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Libri di Max Jacob

L'arte poetica-Consigli a un giovane poeta

Max Jacob

Libro: Libro in brossura

editore: Elliot

anno edizione: 2018

pagine: 96

"I suoi demonietti bretoni, la sua malalingua, il suo cuore d’oro, li amo, li ammiro e tutti gli dobbiamo qualcosa" scriveva Jean Cocteau a proposito di Max Jacob, figura eccentrica e profetica dello spirito dei tempi moderni. "Arte poetica" (1922) è una costellazione di pensieri folgoranti in bilico tra classicismo ed Esprit Nouveau, una riflessione sulla poesia che si fa essa stessa poesia; "Consigli a un giovane poeta" (1945) può essere considerato il testamento letterario dell’autore, scritto “per formare un probabile poeta dell’avvenire (di cui non conosco un solo verso e neppure una lettera)”. Entrambi gli scritti hanno in comune la forma frammentata, priva di manifesti programmatici, in cui ogni aforisma custodisce un riflesso della varietà inesauribile dell’oggetto rappresentato: la poesia e il suo rapporto con l’emozione.
9,00 8,55

Lussuria, invidia, gola. Tre divertissement sul peccato

Max Jacob, Pierre Mac Orlan, André Salmon

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 119

«La Parigi anni Venti - scrive Laura Madella nella prefazione a questi tre scritti sui "peccati capitali" - ha peccati per tutti, borghesi e bohémiens, ma non tutti i peccati sono uguali e non tutti gli uomini sono uguali davanti al peccato. Mac Orlan, Salmon e Jacob questo lo vedono bene, assisi a scrivere nella posizione privilegiata di un giudice di sedia, solo meno esposti. Perché bohémien non si nasce se non per inclinazione, e poveri invece sempre senza; e una volta raggiunta la notorietà il bohémien-intellettuale entra nella cerchia delle conoscenze più o meno occasionali di qualche potenziale danaroso sponsor, di varia estrazione, non esclusa la borghesia (purché sia alta); lì uniforma il necessario, dress code, galateo e conversazione, ma l'acume critico rimane ben desto - in qualche misura serve anche a preservargli una distinzione di personalità, giacché raramente il danaroso sponsor se lo coltiva per avere un doppione di se stesso. (...) I tre peccati di questi racconti insegnano soprattutto questo al lettore contemporaneo: un oggetto, sia pure di sommo pregio, sia pure made in Italy, non può essere in quanto tale fonte di piacere o di peccato, di invidia o di gola. Tutto sta in una rete di storie e di simboli che gli si costruisce attorno, e una civiltà che tende pericolosamente a percepirsi senza storia sarà ben presto incapace persino di dannarsi cercando la bellezza».
13,00 12,35

Le divan. Poèmes-Il divano. Poesie

Le divan. Poèmes-Il divano. Poesie

Max Jacob

Libro: Libro in brossura

editore: Panozzo Editore

anno edizione: 2013

Nel luglio 1913, Max Jacob inizia a pubblicare per volontà di Soffici su "Lacerba". Si tratta di trentatré miniature narrative, in tre puntate, in lingua originale che hanno le sembianze talvolta dell'aforisma o della massima, talaltra dell'apologo o della parabola, unite sotto il titolo parodistico di "Le Divan de Monsieur Max Jacob". Le brevi prose sembrano allusive della virtuosità di una letteratura che si richiama alla triplice ispirazione: quella orientale del "divano" persiano, del Diwan di Goethe, quella della forma breve e discontinua dei moralisti del Seicento francese. L'intonazione umoristica e giocosa dei testi, disposti sulla pagina separatamente, come sospesi nel vuoto e indipendenti, assicura una loro unitarietà vocale, creando inattesi e enigmatici accordi in cui si dissimulano i tre, e forse più, presunti echi germinativi. Nei rapidi tratti disegnati come arabeschi nel Divan de Monsieur Max Jacob, l'autore esibisce anche qui gli esordi più gustosi della sua tipica scrittura gnomica, accordata al registro derisorio e declinata in esercizi funamboleschi di mascheramento. La forma breve e discontinua, costituirà una vena artistica e pedagogica parallela, in contrappunto alla sua prosodia, raggiungendo di lì a poco i suoi picchi più elevati nell'Art poétique, e in seguito, postumi, nei Conseils à un jeune poète, nei Conseils à un étudiant e nelle notazioni estetiche da René Guy Cadou.
11,00

Carnet. Viaggio in Italia. Testo originale a fronte

Max Jacob

Libro

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2004

pagine: 142

Il Carnet è la scansione poetica del viaggio in Italia compiuto da Max Jacob nel giugno 1925. Il fascino di questo taccuino, al di là del suo valore documentale, anche autobiografico, deriva principalmente dalla lucentezza dello stile. Il concreto dello scritto in "corsa" diventa esso stesso paesaggio, luogo e abbozzo architettonico di una originale tessitura.
14,00 13,30

Inferno paradiso

Max Jacob

Libro

editore: Pazzini

anno edizione: 2000

pagine: 80

"Paradiso e inferno sono le due modalità di rapporto con il reale: il regno di significazione pura e lo scacco della ricerca suprema". (A. Marchetti)
7,00 6,65

Specchio d'astrologia

Max Jacob, Claude Valence

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1993

pagine: 210

16,00 15,20

L'arte poetica-Consigli a un giovane poeta

Max Jacob

Libro

editore: Marietti 1820

anno edizione: 1991

pagine: XXV-120

7,23 6,87

Poesie scelte

Poesie scelte

Max Jacob

Libro

editore: Raffaelli

pagine: 108

9,00

I penitenti in calze rosa

Max Jacob

Libro: Copertina morbida

editore: Barbès

anno edizione: 2008

pagine: 120

8,00 7,60

Consigli a uno studente

Consigli a uno studente

Max Jacob

Libro

editore: Marietti 1820

anno edizione: 1998

pagine: 148

9,30

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