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Libri di Mario Lavagetto

Quel Marcel! Frammenti dalla biografia di Proust

Quel Marcel! Frammenti dalla biografia di Proust

Mario Lavagetto

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2011

pagine: VI-395

Il narratore della "Recherche", ha detto Deleuze, è simile a un ragno in agguato ai margini della sua tela che vibra, gli trasmette messaggi discontinui, gli indica la presenza di una preda: controfigura dell'uomo che trascorre lunghi anni in una camera foderata di sughero, lontano da quella realtà di cui cerca di registrare i segnali, anche i più impercettibili, con il solo strumento - la scrittura - di cui dispone. Chi osserva la vita quotidiana di Marcel Proust e riconosce in essa alcuni dei germi che nella "Recherche" verranno metabolizzati e sottoposti a un radicale disorientamento, ha spesso l'impressione di assistere al formarsi progressivo, sui margini, di una glossa smisurata, antropo-faga e invasiva. I frammenti biografici, che affiorano in modo discontinuo tra le pagine di questo libro e che sembrano obbedire alle necessità dell'opera a venire, ci permettono di riconoscere l'alfabeto in cui si elabora la "lingua straniera" di cui Proust vuole impadronirsi e nella quale, diceva, sono scritte tutte le grandi opere; additano lo snodo dove l'autobiografia del possibile si innesta sull'autobiografia reale di chi ha prodotto quel gigantesco, tentacolare agglomerato, che incamera e deforma ogni dettaglio, ogni sintomo e "fatto" biografico, ogni radice, ogni lettura, ogni sollecitazione e ogni impronta, che divora il suo creatore e, con la sua consapevole complicità, lo riduce all'ombra di un altro che potremmo, con Albertine, chiamare "Marcel".
25,00

Teatro e saggi

Italo Svevo

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2004

pagine: XCVII-1951

Un'edizione critica completa della produzione teatrale e saggistica dello scrittore triestino. I testi sono ordinati distinguendo gli editi dagli inediti e quelli completi dagli incompiuti. Un lavoro critico di controllo sui dattiloscritti e sugli autografi dei testi non pubblicati dall'autore ha delineato un percorso "genetico" che permette di ricostruire il modo in cui Svevo stendeva le sue opere e vi apportava poi successivi interventi correttori. Nel caso delle opere pubblicate si è fatto il confronto di varianti fra diversi testimoni. In entrambi i casi, il lavoro filologico corregge i non pochi arbitri commessi in precedenza e offre un apparato critico di carattere esplicativo, interpretativo e di rimando intertestuale.
80,00 76,00

Oltre le usate leggi. Una lettura del «Decameron»

Mario Lavagetto

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2019

pagine: 250

Il Decameron - secondo Michail Bachtin - è il primo tra «i grandi capolavori della letteratura» in cui si afferma «il riso, nella sua forma piú radicale e universale», che ingloba «il mondo intero» e che si stacca dalle «lingue popolari per fare irruzione nella letteratura e nell'ideologia di rango elevato». Questo libro costituisce il tentativo, a distanza di secoli, di ascoltare quel «riso» a volte soffocato, a volte soltanto oscurato da successive forme di censura e dall'accumulo della letteratura secondaria. A un simile scopo si è resa necessaria l'adozione di alcuni principî: non staccarsi mai dalle parole del testo; utilizzare una scatola di arnesi volutamente leggera; esplicitare in ogni occasione la parzialità dell'angolo di lettura prescelto; attenersi, infine, a un suggerimento di Nietzsche e leggere lentamente, senza mai esitare di fronte alla necessità di tornare sui propri passi. Preceduto da vari corsi universitari, il libro ne ha conservato deliberatamente traccia. Con un'implicita e qui reiterata scommessa: restituire leggibilità e piacere a un'opera cosí varia, affascinante e ricca di dirompente vitalità come il "Decameron".
28,00 26,60

Diario. Memorie di vita letteraria (1851-1896)

Edmond de Goncourt, Jules de Goncourt

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2020

pagine: 528

Edmond e Jules Goncourt furono ossessionati nei loro romanzi dallo zelo di «far vedere», dallo sforzo tutto impressionista di catturare la realtà attraverso la sensazione visiva. L'occhio resta lo strumento privilegiato anche nell'opera considerata il loro capolavoro, il monumentale Diario redatto fra il 1851 e il 1896, dapprima a quattro mani e poi da Edmond che continuò da solo l'impresa dopo la morte del fratello. Nella selezione qui proposta, magistralmente curata da Mario Lavagetto, il Journal si conferma documento unico e originale: un album di schizzi e ritratti, una collezione di frammenti e aneddoti della vita parigina durante il secondo impero e la repubblica seguita al disastro di Sedan. Nell'accattivante spettacolo che prende vita sulla pagina giorno dopo giorno, i protagonisti del mondo letterario dell'epoca - da Sainte-Beuve a Hugo, da Flaubert a Zola, da Verlaine a Rimbaud - appaiono come sorpresi da un obiettivo indiscreto, che ne mette a nudo genialità e meschinerie. Il sigillo dell'immediatezza è espediente stilistico e insieme promessa di veridicità, mai però del tutto al riparo dalle impuntature e dalle nevrosi dei diaristi, che al gusto per il pettegolezzo e al demone della malevolenza devono forse le loro pagine più corrosive e immortali.
16,00 15,20

Romanzi-Continuazioni

Romanzi-Continuazioni

Italo Svevo

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2014

pagine: CXXXV-1799

Un'edizione critica completa della produzione romanzesca dell'autore triestino. I testi sono ordinati distinguendo gli editi dagli inediti e quelli completi da quelli incompiuti. Un lavoro critico di controllo sui dattiloscritti e sugli autografi dei testi non pubblicati dall'autore delinea un percorso "genetico" che permette di ricostruire il modo in cui Svevo stendeva le sue opere e vi apportava poi successivi interventi correttori. Nel caso delle opere pubblicate si è fatto il confronto di varianti fra diversi testimoni. In entrambi i casi, il lavoro filologico corregge i non pochi arbitri commessi in precedenza e offre un apparato critico di carattere esplicativo, interpretativo e di rimando intertestuale. Saggio introduttivo e cronologia di Mario Lavagetto.
24,00

Opere

Arrigo Boito

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2024

pagine: 384

Compositore, scrittore, librettista, Arrigo Boito fu, come il fratello Camillo, figura di spicco della scapigliatura milanese. Teorizzò una sorta di fusione tra le diverse arti, unendo in sé vocazione musicale e talento poetico. Grande conoscitore dei classici ma anche della cultura contemporanea, contribuì a rinnovare il gusto letterario e musicale italiano ancora piuttosto provinciale, aprendolo a influenze europee. Scrisse i libretti per i due melodrammi "Mefistofele"(1868) e "Nerone" (postumo, 1924), di cui aveva egli stesso composto la musica, e per l'"Otello" e il "Falstaff" di Verdi assicurando un contributo di rilievo alle ultime creazioni del grande compositore. Della sua produzione letteraria vanno ricordati il poemetto polimetro "Re Orso" (1865), fiaba dal gusto orrido e inquietante, e il "Libro dei versi" (1877), campionario di temi tardoromantici, interessante per le innovazioni linguistiche, ritmiche e metriche.
13,00 12,35

La macchina dell'errore. Storia di una lettura

La macchina dell'errore. Storia di una lettura

Mario Lavagetto

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 1997

pagine: 185

Un testo di Balzac diventa il caso esemplare del rapporto tutt'altro che lineare fra l'autore e il suo testo, tra il progetto e il risultato finale. Un rapporto che coinvolge il lettore, chiamato ad affrontare gli enigmi, gli "errori" e i lapsus della macchina letteraria.
12,39

L'impiegato Schmitz e altri saggi su Svevo

L'impiegato Schmitz e altri saggi su Svevo

Mario Lavagetto

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 1997

pagine: 214

19,00

Freud. La letteratura e altro

Freud. La letteratura e altro

Mario Lavagetto

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2001

pagine: 366

27,00

Tutte le poesie

Tutte le poesie

Umberto Saba

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 1340

Ha scritto di sé il grande poeta triestino di origine ebraica: «Saba ha commesso molti errori. Ma negare la poesia di Saba è negare l'evidenza di un fenomeno naturale. Il Canzoniere è il libro più facile e più difficile di quanti sono usciti nella prima metà di questo secolo. Storia di una vita, povera (relativamente) di avvenimenti esterni; ricca, a volte fino allo spasimo, di moti e risonanze interne». Questo volume, che raccoglie tutta l'opera in versi di Umberto Saba - «psicoanalitico prima della psicoanalisi» come ebbe a dire Gianfranco Contini -, offre al lettore una ricca annotazione, a cura di Arrigo Stara, attraverso cui si documentano le varie fasi di composizione del suo Canzoniere. L'introduzione è firmata da Mario Lavagetto.
50,00

Quei più modesti romanzi. Il libretto nel melodramma di Verdi

Mario Lavagetto

Libro: Libro in brossura

editore: EDT

anno edizione: 2003

pagine: 160

Partendo dalle regole elementari del gioco (il canovaccio fornito dalla rigorosa e formalizzata tipologia delle voci), attraverso l'uso di tutti gli strumenti della linguistica e della semiotica, Lavagetto analizza il corpus dei libretti verdiani alla ricerca delle loro costanti strutturali e linguistiche. Il saggio, pubblicato nel 1979 da Garzanti e qui proposto in una seconda edizione riveduta con correzioni, aggiornamenti e aggiunte, conduce il lettore attraverso i fondamenti della drammaturgia musicale romantica, con fecondi approdi di carattere linguistico, sociologico e storico.
13,50 12,83

Lavorare con piccoli indizi

Mario Lavagetto

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2003

pagine: 346

Di fronte al carattere di sciarada del testo letterario il lettore più o meno consapevole e scaltrito finisce per ritrovarsi nei panni dell'enigmista. Anche se non dà prova del talento di Poe che, recensendo dopo alcune puntate un romanzo di Dickens non ancora finito, riuscì a scorgervi un disegno d'autore poi modificato in corso d'opera, è pur sempre obbligato a districarsi fra tracce vere e depistaggi, allusioni e coups de théâtre, squilibri e ripensamenti, velature e rivelazioni. Quando non ne viene a capo «il libro si chiude», le «strane potenze di vita» fatte di parole che lo abitano scivolano nel silenzio. Ma sia la loro lontananza di sfingi, sia l'ingannevole luce di familiarità sotto cui talora esse ci appaiono – rassicuranti «vicini di casa» dalle sembianze note –, vengono sfatate dall'esercizio che più proficuamente ci instrada verso la piena comprensione: dare rilevanza ai segnali minimi che si nascondono in superficie, a quelle imperfezioni, cicatrici e incongruenze che sono tutt'altro che insignificanti residui, e senza le quali la macchina testuale non potrebbe funzionare. Per lavorare con piccoli indizi occorrono la meticolosità sapiente del decifratore e il gusto della microscopia, oltre all'infallibile orecchio che spinge l'analista, «messe da parte le dichiarazioni ufficiali del paziente», a badare soprattutto «ai lapsus, alle dimenticanze, al tono della voce». Con maestria Lavagetto muove i protocolli della ricostruzione indiziaria dai «frammenti di una teoria» a Balzac a Collodi a Stendhal, dal melodramma a Freud a Proust a Svevo. Segue itinerari perlopiù ignorati dalla critica, come le orme dello Sconosciuto, il personaggio senza nome che irrompe nella grande narrativa ottocentesca, o le affabulazioni di Pinocchio, che racconta la propria storia in modi e forme mirabilmente variati a seconda delle necessità performative del momento, o le intermittenze di un Re Lear mai realizzato che si aggira da fantasma nei progetti di Verdi.
32,00 30,40

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