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Libri di Mario Isnenghi

Bellum in terris. Mandare, andare, essere in guerra

Mario Isnenghi

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2019

pagine: 368

Cento anni dopo la fine della Grande Guerra, Mario Insnenghi racconta l'Italia del '14-'19 attraverso le testimonianze di coloro che parteciparono al dibattito sul conflitto, di coloro che partirono e di quelli che tornarono. Le voci dei protagonisti dell'impresa bellica italiana si mescolano alla voce del narratore, che raccoglie in questo volume le conferenze tenute in cinque anni di incontri presso l'Ateneo Veneto di Venezia, esattamente un secolo dopo quegli anni decisivi. Il risultato è un libro che restituisce la dimensione orale in una forma di narrazione che si colloca tra il parlato e lo scritto. È la "terza via", come ama definirla l'autore, che l'ha già sperimentata con successo nel 2011 per il 150° dell'Unità (Dieci lezioni sull'Italia contemporanea). In questa sintesi del 1914-19, Isnenghi percorre l'Italia intrecciando storie, memorie e oblii. I fatti e sentimenti degli uomini e delle donne di allora si intrecciano con i luoghi del presente, con le vecchie targhe dimenticate, con le retoriche del centenario e con le rielaborazioni che in questi anni non hanno smesso di investire uno dei più importanti pezzi di storia italiana: la storia della nostra Grande Guerra, dai mesi che la precedono a quelli che la seguono.
23,00 21,85

Le ville Hériot alla Giudecca. Una storia europea del Novecento

Le ville Hériot alla Giudecca. Una storia europea del Novecento

Stefania Bertelli

Libro: Libro in brossura

editore: Libreria Editrice Cafoscarina

anno edizione: 2020

pagine: 168

"Questa storia europea del Novecento marca sin dal titolo una volontà d'autore, anzi d'autrice: dichiara una chiave di lettura, l'oggi che interroga ieri e lo fa interloquire alla luce dei bisogni e problemi odierni. La ricerca che c'è, a monte, è seconda rispetto all'opportunità d'ordine civile di ricuperare e lodare l''europeismo' e cosmopolitismo intrinseci dell'isola della Giudecca nel corso dei secoli. Secoli al plurale: la giudecchina-europea Stefania Bertelli con un occhio guarda avanti e dedica il libro a Clara e Marta, con l'altro a un passato che comincia molto prima di una storia di famiglia, il caso di studio che innesca la storia di questa grande isola multianime, impregnata di storie parallele, che pur sovente si ignorano, nello spazio e nel tempo". (Dalla Prefazione di Mario Isnenghi)
15,00

Vite vissute e no. I luoghi della mia memoria

Mario Isnenghi

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2020

pagine: 328

«Immerso nei flutti, per la prima volta in vita mia ai fanghi di Abano, sono in piena anarchia della memoria. Sembra che lei ci si trovi bene, tra fumi e vapori: con quel caldo spossante, vien su di tutto, dal fondo». Storico fra i più illustri e conosciuti, intellettuale impegnato fin dagli anni universitari, Mario Isnenghi ripercorre in questo saggio autobiografico le tappe che hanno segnato la sua formazione umana, scientifica e politica: dalle origini familiari alle esperienze di scuola e università, all'apprendistato politico che attraversa il mondo cattolico e socialista nelle associazioni studentesche, nel sindacato, nell'insegnamento. E poi la lunga attività di ricerca che lo ha portato a riflettere, partendo dalla Grande Guerra, sulla storia della cultura italiana, la funzione degli intellettuali, le fragilità e le contraddizioni della costruzione statale. Tra confessione privata e memoria pubblica, Isnenghi consegna al lettore una testimonianza di rilievo sulla vicenda culturale e politica dell'ultimo mezzo secolo.
24,00 22,80

Oltre Caporetto. La memoria in cammino. Voci dai due fronti

Mario Isnenghi, Paolo Pozzato

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2018

pagine: 489

Mai come per Caporetto un evento è stato frutto e innesco di un discorso fondativo dell'immaginario di e su un popolo, prima ancora che le analisi storiche si moltiplicassero assieme agli anniversari. Partendo dal volume che scrisse in occasione del cinquantesimo - "I vinti di Caporetto" -, Mario Isnenghi arricchisce la sua lettura e ripercorre la genesi delle diverse interpretazioni in un corposo saggio introduttivo che tira le fila di mezzo secolo di studi e del confronto con nuove fonti. Uno straordinario coro di voci restituisce la fluida essenza di Caporetto: accanto alle testimonianze degli italiani che l'hanno raccontata dando la parola al popolo, estraendo dal tumulto figure e frasi emblematiche, la seconda parte del libro si affida allo storico militare Paolo Pozzato per dare conto del punto di vista dei vincitori, con testi d'epoca di parte austro-ungarico-tedesca, anche inediti. Se cinquant'anni fa, proiettati sulla scena socialista e influenzati dallo spirito del Sessantotto, ci si chiedeva se Caporetto fosse stata una crisi di comando o il sintomo del crollo di un assetto sociale, oggi sono altri gli interrogativi che si impongono: per quali vie una sconfitta militare si è trasformata in un tratto autobiografico permanente? La risposta ha a che fare ancora oggi con l'esistenza stessa di un'identità comune, la possibilità di un agire collettivo, il nostro sentirci Nazione.
19,50 18,53

Breve storia d'Italia ad uso dei perplessi (e non)

Breve storia d'Italia ad uso dei perplessi (e non)

Mario Isnenghi

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2014

pagine: 195

Fatta l'Italia, bisogna fare gli Italiani: lo si diceva allora e lo ripetono, in molti, ancora oggi. E se invece fosse il contrario? Se fossero stati proprio gli Italiani delle varie regioni a fare l'Italia? Mario Isnenghi stila una breve storia d'Italia 'per tutti', soprattutto per i più dubbiosi sull'utilità dello Stato unitario, perfino per quelli che vorrebbero dividerla e che Italiani ancora oggi fino in fondo non si sentono.
9,50

Storia d'Italia. I fatti e le percezioni dal Risorgimento alla società dello spettacolo

Mario Isnenghi

Libro: Libro rilegato

editore: Laterza

anno edizione: 2014

pagine: 677

"C'è una parola che sembra la più conveniente a definire la fase in cui viviamo e che intendo far mia per orientare alla scrittura e alla lettura. È la parola percezione. Questa parola difficile è diventata ultimamente una pacifica protagonista del lessico giornalistico e della cronaca d'ogni giorno. Nella realtà 'virtuale' che ci penetra e ci avvolge, conta quello che uno 'percepisce' non il fatto in se stesso, e sembra anzi grazioso far spallucce al 'fatto in sé'. I fatti con cui abbiamo a che fare sono - sarebbero - le nostre percezioni. Viviamo come se veri fossero, quindi sono veri per noi. Se è così, allora è andata proprio in questo modo. Per 'loro' - un buon numero di uomini e di donne, per diverse generazioni, fino a noi - l'Italia c'era, era vera, come spazio pubblico del loro anche individuale esserci e vivere. Racconterò questo, una storia dell'Italia via via percepita e raccontata nell'Otto e nel Novecento". È da questa prospettiva, dalla testimonianza di intellettuali, patrioti e politici che hanno partecipato alla costituzione della nazione, dai testi che hanno costruito il romanzo collettivo della nostra identità, che Mario Isnenghi tesse la storia d'Italia, a partire da Alessandro Manzoni fino alla cronaca degli ultimi decenni.
16,00 15,20

La grande guerra. L'immensa ferita d'Europa

Mario Isnenghi

Libro: Libro in brossura

editore: Giunti Editore

anno edizione: 2019

pagine: 160

Nell’agosto 1914 ha inizio la prima guerra di massa della storia, un conflitto che lascerà nelle coscienze dei protagonisti il segno di un cambiamento epocale. Simbolo di questa carneficina è il fante, il soldato-massa che combatte una guerra caratterizzata da una volontà di annientamento mai conosciuta prima. Ma la Grande Guerra è anche quella vissuta nel fronte interno, che vede la mobilitazione delle donne nell’industria bellica, conosce l’uso massiccio della censura, esplode negli ammutinamenti dei soldati. E culmina con la rottura dei vecchi equilibri delle società liberali.
10,00 9,50

Cavalcando la vita. Autobiografia di un giudice

Giovanni Palombarini

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 252

Cosa è rimasto dei discorsi che si facevano negli anni Sessanta e Settanta sulla libertà, sul lavoro, sulla pace e sulla progressiva riduzione delle diseguaglianze? e sulla giustizia da adeguare alle promesse della Costituzione? Di prospettive realmente riformatrici oggi non parla nessuno, la logica di chi ancora ha la forza di discutere è essenzialmente difensiva, di riduzione del danno. La stampa, una parte della stampa, la magistratura, una parte della magistratura, continuano a esprimere il loro dissenso dai tentativi in atto di modificare la Costituzione e a riaffermare la validità dei principi e dei diritti. Ma quanto potrà durare questa resistenza? La cavalcata di settanta anni di vita di un giudice attraversa una storia complessa e difficile, fatta di speranze e delusioni.
16,00 15,20

13,00 12,35

L'Italia in piazza. I luoghi della vita pubblica dal 1848 ai giorni nostri

Mario Isnenghi

Libro: Libro rilegato

editore: Il Mulino

anno edizione: 2004

pagine: 496

L'autore identifica la piazza quale teatro tipicamente italiano della vita pubblica e della lotta politica, ricostruendo, attraverso le trasformazioni dell'uso della piazza, le trasformazioni della vita civile italiana. Dai moti del 1848 alle cannonate di Bava Beccaris e ai grandi scioperi, dai comizi interventisti alle adunate oceaniche del fascismo, da Piazzale Loreto ai disordini di piazza, ma anche alle piazze dei paesini, questa è la storia dell'ultima stagione in cui "l'andare in piazza" è stato parte integrante della vita dei cittadini, prima che la televisione diventasse il luogo della vita pubblica. Il testo esamina anche come l'uso politico della piazza si stia riaffermando, in un interscambio fra la piazza mediatica e quella reale.
25,00 23,75

Chiedo notizie o di vita o di morte. Lettere a Don Giovanni Rossi cappellano militare nella grande guerra

Chiedo notizie o di vita o di morte. Lettere a Don Giovanni Rossi cappellano militare nella grande guerra

Girella Borella, Daniela Borgato, Roberto Marcato

Libro: Libro in brossura

editore: Museo Storico Italiano della Guerra

anno edizione: 2004

pagine: 270

Il libro raccoglie una selezione delle lettere indirizzate a don Rossi, cappellano militare nel corpo dei Granatieri durante la Grande Guerra. La richiesta di “notizie di vita o di morte” da parte di parenti e conoscenti è il denominatore comune di questi documenti, conservati dal sacerdote. “Di questo documento collettivo a molte voci si possono dare due letture, non alternative, perché tutte due valide e reciprocamente in grado di completarsi”, scrive Mario Isnenghi, autore di un’ampia prefazione. La prima “scorrerà queste pagine doloranti come un reliquiario di vittime: corpi trafitti e devastati, angosce vissute, speranze coltivate sino all’estremo, una terribile contabilità e serialità di figure, situazioni e ruoli, che tornano ogni volta a profilarsi come unici accanto a ogni ‘caduto’”. La seconda lettura è più propriamente storica: “Ciò che vediamo in atto è un altro rilevante capitolo di delega dello Stato e della società alla Chiesa, o di supplenza cattolica. Stavolta ciò che viene affidato alle cure di vescovi, parroci, cappellani non è buona parte del tempo libero del soldato, cioè il corpo e l’anima del militare da vivo; sono il corpo e l’anima del militare da morto”.
12,00

Garibaldi fu ferito. Il mito, le favole

Mario Isnenghi

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2010

pagine: 160

Amato e odiato, celebrato e vilipeso, emulato e disprezzato: il susseguirsi e il sovrapporsi di opposti atteggiamenti testimoniano l'esistenza di diversi Garibaldi: c'è un Garibaldi "di destra" e un Garibaldi "di sinistra", un Garibaldi "nazional-fascista" e un Garibaldi "brigatista ante litteram". Gli è accaduto nel bicentenario della sua nascita, e gli accade di nuovo con le celebrazioni dell'Unità d'Italia: divenire strumento di diverse e perfino opposte politiche della memoria. Ecco perché uno dei suoi più autorevoli e attenti studiosi prova oggi a rileggere la vicenda di Garibaldi alla luce del nostro contraddittorio e conflittuale presente, e delle diatribe più o meno fondate o pretestuose riguardo al senso delle celebrazioni appena cominciate. Il Garibaldi di Isnenghi, dunque, è innanzitutto il fondatore dello Stato, capace di accettare pro tempore che lo Stato sia monarchico pur non nascondendo di preferirlo repubblicano. E cento anni dopo, nel 1946, l'Assemblea costituente repubblicana segna la vittoria di Mazzini e di Garibaldi. In secondo luogo, Garibaldi è il fondatore dello Stato con la partecipazione attiva e critica dei cittadini non più sudditi, che si mobilitano e che fanno politica. Garibaldi è infatti un grande internazionalista libertario. Ecco uno dei tanti lati in ombra che Isnenghi sottopone in queste pagine al dibattito odierno sull'Unità: la portata internazionale e internazionalista di Garibaldi.
19,50 18,53

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