Libri di Paolo Maninchedda
L'indipendenza della Sardegna. Per cambiare e governare il presente
Paolo Maninchedda, Franciscu Sedda
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Della Torre
anno edizione: 2013
pagine: 80
La libertà, le lettere, il potere
Dario Antiseri, Paolo Maninchedda, Silvano Tagliagambe
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2011
pagine: 166
In questo libro viene proposta un'idea unitaria dell'educazione e della formazione della persona (e in particolare dell'educazione e della formazione alla libertà), che s'ispira a una visione organica e non dogmatica della natura, dell'uomo e del linguaggio. Un'idea della realtà che non rinuncia a cercare di rintracciare il senso profondo e autentico dell'esistenza, ma che rifiuta la tentazione di affermarlo definitivamente e per sempre. La quinta, dunque, del proscenio su cui si svolge l'analisi che viene sviluppata è dominata da una riflessione sui temi della verità, dell'autenticità e della libertà e delle migliori condizioni di organizzazione sociale perché la loro ricerca non sia soffocata, ma sia anzi stimolata e agevolata.
Medioevo latino e volgare in Sardegna
Paolo Maninchedda
Libro: Copertina morbida
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2011
pagine: 200
Medioevo latino e volgare in Sardegna
Paolo Maninchedda
Libro: Copertina morbida
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2007
pagine: 200
Appunti di filologia romanza
Paolo Maninchedda
Libro
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2005
pagine: 120
A conti fatti. Democrazia e clientele in Sardegna
Paolo Maninchedda
Libro
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 1998
pagine: 80
Il dovere del futuro. Lettera aperta ai popolari
Paolo Maninchedda
Libro
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 1997
pagine: 40
Studi catalani e provenzali
Paolo Maninchedda
Libro
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 1996
pagine: 120
Il testo della «Commedia» secondo il codice di Cagliari
Paolo Maninchedda
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 1990
pagine: 144
Diaspora
Paolo Maninchedda
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2008
pagine: 124
In Sardegna, nel paese di Gitile, al confine dì ogni cosa, del male e del bene, della ricchezza e della povertà, della civiltà e della barbarie, don Alvaro Manca, prete più di speranza che di fede, assiste preoccupato allo svolgersi di un piccolo e drammatico intrigo politico-giudiziario. La banalità del male, l'ineluttabile trascorrere della vita, la fragilità degli affetti e ti conforto dell'amicizia, fanno da sfondo alla fatica con cui un gruppo di amici cerca di non soccombere alla facile tentazione di sprecare interamente l'esistenza, di affidarla alla rassegnazione o all'odio o alla violenza, come talvolta vorrebbe fare il professor Antonio Carreras, amico-rivale di don Alvaro. Nelle strade fredde di una piccola comunità che ribolle di attese mai compiute, agiscono, come attori che recitano una parte scritta per loro dal destino o dal temperamento, altri personaggi: la vedova Sanna-Porcu, il Sindaco, il disperato e vagabondo Kunfu, il terribile Mario Casula, ma soprattutto gli affetti di un circuito di persone che si sente assediato dal nulla e reagisce coltivando sacralmente la speranza di un compimento che dia senso alle cose.