Libri di Michele Finelli
Il tempio crematorio di Pisa. Associazionismo laico e igienista nell'Italia dell'Ottocento
Libro
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2017
pagine: 254
La cremazione, antico rito pagano di sepoltura dei cadaveri, già in uso presso la civiltà dei Greci, degli Etruschi, degli Italici e dei Romani, poi rivalorizzato dalla rivoluzione francese, nel tempo è stato sempre contrastato dalla Chiesa cattolica fino al Concilio Vaticano II. In Italia lo sviluppo della cremazione si è realizzato nella seconda metà dell'Ottocento quando il diritto d'incenerimento fu negato a Giuseppe Garibaldi. Le proteste popolari seguite alla mancata cremazione dell'Eroe del Risorgimento favorirono la costituzione delle società per la cremazione e di altre forme associative fra i lavoratori, gruppi di coesione rivolti essenzialmente alla formazione ed emancipazione del popolo. Tali aggregazioni furono subito bandite dalla Chiesa cattolica che in queste ravvisava nuclei di persone ribelli alla fede perché aderenti alla Massoneria e al nascente socialismo. Lo scontro tra cremazionisti e clero fu aspro e finì nel 1963, dopo settantasette anni di rifiuto dei sacramenti per chi aderiva alle società di cremazione. Frattanto le associazioni cremazioniste realizzavano il loro progetto edificando Templi crematori e pubblicizzando l'intervento "igienista" che il rito di cremazione ottimizzava. Per molti anni l'Italia è stata il paradigma europeo della scelta cremazionista. Oggi la composizione delle società di cremazione è fatta prevalentemente da donne a conferma dell'universalismo che caratterizza queste organizzazioni, dopo che le stesse sono state spesso maschili. Nel volume il caso di Pisa è analizzato sotto vari punti di vista: la morte di Giuseppe Mazzini, nonostante il Patriota genovese fosse contrario alla cremazione, rinsaldò l'associazionismo laico e democratico di Pisa, sul nerbo del quale nacque nel 1882, dopo la morte di Garibaldi, la Società pisana per la cremazione.
Breve storia della Spezia
Michele Finelli
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2024
pagine: 160
«La storia della Spezia è cominciata sulle colline che oggi la circondano, lontano dal mare, circa seicento anni prima del 1862, anno in cui partirono i lavori dell’Arsenale. Per averne contezza basta salire al Poggio, sulle mura del Castello di San Giorgio dove, grazie a una vista mozzafiato, è possibile dominare la città; ai piedi del Poggio, lungo via del Prione, si sviluppò il borgo medievale. I giardini e la passeggiata Morin richiamano l’espansione fuori dalle mura iniziata a metà Ottocento, mentre l’Arsenale e il Quartiere Umbertino ad Ovest ed il porto mercantile ad Est evocano la vorticosa crescita della Spezia dopo l’Unità d’Italia, culminata ai primi del Novecento con gli insediamenti industriali e abitativi nella piana di Migliarina. Alle due estremità del golfo, Lerici e Portovenere rivendicano fieramente il ruolo di coprotagoniste della storia spezzina. Se tuttavia fossimo catapultati nel centro storico come i turisti delle navi da crociera, o arrivassimo con l’autostrada Parma-La Spezia, noteremmo il castello con discreta fatica ed avremmo difficoltà a individuare le antiche radici della storia cittadina, come la targa in via del Prione, precedentemente collocata sulla porta della Marina, che nel 1823 celebrò l’apertura della strada per Genova. Tra il 1861 e la fine della Seconda guerra mondiale infatti, La Spezia ha subito due trasformazioni totali. Dopo l’Unità d’Italia, come ha scritto Paolo Cevini, “la città nuova sovrapposta all’antica non solo ne cancella[va] i tratti materiali, ma ne trasforma[va] e supera[va] ogni resistenza, anche la più recondita, come la memoria”. Quel poco che restava della Spezia antica, come la chiesa di Santa Maria, è stato raso al suolo nei pesanti bombardamenti del 1943, che hanno distrutto circa la metà del tessuto cittadino. Mancano dunque, nel paesaggio urbano, salvo alcune tracce, punti di riferimento del passato – come le mura di Lucca o Sarzana, ad esempio – che rendano, ad un primo approccio, la storia della Spezia meno “remota”…» (Michele Finelli)
Tra mutualismo, emancipazionismo e coscienza nazionale. Il rapporto tra Apolloni, Dolfi e Garibaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2023
pagine: 234
Le lettere di Apollonio Apolloni a Giuseppe Dolfi, trascritte e annotate da Michele Finelli, appartenenti al Fondo Dolfi della Domus Mazziniana conservato presso la Scuola Normale Superiore, restituiscono «il vivace quadro […] di città e borghi toscani a cavallo dell'Unità», valorizzando le potenzialità di un fondo archivistico ancora sottoutilizzato. Concentrate in prevalenza nel ristretto arco temporale 1860-1864, le missive costituiscono il cardine del volume poiché, integrandosi con gli altri saggi, aiutano a ripercorrere l'avventura politica e civile di Apolloni, di cui la fondazione della "Società pisana per la cremazione" rappresentò un tassello importante, ma certamente non l'unico. Grazie a questi saggi il volume, che esce in occasione del 140esimo anniversario della "Società pisana per la Cremazione", tiene insieme, attraverso la poliedrica figura di Apolloni, i piani della storia nazionale e locale, valorizzando il ruolo propulsore avuto dalla Toscana nel primo decennio post-unitario. Introduzione di Paolo Bagnoli.
Altar of the Dead Gods
Paolo Boracchi, Michele Finelli
Libro
editore: Pwork Wargames
anno edizione: 2023
Altar of the Dead Gods
Paolo Boracchi, Michele Finelli
Libro: Libro in brossura
editore: Pwork Wargames
anno edizione: 2023
Noir all'improvviso
Cecilia Lavopa
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2018
pagine: 256
Cristina, Ester, Michele, Irene. Solo alcuni nomi di gente comune descritta in scene di vita ordinaria che all'improvviso si trova catapultata in un terribile incubo. Quindici racconti neri, quindici storie che nascondono il male che si annida dove meno te lo aspetti. Atmosfere di pericolo, di disagio e di paura fanno da sfondo alle vicende nelle quali anche il lettore potrà immedesimarsi, in un crescendo di suspense e di orrore.
Breve storia di Sarzana
Michele Finelli
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2015
pagine: 144
Sarzana in tre parole: confine, crocevia, autonomia. Confine. Parola ricorrente in tutti i libri e che parlano di Sarzana, perché il tema della terra di confine ha rappresentato una delle chiavi interpretative di maggior chiarezza per raccontarne la storia. Crocevia. La città sorge lungo un importante snodo stradale, alla confluenza dell'Aurelia con la via Francigena ed è tuttora al centro di importanti vie di comunicazione tra Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna. Autonomia. Sarzana riuscì a liberarsi dagli obblighi feudali con il Liber Iurum o Registrum Vetus, uno statuto che incluse tutti i privilegi concessi nel corso del tempo al Comune in modo da suffragare il principio giuridico della sua autonomia.
Storia illustrata dell'economia di Pisa. Dalle origini a oggi
Michele Finelli
Libro
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2014
pagine: 160
L'edera e il marmo. 160 anni di mazzinianesimo a Carrara (1831-1992)
Michele Finelli
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2014
pagine: 167
Giovanni Spadolini, introducendo il volume di Maurizio Ridolfi "Dalla setta al partito: il caso dei repubblicani cesenati dagli anni risorgimentali alla crisi di fine secolo", ha definito le vicende dei repubblicani di Cesena, e più in generale di tutto il comprensorio romagnolo, "un caso di studio". Carrara, che pure avrebbe costituito un "campione" di assoluto rilievo per la ricostruzione della storia del movimento repubblicano, non sembra aver goduto delle stesse attenzioni dedicate alla Romagna, al di là di significativi riferimenti negli importanti studi di Marina Tesoro e Santi Fedele. Solo recentemente la storiografia ha fatto sensibili progressi, rimarcando l'originalità del repubblicanesimo carrarese, capace di presentarsi come un modello autonomo. Con questo saggio si vuole compiere un ulteriore passo in avanti, poiché ad una rassegna sull'ottocento, sul quale il quadro storiografico è definito nonostante l'assenza di monografie specifiche si affianca una finestra sul XX secolo, periodo più povero di studi. E indubbio che il movimento repubblicano carrarese abbia assunto nell'ottocento la fisionomia che lo ha reso centrale nella storia della città del secolo successivo, quando il forte radicamento nella vita economica,sociale e politica è stato accompagnato da una capacità amministrativa di rilievo, espressasi dall'età giolittiana fino all'avvento del fascismo, e nella ricostruzione della città dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Lavoro, istruzione e formazione. Il ruolo delle Camere di commercio (1861-2011)
Michele Finelli
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2014
pagine: 160
Questo volume rappresenta una "sfida", poiché va ad affrontare un argomento, quello dell'istruzione e della formazione professionale sul quale si registra "nella storiografia scolastica nazionale una grave carenza"; in tal senso la mancanza di studi sui "percorsi formativi dei lavoratori", ritenuti "un semplice addestramento al destino professionale" può essere interpretata come sintomo o conseguenza delle difficoltà attraversate dall'istruzione e dalla formazione professionale in Italia che, solo nel corso degli ultimi venti anni ha cercato di colmare il ritardo con gli altri paesi europei, schiacciata come da consuetudine nella morsa di polemiche ideologiche e politiche. Esso naturalmente non vuole proporsi come una storia dell'istruzione tecnica e della formazione professionale in senso lato, ma valorizzare il contributo offerto dall'azione delle Camere di Commercio che, a partire dalla legge istitutiva del 1862, furono coinvolte nel sostegno all'istruzione professionale, provvedendo all'istituzione o al mantenimento di scuole di scienze applicate al commercio e alle arti. In un quadro normativo poco chiaro e con una differenza di risorse tra le Camere settentrionali e meridionali, le Camere di Commercio talora si sono sostituite allo Stato, oppure hanno integrato la loro azione con esso; ciò è accaduto soprattutto nei momenti di crescita del Paese, quando l'istruzione professionale ha goduto di maggior fortuna.
Pendolari del 35261. Follie quotidiane sulla carrozza 4
Michele Finelli, Marina Bisson
Libro: Copertina morbida
editore: Eclettica
anno edizione: 2012
pagine: 120
Propone una lettura originale, ironica, amena e realistica sui pendolari e sulla loro vita, nella quale spesso la precarietà del lavoro si associa a quella dei trasporti. Treni affollati, passeggeri bizzarri, conduttori arcigni, frequenti ritardi, levatacce, perdite di memoria. La vita dei pendolari è senza dubbio faticosa. Il viaggio verso il luogo di lavoro si trasforma spesso in una vera e propria altra "professione". Gli undici pendolari del Freccia Bianca 35261 Genova-Roma conoscono bene la dura legge del treno e la condividono da anni sulla Carrozza 4. Con l'introduzione dell'orario invernale 2011-2 il treno viene soppresso e le loro vite private e professionali subiscono pesanti conseguenze.
La memoria di marmo. L'iconografia mazziniana nelle province di Massa Carrara e La Spezia
Michele Finelli, Lorenzo Secchiari
Libro: Libro rilegato
editore: Pazzini
anno edizione: 2008
pagine: 76
Attraverso uno sguardo ai numerosi monumenti dedicati a Mazzini, il volume di Michele Finelli e Lorenzo Secchiari ricostruisce alcuni momenti significativi della storia del movimento repubblicano nelle province di Massa-Carrara e La Spezia. Dopo la morte del patriota (1872) in questa zona, roccaforte repubblicana in Italia, cominciò la costruzione di una "religione laica" che trovò nell'associazionismo operaio e nell'uso dell'iconografia mazziniana i suoi punti di forza. Non è un caso che la proliferazione di lapidi e bassorilievi dedicati a Mazzini fosse accompagnata dalla conquista da parte di repubblicani e progressisti di importanti comuni, come Carrara e La Spezia.