Libri di Raffaele Cantone
È normale... lo fanno tutti. Storie dal vivo di affaristi, corrotti e corruttori
Michele Corradino
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2016
pagine: 192
Se l'illegalità diventa la regola. Un libro per conoscere il male endemico della corruzione che a tutti i livelli sta inquinando la nostra democrazia. Un "non manuale" contro la normalizzazione del malaffare perché l'illegalità si nasconde nella quotidianità ed è presente ovunque, in famiglia, nella burocrazia statale, nello sport e nel lavoro. Un libro unico perché costruito tutto sulle conversazioni registrate (a volte esilaranti) di corrotti e corruttori tratte da inchieste giudiziarie e depositate in tribunale. Un libro rivelatore. Il costo sociale ed economico della corruzione dilagante è enorme ed è la causa principale della nostra crisi: prima di tutto dobbiamo esserne consapevoli per poter reagire e combatterla. La malattia è grave ma, come dimostra Corradino nella parte finale dedicata alle armi per prevenire la corruzione, le cure ci sono e dobbiamo trasmetterle ai giovani, la classe dirigente di domani.
La coscienza e la legge
Raffaele Cantone, Vincenzo Paglia
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 2020
Le disuguaglianze, l'immigrazione, la sicurezza, la corruzione: su queste e altre questioni nevralgiche del nostro tempo abbiamo un atteggiamento diverso a seconda dell'idea di giustizia che assumiamo. Giusto è ciò che coincide con la legge? Raffaele Cantone e Vincenzo Paglia si confrontano senza pregiudizi o ipocrisie a partire dalle loro differenti visioni del mondo. Con un fine che inseguono testardamente pagina dopo pagina: comprendere e definire cosa è giusto. Con il più onesto dei mezzi: gli esempi tratti dalle loro esperienze professionali, in particolare quelli che chiamano in causa la nostra coscienza, quelli che la legge sembra non riuscire a codificare. Dalla più attuale e controversa questione dell'accoglienza dei migranti alla questione della corruzione, dai sistemi di repressione al modo di intendere la punizione e il perdono. Il dialogo è stato curato da Emanuele Coen, giornalista de "L'Espresso".
La coscienza e la legge
Vincenzo Paglia, Raffaele Cantone
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2019
pagine: 169
Le disuguaglianze, l'immigrazione, la sicurezza, la corruzione: su queste e altre questioni nevralgiche del nostro tempo abbiamo un atteggiamento diverso a seconda dell'idea di giustizia che assumiamo. Giusto è ciò che coincide con la legge? Raffaele Cantone e Vincenzo Paglia si confrontano senza pregiudizi o ipocrisie a partire dalle loro differenti visioni del mondo. Con un fine che inseguono testardamente pagina dopo pagina: comprendere e definire cosa è giusto. Con il più onesto dei mezzi: gli esempi tratti dalle loro esperienze professionali, in particolare quelli che chiamano in causa la nostra coscienza, quelli che la legge sembra non riuscire a codificare. Dalla più attuale e controversa questione dell'accoglienza dei migranti alla questione della corruzione, dai sistemi di repressione al modo di intendere la punizione e il perdono. Il dialogo è stato curato da Emanuele Coen, giornalista de "L'Espresso".
La corruzione tra realtà e rappresentazione. Ovvero: come si può alterare la reputazione di un paese
Giovanni Tartaglia Polcini
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2018
pagine: 192
L’Italia è indiscutibilmente caratterizzata da un significativo tasso di corruzione. Nondimeno, dipingere un paese come più corrotto di quanto realmente è può provocare effetti negativi sull’economia e la fiducia nelle istituzioni e nei mercati. È per detta ragione che la presente ricerca ha inteso verificare la fondatezza del giudizio espresso nei nostri confronti dai più comuni indicatori di natura percettiva diffusi sul piano globale. Si è perciò giunti alla conclusione che il rating attribuito all’Italia è spesso ingeneroso, se non a tratti errato, con notevoli conseguenze anche sul piano macro-economico. Vi sono infatti ampi margini di miglioramento per le tecniche di misurazione della corruzione, seriamente in grado di riscrivere le graduatorie più diffuse sul piano globale. Basta por mente alla semplice affermazione secondo cui, più si perseguono i fenomeni corruttivi sul piano della prevenzione e le fattispecie di reato sul piano della repressione, maggiore è la percezione del fenomeno.
Corruzione e anticorruzione. Dieci lezioni
Raffaele Cantone, Enrico Carloni
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 208
Ogni volta che un politico o un funzionario prende una decisione che riguarda la costruzione di opere pubbliche e infrastrutture e rilascia un documento ufficiale, oppure sceglie un membro del consiglio di amministrazione di una società partecipata, esiste il rischio di corruzione. Eppure negli ultimi decenni in Italia la lotta alla corruzione si è intensificata, dotandosi di strumenti capaci di analisi sempre più approfondite. Il fenomeno è stato compreso nella sua complessità. Non più come un semplice accordo privato, ma come un sistema tentacolare che coinvolge le imprese, la politica e le organizzazioni criminali. Raffaele Cantone, presidente dell’Anac, combatte da anni la corruzione in Italia. Insieme a Enrico Carloni spiega che per colpire questo fenomeno insidioso la prevenzione è più efficace della cura. Capire quanta corruzione abbiamo di fronte è solo una parte della sfida. Ci sono moltissimi dati eterogenei da interpretare. E le sanzioni non sono sufficienti se non vengono accompagnate da un insieme di regole che anticipino gli eventi delittuosi. In dieci lezioni capaci di rendere accessibile il linguaggio delle autorità amministrative, Cantone e Carloni illustrano in cosa consiste l’attività di contrasto alla corruzione e quali sono gli errori che dobbiamo correggere per non essere più vittime di un sistema spietato e pervasivo.
La corruzione spiegata ai ragazzi che hanno a cuore il futuro del loro paese
Raffaele Cantone, Francesco Caringella
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 194
Che cos'è la corruzione? Coinvolge anche i tutori della legge? C'è corruzione anche all'università? Quanto incide la corruzione nella sanità? Perché le cose vanno così male? Perché la corruzione è spesso sottovalutata? Cosa possiamo fare noi? Queste sono solo alcune delle tante domande che Raffaele Cantone e Francesco Caringella si sono sentiti rivolgere nel corso dei numerosissimi incontri nelle scuole, su quello che possiamo considerare il padre di tutti i mali, ormai infiltrato in ogni settore della nostra società: pubblica amministrazione, appalti, gestione del territorio, ambiente, lavoro, sanità, cultura, università, giustizia, politica. Sono anche alcune delle tante domande a cui i due magistrati hanno deciso di rispondere con questo libro, espressamente rivolto a ragazzi e giovani, perché quello della corruzione non è e non deve essere un tema riservato agli esperti, agli intellettuali, ai giuristi, ma va affrontato insieme ai cittadini del domani, le principali vittime di quello che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito un «furto di futuro». La corruzione non è soltanto un reato contro la pubblica amministrazione, è molto di più e di peggio. È un problema culturale, una malattia sociale, un dramma economico, una ferita alla democrazia. I soldi che finiscono nelle tasche dei corrotti vengono sottratti alla collettività, al bene pubblico, all'avvenire dei nostri figli, a ognuno di noi. Significano opere pubbliche infinite, ospedali inefficienti, ambiente violentato, cultura al collasso, cervelli in fuga, giustizia drogata, perdita di investimenti stranieri, immoralità della politica. Di corruzione è quindi importante parlare a tutti i livelli, partendo dalle scuole, per insegnare che si può e si deve vivere senza lasciarsi tentare dalle sirene del facile guadagno, senza imboccare scorciatoie, con rigore, correttezza, rettitudine. Perché la corruzione si sconfigge (anche) con la conoscenza. Dunque è fondamentale poter entrare in un mondo difficile con le idee più chiare, con le giuste informazioni, il senso critico e l'apertura mentale che aiutano a scegliere. «La corruzione è una malattia sociale ed è evidente che potranno salvarci solo i nostri ragazzi e le nostre ragazze, uomini e donne in erba che hanno un "cuore sano e pulito", non ancora contaminato dagli interessi, dalle abitudini, dall'aridità. A loro vogliamo parlare spiegando il significato, le manifestazioni, le cause e gli effetti della corruzione, ma soprattutto i rimedi che, con il loro aiuto, debbono essere messi in campo.»
Operazione Penelope. Perché la lotta alla criminalità organizzata e al malaffare rischia di non finire mai
Raffaele Cantone
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2014
pagine: 165
Convitato di pietra, cancro, "fattore C": la criminalità organizzata è stata definita in tanti modi diversi. Raffaele Cantone, per otto anni alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, la conosce come pochi. Un mondo complesso che affonda le sue radici nella realtà del Sud, ma non solo. E che da tempo, ormai, è uscita ben al di fuori dei confini della delinquenza tradizionale, diventando ora un occulto quanto determinante socio in affari, ora un candidato "impresentabile" alle elezioni, ora un alibi dietro cui nascondere l'inefficienza delle amministrazioni pubbliche nel gestire grandi emergenze, prima fra tutte quella dei rifiuti campani. Proprio partendo dalle tante riflessioni sui mille volti della camorra, emerse non solo nel corso del suo lavoro di magistrato ma anche intervenendo a incontri pubblici e sulla carta stampata, Cantone affila come un bisturi il suo sguardo per tracciare un lucido spaccato dei mali della società italiana, oggi più che mai dilaniata fra l'anticultura del malaffare e la volontà di voltare finalmente pagina, in nome del rispetto delle regole. E nutre una speranza: unire alla forza delle azioni il potere delle parole, per condividere una battaglia che è di tutti gli italiani, quella contro l'illegalità diffusa che può corrodere le basi democratiche ed economiche dell'intero paese. Da uomo di legge e attento osservatore, ricostruisce così le complesse trame fra la nuova borghesia camorrista dei colletti bianchi e gli amministratori pubblici, i politici...
Solo per giustizia
Raffaele Cantone
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2010
pagine: 354
Il racconto del giudice Cantone prende avvio dal suo ultimo giorno alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli: ripercorrendo la sua esperienza, Cantone mostra in che modo un bravo studente di giurisprudenza che voleva addirittura fare l'avvocato sia finito per diventare il nemico numero uno dei boss di Mondragone e Casal di Principe, più di una volta minacciato di morte e da anni costretto a vivere sotto scorta insieme ai familiari. Un'evoluzione che non nasce da una sorta di vocazione missionaria, ma prende forma attraverso un percorso graduale e, talvolta, persino casuale, dove però rimane sempre salda la sua originaria passione per il diritto. Quella che gli fa trattare con la medesima professionalità e dedizione le vicende di un anziano signore che si rivolge alla giustizia per la tragica morte del figlio dovuta a un caso di malasanità e le sofisticatissime indagini condotte insieme al Ros per arrivare alla cattura di Michele Zagaria, la primula rossa dei Casalesi. Ma l'amaro realismo di queste pagine finisce per evidenziare come l'universo camorrista abbia confini ben più estesi e radici ben più profonde dei vertici di qualche clan. Per cui, fino a quando ci saranno politici, funzionari, imprenditori, uomini delle forze dell'ordine e liberi professionisti corrotti, conniventi o sottomessi, la camorra resterà come un'idra cui la giustizia può tagliare una o qualche testa che subito ricresce, mentre coloro che vi si oppongono individualmente sono votati a un pericoloso destino di isolamento.
Il male italiano. Liberarsi dalla corruzione per cambiare il Paese
Raffaele Cantone, Gianluca Di Feo
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2016
pagine: 207
Per troppo tempo gli italiani si sono rassegnati a una rete di malaffare che avvinghia e soffoca tutte le forze del Paese: la politica, l'imprenditoria, gli uffici pubblici. È un sistema paralizzato, che mina le fondamenta della vita civile. Un meccanismo che è diventato insostenibile e va combattuto introducendo nella società gli anticorpi capaci di restituire ai cittadini la fiducia in un futuro senza mazzette né intrallazzi, dove i meriti e le capacità riescano ad affermarsi. In questo libro - appositamente aggiornato per questa edizione dopo un anno di lotta sul campo al malaffare - il presidente dell'Autorità anticorruzione Raffaele Cantone e il giornalista Gianluca Di Feo si confrontano sui problemi chiave del nostro Paese, ripercorrono vicende simbolo come quelle del Mose di Venezia, dell'Expo di Milano e di Mafia Capitale, e indicano le azioni da intraprendere per estirpare la corruzione. Perché, finalmente, oggi abbiamo gli strumenti per dar vita a quella rivoluzione culturale indispensabile per far ripartire il Paese e cambiare davvero le cose. A patto di essere disposti a cambiare noi per primi.
La corruzione spuzza. Tutti gli effetti sulla nostra vita quotidiana della malattia che rischia di uccidere l'Italia
Raffaele Cantone, Francesco Caringella
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 261
La radice di questo libro è nella storia professionale dei due autori, Raffaele Cantone e Francesco Caringella, che, impegnati da oltre vent'anni come magistrati penali nell'azione di contrasto alla malattia del secolo, proseguono oggi la loro battaglia dalle postazioni strategiche di presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) e di presidente di Sezione del Consiglio di Stato, istituzioni chiamate a vigilare sulla legittimità e la correttezza degli atti e dei comportamenti delle pubbliche amministrazioni. Punto di partenza della loro riflessione è l'analisi della corruzione del Terzo millennio che, come mostrano le inchieste su «Mafia Capitale» e sul Mose, è diversa dal passato, in quanto si è eretta a sistema pervasivo, tentacolare, spietato. Non più solo passaggi di denaro, ma giri vorticosi e smaterializzati di favori, piaceri, collusioni. Non più il classico accordo privato fra corruttore e corrotto, ma la creazione di un'organizzazione criminale attraverso cui politici, burocrati, imprenditori e mafiosi perseguono gli stessi obiettivi. Alla più accentuata pericolosità del fenomeno corruttivo non corrisponde, però, un'adeguata coscienza collettiva della necessità, etica e pratica, di reagire. Un appalto pilotato, una licenza edilizia comprata, una sentenza truccata sembrano vicende che toccano i soldi pubblici, non le nostre finanze personali. E invece quel denaro rubato è anche nostro, perché la cosa pubblica è una ricchezza comune, e la sua gestione immorale danneggia tutti, privandoci di risorse, opportunità e prospettive. È, quindi, un dovere civile rimboccarsi le maniche e lottare, con armi nuove ed efficaci. Le regole e il codice penale non bastano. Serve la prevenzione, legislativa, amministrativa e culturale. Ma serve, soprattutto, la ribellione indignata di ognuno di noi di fronte a quella «spuzza» di cui ha parlato papa Francesco nel suo indimenticabile discorso del 21 marzo 2015.