Libri di Renato Barilli
Tra presenza e assenza. Due ipotesi per l'età postmoderna
Renato Barilli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 348
Ancora agli albori della nascita del postmoderno (prima edizione 1974), Renato Barilli si interroga sui rapporti di natura filosofica sottesi a quel clima. Le “filosofie della presenza” a suo avviso sono quelle espresse da McLuhan e Marcuse che, con l’aiuto dell’elettronica, pongono un coinvolgimento diretto (“sintetico”) tra l’uomo e il mondo. Le “filosofie dell’assenza” sono invece quelle istituite dal positivismo logico, di Carnap e seguaci, fondato su criteri analitici, ma più ancora dai “nuovi filosofi” francesi (Foucault, Derrida, Deleuze) che in sostanza negano la possibilità di un incontro diretto tra il soggetto e l’oggetto, o almeno lo fanno “differire” il più possibile. Da queste concezioni opposte discendono due modi diversi per intendere i nostri tempi. In un’epoca come la nostra, nella quale ancora ci interroghiamo sui reali effetti derivanti dalla tecnologia, il saggio di Barilli si offre come strumento efficace a tratti di penetrante attualità.
Prima e dopo il 2000. La ricerca artistica 1970-2005
Renato Barilli
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2014
pagine: 234
Nel testo si dà conto della fase "implosiva", quasi un nuovo "richiamo all'ordine", che negli anni '70 e primi '80 seguì all'esplosione dell'extra-artistico. Si assiste quindi al ristabilirsi di un clima di avanguardie "dure e pure", mediante riprese del clima Pop-Op-Minimal, poi affidato soprattutto al trinomio foto-video-parole. Si registra successivamente l'apparire di una "koiné" dove tutti questi strumenti vengono ricondotti sotto la cappa del postconcettuale. Infine si dà atto delle due massime novità con cui si apre il nostro secolo: l'avvento in forza delle donne artiste e dei rappresentanti dei continenti extra-europei.
Informale, oggetto, comportamento
Renato Barilli
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2016
pagine: 293
L'opera, in due volumi, raccoglie scritti e interventi stesi da un critico militante lungo un ventennio. Se l'impegno diretto e a caldo ha imposto un'ottica di partecipazione ravvicinata, non ha tuttavia impedito di cogliere e di seguire via via alcune grandi linee nel loro svolgimento. Emerge così, come ipotesi primaria, il carattere esistenziale-fenomenico della ricerca nella seconda metà del Novecento, come risulta da movimenti quali l'informale storico e, successivamente, il cosiddetto informale "freddo" (Arte povera, Land Art, comportamento ecc.). Un carattere che dapprima viene indagato con gli strumenti culturali tipici degli anni '50, tra cui in primo luogo la fenomenologia husserliana filtrata da Merleau-Ponty, mentre poi può essere posto in congiunzione con le teorie di McLuhan, che decretano la fine della Galassia Gutenberg e l'avvento dell'era elettronica. Contro queste successive ondate di forme "aperte", secondo la formula di Wölfflin, non mancano di disegnarsi le fasi di segno opposto volte a riaffermare le esigenze del "chiuso", dell'ordine e dei valori iconici (la Pop e la Op Art, o in genere l'attenzione all'oggetto). Quindi, questo aspetto di ritorno al "formato" e al definito si allarga in un'ipotesi generale di rivisitazione sistematica dei dati accumulati in tutte le età precedenti. Questo primo volume riporta gli studi sui grandi protagonisti dell'informale e testimonia l'avvento delle ricerche oggettuali, dal New Dada al Nouveau Réalisme alla Pop Art.
Una mappa delle arti nell’epoca digitale. Per un nuovo Laocoonte
Renato Barilli
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2019
pagine: 93
La nascita del cinema e, alla fine degli anni Sessanta, del videoregistratore hanno segnato una svolta decisiva nel nostro modo di considerare le espressioni artistiche. La tradizionale divisione tra arti dello spazio (pittura, scultura, architettura) e arti del tempo (musica, letteratura, spettacolo), elaborata da Lessing nel Laocoonte, viene oggi messa in discussione perché tutto tende a confluire nel video: le mostre sono costellate di schermi, i libri sono accompagnati da cd e lo stesso accade a film e spettacoli teatrali. Caduto il discrimine dello spazio contro il tempo, l'epoca digitale assiste al riemergere di una distinzione elementare: i video brevi che escludono il racconto, l'intrigo, la trama (e dunque puntano solo su aspetti cromatici, tattili, sonori, corporali) e i lungometraggi, le telenovelas e gli spettacoli che si giustificano solo se sorretti da una narrazione e da un'opportuna lunghezza. Questo saggio di Renato Barilli offre una nuova chiave di lettura per comprendere ciò che sta accadendo nel mondo in cui viviamo.
Tre pièces tra il moderno e il contemporaneo
Renato Barilli
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliotheca Albatros
anno edizione: 2017
pagine: 68
Drammatiche vicende di donne.
Tutta l'arte dell'Ottocento
Renato Barilli
Libro: Libro in brossura
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 52
«Dedico questi pochi anni che ancora mi restano a riempire dei vuoti che ho lasciato nella mia lunga carriera. Esiste ancora il volume dal titolo L’alba del contemporaneo, Feltrinelli 1996. Ma forse per quegli artisti riusciva impropria la nozione del contemporaneo, tanto che proponevo per loro un arretramento del postmoderno, dotato se non altro di quel “post” che stava a indicare un netto rapporto di successione».
Luigi Pirandello
Renato Barilli
Libro: Copertina rigida
editore: Ist. Poligrafico dello Stato
anno edizione: 1995
pagine: 1020
Gruppo 63. Critica e teoria
Renato Barilli, Angelo Guglielmi
Libro
editore: Testo & Immagine
anno edizione: 2003
pagine: 347
Bergson. Il filosofo del software
Renato Barilli
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2004
pagine: XIX-126
Per capire le ragioni che fanno di Bergson un filosofo fondamentale del nostro tempo lo si deve disancorare da un'immagine di maniera che ne fa un campione di sensibilismo sottile, quasi più vicino ai letterati che ai filosofi e agli scienziati. A tale scopo, Renato Barilli mostra come Bergson abbia tracciato una filosofia corrispondente a tutti i postulati della scienza e della tecnologia dei nostri giorni e come la sua tenace lotta contro la geometrizzazione dell'esperienza sia anche la rivalsa del "soft" contro le vecchie pretese illuministiche che hanno difeso a oltranza il rigido, il rettilineo, ovvero lo "hard".
Il Gruppo 63 quarant'anni dopo
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2005
pagine: 368
I quarant’anni dalla nascita del Gruppo 63 sono stati ricordati a Bologna con una intensa e ricca manifestazione, il cui scopo principale è stato quello di ridare letteralmente voce, colonna sonora, ai molti testi creativi che allora si produssero. L’incontro, del maggio 2003, si è proposto anche di condurre un bilancio critico e storiografico di quel grande laboratorio, evitando, però, la formula un po’ pesante e accademica del convegno per ricorrere alla misura più agile e vivace delle tavole rotonde, il cui risultato è riportato in queste pagine. Tra i saggi contenuti nel volume, interventi di: Umberto Eco, Inge Feltrinelli, Furio Colombo, Nanni Balestrini, Angelo Guglielmi, Edoardo Sanguineti, Andrea Cortellessa.
L'alba del contemporaneo. L'arte europea da Füssli a Delacroix
Renato Barilli
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2009
pagine: 304
Accanto alla Rivoluzione francese, tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento, ha avuto luogo un evento assai meno appariscente ma dagli esiti altrettanto decisivi per la storia dell'uomo: la scoperta dell'elettromagnetismo e le sue prime applicazioni. Alcune eccezionali figure di artisti non tardarono a intuire l'importanza di queste nuove energie. Lo svizzero Fussli, lo spagnolo Goya, il francese David, l'italiano Canova e infine gli inglesi Blake e Turner ripudiarono lo spazio prospettico tanto caro all'età moderna e collocarono figure guizzanti, o attorte e rattrappite in una sorta di etere informe, molto simile a quello in cui scorrono le onde delle nostre telecomunicazioni.
Scienza della cultura e fenomenologia degli stili
Renato Barilli
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2007
pagine: 220
Questo saggio si propone di stabilire un ponte (detto "omologia", secondo un termine proposto da Lucien Goldmann) tra l'ambito dei fatti artistici, ritenuto volubile e soggetto ai capricci tipici anche della moda, e un ambito ben più reputato come quello della cultura materiale, che poi altro non è che la tecnologia adottata da una precisa epoca. A lungo gli operatori del mondo dell'arte sono stati riluttanti ad ammettere un simile rapporto, considerandolo degradante o improprio o vincolante, invece il presente saggio ritiene che tra questi due settori cruciali "il matrimonio s'ha da fare", ma pur sempre, per citare ancora il Manzoni, con molto giudizio, e tutelando anche i buoni diritti dell'autonomia dell'arte, in un'attenta dialettica tra ciò che le appartiene di specifico e ciò che invece la lega all'"altro".