi perché Borsellino, Chinnici, Falcone, La Torre, Mattarella e molti altri sono stati uccisi, spiegare come sono cambiati gli strumenti per combattere questa guerra e dirvi dei risultati che abbiamo conseguito come di quello che ancora dobbiamo e possiamo fare.» Ci sono molte storie della criminalità organizzata, ma poco è stato scritto sull'antimafia, su cos'è davvero e cosa ha fatto negli ultimi cinquant'anni. Lo fa Luciano Violante in questo libro che ricostruisce eventi, protagonisti e significato di una battaglia in corso che lo ha visto impegnato a lungo in prima persona. Una ricostruzione puntuale e appassionata, indirizzata anzitutto alle nuove generazioni, che racconta le storie di giornalisti, amministratori, poliziotti, giudici, sacerdoti, anche dei meno noti; ma anche la battaglia per la confisca dei beni sequestrati, l'introduzione di misure carcerarie, lo scioglimento dei consigli comunali, le commissioni antimafia e le grandi inchieste fino al processo Andreotti e alla presunta trattativa tra Stato e mafia. Una storia civile che non possiamo dimenticare e un appello autorevole per il futuro che aiuta a comprendere che la mafia non è un mostro invincibile ma un'organizzazione di uomini e donne che si può combattere cercando anzitutto di «colpire per primi» con l'educazione alla legalità, a partire dalla scuola e dai più giovani.
Materiali di intelligence. Dieci anni di studi 2007-2017
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 254
"Il filo conduttore di tutti i saggi è il cambiamento d’epoca e la conseguente necessità di adeguare a questo cambiamento l’attività di intelligence. Ieri appartenevamo alla grande famiglia dell’Occidente e avevamo un grande fratello che ci consigliava, ci suggeriva, a volte ci imponeva, azioni, metodi e obbiettivi. Oggi quella famiglia è dissolta. Come ci insegna lo spionaggio effettuato dagli organismi USA nei confronti del presidente Hollande e della cancelliera Merkel, oggi ci si spia anche tra alleati e amici perché la concorrenza sul piano economico, energetico e commerciale è spietata e in pratica priva di regole. Pertanto tutti i Paesi devono attrezzarsi per vivere nel mondo nuovo." (dall’introduzione di Luciano Violante)
Perché no perché sì. Due opinioni a confronto sul referendum costituzionale
Luciano Violante, Valerio Onida
Libro: Libro in brossura
editore: Le Château Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 84
In autunno 2016, come previsto dalla Costituzione Italiana, si svolgerà il Referendum per decidere se approvare in via definitiva le modifiche apportate dalla legge Renzi-Boschi alla nostra Carta fondamentale. Data la complessità e la portata delle tematiche, il volume intende fornire al lettore-elettore un utile approfondimento sugli aspetti più importanti della riforma, per un voto informato e consapevole. Il testo è articolato in due parti; la prima approfondisce le modifiche proposte grazie a un breve riassunto di alcuni punti salienti e il raffronto, articolo per articolo, del testo costituzionale vigente con il testo modificato dal disegno di legge di riforma costituzionale, mentre la seconda completa il progetto descrivendo le ragioni del sì e del no attraverso le opinioni di due noti ed autorevoli giuristi, Valerio Onida e Luciano Violante.
La giustizia, tra vita e morte. Clitemnestra, Medea, Circe
Luciano Violante
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2025
pagine: 176
Sono tre celebri figure del mito a raccontare le loro vicende nei monologhi che compongono il volume di Luciano Violante: Clitemnestra, la regina di Micene, sorella di Elena e moglie di Agamennone, comandante supremo dell’armata greca nella guerra di Troia; Medea, principessa della Colchide e sventurata compagna di Giasone nell’avventura del vello d’oro, e Circe, la dea figlia di un titano e di una ninfa, che trattiene Ulisse per un anno sulla sua isola. Rese immortali dall’Odissea e dai grandi autori della tragedia greca, ispiratrici di molte opere antiche e moderne, esse sono diventate simboli del male. Sono state ingannate e hanno scelto la vendetta, tramando e uccidendo. «A sorriso avrebbe corrisposto sorriso. A dolci parole avrebbero corrisposto dolci parole. Tappeto a tappeto. Inganno a inganno. Lama tagliente a lama tagliente. E morte a morte». È però un’altra la prospettiva da cui Luciano Violante ripercorre le loro storie. A fare da filo conduttore è la giustizia, intesa non come definizione delle ragioni, dei torti e delle responsabilità, ma come misura delle relazioni umane, all’interno delle quali i comportamenti sono giudicati alla luce del contesto storico che li ha provocati. Le tre donne possono così diventare simboli positivi. Ma l’incalzante ritmo dei versi sollecita anche il lettore a guardare, attraverso quelle vicende remote, il nostro presente, cogliendone le laceranti e disumane contraddizioni.
Il prato dei quarzi e altri appunti di viaggio
Luciano Violante
Libro: Libro in brossura
editore: Le Château Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 96
Il ciclo mafioso
Luciano Violante
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2004
pagine: VI-173
"Ricostruire la vicenda dei recenti rapporti tra mafia, politica e giustizia è impresa non da poco, soprattutto per i contrasti che oggi avvelenano il rapporto tra le istituzioni. Uno dei pochi in grado di farlo è Luciano Violante". (Daniele Rocca, L'Indice). "Tornare a mettere la lotta alla mafia al centro dell'iniziativa politica per il rinnovamento del paese. Tornare a osservare da vicino Cosa Nostra, non facendosi ipnotizzare dall'assenza dei delitti e delle stragi. Tornare a incalzare il governo su un tema che negli ultimi tempi è stato depotenziato se non addirittura occultato. Luciano Violante passa al setaccio dieci anni di criminalità organizzata e ci spiega perché la mafia è una questione ancora aperta". (Saverio Lodato, l'Unità)
Le due libertà. Contributo per l'identità della sinistra
Luciano Violante
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 1999
pagine: 138
Dizionario delle istituzioni e dei diritti del cittadino
Luciano Violante
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 1996
pagine: 366
Politica e menzogna
Luciano Violante
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 157
Un Paese pregiudica la propria rispettabilità non solo quando i politici mentono, ma anche quando i cittadini tollerano quelle menzogne. Non raramente i cittadini tollerano la menzogna del politico sperando nella sua tolleranza verso le proprie menzogne: è il caso, ad esempio, dell'evasione fiscale. La società diventa così complice della cattiva politica. Le rivolte rancorose sono la risposta sbagliata; promuovono un nuovo inizio solo apparente e aprono un varco attraverso il quale le cattive abitudini passano, con vesti diverse, da una fase all'altra della storia del Paese. I cittadini devono sconfiggere la menzogna e i suoi corollari, chiedendo la verità ai politici, anche e soprattutto ai propri, esigendo che siano controllati, chiedendo conto delle scelte adottate, togliendo decisamente la fiducia quando vengono meno agli impegni.
Magistrati
Luciano Violante
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 192
Qual è oggi il ruolo dei giudici nella società e nello Stato? La perdita di credibilità della politica e l'indebolimento dei valori morali hanno portato la sfera di influenza del diritto a espandersi a dismisura. La politica guarda con sospetto l'intraprendenza della magistratura, mentre i cittadini incoraggiano i giudici che colpiscono i politici, almeno finché non vedono toccati i propri interessi. Come evitare il conflitto permanente e garantire invece un ragionevole equilibrio tra politica e giustizia? Contestare il fondamento stesso di indagini che possano delegittimare gli eletti dal popolo è sbagliato, ma alla magistratura si richiede una nuova responsabilità. Ai valori di uguaglianza e promozione sociale, che hanno portato nel tempo dall'età della legge all'età dell'interpretazione della legge, è opportuno affiancare i valori di unità e responsabilità, privilegiando nel quotidiano esercizio della propria funzione la certezza del diritto e della sua interpretazione. Non c'è altro modo per evitare il conflitto permanente con la politica e il rischio di delegittimazione della stessa magistratura.