Libri di Luigi Coccia
New York. The unstable sameness
Pippo Ciorra, Luigi Coccia, Marco D'Annuntiis
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2008
pagine: 208
Un gruppo di studio formato da architetti, docenti e studenti ha compilato questa analisi della città di New York in forma di diario. Un'opera collettiva che investiga gli spazi attuali della metropoli americana, consapevole del motto di Agatha Christie: "New York è essa stessa una detective story".
Riciclasi capannoni
Luigi Coccia, Alessandro Gabbianelli
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2015
pagine: 224
Conformazioni. La ricerca attraverso il progetto di architettura
Luigi Coccia
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2013
Oltre la spiaggia. Nuovi spazi per il turismo adriatico
Luigi Coccia, Marco D'Annuntiis
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2012
pagine: 144
Il volume propone una riflessione critica sul rapporto tra architettura e turismo che, attraverso strumenti analitici e progettuali, conduce ad una revisione degli spazi per il tempo libero all'interno della cultura abitativa contemporanea. La ricerca intende verificare la possibilità di un nuovo rapporto tra litorale ed entroterra in uno scenario relazionale che non agisce solo linearmente, lungo la costa, ma anche trasversalmente definendo un sistema di nuove relazioni tra ambiti spaziali eterogenei. A tale fine i territori costieri del medio adriatico, individuati in una sezione transfrontaliera che tiene insieme il litorale italiano e quello dalmata, hanno definito il campo di applicazione della ricerca e i luoghi del turismo sono stati assunti come laboratori sperimentali per la costruzione di nuovi modelli urbani.
Paesaggi postindustriali
Luigi Coccia, Marco D'Annuntiis
Libro
editore: Quodlibet
anno edizione: 2008
Il problema della dismissione industriale e della riconversione di intere aree urbane coinvolge tutte le principali città europee. Vi sono però fenomeni del tutto peculiari della cosiddetta "città adriatica". che non sono mai stati oggetto di uno studio complessivo. Se è vero ciò che sostiene l'economista Daniel Cohen, e cioè che oggi l'industria ha sostanzialmente abbandonato la società dislocando le proprie competenze a causa della globalizzazione, è altrettanto vero che è nella società postindustriale l'idea più importante della produzione. La dismissione delle aree industriali, dunque, libera aree strategiche per nuove idee di vita associata e in tal senso rappresenta una grande opportunità di trasformazione.