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Libri di Michel de Certeau

Il luogo dell'altro. Storia religiosa e mistica

Michel de Certeau

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2018

pagine: XLI-363

La storia religiosa dei secoli XVI e XVII ha trovato nell'opera di Michel de Certeau un insuperato punto di riferimento. In quest'epoca attraversata da inquietudini e dibattiti, il suo sguardo individua voci e testimonianze come quelle di Carlo Borromeo (riformatore tridentino a Milano e Roma) e di René d'Argenson (segretario di stato per gli Affari esteri di Luigi XV) o, ancora, Lafitau (che cercò di inscrivere i costumi e le tradizioni amerindie nella storia dell'umanità) e Michel de Montaigne, acuto indagatore dei cannibali brasiliani, che contribuirà alla nascita dell'antropologia. Le analisi di Certeau, a cui vanno aggiunte pagine fondamentali su Henri Bremond, Robert Mandrou o gli "Esercizi spirituali" di sant'Ignazio, recuperano l'alterità del passato (soprattutto, ma non esclusivamente, religioso) e ne mostrano i resti inassimilabili, i residui che sfuggono al trattamento ideologico o alla presa totalizzante, fosse pure quella del senso che non appartiene a nessuno e che, proprio per questo, non si deve smettere di cercare. "Il luogo dell'altro" rappresenta dunque una mirabile sintesi dell'opera di Certeau: un'opera mai compiuta e sempre proiettata al di là dei suoi guadagni.
35,00 33,25

La debolezza di credere. Fratture e transiti del cristianesimo

Michel de Certeau

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2020

pagine: 288

In questi testi, scritti tra il 1964 e il 1993, il grande studioso francese, instancabile ‘viaggiatore’ di differenti mondi interiori ed esteriori, delinea un itinerario appassionato alla ricerca di un modo nuovo di pensare e di vivere la singolarità dell’opzione cristiana. Il cristiano contemporaneo, egli dice, si ritrova privo di certezze cui poggiarsi, non ha più il facile appiglio di istituzioni e pratiche consolidate: una situazione che condivide con l’«uomo comune» che de Certeau ha messo al centro di tutta la sua opera, l’uomo ogni giorno posto di fronte alla sfida del quotidiano, comune ma mai banale, anzi creativo, unico e speciale nell’intercettare l’esperienza concreta, la vita. E allora, come può quest’uomo, questo cristiano, trovare e percorrere il «sentiero non tracciato» che lo porti a pensare la sua fede e a inserirla positivamente nella società in cui vive? Immaginando i mondi possibili a partire proprio dal reale in trasformazione che si offre ai suoi occhi, prendendosi il rischio dell’incontro con la povertà non solo fisica, ma soprattutto spirituale: povertà di luoghi di identità religiosa, psichica, sociale; povertà come carattere ormai distintivo anche del credente contemporaneo. Perché è a quel punto che la «debolezza del credere» mostra la sua forza, evoca gesti e parole nuove per dar carne alla fede nell’oggi, suscita quel desiderio insaziabile e quella speranza senza pari che ci salva, nello scorcio di Novecento di de Certeau come nel nostro tempo di transizione radicale. Riproposti qui in una nuova edizione italiana, questi testi diventano allora per noi parole profetiche provenienti da un’intelligenza abbagliante, da un pensiero incisivo che non fa sconti alle facili consolazioni e convenzioni del discorso religioso, ma va dritto all’essenziale. Al fuoco, alla passione che devono agitare l’esperienza di fede. Prefazione di Stella Morra.
22,00 20,90

Sulla mistica

Michel de Certeau

Libro: Libro in brossura

editore: Morcelliana

anno edizione: 2025

pagine: 288

Le testimonianze esprimono con particolare incisività il senso di un'operosità intellettuale che ha fatto di Michel de Certeau un excitateur de la pensée nei campi più svariati. Anche a distanza di anni dalla morte, i suoi interventi costituiscono un'eredità preziosa e ne testimoniano la lungimiranza. Emerge l'immagine di un uomo ricco di interessi e curiosità, e dalle molte imprese: radicato nel tempo e nei saperi di un'epoca che sembrava pensarsi «in modo non religioso», egli appariva pienamente sensibile alle istanze spirituali più profonde che intendeva mettere alla prova dentro la frammentarietà del contemporaneo; mentre faceva opera di storico, seguiva le metamorfosi della mistica. I testi qui raccolti, curati da Domenico Bosco, risentono dell'inquietudine dei tempi e dell'ambiguità della secolarizzazione nel suo essere, insieme, un «fatto» e un «destino» pronto a concretizzarsi come assenza del sacro e del religioso. Una dialettica afferrabile in queste pagine e nella quale traluce, attraverso la figura di de Certeau – diviso fra il rigore del concetto, proprio dello storico, e l'eccedenza del religioso, come sguardo del mistico –, uno spaccato sulla stessa modernità.
24,00 22,80

31,00 29,45

Mai senza l'altro. Viaggio nella differenza

Michel de Certeau

Libro

editore: Qiqajon

anno edizione: 2000

pagine: 168

Comunione attraverso il conflitto, la vita dell'uomo non è mai concepibile senza l'altro: tragedia allora non è il conflitto, l'alterità, la differenza bensì i due estremi che negano questo rapporto: la confusione e la separazione. In questa nuova stagione dobbiamo imparare ad accettare il mistero e l'enigma di chi non conosciamo, di chi appare come l'estraneo e non solo lo straniero.
10,50 9,98

La cultura al plurale

Michel de Certeau

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2025

pagine: 204

La peculiarità del pensiero di Michel de Certeau è stata sempre l’attenzione a leggere la storia culturale e sociale intrecciando discipline e metodi diversi, dalla filosofia alla psicoanalisi, alla linguistica. E questo non per una sorta di comodo eclettismo o di sincretismo conciliante, ma per la volontà di reinserire ogni momento storico nella molteplicità delle sue componenti, anche nelle contraddizioni dei suoi conflitti. Egli diffidava fortemente delle griglie costruite sul passato per ritagliare i saperi e rifiutava l’idea di azione culturale come pioggia benefica di briciole cadute dalla tavola dei sapienti e dei potenti. Anche questo testo, che vede qui la sua prima traduzione italiana, è intriso della sua capacità di vedere sempre più lontano e in profondità, andando a scoprire le mille reti informali che permettono ai flussi di trasmissione culturale di circolare: unico modo per evitare che una società soffochi e muoia. Perché una cultura al singolare traduce sempre, dice de Certeau, il «singolare di un ambiente», imponendo la legge di un potere, mentre la cultura plurale è crea-zione, magari deperibile, magari conflittuale, ma sempre relativa a una comunità che cresce e sa cambiare e, alla fine, durare. Figlio del suo tempo (gli anni a ridosso del ’68 francese), il libro affronta argomenti ancora al centro delle nostre preoccupazioni: le forme del lavoro, la situazione nella scuola, la collocazione sociale degli intellettuali e degli scienziati, lo spazio di convivenza urbana, le minoranze, il ruolo delle istituzioni culturali… Tutti stimoli per riflettere anche sull’oggi adottando il ‘metodo de Certeau’, il suo sguardo che smaschera il simulacro di ciò che è stato e non è più, ma che allo stesso tempo conosce e valuta i limiti del gioco plurale. Una lezione di libertà, un desiderio attivo di creare possibilità, di allestire spazi concreti di movimento nella vita in comune.
20,00 19,00

La lanterna del diavolo. Cinema e possessione

Michel de Certeau

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2002

pagine: 79

La lanterna del Diavolo con cui si cimenta il "gesuita scomodo" Michel de Certeau mette in luce il legame del cinema col tema della possessione attraverso quattro celebri pellicole di William Friedkin, Ken Russell, Robert Bresson e John Boorman. Lo studioso fin dai primi suoi lavori si era occupato del demoniaco approfondendo la "possessione di Loudun" – il celebre caso della priora Jeanne des Anges nel 1632 –, svolge in questa raccolta di testi brevi alcune riflessioni sul "satanismo" nella cultura occidentale scritte quasi a caldo dopo la visione dei singoli film e poi pubblicate su alcuni giornali francesi. La paura, l'angoscia, l'incertezza sociale, lo scientismo dominante, la minaccia nucleare ed ecologica: queste motivazioni preparano un terreno al riemergere di domande decisive sul male, il diabolico, l'irrazionale. La cultura illuminista aveva talvolta contrassegnato questi argomenti fra le pratiche della magia e della superstizione, mentre dalla fine di un secolo tormentato dal male come fu il Novecento si ripropongono con grande attualità anche per il generale smarrimento che domina le nostre società: il successo di spettatori che ebbero le pellicole esaminate dall'autore costituisce una prova e una ragione anche oggi per interrogarsi sul nostro sentimento del male e sulla sua irriducibilità.
11,50 10,93

La scrittura dell'altro

Michel de Certeau

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2004

pagine: 115

I saggi di Michel de Certeau raccolti in questo volume riguardano temi diversi: l'origine e la fondazione dell'antropologia e deIl'etnografia, il rapporto scrittura/oralità, la scrittura della storia e, più in generale, l'epistemologia dell'antropologia e delle scienze umane. Ciò che li unisce è la scrittura in quanto forma fondamentale secondo cui l'Occidente organizza il proprio rapporto con l'altro e con la parola dell'altro."Che cosa fa il sapere occidentale quando scrive l'altro?" è la domanda sottesa a queste pagine; una domanda che Certeau trasforma in un interrogativo più complesso: "Cosa fa un sapere che, alfine di comprendere, trasforma ciò che è vissuto dall'altro in scrittura?".
16,50 15,68

La presa della parola e altri scritti politici

La presa della parola e altri scritti politici

Michel de Certeau

Libro: Libro in brossura

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 239

Scritto di getto nelle settimane che accompagnarono e seguirono gli avvenimenti del "maggio francese" del '68, questo libro descrive e interpreta le circostanze di quella che nel primo capitolo viene definita come una "rivoluzione simbolica", che mirava alla conquista del potere di parlare, di "prendere la parola". Fu questo il vero e proprio avvenimento spartiacque tra una società ancora legata a gerarchie e forme di comunicazione tradizionali e il contesto "globale" attuale.
18,00

I pellegrini di Emmaus

Michel de Certeau

Libro: Copertina morbida

editore: Cittadella

anno edizione: 2009

pagine: 48

2,00 1,90

L'invenzione del quotidiano

L'invenzione del quotidiano

Michel de Certeau

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Lavoro

anno edizione: 2009

pagine: XLIX-339

L'uomo comune, "senza qualità", dimostra un'insospettabile capacità di inventare il quotidiano grazie ad arti pratiche e a tattiche di resistenza, mediante le quali elude i vincoli dell'ordine sociale e fa un uso imprevedibile dei prodotti che gli vengono imposti. Solo in apparenza obbediente e passivo, egli si sottrae in realtà alle costrizioni di una razionalità tecnicistica che crede di sapere come organizzare al meglio gli uomini e le cose, assegnando a ciascuno un luogo, un ruolo, dei prodotti da consumare. Dietro il silenzio impenetrabile dell'uomo "ordinario", Michel de Certeau scopre una straordinaria creatività nascosta, che si manifesta attraverso mille astuzie sottili ed efficaci. Le analisi pionieristiche di Michel de Certeau, che risalgono ai primi anni Ottanta, sono divenute la base metodologica di successive importanti ricerche condotte da storici, filosofi e sociologi.
24,00

Il Cristianesimo in frantumi

Michel de Certeau, Jean-Marie Domenach

Libro: Libro in brossura

editore: Effatà Editrice

anno edizione: 2010

pagine: 112

Un dialogo sullo stato e il futuro del cristianesimo tra due intellettuali francesi, svoltosi nel 1973. Due figure non incasellabili che ci invitano a guardare le cose da un altro punto di vista, spiazzando ruoli costituiti e pregiudizi immotivati: un esercizio di uscita dagli schemi che ci segnala uno dei motivi di attualità di questo testo che pure ha già quasi quarant'anni. Attraverso la loro tagliente lucidità e la sorprendente capacità di interpretare i problemi e le linee di sviluppo del futuro, gli autori presentano un'analisi scomoda che ci induce a chiederci dell'oggi e a domandarci anche il perché le donne sembrano essere le grandi assenti da questo panorama. Introduzione di Stella Morra. Postfazione di Ghislain Lafont.
12,00 11,40

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