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Libri di Michel Serres

Non è un mondo per vecchi. Perché i ragazzi rivoluzionano il sapere

Michel Serres

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2013

pagine: 80

Le tecnologie digitali sconvolgono il quadro antropologico finora noto. Virtualità, connettività universale e libero accesso alle fonti di informazione stanno riplasmando le facoltà cognitive dei ragazzi e dislocando altrimenti il sapere. Non è più là fuori, remoto, scosceso, paludato e spesso respingente; adesso sta tutto in tasca, a portata di mano, senza mediazione. Mentre i grandi mediatori – il sistema scolastico, ma anche gli istituti della politica e della società-spettacolo – si ostinano a brillare come stelle morte da tempo, ignare della propria fine. Il mondo non sarà più un posto per vecchi. L'ultraottantenne Michel Serres, epistemologo tra i più originali, registra sorridente quell'ineluttabile obsolescenza. Non trema, lui, di fronte al crollo di gerarchie e privilegi secolari, anzi rimane incantato dai suoi effetti più tellurici e si schiera incondizionatamente dalla parte dei ragazzi, capaci di un'intelligenza inventiva che è forza di svincolamento, nel corpo e nella mente. L'era che spezza le catene è iniziata, e Serres le porge il saluto.
9,00 8,55

Il mancino zoppo. Dal metodo non nasce niente

Michel Serres

Libro: Copertina morbida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2016

pagine: 285

Chi avrebbe supposto che zoppia e mancinismo - oltretutto associati nella stessa figura ideale - venissero portati a vanto del pensiero in atto, come le sue insegne più onorifiche? A compiere il gesto di giustizia che li riscatta dalla difettività è Michel Serres, epistemologo ultraottantenne così intrigato dall'attuale sconvolgimento del sapere da farsene il supremo cantore, con un'euforia lungimirante e contagiosa, con un'audacia concettuale ignota ai colleghi giovani o a chi rimane abbarbicato a un "umanesimo di opposizione", e con uno stile ruscellante evocatore di mondi, al pari di Lucrezio. Alle idee astratte Serres preferisce da sempre le figure sintetiche. Il mancino zoppo è l'eroe dell'"età dolce", la nostra, che nella riconfigurazione digitale dello spazio-tempo si lascia alle spalle la "dura" rigidità euclidea, cartesiana, metrica, abitando la dimensione utopica del possibile e recuperando il concreto attraverso il virtuale. Ma è anche il simbolo vivo di ogni lavorio della mente degno di questo nome, dalla notte dei tempi: pensare vuol dire infatti deviare dai tracciati, avanzare di traverso e un po' sghembi, rompere le simmetrie, afferrare il segreto di ciò che sarà domani con la stessa "formidabile inventiva dell'Universo in espansione". No, non c'è posto per il già formattato, secondo Serres. "Non conosco alcun metodo che abbia mai aperto la strada a qualche invenzione; né alcuna invenzione trovata con metodo".
18,00 17,10

Contro i bei tempi andati

Michel Serres

Libro: Copertina morbida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2018

pagine: 74

A ottantasette anni compiuti, ovunque celebrato tra i più acuti epistemologi dei nostri giorni, Michel Serres rivendica per sé un unico privilegio: sconfessare motivatamente chiunque deprechi il presente in nome di un passato migliore. Catastrofisti e declinisti di ogni risma sono avvertiti. Non sarà consentito loro alcun vagheggiamento del buon tempo andato. Ogni nostalgia del «prima» dovrà mostrare il proprio volto ipocrita di difesa di prerogative acquisite e chiusura preconcetta al nuovo. Così Vecchio Brontolone, eroe negativo di questo pamphlet, è incalzato senza tregua dal suo coetaneo Serres, che gli fa sgranare le litanie edulcoranti dell'«eh, una volta sì che...», per il gusto di rivoltarle una a una. Figlio della profonda provincia francese, Serres li ha vissuti, quei tempi decantati, ma a differenza della gran parte dei professori suoi colleghi ha conosciuto la guerra mondiale e coloniale, la malnutrizione, la durezza del lavoro che sfiancava il corpo, la difficoltà degli spostamenti, l'esistenza stentata in ambienti malsani, dove alle donne erano riservati perlopiù sudore, sottomissione e ignoranza. Le conquiste di civiltà tanto macroscopiche quanto sottovalutate dai passatisti - il balzo della speranza di vita, la sensibilità ecologica, la parità di genere, i progressi giganti dell'igiene e della medicina - sono perfettibili, certo. Ma perché dimenticare gli oltre settant'anni di pace, condizione eccezionale nella storia d'Europa? Serres e la sua giovanissima eroina positiva, Pollicina, che con il cellulare tiene in mano il mondo intero, parteggiano per una vita dolce e lieve, solo adesso possibile. Se è ottimismo, non presenta però tratti di ingenuità. È combattente, argomentato, trascinante come il brio occitano di una prosa che non ha eguali.
8,00 7,60

Il contratto naturale

Michel Serres

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2019

pagine: 158

L'alterazione sempre più violenta degli equilibri climatici e le immagini di un pianeta sempre più invaso dai rifiuti e dell'Oceano Pacifico che ha al proprio centro un'isola delle dimensioni della Francia tutta coperta di plastica pongono con forza la necessità di dover ripensare in profondità il modo in cui ci rapportiamo alle risorse e al nostro pianeta. È ormai diventata una questione ineludibile e sempre più urgente. Vi è la necessità di configurare un nuovo contratto che sancisca una modalità non predatoria con cui relazionarsi con la natura e madre terra. Michel Serres, filosofo francese, con un linguaggio allusivo, tra il sapienziale e il tecnico, costellato di parabole e di poesia, si fa promotore di questa necessità, di questo nuovo contratto in un libro che vuole essere, oltre che la prefigurazione di un atto giuridico e prescrittivo, anche e soprattutto una dichiarazione d'amore verso il nostro pianeta.
10,00 9,50

Morale per disobbedienti

Michel Serres

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2019

pagine: 80

Che cosa ci fa una giraffa a Parigi davanti all'Eliseo? E perché il primo ministro Pompidou urla al telefono contro il direttore dell'École normale? Ce lo racconta Michel Serres in questo suo ultimo libro, insieme a tanti altri scherzi che, da bravo rompiscatole, sí è divertito a fare per tutta la vita: le battaglie con i cuscini contro i sorveglianti del collegio, da studente; le feste fino a tarda notte sui transatlantici, da ufficiale di marina; lo scompiglio caotico durante i corsi di filosofia, da professore. A ottantotto anni Michel Serres ci ha lasciati, ma prima di andarsene ci ha regalato questo libro-testamento, nel quale si addentra «in punta di piedi nel territorio esotico della morale», scegliendo di celebrare non la filosofia, né il sapere scientifico e tecnico — che pure lo hanno reso una delle menti più stimate e apprezzate dell'ultimo secolo in Francia — ma la burla. Lo scherzo e l'impertinenza, infatti, sono stati per Serres la prima vera esperienza sociale e politica, il primo atto di disobbedienza. Da questi, racconta, ha imparato a prendersi gioco delle gerarchie e a preferire l'obbedienza alla verità delle cose, «leali e dure, che hanno in sé le proprie leggi». Da bravo nonno, Serres sceglie di celebrare la risata dolce che, sola, è in grado di renderci umani, e l'umiltà anticonformista di chi sa prendersi poco sul serio, è capace di provare empatia e sa mettersi nei panni di chi è ferito e in difficoltà. Perché sono gli umili e i modesti a possedere «l'intelligenza coraggiosa che si inchina di fronte alla verità piena e alla bellezza del mondo». "Morale per disobbedienti" è il saggio e bonario libro d'addio di un grande filosofo, che ha saputo guardare con profondo rispetto e incrollabile ottimismo al mondo digitale dei suoi nipoti in Non è un mondo per vecchi, invitandoli sempre e comunque a coltivare quella spinta tutta umana che chiamiamo utopia.
10,00 9,50

L'incandescente. Il grande racconto della Terra, della vita, dell'uomo

Michel Serres

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2025

pagine: 296

Nel “Grande Racconto” in cui si tessono la storia umana e le metamorfosi cosmiche, Michel Serres chiama “ominescenza” la nuova condizione dell’uomo, tappa della sua evoluzione naturale e culturale. Nel descrivere la combinazione del vivente con la storia cosmica, l’autore mette in gioco le discipline che interagiscono nel Grande Racconto (astrofisica, geologia, chimica, genetica, biotecnologie, antropologia, storia) e dà vita a un umanismo non antropocentrico. In quest’ottica, la figura dell’umano “incandescente” esprime la sua totipotenza – la proprietà delle cellule di svilupparsi in un intero organismo – che racchiude un’universalità aperta a tutte le possibili specificità. Serres delinea così un umanismo che inserisce la storia culturale dell’umanità nella dinamica evolutiva della specie e nel racconto cosmico, offrendo una prospettiva antropologica e filosofica originale, immersa in quella cultura scientifica della quale egli è stato tra i maggiori promotori e divulgatori. Chiude il libro un progetto pedagogico, derivato dall’impegno di Serres nell’UNESCO.
25,00 23,75

Chiarimenti. Conversazioni con Bruno Latour

Michel Serres

Libro

editore: Barbieri

anno edizione: 2014

pagine: 224

15,50 14,73

Tempo di crisi

Michel Serres

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2010

pagine: 96

Il recente terremoto finanziario e borsistico che si è abbattuto sulla nostra società offre a Michel Serres l'occasione per riflettere più in generale sul fenomeno della crisi. Per il filosofo francese, quando si vive una crisi, nessun ritorno indietro è possibile. Bisogna inventare qualcosa di nuovo, avere il coraggio di voltare pagina. Quello che colpisce, invece, è che, nonostante i giganteschi sconvolgimenti che negli ultimi decenni hanno trasformato l'umanità, le istituzioni non sono cambiate. È questa la vera crisi, sostiene l'autore. Di qui occorre partire per ripensare il passato, mettere in discussione il nostro rapporto con il mondo e dare finalmente voce al pianeta Terra, diventato un protagonista essenziale della scena politica.
12,00 11,40

La ricerca delle parole. Corpo, scrittura e messaggio evangelico

Michel Serres, Claude Dagens

Libro: Libro in brossura

editore: EDB

anno edizione: 2014

pagine: 56

Sul tema del cattolicesimo e del concilio Vaticano II il volume raccoglie gli interventi di due personalità eminenti: un filosofo e un vescovo, entrambi membri dell'Académie française. I vangeli - osserva il prof. Michel Serres non escono dalla mano di accreditati sapienti e si rivolgono ai poveri riportando ingenue parabole, ma in modo così semplice, limpido e autentico che oggi sembra quasi impossibile scrivere nello stesso modo. Eppure, l'afflato universale delle pagine evangeliche e l'originale esperimento "autobiografico" degli Atti degli apostoli indicano la matrice, la radice, la forma originaria di un linguaggio che può liberare l'autenticità della scrittura sottraendola alle "formattazioni" tecniche e specialistiche del lessico accademico e di quello dei media. La stessa eredità del concilio Vaticano II (1962-1965), cioè lo sforzo di far dialogare la grande tradizione cristiana con il mondo contemporaneo, richiede di interrogarsi sul significato del "parlare di Dio" e "parlare a Dio" in un tempo di incertezza, di disincanto e di inquietudine, osserva mons. Claude Dagens. In questo contesto non si possono trascurare gli aspetti più paradossali e contraddittori dell'evangelizzazione: l'assunzione della solitudine, la solidarietà da esprimere, la fraternità da condividere, l'interrogativo sull'enigma del male - al tempo stesso sovraesposto e rimosso - e la possibilità di rinascita attraverso il mistero di Dio.
6,50 6,18

Il tragico e la pietà

René Girard, Michel Serres

Libro: Libro in brossura

editore: EDB

anno edizione: 2015

pagine: 88

Per "comprendere l'incomprensibile del XX secolo" - i milioni di morti delle due guerre mondiali e lo sterminio del popolo ebraico nei campi nazisti serve, a giudizio di Michel Serres, un modello "antropologico e tragico" come quello elaborato da René Girard. Esso è incentrato sul carattere mimetico, cioè imitativo, del desiderio - un processo da cui derivano sia la trasmissione del sapere sia la violenza - e sul nesso che lega in modo inscindibile il sacro alla logica arcaica del sacrificio e al ruolo del "capro espiatorio". Sul filo che interseca il tragico e la pietà si svolge il discorso con il quale Serres accoglie l'amico Girard tra gli eletti dell'Accademia di Francia. Girard, a sua volta, secondo la tradizione della storica istituzione, fa il suo esordio ricordando il suo immediato predecessore defunto. È il domenicano Ambroise-Marie Carré, celebre predicatore che negli anni della guerra aveva svolto un ruolo importante nella resistenza ai nazisti. Girard si sofferma sul dramma spirituale che ha accompagnato la sua vita: una profonda e intensa esperienza mistica, avvenuta alla precoce età di quattordici anni, orienta tutte le sue scelte ma, nonostante le attese, non si ripeterà più generando un irrequieto senso di fallimento personale. A padre Carré serve tempo per comprendere che l'ambizione e l'orgoglio rischiano di travolgere la grazia e per convertire il suo progetto di santità in una resa alla misericordia divina.
9,00 8,55

La comunicazione. Hermes I

Michel Serres

Libro: Copertina morbida

editore: Meltemi

anno edizione: 2022

pagine: 426

Il volume inaugura un progetto di filosofia della comunicazione contemporanea intorno alla figura simbolica di Hermes, raccogliendo una serie di articoli scritti tra il 1961 e il 1968. Il percorso di Michel Serres porta a ripensare la comunicazione all'interno di un nuovo contesto che coinvolge varie complessità di natura sociale, filosofica, linguistica, culturale e scientifica. La comunicazione viene vista sia come oggetto enciclopedico e quindi reticolare, sia come oggetto cognitivo di natura matematico-scientifica, delineandone così la centralità nelle forme del sapere e della conoscenza contemporanee. In questo lavoro monumentale, Serres contrasta l'idea riduzionista di comunicazione per affrontarla nella sua complessità: essa è una categoria che sussume nelle sue pratiche lingua e linguaggio, racconto mitico e narrazione moderna, dialogo e monologo. Si tratta di un testo capace di mettere in prospettiva l'idolatria di fine Novecento per la comunicazione, evidenziandone il carattere multistrato e spiegandone la centralità informativa, scientifica, economica e politica.
25,00 23,75

Biogea. Il racconto della terra

Michel Serres

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2016

pagine: 156

La nuova abitazione. Se noi, locatari, dobbiamo assumere il carico di prendersi cura di un habitat solamente temporaneo, bene comune a tutti nello spazio e nel tempo, per poterlo lasciare ai successori così bello ed abitabile quanto lo abbiamo trovato, senza, per appropriarcene, sporcarlo di sangue e di altre contaminazioni, noi viviamo, in un certo senso, insieme qua e là, tra qui ed altrove, all'aperto tra due mondi, ma allo stesso tempo di lato, nel simbolico e nel concreto, con il secondo che riceve il suo senso dal primo. In mancanza di questa locazione temporanea, una terza morte apparirebbe al nostro orizzonte: l'eradicazione della nostra specie, la sparizione dell'essere umano. Ecco un inferno limite la cui pregnanza attuale ci induce a temere un altrove. Ecco dunque come e dove abitare. Ecco lo statuto della Biogea. La storia delle lingue, delle religioni, del diritto e della politica si ricongiunge, qui, in maniera urgente per la nostra sopravvivenza, alle nostre più recenti conoscenze. Le scienze della vita e della Terra, ormai al centro dei nostri pensieri, designano, tra questi due regni, lo stesso luogo esplicito dal quale dovranno rinascere le scienze umane.
20,00 19,00

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