Libri di Massimo Palma
I tuoi occhi come pietre. Trauma e memoria in W.G. Sebald, Paul Celan, Charlotte Salomon
Massimo Palma
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2020
pagine: 191
«Il tuo occhio, come pietra cieco», così recita un verso di Paul Celan, testimone diretto della Shoah. Era il 1959, e sessant’anni dopo le immagini dell’orrore, ora riproducibili e modificabili, vengono filtrate da retoriche di segno diverso e tendono a generare oblio anziché memoria. L’appello a “non dimenticare” risuona, così, sempre più stanco. Ecco che diventano preziose le opere di chi ha saputo affrontare l’atto stesso della memoria come trauma personale e politico. Al di là delle condanne e dei silenzi, i lavori di W.G. Sebald, Paul Celan e Charlotte Salomon raccontati in questo libro mettono in scena la lotta tra la responsabilità, l’accusa e l’oblio. Romanzi, versi, pitture-fumetto: tre interrogazioni radicali e diversissime sulla cecità che ci coglie quando ricordiamo. Tre scritture della memoria divisa, delle amnesie necessarie, dei conflitti della ripetizione.
Nico e le maree
Massimo Palma
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 191
Christa Päffgen, in arte Nico, è stata modella di grido, Femme Fatale, icona, musa, attrice per Federico Fellini, Andy Warhol e Philippe Garrel. Cresce sotto le bombe della Germania nazista, passa l'adolescenza a Ibiza, fino alle avventure cinematografiche romane (con Fellini) e quelle amorose a Parigi (con Alain Delon, da cui ha il suo unico figlio). Nelle sue amnesie, nelle sue dipendenze, affiorano i rimossi del nazismo tedesco, la confusione dei generi, i ricatti della civiltà dell'immagine. Meravigliosa Forrest Gump "stonata", a Londra corteggia ed è corteggiata da Bob Dylan e dai Rolling Stones; negli Stati Uniti scopre la sua voce, imprime il suo timbro inconfondibile nel primo disco dei Velvet Underground e seduce Leonard Cohen, affianca Lou Reed, Jimi Hendnx, Iggy Pop. Finché Jim Morrison la convince a scrivere canzoni. Nasce uno stile indefinibile gotico, medievale, denso e devastante, mentre lei si dedica all'autodistruzione.
Benjamin e Niobe. Genealogia della «nuda vita»
Massimo Palma
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2008
pagine: 240
Berlino Zoo station
Massimo Palma
Libro: Libro in brossura
editore: Cooper
anno edizione: 2012
pagine: 224
Berlino come non l'abbiamo mai attraversata. Cosa c'entrano Hegel e la sua "Fenomenologia dello spirito" con gli U2? E Walter Benjamin con David Bowie? A Berlino c'è un luogo pop, eversivo, stratificato, che forse racconta questa città meglio di tutti: si chiama Zoo station. Come una famosa canzone degli U2 registrata qui dopo la caduta del Muro. Il suo testo disegna una linea immaginaria che dall'800 porta ai nostri giorni, una costellazione di intellettuali e artisti, pietre e animali, in cui Hegel dialoga con Bono Vox al Tiergarten, Benjamin passeggia con Bowie a Potsdamer Platz, Lou Reed beve whisky con Christopher Isherwood su Friedrichstrasse. C'è però anche la Zoo station di Christian F. e i "Kinder" eroinomani. C'è il Muro e la sua caduta, l'Est e l'Ovest, i nazisti e la Stasi, i tanti prima e dopo di Berlino. Bestiali. Lo Zoo è una grande metafora che racconta l'animalità di Berlino, ma anche il suo spirito. Perché tutto a Berlino fa pensare al "regno animale dello spirito". Una guida non conformista, pop-rock alla città di Berlino che mette insieme i suoi luoghi, la filosofia, la musica, l'arte, in un gioco di provocazione e umorismo.
Politica e diritto in Kojève. Esilio sulla via maestra
Massimo Palma
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2012
Happy Diaz. La formazione musicale di una generazione che è stata ammazzata di botte
Massimo Palma
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2017
pagine: 128
La generazione di ragazzi andati a Genova per contestare il G8 nel 2001 era una generazione particolare. Ha perso, ammazzata di botte nelle strade genovesi e nel chiuso di carceri e mattatoi improvvisati, ma su molte cose aveva visto giusto. Genova durò sette giorni di assemblee e dibattiti, ma tutti ne ricordano solo due, tragici, convulsi. Questo libro vuole raccontare tutta quella settimana. Non con la cronaca dei fatti. Ma attraverso le canzoni di Manchester che parlano dei giorni della settimana e così facendo cantano sogni, incubi e ossessioni di una generazione e del suo quotidiano. Attraverso testi e memorie, "Happy Diaz" narra di come si arrivò a Genova, con quale stato d'animo si scrisse l'agenda di quegli incontri, con quali note, per vent'anni, ci si preparò ai manganelli, giorno dopo giorno.
Foto di gruppo con servo e signore. Mitologie hegeliane in Koyré, Strauss, Kojève, Bataille, Weil, Queneau
Massimo Palma
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 187
Nella Francia degli anni Trenta un gruppo di marginali - surrealisti, emigrati, futuri psicanalisti di grido, ricercatori ancora sconosciuti ai più - si mette anno dopo anno a seguire il seminario di un giovane russo sulla Fenomenologia dello spirito di Hegel. Dall'orribile 1933 fino al tremendo 1939, Alexandre Kojève squarcia il testo hegeliano con tutto l'armamentario filosofico del Novecento. Davanti a lui ascoltano e assorbono Georges Bataille, Eric Weil, Raymond Queneau, Leo Strauss, Alexandre Koyré e molti altri. Ne nasce un lavoro collettivo attorno ad alcune figure di pensiero - riconoscimento, desiderio, fine della Storia, violenza, sovranità -, mentre il mondo precipita. Questo libro propone il ritratto di una generazione che si è nutrita dei frutti di una "macchina mitologica" di nome Hegel. Per farlo ha preso le mosse dalla stessa scena, dallo stesso mito: la lotta "servo-signore".
Umbra vitae
Georg Heym
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 166
Quando nel 1930 Walter Benjamin firma Malinconia di sinistra, un urticante attacco a Erich Kästner – intellettuale di punta dell’intellighenzia di Weimar –, cita come «poesia davvero politica» quella di Georg Heym. Nel suo brevissimo percorso, sosteneva Benjamin, Heym aveva saputo definire in anticipo strutture e forme delle masse che sarebbero divenute visibili solo con lo scoppio della Grande Guerra. Spingendo all’estremo i colori e l’esperienza della metropoli, Heym mette in luce «gruppi mai indagati prima: i suicidi, i detenuti, i malati, i marinai, i matti. Nei suoi versi la terra si preparava a esser sommersa dal diluvio rosso». Umbra Vitae è la raccolta dei componimenti rinvenuti dopo la sua morte – quella “morte per acqua” da lui cantata tante volte –, pubblicata postuma dagli amici nel 1912. Accompagnata dalle xilografie originali di Ernst Ludwig Kirchner, controcanto straordinario nei toni eccessivi, sformati, di quei versi profetici, quest’edizione riproduce l’ultima istantanea poetica del mondo prima del diluvio. Con 47 xilografie di Ernst Ludwig Kirchner.
Movimento e stasi
Massimo Palma
Libro: Copertina rigida
editore: Industria & Letteratura
anno edizione: 2021
pagine: 88
Scrive Gennaro Carillo: "Genova 2001 è stata teatro di una stasis in piena regola. Alla Diaz si è inverato il più sinistro dei sogni platonici, quello che nella Repubblica si definisce come il deinotaton, l'evento più tremendo di tutti: un corpo organizzato di difensori, di guardiani, infierisce contro coloro che dovrebbe proteggere. [...] A pensarci bene, anche Stefano Cucchi e Federico Aldrovandi erano alla Diaz e, insieme a loro, tutti i picchiati a morte dalle forze dell'ordine. Perché? dove c'è un fascismo eterno, con la sua avidità? di ordine nuovo, c'è anche una Diaz altrettanto eterna, con le sue «cento barelle» e una violenza dissimulata dietro i presupposti stessi dello Stato." A vent'anni esatti da quel sangue, Massimo Palma ci regala versi potenti e difficili, scritti in precario equilibrio fra una cronaca bruciante e il tempo che ci divide da essa, come una distanza sembra aver segnato la fine di una comunità possibile. Restare in questa zona pericolosa, senza essere didascalici, è il grande merito di questa raccolta, che si potrebbe anche definire civile. Palma ci riesce partendo da un prerequisito: la scelta di uno sguardo che riconosce nella vita che si muove la sua eterna divisione della gioia, quella stasi che non è detto possa portare a un nuovo ordine delle cose.
Happy Diaz. Sette giorni di gioia e divisione a Genova 2001
Massimo Palma
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 144
La generazione che nel 2001 andò a Genova a contestare il G8 aveva ragione. Scese in strada per la democrazia partecipativa, il diritto di migrare, la legittimità del conflitto sociale, l'informazione dal basso, la distribuzione globale di cure e vaccini. Sfrontata e laica, internazionale per definizione e precaria per costrizione, quella generazione proponeva modelli che non facessero rima con sfruttamento. Rivendicava una convivenza sociale diversa. È stata repressa, ammazzata di botte nelle strade, nelle carceri o in mattatoi improvvisati. Divisa in buoni e cattivi. Perseguitata nei tribunali. Ora che i processi sono finiti, è tempo di comprendere. Genova durò sette giorni, sette giorni di assemblee e dibattiti, ma se ne ricordano solo due, tragici, convulsi. "Happy Diaz" li racconta tutti, dal lunedì alla domenica, facendo affiorare sogni, incubi e ossessioni attraverso la musica che quella generazione ha ascoltato. Attraverso memorie e testi, "Happy Diaz" narra di come si arrivò a Genova, con quale stato d'animo si scrisse l'agenda della contestazione; con quali note in sottofondo, per vent'anni, quella generazione si preparò alla politica, alla violenza, giorno dopo giorno. Con tredici ritratti di Tuono Pettinato.
Dossier Benjamin
Fredric Jameson
Libro: Libro in brossura
editore: Treccani
anno edizione: 2022
pagine: 352
Walter Benjamin è stato un pensatore anti-filosofico e anti-sistematico. E Fredric Jameson, il più grande critico americano vivente, ne conosce alla perfezione non solo gli scritti, ma anche le ambiguità. Tanto da offrirci una sorprendente lente di lettura di tutte le sue principali opere e di un gran numero di recensioni di libri, note, lettere, che ne rivelano, oltre allo spessore concettuale, l’inclinazione ineludibile nei confronti della scrittura. Dagli articoli più brevi ai progetti più ambiziosi, dai saggi arcinoti come Baudelaire o L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica ai frammenti postumi, in questo repertorio di documenti e rivelazioni, di enigmi e contraddizioni, non cessa di stupire la coesistenza di campi linguistici e codici tematici apparentemente inconciliabili, la tensione mai domata tra il lato mistico o teologico e la vocazione politica e storica, che rende Benjamin ancora oggi riferimento imprescindibile di ogni indagine sul capitalismo odierno. Le analisi di Jameson dei concetti di gioco e di spazio, di esperienza e città, di massa e citazione si snodano attraverso un “corpo a corpo” da cui non esce certo un Benjamin facile, ma finalmente scrivibile.
Sulle tracce di Max Weber
Hans-Peter Müller
Libro: Libro in brossura
editore: Bocconi University Press
anno edizione: 2022
pagine: 480
«Una volta contagiati da Weber, non ci si può allontanare dal suo lavoro. Il guadagno in conoscenza e comprensione del mondo moderno in cui viviamo è troppo grande». Accostarsi all’opera monumentale e al contempo frammentaria di Max Weber significa muoversi su un terreno sicuramente già esplorato ma non del tutto conosciuto. La complessità enciclopedica della produzione weberiana richiede, in effetti, una scrupolosa ricerca di tracce capace di portare alla luce le questioni nodali del suo pensiero. Di fronte a tanta complessità, questo nuovo percorso tematico nei meandri del vasto costrutto teorico weberiano segue diversi filoni argomentativi, riuscendo a cogliere la genealogia della modernità come chiave di lettura e valorizzazione dell’attualità di Weber, offrendo tanto allo studioso quanto al lettore non specialista una lettura ricca, appassionante e vivace. Chiunque voglia capire che cos’è la modernità non può prescindere dalla riflessione weberiana: «riportare Weber al XXI secolo vuol dire rendere accessibili le sue lezioni a ogni nuova generazione», cogliendo la straordinaria potenza di un classico in grado di proiettare uno sguardo luminoso sulle questioni ancora oggi più stringenti del pensiero, della storia e della politica. «I suoi consigli non fanno mai male se si sa come interrogarlo. La nostra ricerca di tracce ci ha fatto capire che vale la pena seguire le orme di Weber e perseguire una sociologia come scienza culturale e sociale che sia allo stesso tempo matura nell’affrontare i problemi e aperta al mondo». L’edizione italiana del testo – frutto di un’operazione collettiva di elevata qualità scientifica, sostenuta dall’Associazione Italiana di Sociologia – intende dunque raccogliere l’invito di Hans-Peter Müller, avvicinando le nuove generazioni di studiose e studiosi al pensiero cruciale e più che mai attuale di Max Weber.