Libri di Patrizia Gabrielli
Il 1946, le donne, la Repubblica
Patrizia Gabrielli
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: 249
					Il 1946 è una data densa di avvenimenti per la storia italiana, tanto da poter essere letta come l'anno in cui tutto ricomincia. La ricostruzione economica è appena iniziata e i problemi sembrano insormontabili, ma la vita politica si va incanalando lungo il difficile sentiero della democrazia e non mancano grandi speranze; i partiti inaugurano un'attività febbrile, dirigenti e militanti si tuffano nel vortice dei comizi, delle riunioni, della diffusione dei materiali di propaganda. Ma soprattutto le italiane si recano per la prima volta alle urne, votano e sono elette: irrompono di prepotenza sulla scena della politica nazionale. Il volume ricostruisce il clima di quelle giornate elettorali, gli orientamenti dell'opinione pubblica, l'intensa attività di pedagogia politica dispiegata dalle associazioni femminili di massa e la loro significativa presenza nei processi di integrazione delle italiane e degli italiani nella democrazia. Particolare attenzione è rivolta alle elette, alle difficoltà incontrate nel lavoro istituzionale e nella costruzione di un'autorevole rappresentazione della donna politica frontalmente osteggiata da una parte della stampa decisa a svilire e a svuotare, attraverso il richiamo a canoni estetici, le competenze e la professionalità delle elette. Un'angolatura originale per guardare alla nostra storia recente, e all'anno di nascita della Repubblica.				
									La guerra è l'unico pensiero che ci domina tutti. Bambine, bambini, adolescenti nella Grande guerra
Patrizia Gabrielli
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 196
					Negli anni della Grande guerra, una raffinata macchina di propaganda coinvolse militari e civili, tra questi ultimi non furono risparmiati bambini e adolescenti che ebbero un ruolo centrale nelle rappresentazioni e nelle pratiche della mobilitazione. Essi sono i protagonisti di questo volume che, saldando il genere alla categoria della guerra totale, analizza gli effetti della “cultura di guerra” nella sfera pubblica e privata, le ricadute sulla letteratura e sui giocattoli che, da strumento ludicoeducativo, si trasformano in simbolo dell’appartenenza alla nazione e dello sforzo bellico. Il conflitto si insinua nelle vite dei giovani testimoni e tra le pieghe della memoria, irrompe e spezza la quotidianità, genera conseguenze negative. Il grande evento è per molti portatore di separazioni, rottura di legami familiari e affettivi, ma le “scritture bambine” lasciano affiorare insieme alla materialità dell’esistenza, il loro coinvolgimento, la fascinazione provata. La soglia domestica è oltrepassata dalla forza degli eventi, dalla martellante propaganda capace di far vibrare le corde dell’emotività, di spronare la partecipazione, mentre rappresentazioni e realtà si intersecano restituendo una duplice versione del conflitto bellico: “alla guerra lontana”, di cui parlano le maestre e i tanti giornalini, fa da contro altare la “guerra vicina”, quella vissuta nel quotidiano, che è diverso a seconda dell’appartenenza sociale e di genere. Nella maggioranza dei casi, le due dimensioni, quella della rappresentazione e dell’autorappresentazione, si intrecciano e le prime entrano a far parte dell’esperienza individuale e collettiva, producono emozioni, condizionano giudizi, favoriscono scelte, stimolano l’impegno.				
									Prima della tragedia. Militari italiani a Cefalonia e a Corfù
Patrizia Gabrielli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 173
					Le tragiche vicende di Cefalonia e di Corfù del settembre 1943 hanno dato origine a un ampio dibattito storiografico e sono state oggetto di accurate ricostruzioni. Mancavano invece, a oggi, ricerche mirate a restituire le biografie e le identità delle vittime della strage. In questo volume Patrizia Gabrielli si propone di verificare la consapevolezza della scelta compiuta dai militari italiani proprio a partire da un'indagine sulle loro aspirazioni, sui loro sentimenti e sui loro orientamenti politici così come affiorano dalle lettere inviate alle famiglie in patria dal 1940 al 1943. Sulla base di un'ampia bibliografia e di fonti d'archivio inedite, il libro pone sotto i riflettori l'esperienza dei militari, la loro vita quotidiana, le speranze di pace e il desiderio di tornare a una normale quotidianità, l'atteggiamento e le preoccupazioni destate dal cambiamento dei ruoli di genere imposto dalla guerra. Una particolare attenzione è rivolta agli orientamenti politici, pur complessi da sondare a causa della censura. Ecco così costruita una prima biografia collettiva dei soldati coinvolti nella strage, che si discosta dall'immagine codificata dell'eroe per lasciare emergere un quadro ben più articolato e umano.				
									Come un arco teso. Autobiografia di una figlia del Risorgimento
Eugenia Dal Bò
Libro: Libro in brossura
editore: Terre di Mezzo
anno edizione: 2020
pagine: 320
					Eugenia, figlia di un fervente mazziniano, viene educata al senso della patria e alla passione per la cultura. Studia fino all'università, unica donna del corso. Insegna in tutta la Penisola, diventa conferenziera, e si sposa per amore. Segue il marito in Africa e durante la Grande guerra. Una scrittura affascinante e intensa che ci restituisce la figura di una protagonista di pagine importanti della storia italiana, con una forte fibra morale, capace di posizioni coraggiose e libere. Prefazione di Patrizia Gabrielli.				
									L'Italia repubblicana. Costruzione, consolidamento, trasformazioni. Volume Vol. 1
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2020
pagine: 200
					Il volume è il primo di una trilogia sull’Italia repubblicana dal 1946 a oggi, che ha l’obiettivo di riflettere su alcuni dei principali nodi della sua storia. Gli approcci interdisciplinari e lo stile narrativo di scrittura sono pensati anche per i cittadini che abbiano interesse verso la storia, il presente e il futuro della democrazia italiana. Questo primo volume abbraccia i cruciali vent’anni d’avvio dell’esperienza storica della Repubblica, dal 1946 al 1966. Si indagano i nodi della transizione, i passaggi istituzionali, gli scenari internazionali, le relazioni di genere, le rivoluzioni nei costumi e nei consumi e il ruolo della musica nella dimensione di massa. Furono tutti elementi originari capaci di caratterizzare, indirizzare e anche condizionare l’intero percorso repubblicano.				
									L'Italia repubblicana. Costruzione, consolidamento, trasformazioni. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 236
					Questo secondo volume, dopo il precedente sul ventennio democratico dal 1946 al 1966, copre un arco temporale ancora più cruciale, che tra 1967 e 1988 vede l’Italia pienamente coinvolta all’interno di mutamenti, svolte e crisi anche di livello internazionale. Nelle sue pagine, il “Sessantotto” emerge come spartiacque globale, in tutte le sue forme ed eredità, così come largo spazio viene riservato al nodo della violenza politica. Sono poi al centro dell’analisi i fenomeni che attraversano la società italiana, dal sempre più incisivo ruolo sia della logica consumistica, sia dei mezzi di comunicazione di massa (dalla televisione alla musica), nell’intreccio con la politica e i partiti. Infine, sullo sfondo si pongono due fondamentali elementi che condizionano tutta la storia repubblicana sul piano strutturale, quali la questione del Mezzogiorno e i mutamenti ambientali.				
									I linguaggi del '68
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 128
					Il '68 con la esplosione e la rapida diffusione dei movimenti degli studenti ha rappresentato un anno cruciale e, per molti versi, rivoluzionario. Il '68 è stata una porta che ha chiuso il passato e ha aperto il futuro: un nuovo modello di società nascente che le giovani generazioni dell'epoca espressero portando in superficie le contraddizioni presenti tra le condizioni concrete, gli ideali e le prospettive di cambiamento. Seppure in modo non sempre diretto, il '68 ha prodotto quei profondi sconvolgimenti che segnano ancora oggi i diversi modi di vivere e di pensare, le relazioni con gli altri, i modelli di femminilità, i rapporti di coppia, la famiglia e l'organizzazione sociale e culturale. In questo volume Camillo Brezzi, Mariano Bianca, Patrizia Gabrielli, Andrea Messeri, Giuseppe Patota, Andrea Martini affrontano, da prospettive disciplinari diverse, i caratteri del movimento in una prospettiva nazionale e internazionale, ne mettono in luce i principali tratti culturali e sociali, l'elaborazione teorica, l'impatto sulla società e sui saperi codificati, si interrogano sulle eredità lasciate nel tessuto sociale e politico, nella produzione artistica e culturale, nel linguaggio, nelle relazioni tra generazioni, tra uomini e donne.				
									Catalogo della Biblioteca storica del comune di Amandola
Enrico Angiolini, Patrizia Gabrielli, Chiara Sgarbanti
Libro
editore: Gabrielli Editori
anno edizione: 1996
pagine: 160
Col freddo nel cuore. Uomini e donne nell'emigrazione antifascista
Patrizia Gabrielli
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2004
pagine: 200
					Furono molti gli italiani che, per sfuggire alle persecuzioni fasciste, ripararono all'estero, soprattutto in Francia e Russia. Un fenomeno di massa che coinvolse uomini e donne di diverso credo politico che speravano di trovare nei paesi d'arrivo quella libertà che gli era negata in patria. Questo libro ricostruisce la loro storia attraverso le corrispondenze con i familiari in Italia. Emergono i ritratti di individui alle prese con le sofferenze e le difficoltà d'integrazione, la necessità di trovare un lavoro: Mario Levi e Natalia Ginzburg, ma anche militanti politici che, ad esempio, conobbero il volto violento del socialismo reale e ripensarono criticamente il mito sovietico.				
									La pace e la mimosa. L'Unione donne italiane e la costruzione politica della memoria (1944-1955)
Patrizia Gabrielli
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2005
pagine: 184
					Il 12 settembre 1944, a Roma, alcune esponenti dei partiti comunista, socialista, azionista e della sinistra cristiana fondano l'Unione donne italiane, che si propone di "unire tutte le donne italiane in una forte associazione che sappia difendere gli interessi particolari della masse femminili e risolvere i problemi più gravi e urgenti di tutte le donne lavoratrici, massaie e delle madri". In questo volume Patrizia Gabrielli, docente di Storia contemporanea e di Storia delle donne e delle relazioni di genere, ripercorre la storia di questa organizzazione offrendo una prospettiva privilegiata per comprendere il mutamento della società italiana.				
									Madri della repubblica. Storia, immagini, memorie
Patrizia Gabrielli, Luisa Cicognetti, Marina Zancan
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2007
pagine: 182
					Partendo dall'analisi della partecipazione femminile alla Resistenza, le autrici ricostruiscono i principali passaggi della storia dell'Unione donne italiane e del Centro italiano femminile, le due associazioni che possono definirsi protagoniste dell'Italia repubblicana. Luisa Cicognetti individua i caratteri salienti della presenza femminile nel cinema, mettendo in risalto una contrapposizione tra linee d'"intenti" editoriali e un approccio, soprattutto nella descrizione dei ruoli, ancora legato a schemi tradizionali. Marina Zancan rievoca la presenza delle donne nella storia della Repubblica evidenziando sia le modalità della loro presenza, sia le forme letterarie adottate per raccontarle.				
									Tempio di virilità. L'antifascismo, il genere, la storia
Patrizia Gabrielli
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 128
					La storiografia sull'antifascismo, pur con stagioni alterne, ha conosciuto un proficuo sviluppo sin dalle origini della Repubblica e, nel corso di un sessantennio, ha accumulato una considerevole mole bibliografica. Partendo dall'analisi delle costruzioni di genere che definiscono i modelli della militanza, ricomposti sulla base della documentazione coeva, l'autrice ripercorre la ricca produzione storiografica, individua tematiche prevalenti, fonti e categorie interpretative, definisce continuità e svolte. La presenza di diverse famiglie politiche sembra non annullare un unico comune denominatore nell'antifascismo, il suo profondo carattere virile: è un nucleo di uomini forti fisicamente e moralmente che nella clandestinità amplifica e radicalizza l'interdizione alle donne nella sfera politica. Per questo la scelta, che è politica ed insieme esistenziale, si rivela totalizzante, le militanti vengono assorbite da un universo maschile, divengono invisibili in un territorio politico simile a un tempio di virilità. L'analisi della storiografia sull'antifascismo, in queste pagine, scorre parallela a quella della storia delle donne e di genere, di cui si scandiscono le diverse stagioni e passaggi, si mettono in luce le influenze più o meno significative esercitate sulla storia dell'opposizione antifascista, anche questa decisamente caratterizzata al maschile, resistente alle novità maturate nell'ambito delle discipline storiche.				
									
