Libri di Manuel Barrese
Pittura murale nella Roma postunitaria. Tendenze, sopravvivenze, innovazioni (1870-1915)
Manuel Barrese
Libro: Copertina morbida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2019
pagine: 192
Il volume rappresenta il primo studio analitico interamente dedicato al complesso delle decorazioni murali della Roma postunitaria. Nel delineare il percorso evolutivo della pittura murale romana del secondo Ottocento vengono messi in luce temi centrali come la persistenza di stilemi classico-puristi e barocchi, la questione delle tecniche di pittura su muro disponibili, l'incidenza e il ruolo sociale assunto dalla categoria dei pittori-decoratori, il fenomeno del revival delle facciate graffite e dipinte. Attraverso documenti d'archivio e recensioni d'epoca si fornisce, inoltre, una rilettura delle maggiori imprese decorative realizzate nella Capitale tra Otto e Novecento come ad esempio gli affreschi di Cesare Maccari nella chiesa del SS. Sudario dei Piemontesi e nella Sala Gialla del Senato, le pitture di Cesare Mariani nel Ministero delle Finanze, le tempere di Annibale Brugnoli nel teatro dell'Opera, gli encausti di Giuseppe Cellini nella Galleria Sciarra, il fregio di Sartorio in Parlamento.
L'università La Sapienza dopo il 1870. Interventi artistici, progetti, controversie
Manuel Barrese
Libro: Libro rilegato
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2025
pagine: 88
Nell’opinione comune e nell’immaginario di molti studenti, la Sapienza Università di Roma coincide con il complesso della Città Universitaria progettato dall’architetto Marcello Piacentini negli anni Trenta del Novecento. Si trascura, invece, che l’ateneo romano ha alle sue spalle una storia secolare che è necessario recuperare e valorizzare. Questo libro intende fornire uno sguardo d’insieme sui molteplici interventi artistici – in parte realizzati e in parte no – portati avanti nell’università della Capitale – ancora installata nell’antico complesso di S. Ivo in corso Rinascimento – all’indomani della Breccia di Porta Pia (20 settembre 1870). Nel momento in cui venne meno il potere temporale della Chiesa, lo Studium Urbis dovette necessariamente reinventarsi – anche dal punto di vista della propria immagine – alla luce del mutato clima politico. Il trapasso dall’ateneo pontificio a quello sabaudo liberato dal giogo delle gerarchie ecclesiastiche non fu lineare ma, al contrario, innescò un dibattito interno relativo anche all’uso strumentale delle immagini e delle arti figurative.
«Solo con l'Ottocento l'autonomia dell'arte». Carlo Ludovico Ragghianti e la cultura artistico-architettonica dal Neoclassicismo alla stagione del Liberty
Manuel Barrese
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Centro Ragghianti
anno edizione: 2024
pagine: 216
Se oggi possiamo guardare all'Ottocento senza chiusure preventive è in parte anche grazie al fondamentale, benché poco riconosciuto, apporto di Carlo Ludovico Ragghianti (1910-1987), che, durante la sua lunga attività critica, offrì una lettura originale dei fenomeni stilistici apparsi dall'insorgere del Neoclassicismo fino alla stagione del Liberty. Lo storico dell'arte lucchese si relazionò alla civiltà figurativa ottocentesca in tempi precoci: già nei primi anni Trenta del Novecento era interessato a studiare senza sovrastrutture nazionalistiche alcuni protagonisti dell'avventura macchiaiola, e nel 1933 fu coinvolto da Argan e Mary Pittaluga nel lavoro - presto andato alla deriva - di scrittura di una monografia sull'arte del XIX secolo. Libero dalla retorica ammirativa, sentì anche l'esigenza di decostruire il mito dell'Impressionismo. Questo libro, con prefazione di Paolo Bolpagni, ripercorre l'importante contributo di Ragghianti agli studi sull'arte dell'Ottocento, dal Neoclassicismo al Liberty.