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Libri di Paolo Albani

Umorismo involontario

Paolo Albani

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2016

pagine: 288

C'è umorismo involontario quando uno crede di fare una cosa seria e invece per ignoranza o per caso fa qualcosa di comico. E un umorismo che s'insinua ovunque, nei romanzi di certi scrittori, nelle poesie, nei film di serie B, nei pittori della domenica, nelle storpiature linguistiche dei bambini, in ogni forma di kitsch e di trash, nelle farneticazioni dei mattoidi, nelle papere televisive, negli errori di stampa, nei discorsi dei politici (dal presidente americano George W. Bush è nato il termine "bushismo"), negli strafalcioni detti in ambulatori, tribunali, scuole ecc.; persino nel modo di morire ci può essere senza volere umorismo: nel 2002 una donna della Virginia (USA) scelse una carota per fare autoerotismo e fu tanto il successo che morì per un embolo.
16,50 15,68

Il complesso di Peeperkorn. Scritti sul nulla

Paolo Albani

Libro: Libro in brossura

editore: Italo Svevo

anno edizione: 2017

pagine: 83

Per scrivere di nulla, tentazione fortissima per qualsiasi scrittore dotato di un minimo di senno, amore per la propria lingua e cognizione sulla realtà in cui è costretto a vivere, ci vuole un certo coraggio. Niente di meglio, per una simile impresa, che un cultore di letteratura potenziale e di patafisica. Dovrà metterci tutta la sua capacità di concentrazione, o d'astrazione, e scrivere dei riferimenti molto dotti riguardo a qualcosa che, in effetti, non c'è. Ma il lettore non deve spaventarsi, questo libro si legge come se nulla fosse.
12,00 11,40

I sogni di un digiunatore e altre instabili visioni

Paolo Albani

Libro: Libro in brossura

editore: Exòrma

anno edizione: 2018

pagine: 306

I diversi punti di vista che raccontano le storie contenute in questo libro appaiono come riflessi di una visione instabile, fugace, che sembra scomporsi appena dopo essersi fissata sulla pagina. Alludono forse alla precarietà del nostro percepire il mondo e noi stessi come entità separate, un mondo dove tutto cambia di continuo e in fretta mentre noi abbiamo sempre più confusamente l'impressione di continuità, di essere sempre gli stessi. Sono vicende in apparenza bislacche, improbabili, visionarie, ma in realtà, a modo loro, riflettono le paure, le contraddizioni, le aspettative della nostra incerta quotidianità. Come la storia di quel tizio che trova due giovani sbandati che fanno l'amore dentro la propria casella postale, o quella dello scrittore che incontra un suo postero in un caffè di Firenze e scopre che i libri che ha scritto non li legge nessuno, o ancora la storia di quel giovane che sta per sposarsi con un'extraterrestre e intraprende un viaggio low cost per Marte o del tale che per tutta la vita è stato perseguitato dal successo. Paolo Albani racconta anche episodi realmente accaduti come quello dell'italiano Giovanni Succi, digiunatore di mestiere, che fece del digiuno uno spettacolo da fiera e che nel 1886 a Parigi digiunò per trenta giorni consecutivi. Siamo alle prese con una comicità surreale, a volte involontaria, storie brevi, brevissime, acidule, sulfuree che sembrano confermare i risultati di una ricerca sulla «felicità umana» condotta dall'Università dell'Iowa (anche di questo si parla nel libro) che mettono in luce una correlazione positiva fra la longevità degli individui e un particolare comportamento che essi intrattengono con i propri simili, comportamento definito dai ricercatori statunitensi come «farsi gli affari propri».
15,50 14,73

La Letteratura familiare in Italia

Paolo Albani

Libro: Libro in brossura

editore: Metilene

anno edizione: 2024

pagine: 144

Se avete, come il giovanissimo Antonio Delfini, la vocazione a diventare imperatore, se volete fare l'influencer sul tema-bandiera dell'«inconsistenza» o avete il dono dell'ubiquità, se come Il'ja Ilič Oblomov siete pigri e indolenti e aspirate a istituire, con il beneplacito dell'Onu, la GIORNATA INTERNAZIONALE DEL PERDIGIORNO, se vi domandate se l'uomo è davvero ciò che mangia o cosa succederebbe se avessimo due gambe in più, se indebitamente vi hanno sequestrato dei sogni lasciandovi in uno stato di cagionevole afflizione, allora questo libro può aiutarvi a non trovare alcuna risposta. Le storie che qui si raccontano sembrano in apparenza bislacche, visionarie, ma in realtà, a modo loro, riflettono le paure, le contraddizioni, le aspettative della nostra incerta quotidianità. Storie al limite del ridicolo, di una comicità surreale, a volte involontaria, brevi, acidule, sulfuree. Leggendo queste storie si ha l'impressione che gli scorci narrati, reali e paradossali, «le pieghe più minute dei fatti», riguardino ognuno di noi molto da vicino.
16,00 15,20

I mattoidi italiani

Paolo Albani

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2012

pagine: 339

I mattoidi italiani di questo repertorio, il primo nel suo genere in Italia, sono personaggi esistiti o esistenti fautori di teorie singolari, a volte deliranti, elaborate in vari campi del sapere: linguisti e ideatori di lingue universali, astronomi e fisici, trasmettitori del pensiero, architetti, quadratori del cerchio, poeti, inventori, profeti, visionari, politici eccetera. Corredato dalle foto di alcuni mattoidi, dalle copertine dei loro libri e da vari documenti (planisferi, macchine astruse ecc.), il libro è un ampio campionario di autori bizzarri, nessuno dei quali ha mai varcato la porta di un manicomio, per quanto in certi casi siano completamente fuori dalla realtà. Ci sono fisici che vorrebbero dimostrare che la terra non gira intorno al sole; poeti che si interrogano se fu fatto prima l'uovo o la gallina; rinnovatori sociali che propongono la castità insieme al divieto di caccia e pesca; curatori di foruncoli che diventano filosofi dopo essere stati visitati dallo spirito di Nietzsche; mistici atei che prescrivono di non adorare alcun Dio, di non guardarsi nudi, di non bere vino, di non andare al cinema, di non sbirciare le gambe delle fanciulle; e e così via.
16,00 15,20

Il corteggiatore e altri racconti

Paolo Albani

Libro

editore: Campanotto

anno edizione: 2000

pagine: 256

13,91 13,21

11,00 10,45

Dizionario degli istituti anomali nel mondo

Paolo Albani

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2009

pagine: 286

Nel mondo nasce ogni tanto qualche strampalatissima associazione, club, partito, accademia, scuola o simili, dalle finalità a volte ridicole, a volte insensate o stupide oltre ogni dire, che però sempre insegnano qualcosa sulla specie umana, e la sua indefessa agitazione mentale. Istituto di Demenza Volontaria, Agenzia Generale del Suicidio, Istituto Scientifico per il Regresso Umano, Camera di Scrittura per Inoperosi, Collegio della Sragione, Centro per la Diffusione delle cognizioni inutili, Società Segreta di Letteratura Portatile, per fare qualche esempio. Alcuni di questi istituti sono esistiti o esistono, altri sono allo stato ancora di ipotesi avanzata da qualche pensatore, da qualche scrittore non ortodosso, da aspiranti scienziati e aspiranti capipopolo. Nel "Dizionario degli istituti anomali" nel mondo è scritta e documentata (con foto) l'attività di ogni singolo istituto, i casi più insoliti accaduti, i casi di demenza superlativa, l'attività dei membri e i rari casi in cui si sia giunti a qualcosa.
14,50 13,78

Due scrittarelli su James Joyce

Due scrittarelli su James Joyce

Paolo Albani

Libro: Libro in brossura

editore: Il Formichiere

anno edizione: 2022

pagine: 59

"[…] La contingenza, che fuor del quaderno de la vostra matera non si stende, tutta è dipinta nel cospetto etterno; […]" (Dante Alighieri, Paradiso, XVII, 37-39). "Questo non è un quaderno di sicurtà Questo non è un quaderno di suggello Questo non è un quaderno del Scrivan Questo non è un quaderno delli affronti Questo non è un quaderno con istromenti Questo non è un quaderno di livelli ed aaffitti Questo non è un quaderno slegato dai pensieri Questo non è un quaderno di cambio e di dette Questo non è un quaderno della ricolta di casse Questo non è un quaderno di esazione gravezze Questo non è un quaderno di dimande e avvertenze Questo non è un quaderno della Guardaroba generale Questo non è un quaderno di possessioni e allogazioni Questo non è un quaderno sulle Perticazioni di tutti i terreni Questo non è un quaderno di ricordanze di ricevute e mandate di balle Questo è un Quaderno di stretta brevità del gioioso joyciano Paolo Albani."
12,00

Variazioni sul canone. La poesia come oggetto visivo, anche

Variazioni sul canone. La poesia come oggetto visivo, anche

Paolo Albani

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 64

“La regola fondamentale qui osservata per costruire le variazioni visive della parola ‘poesia’, è così riassumibile: muovendo da uno schema tipografico canonico della parola ‘poesia’ è stata effettuata su di essa una serie di manipolazioni morfologiche – consistenti in particolare nell’inserimento di segni diacritici e nello stravolgimento grafico di singole lettere – evitando tuttavia che la parola ‘poesia’, cioè il canone di partenza, diventasse irriconoscibile all’occhio. Tutto ciò, una volta di più, depone a favore dell’estrema fecondità immaginativa, delle potenzialità nascoste nel canone (tipografico) della ‘poesia’”.
13,42

Rose osé. Lettere rubate

Rose osé. Lettere rubate

Paolo Albani

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 28

“A Capri, una mattina piena di sole dei primi di novembre del 1996, durante una passeggiata all’Arco Naturale, guardando verso lo specchio d’acqua che, fascinosamente turchino, si distende fino all’orizzonte, ad un certo punto esclamo: ‘Che mare incredibile!’. Volta al plurale e privata della lettera R, mi accordo che la stessa frase suona: ‘Che mai incedibili!’. Limpido riconoscimento dell’inamovibile profondità di molte negazioni”.
10,50

Fantasmagorie. Parole in bianco

Fantasmagorie. Parole in bianco

Paolo Albani

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 26

“La rima ci ricorda che le parole sono in primo luogo suono e che questo suono costruisce, allucina, crea, disegna nell’aria delle immagini, delle strutture, non saprei come definirle proprio perché sono allucinatorie, oniriche, sono fantasmi. Un verso è simile a un fantasma: tutto quel che si può fare è vederlo, e paventarlo”. (Giorgio Manganelli)
10,50

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