Libri di Mattia Randi
Le guerre dei faentini
Gabriele Albonetti, Mattia Randi, Miro Gamberini
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2021
pagine: 280
Dal massacro delle legioni romane nella Selva Litana alla Battaglia delle vigne fra gli eserciti di Mario e Silla, dalla vittoria dei Goti di Totila sui Bizantini di Narsete ai Francesi del Conte di Vitry, dalle guerre medioevali infinite contro Ravenna, Forlì, Imola e Bologna, ai lunghi assedi di Federico II di Svevia e del Duca Valentino, dalla partecipazione dei Faentini alle Crociate in Terra Santa e in Ungheria contro i Turchi all'invasione di Napoleone, dalle guerre d'indipendenza risorgimentali fino alla battaglia di Faenza fra Tedeschi in ritirata e Alleati anglo-americani: una lunga scia di ferro e di fuoco ha impresso il suo segno sanguinoso e distruttivo nelle terre a cavallo del Lamone e del Senio. Questo libro ne racconta in diciotto quadri i fatti e i protagonisti, il valore, gli eroismi e talvolta le viltà, la spavalderia dei capi e le sofferenze del popolo, l'inutilità e i guasti della guerra, ma anche le sue potenzialità di crudele levatrice di tempi nuovi. La Romagna sud-occidentale di oggi e al suo centro Faenza sono figlie di questa storia cruenta e dolente: gli ultimi settantacinque anni di pace non possono farci dimenticare oltre duemila anni di guerre. Dimenticare può costare caro e questo libro ci aiuta a ricordare.
Faenza. «La cava degli assassini»
Gabriele Albonetti, Mattia Randi, Carlo Raggi
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2020
pagine: 168
C'è stato un tempo non lontano in cui le città della Romagna, e più di tutte Faenza, rappresentavano la più grande preoccupazione per le Autorità nazionali per la diffusa delinquenza e per l'efferatezza dei delitti che vi venivano compiuti. Ne discutevano in Parlamento e i Governi ammassavano poliziotti e carabinieri, a volte anche l'esercito. Era la seconda metà dell'800, nei decenni di transizione fra Stato Pontificio e Unità d'Italia, c'erano il brigantaggio, gli accoltellatori, le rese dei conti con la saracca e l'archibugio: era facile che si riproponesse nell'opinione pubblica nazionale lo stereotipo antico dei romagnoli violenti, faziosi, settari, perfidi e traditori; ma sul finire del secolo Olindo Guerrini, in un celebre sonetto, si ribellava all'idea che queste terre fossero considerate "la cava degli assassini". Era un giudizio esagerato, segnato anche dal bisogno delle classi dirigenti della Destra Storica di associare le lotte di mazziniani, garibaldini, anarchici e socialisti, tutti molto radicati in Romagna, alle azioni dei criminali comuni. Tuttavia è innegabile che una lunga scia di sangue attraversi la storia di questa come di altre città di Romagna: dall'eliminazione di Avidio Nigrino nel 118 d.C. per mano dei sicari di Adriano, all'assassinio di Galeotto Manfredi da parte della giovane moglie, dalla strage delle "frutta del mal orto" a "La Castellina", all'uccisione del conte Filippo Ferniani, dall'uomo squartato davanti al cimitero di Granarolo, al "Brenta", vero e proprio "serial killer" novecentesco. Passioni, gelosie, vendette, cupidigia, ambizione e a volte follia: questi sono gli eterni ingredienti del delitto. Di questo e di altro racconta questo libro. Sembrano racconti gialli e noir, ma sono storie vere.
Le epidemie nella storia di Faenza. Oro, fuoco e forca, dalla Peste Antonina al Coronavirus
Gabriele Albonetti, Mattia Randi
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2020
pagine: 152
Questo libro propone al lettore una passeggiata attraverso due millenni di storia di Faenza, con frequenti finestre sul mondo, l'Italia e la Romagna, per raccontare delle "altre volte" in cui i nostri antenati si sono trovati drammaticamente a fare i conti con epidemie e pestilenze, devastanti per la vita individuale e collettiva e per lo spirito pubblico. Dalla Peste Antonina alla Peste di Giustiniano, dalla Morte Nera alla Bissa Bova, dal Colera alla "Spagnola". Si tratterà dell'oro, del fuoco e della forca, cioè delle modalità di governo politico e sanitario delle emergenze, delle reazioni del popolo disperato e del ricorso sistematico al Signore Iddio, alla Madonna e ai Santi, per averne conforto e liberazione. Ci faremo largo attraverso i faticosi progressi della scienza medica, ai quali molti scienziati e dottori faentini e romagnoli hanno dato un rilevante contributo. Senza trascurare il permanere di una strisciante irrazionalità popolare, alimentata dal panico e dalla paura, alla ricerca persecutoria di capri espiatori, di "untori" a cui dare la colpa per morbi che non si riusciva a debellare. Molto è cambiato ma, nella profondità dell'animo umano, c'è qualcosa di immutato e immutabile.
I treni in Romagna. In viaggio tra storia e letteratura
Mattia Randi, Roberto Marzaloni, Valerio Ragazzini
Libro: Libro rilegato
editore: White Line
anno edizione: 2019
pagine: 188
La ferrovia collega ormai con naturalezza i nostri centri abitati e il treno è diventato un elemento scontato nella nostra vita quotidiana, ma non è sempre stato così. Attraverso un'analisi storica delle linee romagnole ancora in servizio o scomparse e le impressioni e i racconti degli scrittori romagnoli scopriremo l'evoluzione del "cavallo di ferro", dalle sue prime apparizioni fino ai giorni nostri, e come questa novità della tecnica abbia cambiato per sempre la terra di Romagna.
Faenza e l'Oltremare. Storia e dibattito sulle guerre coloniali
Alberto Fuschini, Mattia Randi
Libro: Libro rilegato
editore: White Line
anno edizione: 2019
pagine: 164
Tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, l’Italia si è spinta in varie imprese coloniali, soprattutto in Africa Orientale, dai risvolti problematici e non scontati, nella ricerca del tanto desiderato “posto al sole”. Ma cosa accadeva esattamente nelle terre d’Oltremare? E quali erano le reazioni nella Faenza dell’epoca all’arrivo delle notizie sulle guerre combattute dai soldati italiani per conquistare questo o quel paese africano? In chiusura del volume, per la prima volta, la pubblicazione di parte di un documento oggi custodito al Museo del Risorgimento e dell’Età Contemporanea di Faenza: un album fotografico dell’Africa Orientale che raccoglie immagini di quella regione scattate a cavallo tra Ottocento e Novecento. Un documento importantissimo per chi studia storia, antropologia ed etnografia. Un testo immancabile per chi vuole conoscere il rapporto tra la città di Faenza e il mondo posto al di là dei confini nazionali.
Faenza coloniale. La città, Francesco Carchidio, l'Africa
Mattia Randi
Libro: Libro in brossura
editore: White Line
anno edizione: 2018
pagine: 88
Il 17 luglio 1894, il faentino Francesco Carchidio Malavolti al comando del suo squadrone di cavalleria cade in battaglia presso Cassala, in Sudan. Ma perché era così lontano da casa? E quali erano gli interessi dell’Italia in Africa durante il periodo del colonialismo? Per scoprirlo è necessario agire su più piani: quello internazionale delle lotte tra stati; quello locale del dibattito che infiammò ogni città; quello personale di chi combatté in terra d’Africa. In questo testo la narrazione storica intreccia i tre aspetti, raccontando cosa accadde in Italia, in Etiopia ed Eritrea, a Faenza e nella vita di Francesco Carchidio.
Donne antifasciste. Cinque storie faentine
Mattia Randi
Libro
editore: Autopubblicato
anno edizione: 2017
Attraverso i documenti dell'Archivio Centrale di Stato, vengono ricostruite le vicende di cinque donne nate a Faenza che furono indicate dal regime come antifasciste.