Libri di Marica Spalletta
L'impact factor del Giro d'Italia. Analisi degli impatti della Corsa Rosa
Libro: Libro in brossura
editore: Eurilink University Press
anno edizione: 2020
pagine: 189
Tradizionalmente percepito nell’immaginario collettivo come una delle massime espressioni dell’italianità, da oltre 100 anni il Giro d’Italia rappresenta non soltanto una pagina indelebile nella storia dello sport, ma anche una straordinaria vetrina attraverso cui promuovere le bellezze naturali e paesaggistiche del nostro Paese, uno strumento per valorizzarne il patrimonio artistico e culturale, un momento di aggregazione sociale caratterizzato da un clima di festa, una palestra utile per acquisire un know-how professionale, una policy pubblica su cui investire in virtù dell’elevato ritorno che esso garantisce, infine un indiscusso volano per lo sviluppo economico del territorio. Ed è appunto sui suoi diversi impatti – sociale, economico, turistico, culturale, formativo, solidale, ambientale, politico e mediatico – che si focalizza la ricerca realizzata da Link LAB in occasione della 100a edizione della Corsa Rosa, e i cui risultati sono presentati in questo volume. Dati unici che rafforzano l’immagine di un evento da oltre un secolo capace di raccontare l’Italia attraverso i valori dello sport. Prefazione di Mauro Vegni. Postfazione di Roberto Sgalla.
Pandemie mediali. Narrazioni, socializzazioni e contaminazioni del MediaVirus
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 584
Il virus globale ha ridefinito tempi e modi del nostro vivere quotidiano e ne ha infettato ogni ambito, dalla politica all'economia, dalla scuola al lavoro, insinuandosi nelle dinamiche democratiche e generando una vera e propria pandemia anche nell'ecosistema mediale, in cui si è imposto un racconto dalle tante sfaccettature. Accademici e ricercatori, giornalisti e comunicatori, ma anche giovani ed esperti di diverse discipline, propongono in questo volume le loro letture orizzontali del MediaVirus per offrire anche al lettore non specialistico chiavi di lettura di un presente in cui la contaminazione tra saperi ed esperienze può diventare risorsa per leggere la complessità e rifondare il nostro vivere sociale, continuando a scommettere su un'informazione vera e su notizie certificate.
Redditanza. Il reddito di cittadinanza raccontato dai giornali e percepito dai cittadini
Nicola Ferrigni, Marica Spalletta
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 144
Il reddito di cittadinanza proposto dal Movimento 5 Stelle è un tema ormai entrato a pieno titolo nel dibattito pubblico e al centro della scena politica. Ma quanto ne sanno davvero i cittadini? E cosa ne pensano? A chi lo concederebbero e a quali condizioni? Come vorrebbero fosse il loro reddito di cittadinanza? La prima ricerca in Italia che, attraverso il confronto tra l'analisi di due anni e mezzo di articoli giornalistici sul tema e un sondaggio rivolto ai cittadini, studia le "relazioni pericolose" tra il giornalismo, la politica e la formazione dell'opinione pubblica.
(Ti)fare informazione. Il giornalismo sportivo italiano e la sfida della credibilità
Marica Spalletta, Lorenzo Ugolini
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2016
pagine: 260
Da sempre considerato un genere a sé stante nella galassia dell’informazione, il giornalismo sportivo si confronta quotidianamente con una vulgata che lo giudica voluttuario e fazioso, ma non per questo (in)credibile. Quale credibilità, tuttavia, e di quale giornalismo sportivo? Quello che racconta l’evento agonistico, o quello che guarda anche al “connesso con”? Una credibilità “partigiana” o “obiettiva”? Attraverso un duplice approccio empirico e teorico, il volume approfondisce gli aspetti peculiari e critici della credibilità di un giornalismo sportivo sempre più mediatizzato e contaminato, delineando un modello in cui il tifo cede il passo a competenza, capacità di emozionare e responsabilità.
La moda capelli
Massimo Baldini, Marica Spalletta
Libro
editore: Armando Editore
anno edizione: 2006
pagine: 240
La lampada di Aladino. La pubblicità tra illusione e realtà
Marica Spalletta
Libro
editore: Kappa
anno edizione: 2003
pagine: 192
Le immagini raccontano le notizie?
Paolo Peverini, Marica Spalletta
Libro
editore: UCSI
anno edizione: 2008
pagine: 176
Gli (in)credibili. I giornalisti italiani e il problema della credibilità
Marica Spalletta
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2011
pagine: 234
Che cos'è la credibilità del giornalismo? Quando e perché un sistema giornalistico, una notizia, un giornalista possono definirsi credibili? E che rapporto c'è tra la credibilità di cui i giornalisti credono di godere e la credibilità che gli viene invece riconosciuta dal pubblico? Credibilità proiettata e credibilità percepita devono procedere sempre di pari passo, oppure esse possono percorrere sentieri diversi? Ma, soprattutto, i giornalisti hanno percezione di ciò che il pubblico pensa di loro e del conseguente grado di fiducia che esso è disposto a concedergli? Quelle appena richiamate sono solo alcune delle questioni su cui questo libro si sofferma a riflettere, attraverso un'analisi che, pur senza tralasciare il contesto globale, focalizza l'attenzione sul caso specifico del giornalismo italiano. Un giornalismo - il nostro - che spesso viene accusato di essere (in)credibile: incredibile, da una parte, per cause che hanno a che fare col suo ruolo sociale, con l'assetto del sistema, con gli operatori, col rapporto con le fonti, col messaggio, col formato, con le regole e i valori; e, dall'altra parte, incredibile per l'atteggiamento (incredulo) con cui sovente i giornalisti reagiscono allorquando qualcuno ha l'ardire di far notare la scarsa fiducia che il pubblico nutre nei loro riguardi. Prefazione di Paolo Mancini. Appendice di Lorenzo Ugolini.
Comunicare responsabilmente. Etica e deontologie dell'informazione e della comunicazione
Marica Spalletta
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2010
pagine: 360
In una società che cambia a ritmo vertiginoso; che rinnova se stessa e ridefinisce i propri confini alla stessa velocità con cui la tecnologia innova forme e strumenti della comunicazione; in cui una norma corre il rischio di essere vecchia prima ancora della sua entrata in vigore; dove l'individuo non vive più una sola volta, ma tante quante sono gli avatar che lo rappresentano sulla Rete; in cui Internet è diventata un'insostituibile e irrinunciabile modalità di partecipazione del vivere quotidiano; dove la crossmedialità impone di saper praticare testi e scenari fino a pochissimi anni fa nettamente distinti l'uno dall'altro... In questo contesto, l'etica assume un ruolo ancor più rilevante di quanto non abbia fatto in passato, quando i confini erano meglio definiti e i ruoli più cristallizzati. Tuttavia, non c'è nulla di apparentemente più complicato che parlare o scrivere di etica, soprattutto in relazione a quella galassia poliedrica e multiforme nata e consolidatasi attorno ai media. Eppure, niente e nessuno più della mediapolis necessita oggi di fondarsi su valori etici condivisi, su quell'etica della responsabilità cui la società chiede che si ispirino tutti i professionisti della comunicazione: pubblicitari, comunicatori d'impresa, lobbisti, comunicatori istituzionali, giornalisti.
Unconventional. Valori, testi, pratiche della pubblicità sociale
Paolo Peverini, Marica Spalletta
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2009
pagine: 263
Affissioni, spot televisivi e radiofonici, spazi sui giornali sono ormai roba del passato: oggi la pubblicità passa attraverso strategie mediali alternative, imprevedibili performance teatrali, cortometraggi in Rete, adesivi disseminati nelle metropoli su temi di rilevanza sociale trascurati dai media. Coniata dagli esperti di marketing, poi metabolizzata nel gergo pubblicitario e oggi utilizzata con disinvoltura da un pubblico sempre più vasto, l'espressione unconventional si riferisce alla tendenza a ripensare le forme del discorso promozionale in funzione della ricerca del massimo effetto di originalità e sorpresa, nonché a rovesciare strategie testuali usurate, pianificando vere e proprie azioni di attacco nei confronti dello spettatore. Avvalendosi dell'arte della mimetizzazione, aggirando e rileggendo i codici di una pubblicità sempre più invasiva e, dunque, inefficace, la pubblicità sociale gioca con l'immaginario dei consumatori e accetta la sfida di provocare reazioni su argomenti scottanti - diritti umani, ambiente, animali, povertà, salute, sicurezza - sfruttando la chiave dell'ironia e dello spiazzamento surreale. L'efficacia di queste azioni di guerrilla - in cui la creatività raggiunge spesso livelli di eccellenza grazie a invenzioni visive, slogan incisivi, giochi di senso - è il frutto di una strategia dell'enunciazione raffinata...