Libri di Renzo Villa
Geel, la città dei matti. L'affidamento familiare dei malati mentali: sette secoli di storia
Renzo Villa
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2020
pagine: 304
“Matti” – nel tempo: fatui, ossessi, furiosi, invasati, lunatici; mentecatti, pazzi, folli, alienati, dementi, maniaci; poi anormali, malati di mente, e oggi, infine, disturbati psichici – erano le migliaia di donne e di uomini portati a Geel – borgo delle Fiandre – e qui accolti, ospitati, affidati alle famiglie del centro e del contado, fino alla guarigione o alla morte. “Matti” però anche, per gli altri belgi, gli abitanti di Geel, che per sette secoli hanno praticato quello che sarà definito “trattamento familiare della follia”. Legata originariamente al culto salvifico di una santa – Dimpna, principessa irlandese vittima di incesto –, questa esperienza unica ha riguardato decine di migliaia di malati e minorati, ha resistito a guerre, riforme, rivoluzioni, per poi essere regolamentata dallo Stato e diventare, ancora nel XXI secolo, un’attività diffusa, protetta e regolata fino all’attuale Openbaar Psychiatrisch Zorgcentrum (OPZ; Centro pubblico di cura psichiatrica), un modello di accoglienza eterofamiliare sostenuto e raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il libro per la prima volta in assoluto, basandosi su una ricchissima documentazione archivistica e medica, ma anche giornalistica e letteraria, ricostruisce l’intera vicenda, un capitolo importante ma poco noto della psichiatria, che nell’Ottocento si trovò al bivio: fare come a Geel o confinare i malati di mente nelle istituzioni chiuse, ovvero nei manicomi.
Veronese. Ediz. inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2024
pagine: 272
È stato il grande regista e scenografo di un secolo intero: il Cinquecento. Paolo Caliari (1528-1588), “il Veronese” per i clienti e gli ammiratori di Venezia, la città in cui visse e lavorò e di cui divenne cittadino, fu apprezzato anzitutto come colorista, capace di proporre una tavolozza inedita per luminosità, accostamenti arditi di tinte, abilissimi giochi di luce, ma poi anche come fastoso narratore. Da solo ha creato un genere: le Cene grandiose per misure e sfoggio di tessuti, pose e ritratti: dove l’evento evangelico è occasione per mettere in scena la società patrizia del suo tempo, all’interno di spazi architettonici in cui gli ordini classici si articolano in fantasie urbanistiche tanto impressionanti quanto creative. Inoltre ha realizzato per una clientela di patrizi e grandi ordini religiosi una varietà impressionante di scene bibliche, storie di santi e di martiri, allegorie sofisticate e allusive, sul filo dell’ambiguità e dell’ironia. Apprezzato e ammirato, attentamente studiato, Veronese deve essere considerato il pittore che aprì, con le sue soluzioni illusionistiche e il gusto per la messa in scena, la strada alla pittura secentesca, per essere infine ricompreso come colorista dai pittori della generazione romantica, e dagli impressionisti. Questo libro ripercorre le tappe essenziali di una creatività precoce, subito magistrale, poi svolta in un quarantennio di invenzioni di inesausta creatività.
Veronese
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2024
pagine: 272
È stato il grande regista e scenografo di un secolo intero: il Cinquecento. Paolo Caliari (1528-1588), “il Veronese” per i clienti e gli ammiratori di Venezia, la città in cui visse e lavorò e di cui divenne cittadino, fu apprezzato anzitutto come colorista, capace di proporre una tavolozza inedita per luminosità, accostamenti arditi di tinte, abilissimi giochi di luce, ma poi anche come fastoso narratore. Da solo ha creato un genere: le Cene grandiose per misure e sfoggio di tessuti, pose e ritratti: dove l’evento evangelico è occasione per mettere in scena la società patrizia del suo tempo, all’interno di spazi architettonici in cui gli ordini classici si articolano in fantasie urbanistiche tanto impressionanti quanto creative. Inoltre ha realizzato per una clientela di patrizi e grandi ordini religiosi una varietà impressionante di scene bibliche, storie di santi e di martiri, allegorie sofisticate e allusive, sul filo dell’ambiguità e dell’ironia. Apprezzato e ammirato, attentamente studiato, Veronese deve essere considerato il pittore che aprì, con le sue soluzioni illusionistiche e il gusto per la messa in scena, la strada alla pittura secentesca, per essere infine ricompreso come colorista dai pittori della generazione romantica, e dagli impressionisti. Questo libro ripercorre le tappe essenziali di una creatività precoce, subito magistrale, poi svolta in un quarantennio di invenzioni di inesausta creatività.
Statue d'Italia. Storia della statuaria commemorativa pubblica. Volume Vol. 1
Renzo Villa, Giovanni C.F. Villa
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2024
pagine: 608
Rappresenta il più grande museo italiano, esteso su tutto il territorio nazionale; espressione fra le più importanti dell’identità stessa dell’Italia unita, tuttavia negletta nella sua totalità e complessità: è la statuaria monumentale, commemorativa e pubblica, cui è dedicato questo volume, primo di due. Le statue erette nelle città dall’Ottocento al Novecento, nell’età risorgimentale e liberale f ino alla Grande guerra, restituivano i personaggi, le azioni, i simboli e le allegorie con cui si celebrava la storia e la memoria, un pegno e un lascito alle generazioni successive. Nel tempo sono diventate una testimonianza sia della storia patria, e dunque di vicissitudini e interpretazioni di una vicenda nazionale mai pienamente condivisa, sia del mutare del gusto, degli stili, e più ancora dei valori collettivi. Una vicenda complessa e ramificata di cui si offre in queste pagine un panorama necessariamente né completo né esaustivo, e però impegnato a fornire alcune possibili occasioni di lettura complessiva per un fenomeno unico, considerato un modello da altre nazioni, e pur sempre tipicamente e singolarmente italiano.
Beato Angelico
Renzo Villa
Libro: Libro rilegato
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2019
pagine: 269
Eccezionale ovvero unico da ogni punto di vista il destino dell’artista a tutti noto come ‘Beato Angelico’, un incantevole protagonista della pittura italiana. Maestro dell’arte sacra, ma anche interprete del primo Rinascimento umanistico; autore di esemplari, liriche e commosse immagini di Madonne, Angeli e Santi, ma anche capace di innovazioni tecniche decisive, dal formato quadrato delle grandi tavole sugli altari unificando i precedenti polittici, al modello della ‘Sacra Conversazione’ ove i santi dialogano naturalmente e spiritualmente alla presenza della Madre e del Figlio. La sua è un’opera poliedrica e varia, personalissima; però mai firmata né datata, dando gran problemi agli storici dell’arte. Umile e discreto sarebbe rimasto sconcertato dall’appellativo ‘Beato Angelico’, lui che voleva essere semplicemente fra’ Giovanni del convento di San Domenico a Fiesole. Anche noto, da giovane laico, come Guido di Piero del Mugello. Fu detto Angelico appena scomparso, per l’alta lode rivolta al Maestro, all’artefice di grandiosi tabernacoli, reliquiari e pale decorate, di variati e inimitabili cicli d’affreschi, di tante pagine miniate ove esprimeva sempre la propria fede, esaltando la bellezza delle creature spirituali nei volti purissimi delle Madonne e nelle sfavillanti ali delle creature celesti. Angelico per grazia e soavità di toni e colori, e per ispirazione sempre intensa e partecipe. Riconosciuto dai contemporanei come sommo maestro, accompagnò il superamento dell’ultimo gotico proponendo una nuova lettura dell’antico, e fu nominato Beato per essere modello d’artista esemplare, riconosciuto Patrono dell’arte sacra dalla Chiesa cattolica. Malgrado ciò il destino della sua opera pittorica, risultato di un quarantennio di continuo, attivo e stimatissimo lavoro, è stato segnato dalla dispersione di tante realizzazioni, anche guastate da incuria e sciagurati restauri. Frammentate e sradicate dalla loro originaria collocazione, sono più silenziose, meno espressive ed emozionanti, e però esposte con ogni riguardo nei maggiori musei d’Europa e d’America. Hanno un destino ben diverso da quello atteso e previsto poiché erano state eseguite su richiesta e compenso delle più grandi famiglie fiorentine, ed erano destinate alla liturgia, alla contemplazione e venerazione dei fedeli. Disgraziatamente è poi giunto a noi soltanto uno, su cinque, dei grandi cicli pittorici realizzati a Roma, dove due papi l’avevano chiamato riconoscendolo “primo pittore d’Italia”. Quattro furono distrutti neppure un secolo dopo il loro compimento, in un’epoca ansiosa di più grandiosa modernità; resta per nostra fortuna intatta la Cappella Niccolina in Vaticano, uno dei più equilibrati e misurati cicli dell’intero Quattrocento italiano, nel suo rinnovato classicismo paleocristiano. Eccezionalmente e fortunosamente integra è infine l’opera più personale e sentita, oggi visibile a chiunque, mirabile nella sua compiutezza e conservazione. È la serie di affreschi del convento fiorentino di San Marco, paradossalmente destinati a rimanere segreti, vincolati dalla clausura, dipinti soltanto per la meditazione e la preghiera di un singolo confratello nella sua cella solitaria.
Tintoretto. Ediz. italiana e inglese
Renzo Villa, Giovanni Carlo Federico Villa
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2013
pagine: 272
Lorenzo Lotto
Giovanni Carlo Federico Villa, Renzo Villa
Libro: Copertina rigida
editore: Silvana
anno edizione: 2012
pagine: 271
Questo volume ripercorre la vicenda pittorica ed esistenziale di Lorenzo Lotto (1480-1556), "un pittore unico non solo nella storia dell'arte italiana, ma europea, genio rivelatore, senza precedenti, della propria anima, non staccato dai suoi personaggi ma vivo e in essi presente" (Zampetti 1953), protagonista di un ambito provinciale consapevolmente scelto in controtendenza rispetto alla capacità di attrazione dei grandi centri di produzione artistica. Artista grandissimo nel considerare sempre ogni individuo non il protagonista di una storia, ma una personalità precisa, all'opposto di quelli di Tiziano i volti di Lotto sono i primi ritratti psicologici: non di imperatori e papi ma di gente della piccola nobiltà o della buona borghesia, di artisti, letterati, ecclesiastici. Così che chi oggi ammira le sue opere non potrà che sentirsi affascinato da un'esperienza artistica e umana del tutto unica: ritrovando qualche traccia iridescente della velocità di un pennello, la precisione di un colore, l'intensità di uno sguardo.
Vin de sccianchi (Vino di racimoli)
Renzo Villa
Libro
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2016
pagine: 64
Ti ricordi quella sera? La storia delle prime televisioni private in Italia raccontata da uno dei protagonisti
Renzo Villa, Roberta Villa
Libro
editore: Televideo3
anno edizione: 2011
pagine: 173
Locus solus. Volume Vol. 2
Silvana Turzio, Renzo Villa, Alessandra Violi
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2005
pagine: 192
Il nuovo numero monografico della rivista raccoglie, per la prima volta, del materiale inedito sulla fotografia segnaletico-indiziaria e un album di fotografie spiritiche, provenienti dal fondo fotografico del Museo Lombroso, dono del medico Imoda a Lombroso. Grazie a questi apparati iconografici, è stato possibile aprire nuove vie allo studio della figura di Lombroso. Renzo Villa ripercorre la sua attività di antropologo criminale, Alessandra Violi analizza il suo spiritismo attraverso il rapporto tra sedute spiritiche e isteria, l'immaginario dei fluidi e le fotografie di fantasmi, sviluppandone le ricadute nell'arte moderna. Silvana Turzio si occupa della funzione della fotografia nell'antropologia criminale e sul suo utilizzo estetico.