Libri di Pietro Manzini
Sustainable development as fundamental pillar of economic governance and public affairs. The EU approach and international and domestic perspectives
Libro: Libro in brossura
editore: Bologna University Press
anno edizione: 2025
pagine: 608
I confini dell'antitrust. Diseguaglianze sociali, diritti individuali, concorrenza
Diletta Danieli, Stefano Bastianon, Luca Calzolari, Marco Inglese, Oreste Pallotta
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 192
Il diritto della concorrenza, o antitrust, ha avuto un destino peculiare anche se comparato ai tortuosi e complessi percorsi del diritto. Anzitutto è stato oggetto in maniera molto intensa delle riflessioni della c.d. economic anaysis of law, e per tale ragione è stato (ed è ancora) popolato da studiosi armati di teorie economiche a loro dire in grado di spiegarne lo spirito e il funzionamento. In secondo luogo, e a conseguenza di ciò, da oltre sessant’anni, ossia da quando Robert H. Bork e Richard A. Posner hanno cominciato a pubblicare sui law journals statunitensi le prime analisi del diritto antitrust contenenti grafici che facevano riferimento alla price theory, si discute accanitamente di quali siano i suoi obiettivi. A seguire Bork, Posner e tanti altri autorevoli esponenti della c.d. scuola di Chicago, l’unico scopo dell’antitrust consiste nella promozione del consumer welfare (il ‘benessere dei consumatori’), talora indicato con l’altrettanto accattivante e ambigua etichetta di ‘efficienza economica’. Il che vuole dire, nella migliore delle ipotesi, che qualsiasi pratica commerciale che incrementa la ricchezza aggregata della società (tutti siamo inevitabilmente consumer di qualcosa), a prescindere di come questa ricchezza è distribuita, va approvata in quanto ‘buona e giusta’. Vista con gli occhi del giurista, ossia di chi ritiene – per educazione di studi e di pensiero – che gli obiettivi di una disciplina vadano ricercati nell’intento del legislatore come oggettivizzato nel testo della disciplina medesima, si tratta di una tesi piuttosto stravagante ma, quel che è peggio, ingiustificata. Basti pensare che nello Sherman Act del 1890, la legge a partire dalla quale si è innescato il dibattito dogmatico a cui si fa cenno, non contiene in nessun punto né le parole ‘consumer welfare’ né la locuzione ‘efficienza economica’. Per il vero, da questo lato dell’Atlantico la tesi del consumer welfare quale obiettivo esclusivo dell’antitrust, pur avendo guadagnato parecchi seguaci, non ha mai veramente convinto la maggioranza di chi il diritto lo deve scrivere, ossia le istituzioni legislative democratiche, e di chi lo deve applicare, vale a dire giudici, le autorità indipendenti e i giuristi in generale. Ovviamente nessuno obietta ad una interpretazione dell’antitrust che promuova la ricchezza dei consumer intesi come gruppo aggregato, ma esigenze diverse di tipo distributivo, sociale, e di bilanciamento delle diseguaglianze non sono mai state neglette. In particolare nell’ordinamento dell’Unione europea, la Corte di giustizia non ha mai esitato a tutelare, oltre che il consumer welfare e/o l’efficienza economica – la distinzione tra i due concetti, come detto, è sfumata – valori quali la libertà di scelta degli individui, la struttura competitiva del mercato, la correttezza delle transazioni, l’integrazione dei mercati nazionali. Si tratta di valori che nel concreto tengono conto del contesto sociale ed economico, della diversa forza contrattuale dei contraenti e dei caratteri specifici dei settori nei quali la disciplina è destinata ad applicarsi.
Diritto antitrust dell'Unione europea
Pietro Manzini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 288
Il manuale ha ad oggetto il diritto antitrust dell’Unione europea, così come elaborato dalla giurisprudenza della Corte di giustizia in applicazione degli articoli 101 e 102 del TFUE. Tuttavia, oltre che agli studiosi del diritto dell’Unione, ha l’ambizione di essere utile anche ai giuristi che operano sul piano interno, posto che, per un verso, le suddette norme sono applicabili anche dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) e dai giudici nazionali, e per l’altro, la legge antitrust italiana (L. n. 287/1990) prevede espressamente che l’interpretazione della stessa vada effettuata sulla base dei principi dell’ordinamento europeo in materia di disciplina della concorrenza.
Verso una legislazione europea su mercati e servizi digitali
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2021
pagine: 270
Con l’espressione “mercato unico digitale”, come è noto, si fa riferimento ad una strategia introdotta dalla Commissione europea con una Comunicazione del 2015 (Strategia per il mercato unico digitale in Europa, Bruxelles, 6 maggio 2015, COM(2015) 192 final).Con detto atto, l’esecutivo perseguiva l’intento di un esteso piano di riforme legislative dirette a regolamentare, in maniera integrale, il funzionamento dei servizi digitali nel mercato interno. Il programma era, indubbiamente, ambizioso. Gli atti che il Consiglio ed il Parlamento europeo avrebbero dovuto attuare nel corso degli anni successivi apparivano, infatti, alquanto articolati. Essi comprendevano, in via esemplificativa, un’estesa protezione dei dati personali, la lotta contro le pratiche di geolocalizzazione, l’uniformazione delle condizioni di accesso ai servizi digitali su tutto il territorio dell’Unione, l’introduzione di forme di responsabilità per i gestori delle comunicazioni sulle piattaforme online, la previsione di specifici mezzi di protezione della concorrenza a favore degli operatori che offrono i propri servizi sulle piattaforme online.
Europa 2020. I dodici mesi che hanno segnato l’integrazione europea
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2021
pagine: 384
Il 2020 è stato un anno di svolta nel processo di integrazione europea? Di sicuro è stato un anno, come pochi altri in passato, ricco di eventi in una pluralità di ambiti fondamentali per l'Unione europea. Eventi preventivati, come la Brexit, altri completamente imprevisti, come la pandemia da COVID - 19, altri ancora che hanno avuto luogo in reazione alle difficoltà determinate da questi ultimi e che, probabilmente, non sarebbero accaduti, come la costituzione dell'EU Next Generation Fund. Un anno difficile e complicato il 2020, accolto con molte aspettative, come capita agli anni che segnano il passaggio da un decennio all'altro, e, infine, salutato con un certo sollievo, ma anche con la consapevolezza di avere vissuto un anno speciale. Questo volume, suddiviso in dodici capitoli che richiamano i mesi dell'anno, ha lo scopo di approfondire, con approccio scientifico ma linguaggio accessibile, i maggiori e più significativi temi che hanno contraddistinto il 2020 per fare emergere le novità più rilevanti, soprattutto dal punto di vista giuridico. L'opera è il risultato della collaborazione tra gli studiosi del Diritto dell'Unione europea dell'Università Alma Mater di Bologna e dell'Università degli Studi di Torino e i funzionari della Commissione europea che si sono interrogati su dove si collochi la giusta mediazione per dare corso al contemperamento delle legittime istanze e degli insopprimibili interessi degli Stati europei così da fare progredire utilmente il processo di integrazione tra loro.
Casi e materiali di diritto antitrust europeo
Pietro Manzini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 240
«Una raccolta di "casi e i materiali" è, per definizione, un lavoro umile. E pur tuttavia utile. Ciò vale in particolare per il diritto antitrust europeo che è costituito da una struttura normativa relativamente scarna, in relazione alla quale la Corte di giustizia e il Tribunale dell'Unione europea hanno però sviluppato una giurisprudenza vastissima, a sua volta integrata da un'ampia e importante rete di atti amministrativi della Commissione. Data l'ampiezza del materiale, le scelte qui effettuate sono state necessariamente draconiane e in parte arbitrarie, ma hanno comunque l'ambizione di illustrare al lettore i tratti più significativi della materia, sia dal punto di vista sostanziale che da quello procedurale. Esse sono state affinate e guidate dalle valutazioni, attente e pertinenti, dei miei studenti del corso di European Antitrust Law, che da diversi anni tengo presso il Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Alma Mater. Anche grazie a questo vaglio, il materiale raccolto è piuttosto 'elaborato', nel senso che dello stesso sono riportate solo quelle parti che recano le soluzioni di diritto individuate dalle istituzioni europee, ovvia-mente mantenute nel loro contesto fattuale e giuridico. Inoltre, i testi sono stati sistematizzati in modo da agevolare una lettura non disarticolata della logica e dello sviluppo della materia. La raccolta è destinata principalmente agli studenti universitari che decidano di seguire un corso di diritto della concorrenza, ma potrebbe risultare utile anche al professionista interessato a cogliere direttamente dalla prassi applicativa gli elementi essenziali di una materia la cui conoscenza non può più essere appannaggio dei soliti 'divergenti' e sognatori europei, ma è divenuta necessaria anche per i solidi e concreti giureconsulti nazionali. Nell'art. 1, par. 4 della legge n. 287/90 si precisa che le norme italiane sulla concorrenza vanno interpretate alla luce dei 'principi dell'ordinamento delle Comunità europee in materia di disciplina della concorrenza'. In questa raccolta il giurista italiano trova quei principi.»
Il risarcimento del danno per violazioni del diritto della concorrenza. Commento al d.lgs. n. 3/2017
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Giappichelli-Linea Professionale
anno edizione: 2017
pagine: XXVII-248
Sino ad oggi l'applicazione del diritto antitrust è stata affidata sostanzialmente nelle mani delle autorità pubbliche, ossia l'Autorità della Concorrenza e del Mercato e la Commissione europea. Sporadici - almeno in Italia - sono stati i casi di azioni promosse dai danneggiati, nonostante il diritto al risarcimento derivante da violazioni delle norme antitrust sia stato riconosciuto anche dalla nostra Suprema Corte. Ciò a causa, in particolare, delle notevoli e specifiche difficoltà di prova dell'illecito, del quantum del danno, del nesso causale, nonché del rischio che la parte convenuta eccepisca che l'attore ha trasferito il danno sui suoi clienti. La disciplina della direttiva UE 2014/104, ora attuata con decreto legislativo n. 3/2017, risolve gran parte dei problemi evidenziati in passato e promette di essere una tappa cruciale per rendere effettivo il private enforcement delle norme antitrust anche in Italia. La strada per le azioni di risarcimento del danno derivante da cartelli, intese di esclusiva o abusi di posizione dominante è ora decisamente aperta. Questo volume presenta in maniera analitica, ma con taglio pratico, la nuova disciplina. Il volume è introdotto da una prefazione di Gabriella Muscolo, componente dell'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato.
Il diritto antitrust dell'Unione Europea
Bernardo Cortese, Fabio Ferrario, Pietro Manzini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2014
pagine: VIII-340
Il volume ha ad oggetto la trattazione delle regole di concorrenza dell'Unione applicabili alle imprese ed è suddiviso in cinque parti. Le prime due corrispondono ai due istituti del diritto antitrust UE disciplinati direttamente dagli articoli 101 e 102 del Trattato, intese ed abusi di posizione dominante. Le due successive parti si occupano separatamente, dato l'interesse peculiare dei temi, dei profili procedurali e delle ammende, in relazione ai regimi delle intese e degli abusi. Infine, è analizzato il tema delle concentrazioni, considerando unitariamente sia la disciplina sostanziale che quella procedurale ad esso relativa. Per ciascuna parte gli autori hanno seguito essenzialmente uno schema unitario, che consiste nella trattazione dei singoli argomenti, ciascuno dei quali è accompagnato dai passaggi più significativi della giurisprudenza della Corte di giustizia e da tre quesiti di verifica finalizzati ad accertare l'assimilazione dei concetti fondamentali. L'impostazione complessivamente utilizzata consente di affrontare con concretezza ed attualità le tematiche più significative del diritto della concorrenza dell'Unione europea.